Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 617 del 26 maggio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 617/XII - Criteri di organizzazione di manifestazioni legate a problematiche socio-sanitarie. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che in questi ultimi mesi, come consiglieri regionali e come cittadini abbiamo ricevuto numerose sollecitazioni ed inviti per partecipare ad eventi legati a diversi problemi sociosanitari;

Evidenziato che si tratta per lo più di iniziative di prevenzione e di informazione, assolutamente utili ed interessanti e riguardanti tematiche sociali oggetto spesso di dibattiti all'interno del Consiglio regionale;

Evidenziato altresì che l'insieme di queste iniziative, buone ultime quelle riferite ai tumori della pelle, allo sport, all'ictus, alla salute mentale, sembra costituire una risposta adeguata al bisogno di coinvolgimento e di informazione della popolazione;

Sottolineato che un ulteriore aspetto positivo consiste nel coinvolgimento dei medici di base, ai quali vanno riconosciuti grandi meriti e compiti di grande rilevanza in considerazione del fatto che sono le figure più vicine ai cittadini ed ai loro problemi di salute;

Ritenuto opportuno però evitare che si corra il rischio che ci sia una sovrapposizione di queste importanti manifestazioni, per il fatto che vengono effettuate nella stessa giornata e a volte in luoghi limitrofi, riducendo di fatto la presenza del pubblico e soprattutto del messaggio di prevenzione, di informazione ed educazione che è lo scopo di tali manifestazioni;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore regionale alla sanità per conoscere:

1. se esiste un calendario a media o a lunga scadenza di eventi, manifestazioni di carattere socio-sanitario, predisposti dall'ente pubblico e dalle varie associazioni che si occupano di tali tematiche e, in caso di risposta negativa, se ritiene opportuno predisporlo;

2. se esiste un responsabile che sovrintende alla organizzazione o al coordinamento di queste iniziative e, in caso di risposta negativa, se ritiene opportuno, nell'ottica di evitare spiacevoli sovrapposizioni che rischiano di nuocere alle stesse iniziative, individuare una persona o una struttura che si occupi dell'attuazione e del coordinamento di queste iniziative, in pieno accordo con le associazioni private e con gli enti pubblici, consentendo in tal modo anche risparmi economici nell'organizzazione e permettendo anche che queste iniziative raggiungono l'intero territorio regionale, in modo da evitare che si svolgano solo nelle principali località della regione.

F.to: Lanièce - Comé - Stacchetti

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - È vero, ci sono tante iniziative di prevenzione, di tutela della salute, spesso magari lo stesso giorno o nello stesso periodo o in sedi vicine come è stato detto, e questo provoca dei problemi a chi vi partecipa spesso, come lei e come me, cioè ci sono dei periodi che giriamo da un convegno all'altro. Questo però, se da una parte testimonia un'organizzazione forse non perfetta, dall'altra dimostra una vivacità; nella nostra regione la prevenzione è uno dei pilastri su cui si fonda la nostra sanità; il nostro bacino di utenza, seppur piccolo, ha questo vantaggio di presentarsi molto bene per ogni iniziativa di prevenzione.

Devo fare delle premesse. Molte di queste giornate non sono organizzate da noi, sono giornate nazionali. Come lei ha visto, gli ultimi mesi c'è stata la settimana della donazione degli organi, che ha avuto una ripercussione a livello nazionale molto importante; c'è stato lo "screen cancer day", sempre in questi giorni, e ancora, proprio in questi giorni, c'è stata la settimana della sclerosi multipla, sempre organizzata a livello nazionale. Di fronte a queste settimane della prevenzione, determinate a livello centrale, è chiaro che non possiamo organizzare e riunire queste iniziative in una sola giornata. Per di più dico sempre nelle premesse che queste iniziative sono recepite da associazioni di volontariato molto efficienti al nostro livello, cioè vengono da noi per chiedere una partecipazione, ma la giornata è organizzata a livello di volontariato.

A maggior ragione per questioni climatiche iniziative pubbliche, spesso su piazza, vengono organizzate in alcuni mesi in cui è caldo ed è bello; ecco il perché del concentrarsi di queste iniziative in periodi ben precisi. In questo però cosa abbiamo cercato di fare, con una mentalità chirurgica, se mi permette? Di mettere ordine, questo è vero, intanto sui convegni che finanziamo; abbiamo previsto una programmazione semestrale, cioè non accettiamo più che ci venga presentato un convegno un mese prima. Questo, fra l'altro, ci permette di fare un finanziamento oculato, nel senso che vengono finanziate le iniziative che hanno un livello culturale più elevato.

Nelle sue osservazioni lei giustamente fa notare come sia importante la partecipazione dei medici di famiglia; se lei ha visto l'organigramma degli ultimi convegni fatti al Casinò e patrocinati da noi, quello sull'ipertensione e quello sulla chirurgia vascolare, direi che per la prima volta prevedono fra i relatori dei medici di famiglia. Abbiamo quindi stimolato questo fatto: che proprio perché crediamo nell'integrazione fra ospedale e territorio, i congressi non siano organizzati solo dal territorio, ma che prevedano sempre questa unità di organizzazione.

Un'altra cosa, per dare maggiore organicità a questo settore: da alcuni mesi, in accordo con l'azienda, c'è un ufficio che si occupa di prevenzione. Lei sa che spendiamo molto in prevenzione e "screening", l'importante è spendere bene e per fare questo bisogna che ci sia qualcuno che tiri le file e faccia la sintesi. L'ufficio della dott.ssa Furfaro da alcuni mesi si occupa di questa attività. Nella sua seconda osservazione forse descriveva una persona particolare che si occupasse di questo e noi accettiamo suggerimenti. In questo momento abbiamo dato la responsabilità di questa organizzazione dello "screening" e prevenzione alla dott.ssa Furfaro e siamo molto contenti di questo.

Président - La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (SA) - Prendo atto della risposta dell'Assessore.

In effetti questa interrogazione aveva proprio lo scopo di sollecitare una presa di posizione in merito a un problema che esiste, come ha ribadito l'Assessore, ma in senso positivo, in quanto il fatto che vi siano molte manifestazioni a carattere sociosanitario collegate con la prevenzione significa che c'è vivacità e volontà da parte degli organi competenti di portare avanti la prevenzione.

Ovviamente le motivazioni che ci hanno spinto a presentare questa iniziativa è perché abbiamo visto, anche perché spesso il sottoscritto è presente, che spesso nelle stesse giornate ci sono diverse manifestazioni e soprattutto per il fatto che queste manifestazioni prevedono una raccolta benefica di fondi , che va a favore delle associazioni o del problema inerente la manifestazione. Allora si rischia che il semplice cittadino debba scegliere a chi dare i 10-15 euro e, alla fine, si rischia che vengano penalizzate le associazioni che organizzano queste manifestazioni, non solo per dare informazione su una certa malattia e fare della prevenzione, ma anche per raccogliere dei fondi destinati alla ricerca. Il fatto stesso che lei abbia dichiarato che esiste questo ufficio, di cui la dott.ssa Furfaro se ne sta occupando, e che soprattutto sui convegni organizzati dall'assessorato c'è una programmazione semestrale, questo penso vada nella direzione di quello che abbiamo indicato e richiesto.

Ovviamente riteniamo che sia opportuno in futuro rivolgere una sempre maggiore attenzione, proprio per evitare questa sovrapposizione, che porta come rischio il fatto di far sì che alcune associazioni raccolgano meno fondi destinati in beneficenza, per fini meritori e quindi per portare avanti ricerche in merito a determinate malattie. Ribadiamo l'importanza di questa azione e ci auguriamo che si continui in questa direzione.

Apprendiamo che c'è già un'indicazione da parte dell'Assessorato di voler coordinare le iniziative e, se è vero che esistono iniziative a carattere nazionale, è altrettanto vero che quasi tutte queste iniziative chiedono il contributo all'assessorato o alla Regione, per cui molte volte si può fare in modo che le iniziative non si sovrappongano e soprattutto che siano sparse su tutto il territorio, per evitare che siano concentrate sempre nei soliti centri. È importante sollecitare la popolazione a tenere determinati stili di vita, quindi è opportuno che venga stimolata tutta la popolazione, per cui molte volte è opportuno portare avanti iniziative in diverse vallate, in modo da fornire educazione sanitaria, informazione e prevenzione in tutto il territorio, e penso che questo sia un obiettivo da entrambe le parti condiviso. Questa potrebbe essere un'altra azione, che noi sottoponiamo come ipotesi di lavoro da verificare per il prossimo futuro.