Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 625 del 26 maggio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 625/XII - Utilizzo del Centro agricolo per disabili di "Ollignan" in Comune di Quart. (Interpellanza)

Interpellanza

Richiamate le proprie precedenti iniziative relative all'utilizzo del Centro di "Ollignan", a Quart;

Osservato che la struttura appare oggi sovradimensionata rispetto ad un'utenza ridotta ai minimi termini;

Preso atto del contenuto della deliberazione n. 1075/04 della Giunta regionale, relativa all'utilizzo temporaneo di alcuni locali del Centro agricolo per disabili gestito dalla Fondazione "Ollignan", come nuova sede del Centro Educativo Assistenziale (C.E.A.);

Ritenuta opportuna una riflessione sull'esperienza maturata in questi anni ad "Ollignan" e sul futuro della struttura in questione;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali sono le ragioni che hanno portato al sostanziale fallimento dell'esperienza del Centro agricolo per disabili di "Ollignan";

2) cosa intende fare alla scadenza del termine previsto (22 dicembre 2004) per l'utilizzo temporaneo di alcuni locali da parte del C.E.A.;

3) se vi è un progetto complessivo per un utilizzo razionale (ed eventualmente produttivo) dell'importante Centro in esame.

F.to: Curtaz

Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.

Fosson (UV) - Rispondo volentieri sul Centro agricolo di "Ollignan", perché questo centro si presta a grandi potenzialità e a grandi soluzioni, che forse bisogna modulare insieme, però è una struttura notevole e un grosso punto di partenza.

La deliberazione regionale del '99 prevedeva che il Centro di "Ollignan" avesse come obiettivo fondante la creazione di prospettive lavorative per persone con handicap psichici o malattie mentali, in quanto risultava adeguato allo svolgimento di numerose attività lavorative: questo era il compito istituzionale che la Giunta aveva dato a questa struttura, la quale si presta a grandi interventi, sempre nell'ambito della disabilità.

Nella sua domanda, cercando di rispondere in modo preciso, si parlava di "sostanziale fallimento"... io non direi! Direi, invece, che la struttura in questo momento è sottoutilizzata per le sue potenzialità; sottoutilizzata perché non molti disabili possono essere idonei a un lavoro continuativo e di tipo agricolo, in pratica i disabili che vengono applicati a questo lavoro svolgono la loro attività solo in qualche ora del giorno e non sono molti, in Valle d'Aosta, coloro che la possono fare. Non solo, ma i prodotti agricoli che essi coltivano, non entrati in una rete di vendita sufficiente, hanno dei problemi ad essere smerciati, per cui ecco il problema economico che non è secondario nella gestione di "Ollignan", mentre si prevedeva che questo centro agricolo diventasse autosufficiente dal punto di vista economico.

Se lei conosce la struttura di "Ollignan", saprà che è su 2 piani e, al piano di sopra, le stanze non erano utilizzate se non come casa-vacanze, data in gestione a gruppi; attività che purtroppo negli ultimi anni non ha portato a grossi risultati. Cosa abbiamo pensato di fare partendo da questa situazione di sottoutilizzo? Intanto abbiamo preso nota di una situazione del "CEA" di Quart, che non era sicuramente idonea; l'ultimo piano di uno stabile dedicato ad ufficio non era idoneo per gestire ragazzi disabili e comunque non confacente, tanto che tutte le estati questi ragazzi venivano trasferiti in scuole o allontanati da questa sede, anche se in questo momento è entrato in funzione un sistema di condizionamento.

C'è stata una mozione, la settimana scorsa; purtroppo è mancato proprio il marito di questa famiglia che aveva offerto una donazione... la Regione, in attesa di recepirlo, aveva promosso uno studio di fattibilità in Gressan, per realizzare una struttura di questo tipo, che sarà pronta fra diversi anni. Esistendo questa situazione di disagio del "CEA" di Quart, è parso giusto alla Giunta trasferire in modo provvisorio il suddetto "CEA" in questo stabile di "Ollignan", in questo 1° piano che non era utilizzato a tempo pieno.

Cosa si intende fare per il futuro? Giustamente si dice che a fine dicembre cesserà la convenzione fatta dalla Regione con la fondazione che, in questo momento, gestisce quel centro; chiaramente si valuterà l'operatività di questa fondazione e comunque il tempo per verificare questi progetti c'è ancora, anche se già siamo partiti per richiedere questa progettualità a chi è in grado di darla e a chi l'aveva data precedentemente all'assegnazione a questa fondazione della gestione.

Sicuramente, a mio avviso, bisognerà mantenere il centro agricolo così come è costituito, perché ci sono delle serre, ci sono degli operai con una grossa professionalità. Ritengo però che si possa riservare parte di questa struttura proprio ai disabili del "CEA" e che avvicinare i disabili a questo discorso di centro agricolo sia particolarmente utile. Penso ad un centro agricolo con cascina; adesso si fanno degli studi anche di zoo-antropologia, nel senso che gli animali impiegati nel recupero dei disabili o nell'aiuto del superamento delle loro disabilità è vista come una ipotesi fra le più moderne.

Sono dell'avviso quindi che si possa mantenere l'attività del centro agricolo, affiancandole questa struttura del "CEA". Da qui viene un progetto complessivo, comunque un sogno che si sta formando e che credo possa essere una grossa realtà per la nostra Valle, vale a dire far diventare questo centro agricolo... con tutta l'area verde che ha attorno, con delle cascine che ha al di sopra della casa attualmente utilizzata, le quali possono essere ristrutturate ed adibite "ad hoc" - e sono cascine di proprietà regionale - ... ecco, un progetto complessivo che faccia diventare quel centro un centro per il disabile, senza l'idea di ghetto, ma un centro diurno, in cui il disabile possa essere accolto in questa situazione di verde e di parco estremamente favorevole.

In questo progetto entrano anche tutti i laboratori occupazionali, che sono le realtà più moderne dell'introduzione lavorativa della persona con disabilità. Qui si possono prevedere: un agriturismo, un ristorante gestito da disabili "Down", come avviene in altre realtà che siamo andati a vedere. Penso che questo Centro di "Ollignan", mantenendo questa sua vocazione agricola che può servire a questa tipologia di utenti, possa allargare tale progetto e divenire una risposta a tutte queste situazioni verso le quali, in attesa di costruire una casa a Gressan per tale tipo di utenza, non c'è ancora molto.

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta. Devo dire che, nella sostanza, condivido la sua analisi e le prospettive, anche se sono state illustrate a livello generale, perché poi bisognerà dettagliare maggiormente l'idea. Certo, forse, con l'Assessore ci divide il giudizio sul passato. Lei, Assessore, è stato molto diplomatico nell'analizzare in maniera assai breve cosa è avvenuto finora ad "Ollignan".

Noi, nell'interpellanza parlavamo di "sostanziale fallimento", non perché si volesse puntare il dito oppure utilizzare questo termine in senso giuridico, ma perché l'idea che era stata fatta propria dalla precedente amministrazione, quella di un centro agricolo destinato a portatori di handicap che potesse essere autosufficiente, non funziona. Poi si potrà dire che noi lo avevamo detto, poco importa francamente, anche perché si parla di persone con problematiche particolari, quindi gli sforzi vanno fatti sia da parte di chi governa, sia da chi sta all'opposizione per trovare soluzioni migliori.

Oggi il centro è frequentato da pochissimi utenti: da qui, la totale insoddisfazione rispetto a quel progetto, anche perché - su questo siamo in sintonia - il centro, per le sue dimensioni e la sua qualità complessiva, si presta invece ad un utilizzo più razionale, ad un utilizzo che dia migliori risultati in termini di aiuto alle persone portatrici di handicap e alle famiglie, perché spesso sono anche le famiglie ad essere sollevate quando le persone più bisognose riescono ad essere seguite.

Ciò precisato, ritengo che la sua idea di istituire un centro per disabili, a cui si affianchi un'attività agricola o agrituristica, sia da perseguire, senza grandi illusioni, ma cercando di dare dei servizi a questi utenti più sfortunati, di mantenere questo centro nella sua destinazione agricola, perché si addice particolarmente a questo tipo di destinazione.

Credo che avremo, in futuro, ancora occasione di confrontare se avremo delle idee migliori di dettaglio sull'iniziativa, in modo da immaginare una soluzione che sia adeguata.