Oggetto del Consiglio n. 604 del 12 maggio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 604/XII - Ritiro di mozione: "Modalità di accettazione della donazione di un appezzamento di terreno in Comune di Gressan da destinare a scopi socio-sanitari".
Mozione
Venuti a conoscenza che una famiglia residente nel comune di Gressan è intenzionata a donare alla Regione Autonoma Valle d'Aosta un appezzamento di terreno edificabile della superficie di circa 3.000 mq, da destinare a scopi socio-sanitari;
Preso atto, in particolare, che tale famiglia intende donare l'appezzamento di terreno affinché sullo stesso venga edificata una struttura assistenziale per persone diversamente abili;
Constatata l'urgente necessità di creare in Aosta e/o nei comuni limitrofi un centro educativo assistenziale per giovani diversamente abili, dotato di strutture, servizi e caratteristiche indispensabili per i diversamente abili, affinché possano trascorrere le giornate nel modo più consono alla loro diversità;
Il Consiglio regionale
Impegna
la Giunta regionale:
1) a definire entro l'anno le modalità per l'accettazione della donazione;
2) a predisporre, entro sei mesi dalla data dell'atto di donazione, lo studio di fattibilità dell'opera educativo-assistenziale da costruire su detto terreno.
F.to: Stacchetti - Viérin Marco - Lanièce - Comé
Presidente - La parola al Consigliere Stacchetti.
Stacchetti (SA) - Per meglio capire il senso e le finalità della mozione è opportuno un breve "excursus" dei fatti. Anche a Gressan, come in tantissimi altri comuni, vi sono state e vi sono tuttora famiglie con componenti che versano in situazione di handicap. Chi ha conosciuto la famiglia Curtaz Francesco sa quanta cura ed attenzione hanno avuto i familiari nei confronti della loro figlia e sorella, Graziella, portatrice di handicap. La Sig.ra Graziella muore nel 1981, la Sig.ra Lina Curtaz, sorella della Sig.ra Graziella, possiede per eredità a Gressan una casa in cui abita ed alcuni lotti di terreno, uno dei quali risulta quasi tutto edificabile. A seguito di riunioni di famiglia, nel 1998 decide di donare questo lotto ad un'istituzione, affinché, in ricordo di Graziella, la sorella in situazione di handicap, su di esso si costruisca una struttura per persone diversamente abili.
L'offerta viene fatta al Comune di Gressan, alla Regione e vengono anche interessate l'Associazione "Girotondo", che si occupa dei minori fino ai 14 anni, l'Associazione valdostana famiglie di portatori di handicap, che si occupa principalmente dell'inserimento lavorativo del portatore di handicap, senza trascurare di seguire anche le altre problematiche che investono le persone diversamente abili. Si tratta di problematiche troppo poco conosciute vuoi per ignoranza, vuoi per indifferenza, come se fosse una realtà che non ci tocca, invece ci tocca, e come! È la società tramite le istituzioni che deve occuparsi delle persone in situazione di handicap, sia direttamente con la costruzione di strutture idonee, sia indirettamente con azioni concrete a sostegno delle famiglie e degli stessi. Siamo noi, cosiddetti "abili", che abbiamo il dovere di aiutarli e nello specifico credo che in Valle, tramite il volontariato e l'Assessorato regionale competente, qualcosa sia già stato fatto. Abbiamo delle strutture indubbiamente lodevoli da citare, quali ad esempio il centro di Ollignan, dove gli alloggiati vivono in un contesto molto piacevole e sicuramente appropriato alle esigenze dei fruitori. Non altrettanto purtroppo si può dire del centro educativo assistenziale di Quart, che qualcuno, soprattutto nel periodo estivo, paragona ad un "lager": locali angusti ricavati in un capannone in cemento, che, oltre ad essere carenti nei parametri di sicurezza, in estate, per mancanza di aria condizionata, raggiungono temperature insopportabili. Qualcosa è stato fatto, ma in una Regione come la nostra, con le risorse economiche a disposizione, sicuramente di più si poteva e si doveva fare e si deve fare.
A seguito dell'offerta della Sig.ra Lina Curtaz, si sono succeduti numerosi incontri fra la donante, il Sindaco di Gressan e gli assessori regionali competenti; hanno inoltre avuto luogo delle visite ai centri educativo-assistenziali già esistenti in Valle ed in Svizzera. Mi risulta poi che lei, Assessore, si stia occupando della questione, nella convinzione che il settore assistenziale possa beneficiare dell'offerta. Non perdiamo altro tempo, accettiamo l'importante donazione della Sig.ra Curtaz, analizziamo bene, se non è già stato fatto, quali sono le tipologie di handicap maggiormente carenti di strutture e accingiamoci a realizzare con determinazione il progetto "Graziella", perché la sofferenza non può aspettare. Inoltre, e concludo, se le strutture educative assistenziali si possono realizzare anche senza la donazione della Sig.ra Curtaz, la stessa ha comunque il diritto di avere una risposta.
Presidente - È aperta la discussione generale. Se nessuno chiede la parola, dichiaro chiusa la discussione generale.
La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Direi che questa è una gran bella storia, una storia che in Valle d'Aosta non è unica per fortuna, di cui non sono io il padre, né padri possono esserne degli altri, ma solo la sensibilità di questa donna e di questa famiglia, di cui non volevo dire il nome, ma lei lo ha fatto. Questa famiglia aveva girato da un po' quando arrivò da noi e presentò la sua richiesta, una richiesta che non era ben circostanziata, se non nel voler rendere una giusta memoria alla sorella disabile deceduta. Proprio perché era una bella storia, abbiamo voluto trattarla nel modo più serio e attento possibile, nel senso che con la Signora abbiamo fatto un'indagine fra quelli che erano i bisogni, cioè noi sempre più cerchiamo di costruire su un'analisi dell'esigenza e, in effetti, come ha citato lei, una delle più grandi emergenze è dislocare in altra sede il centro assistenziale di Quart, anche se definirlo un "lager"... non è proprio così, lei sa che adesso l'aria condizionata c'è e che d'estate i disabili non stavano lì, perché da diverse estati venivano portati in strutture scolastiche; comunque, sono d'accordo anch'io nel dire che non è una struttura idonea alla nostra società e alla nostra sensibilità. Proprio per questo, dopo aver visitato con la Signora e la sua famiglia, dopo aver parlato con il marito e con le figlie, cioè queste donazioni sono cose talmente importanti che bisogna prenderle sul serio e, soprattutto, trattarle con molta attenzione... vi è stata una deliberazione della Giunta a seguito di questa bella storia e a una nostra realtà che vede un centro assistenziale non idoneo, o comunque migliorabile, deliberazione che dislocava provvisoriamente ad Ollignan - che sono d'accordo con lei è definita una struttura molto bella, anche se non è una struttura residenziale e anche se forse in questo momento è sottoutilizzata - il centro di Quart. Inoltre, con una nota pervenuta in data 8 aprile 2004, questa famiglia manifestava la volontà di destinare all'Amministrazione regionale alcuni terreni di proprietà parzialmente edificabili siti in Comune di Gressan. La cedente però condiziona la volontà di destinare i terreni di cui trattasi alla realizzazione in tempi certi - cioè vuole che i tempi siano precisi - di una struttura da adibire a centro educativo... A questo punto abbiamo voluto non fare un accordo privato o legato ad un rapporto fra me e la famiglia, ma abbiamo voluto fare una cosa corretta ormai in dirittura di arrivo: alla Giunta di lunedì prossimo sarà sottoposto un progetto di fattibilità del centro di Quart in questa sede, su questo terreno, tenendo conto di tutte le attenzioni progettuali che bisogna avere e dei vincoli del Comune di Gressan e soprattutto delle esigenze della Signora. In questa deliberazione mettiamo dei termini di 90 giorni, trascorsi i quali su questo progetto di fattibilità la famiglia deciderà che tipo di donazione, come alienare il loro bene. Ripeto: abbiamo voluto portare un progetto di fattibilità in Giunta, perché l'impegno fosse di tutta l'Amministrazione e non solo mio verso la Signora, perché la cosa fosse più precisa possibile, ma soprattutto perché la Signora desse la donazione dopo aver visto un progetto e una realizzazione ben precisa, con termini fissati anche con una deliberazione di Giunta: ecco perché credo che la sua preoccupazione sia giusta, di verificare che la cosa sia fatta in modo corretto per un'esigenza vera della nostra comunità e, proprio per quanto ho detto, le chiederei di ritirare la mozione e vedrà che in quest'anno la cosa sarà risolta nel modo migliore.
Presidente - La parola al Consigliere Stacchetti.
Stacchetti (SA) - Ringrazio l'Assessore, sono pienamente soddisfatto della risposta che ci ha dato e ritiriamo la mozione.
Presidente - La mozione viene ritirata.
Il Consiglio prende atto.