Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 603 del 12 maggio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 603/XII - Installazione di una stazione fissa di rilevamento della qualità dell'aria nel Comune di Courmayeur. (Reiezione di mozione)

Mozione

Richiamata l'esigenza di un costante monitoraggio della qualità dell'aria, in particolare nelle zone maggiormente a rischio;

Rilevato che nel Comune di Courmayeur, attraversato da un intenso traffico pesante diretto/proveniente dal Tunnel del Monte Bianco, non esistono stazioni fisse per il rilevamento della qualità dell'aria;

Evidenziata la necessità di dare continuità ai rilevamenti finora effettuati con stazioni mobili e per periodi limitati;

il Consiglio regionale

Impegna

La Giunta regionale ad assumere le opportune iniziative per installare una stazione fissa di rilevamento della qualità dell'aria nel Comune di Courmayeur, da localizzare nei pressi della strada statale, lungo il tratto fra Entrèves ed il piazzale del Traforo del Monte Bianco.

F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - La proposta contenuta in questa mozione è molto semplice, ma riteniamo anche importante e significativa: chiediamo che il Consiglio si esprima affinché a Courmayeur venga installata una stazione fissa per il rilevamento della qualità dell'aria; in particolare, diamo anche un'indicazione sul tratto in cui è più importante che venga fatta questa installazione: quello della strada che rimarrà in funzione per il collegamento internazionale anche dopo l'ultimazione dell'autostrada, quindi il tratto fra Entrèves e l'imbocco del Traforo del Monte Bianco.

Questa mozione è motivata dal fatto che attualmente la rete regionale di rilevamento della qualità dell'aria per quanto riguarda la Valdigne opera sulla base di due stazioni fisse: una collocata a Morgex e l'altra a La Thuile, però a Courmayeur non vi è una stazione di questo tipo e questo non va bene perché Courmayeur è una stazione turistica di estrema rilevanza, ma soprattutto è un asse di transito a livello internazionale e un asse su cui transita, come ben sappiamo, un traffico di mezzi pesanti rilevantissimo. Anche per questi motivi alla fine degli anni '90 è stato realizzato un progetto finanziato anche con fondi Interreg, un lavoro transfrontaliero chiamato "Aire Mont Blanc": a Courmayeur, a Chamonix e una località svizzera tutto intorno al Monte Bianco è stata condotta per più di un anno una campagna di monitoraggio della qualità dell'aria, in modo da avere dati di confronto anche fra le stazioni intorno al Monte Bianco, attraverso un rilevamento di dati molto importante, dati che dovrebbero essere periodicamente aggiornati per vedere l'evoluzione della situazione. Questo lavoro ha potuto essere fatto solo con l'ausilio di un laboratorio mobile, proprio perché non esiste questa stazione fissa.

Dopo la riapertura del Traforo del Monte Bianco e i problemi di misurazione dei livelli di inquinamento è stato deciso di installare un'installazione provvisoria, e anche con una dotazione limitata, a La Palud, che ha funzionato dal marzo 2003 al marzo 2004, però ci troviamo sempre di fronte a soluzioni provvisorie, mentre è necessario avere una stazione fissa che garantisca le misurazioni nel corso degli anni. Come tutti sappiamo, i dati sulla qualità dell'aria non sono significativi se sono fatti solo episodicamente, se sono fatti solo per un trimestre o un semestre; per avere dei dati indicativi, bisogna farli su base annuale e possibilmente bisogna ripeterli, solo in questo modo si può avere dei dati che siano significativi. Ora, noi invece ci troviamo in una situazione assurda, per cui, per quanto riguarda la Valdigne, abbiamo i dati del rilevamento a Morgex, a La Thuile e non abbiamo i dati del rilevamento in una zona che è maggiormente delicata: quella di Courmayeur.

Queste sono le motivazioni per cui abbiamo presentato questa mozione. Pensiamo che sia una scelta opportuna, è una scelta che, dal punto di vista finanziario, non comporta dei notevoli costi, perché si tratta di installare un fabbricato di modeste dimensioni, ovviamente con le attrezzature adatte per misurare tutta una serie di eventuali presenze inquinanti. Pensiamo che vi debba essere a Courmayeur una stazione fissa con un'attrezzatura almeno analoga a quella esistente a La Thuile, altrimenti non si spiega perché il rilevamento si fa a La Thuile e non in un asse così importante come quello di Courmayeur; questo può essere fatto solo con una stazione fissa, non può essere fatto con delle soluzioni tampone come quelle che sono state utilizzate negli anni passati. Ci auguriamo che questa mozione venga votata dal Consiglio e vi sia un impegno da parte del Consiglio verso la Giunta, affinché vi sia questa stazione a Courmayeur e questo ci permetta di seguire passo dopo passo l'evoluzione della qualità dell'aria in questa zona, che è a rischio e nevralgica per tutta una serie di motivi.

Président - Je déclare ouvert le débat. Pas de collègues qui s'inscrivent à parler? Je ferme le débat.

La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Cercherò di dare una chiave di lettura a circostanze e fatti già citati dal Consigliere Riccarand su questa questione.

Comincio con il dire che i dati raccolti dall'ARPA in questi ultimi tempi, quando questo problema è stato oggetto di analisi attente, hanno evidenziato che la qualità dell'aria nella nostra Regione è influenzata da due fattori antropici, cioè le emissioni derivanti dagli impianti di riscaldamento domestico e dal traffico, e da due condizioni fisiche: quelle meteorologiche e l'orografia del territorio. Non dobbiamo dimenticare che in questi ultimi anni sono state fatte delle campagne mirate di monitoraggio e in queste campagne, con lo sviluppo di modelli, si sono acquisite le informazioni necessarie per caratterizzare nel dettaglio lo stato della qualità dell'aria nella nostra regione e la capacità, nei limiti delle possibilità offerte dai programmi di modellizzazione disponibili, di prevedere l'impatto di nuove o diverse emissioni. I risultati di queste attività sono contenuti nel Piano dell'aria, che è in corso di redazione e per il quale si stanno sviluppando alcuni scenari sui quali possono stare le politiche di settore. In questo quadro il monitoraggio costante di un'area diventa necessario, per non dire obbligatorio, se sussistono condizioni particolari o rapidamente variabili dello stato di emissione tali da rendere necessari degli interventi immediati da parte delle autorità locali; immaginiamo per esempio fabbriche ad alto potenziale inquinante, oppure l'inquinamento nei centri urbani, oppure ancora nel caso in cui sia necessario acquisire i dati per sviluppare i modelli o controllare gli scenari evolutivi che sono previsti o possono essere previsti. L'installazione di una stazione di monitoraggio dell'aria deve quindi soddisfare non l'esigenza di fornire un dato puntuale e sovente anche inutile, ma deve dare la possibilità di interpretare e valutare il risultato delle misurazioni nell'ambito di modelli capaci di fornire informazioni sull'evoluzione dei fenomeni. Questa è stata l'attività dell'ARPA in questi ultimi anni, indirizzata a questi obiettivi.

A seguito della chiusura del Tunnel del Monte Bianco è conseguita una variazione degli scenari emissivi, così si è potenziata nell'area della Valdigne l'attività per valutare l'impatto sulla qualità dell'aria e il clima acustico e sono state avviate delle attività per una valutazione di tipo matematico-modellistica; in particolare, sono stati realizzati i monitoraggi dei livelli sonori a partire dal 1998, che sono stati ripetuti negli anni successivi, in modo da valutare l'impatto dovuto ai diversi regimi di traffico transfrontaliero, quindi anche in momenti di grande traffico. Come è stato ricordato, poi si sono attivate due postazioni di misura per la qualità dell'aria nel Comune di Courmayeur: lo spiazzo antistante l'ex Hotel Perrier e a La Palud, a partire dal mese di settembre 2002. Le misure sono state attuate con un mezzo mobile secondo il metodo dei sondaggi, che prevedeva la realizzazione di 6 campagne di misura della durata di una settimana, da svolgere con regolarità ogni 2 mesi. Questo metodo permette e ha permesso di avere delle stime relativamente alle concentrazioni medie annuali con un'approssimazione del 10%; dal mese di marzo 2003 è stato attuato un monitoraggio continuo nel sito de La Palud attraverso un mezzo mobile nel periodo marzo-giugno 2003 e successivamente attraverso l'allestimento di una cabina provvisoria. Sono state effettuate delle valutazioni modellistiche dei livelli di inquinamento da ossidi di azoto in relazione ai diversi scenari di traffico pesante in attraversamento al Traforo del Monte Bianco; questa attività ha richiesto un importante investimento da parte della Regione e dell'ARPA, cosa resa possibile dalla partecipazione al progetto "Interreg 2 Espace Mont Blanc", sollecitato a suo tempo dalla Conferenza transfrontaliera Espace Mont Blanc.

Parallelamente a questa attività, è stato garantito il controllo della qualità dell'aria svolto con la rete di monitoraggio, che comprende nell'area in esame due stazioni di misura ubicate a La Thuile e a Morgex e non è vero che non hanno un loro significato, perché funzionano da stazioni test: una si trova in un centro urbano che ormai non è più intersecato dal grande traffico, l'altra invece si trova fuori in un'area che è esclusa dal grande traffico, ma che è interessata da altri fenomeni, non ultimo il fenomeno dell'ozono in quota. La stazione di Morgex, infatti, ha permesso di misurare l'impatto prodotto dall'improvvisa riduzione del traffico conseguente alla chiusura del tunnel, perché direttamente interessato da tutto il transito internazionale; ora, a seguito dell'apertura del tratto autostradale fino a Courmayeur, questa stazione è influenzata solo dal traffico locale e dall'inquinamento, essa ci sta ad indicare il differenziale che deriva dalla diversa situazione conseguente allo spostamento dell'autostrada.

Sulla base dei dati acquisiti, il sito de La Palud rappresenta un punto importante, nel quale continuare il monitoraggio per qualche tempo ancora per permettere di valutare lo stato di qualità dell'aria in relazione agli scenari di traffico in transito internazionale; questo lo avevo già affermato nella risposta alla precedente interrogazione, dove avevo assicurato che il monitoraggio sarebbe stato continuato. Non dobbiamo però confondere il presidio continuo - che garantisce la misura delle concentrazioni di inquinanti aerodispersi in un determinato sito per un periodo adeguato alle esigenze di misura, poi eventualmente per fare dei campioni, per vedere se le curve sono coerenti con quanto si va a misurare - con l'installazione di una stazione fissa. I tecnici dell'ARPA indicano l'esigenza che il tipo di stazione deve essere pensata come rilocabile, cioè tale da permettere una sua agevole riallocazione futura in relazione a nuove o diverse esigenze di monitoraggio conseguenti anche l'entrata in funzione dell'ultimo tratto autostradale fino a Entrèves. Sono state già attivate tutte le iniziative per permettere all'ARPA di dotarsi di un tale mezzo, che, voglio ricordarlo, ha un costo che oscilla fra 150 e 200 mila euro, facendo in modo che abbia un utilizzo più coerente con il Piano dell'aria che è in atto.

Per questi motivi chiedo il ritiro della mozione, oppure ci asterremo, tenuto conto che essa, così come formulata, richiede delle azioni che non sono necessarie e che contraddicono l'intera impostazione data al controllo della qualità dell'aria nella nostra regione. L'impegno per il controllo del sito de La Palud è già stato preso ed è in corso di concretizzazione attraverso l'attivazione delle necessarie procedure per la scelta del mezzo mobile, il finanziamento dell'intervento e l'acquisizione delle attrezzature e credo che il tutto dovrà essere operativo; so che in questi giorni l'ARPA ha contattato l'impresa, quindi dovrebbero concludersi le procedure amministrative, penso che, nell'arco di pochi mesi, questo mezzo dovrebbe essere a disposizione. È determinato l'impegno a vigilare affinché sia costantemente posta sotto controllo la qualità dell'aria in questa zona, vigilanza che non è mai venuta meno e voglio ricordare che sono in corso altre iniziative che stiamo approfondendo con la società del Tunnel del Monte Bianco per monitorare complessivamente lo stato dell'aria in questa zona, legato ai fenomeni del traffico.

Si dà atto che, dalle ore 19,31, presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Ho ascoltato con attenzione quello che ha detto l'Assessore. Vi sono alcuni elementi che non ci convincono, in quanto credo che su questa zona, La Palud, l'attenzione dell'analisi del rilevamento della qualità dell'aria debba essere molto sostenuta, ulteriormente affinata perché, se è vero, così come mi hanno garantito i suoi colleghi di Giunta qui in Consiglio, che vi è la volontà politica di attivare all'interno dei dati sull'Osservatorio epidemiologico una ricerca più fine, per vedere se esiste o meno - spero che non esista - un rapporto fra qualità dell'aria e quantità di episodi di malattie respiratorie all'interno della zona della Valdigne - volontà politica ancora recentemente sostenuta dall'Assessore alla sanità -, credo che la Regione debba dotarsi di dati certi e continuativi. Se non vi fosse questa esigenza, Assessore, basterebbe quel modello che è stato costruito, molto interessante, che già ci dice che con un passaggio di 1.300-1.500 TIR al giorno abbiamo un inquinamento del 33% circa e, con il raddoppio di questo passaggio, raggiungiamo l'inquinamento del 78-80%. Se non monitoriamo in modo stretto la qualità dell'aria, quindi rischiamo di utilizzare solo quel modello, che ci dà delle informazioni generali, ma non ci offre quelle informazioni più pertinenti per valutare un eventuale rapporto fra qualità dell'aria e malattie respiratorie.

Forse non ho capito bene quello che lei ha detto, Assessore, ma la stazione di La Palud, così come funziona non fornisce dati affidabili, come emerge dalla serie di dati - gli ultimi che ho chiesto all'ARPA vanno dal mese di settembre 2002 al mese di marzo 2004 -, dati presi qui mese per mese.

Lei sicuramente ha visto i dati perché, così come l'ARPA li ha dati a me su mia richiesta, sicuramente li avrà lei; come può vedere, la stazione La Palud, dal mese del luglio 2003 al marzo 2004, non registra più il biossido di azoto, proprio uno degli elementi più inquinanti. Vi è qualcosa allora che non funziona: o perché la stazione era mobile, o perché non era fissa, o perché non era adeguata, comunque sta di fatto che noi per quasi un anno, dal luglio 2003 al marzo 2004, non abbiamo alcun elemento sulla quantità di biossido di azoto presente nell'aria; per cui non possiamo neanche sapere se il valore supera i limiti per la protezione della salute umana, non credo li superi, spero di no, però non abbiamo gli elementi per poter dire che supera o non supera, perché non lo misuriamo.

Credo che questo dato rafforzi la nostra richiesta di avere una stazione fissa che in modo continuativo raccolga gli elementi per monitorare l'aria. Non ritengo che l'unico motivo accettabile sia quello di offrire alle autorità locali la possibilità di bloccare il traffico in caso di aumento sproporzionato dell'inquinamento e non credo neanche sia la conoscenza di modelli, il mettere a punto dei modelli: penso che in questo caso, per esempio, sarebbe estremamente utile controllare in modo puntuale la qualità dell'aria, perché, se è vero, come è vero, che, come Consiglio regionale, non vogliamo che un certo numero di TIR superi la metà del traffico precedente al rogo, dobbiamo anche accompagnare la nostra volontà con dei dati chiari. Se riusciamo a dimostrare, non solo alla popolazione - che si rende conto - ma alle autorità stesse che gestiscono il traforo, che quel passaggio di TIR, quello da noi indicato come limite massimo, è anche il limite massimo sopportabile per la salute degli abitanti della Valle d'Aosta, credo che avremmo più elementi per argomentare anche la richiesta di contrastare l'aumento del traffico di TIR.

Questi sono alcuni dei motivi per cui riteniamo che la nostra mozione abbia una sua validità, diversamente temo che, pur con affermazioni di buona volontà, non riusciremo ad avere elementi chiari sui dati relativi alla qualità dell'aria, perché vi è qualcosa che non va in queste stesse stazioni, perché queste stesse stazioni per un anno non hanno registrato il biossido di azoto e questo mi sembra molto grave. Credo che vada rivista sia la collocazione, sia la scelta delle modalità di misurazione della qualità dell'aria, per avere questi dati e poterli analizzare all'interno di un discorso più ampio che viene fatto sulla qualità dell'aria in Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Manteniamo questa mozione perché le argomentazioni con cui l'Assessore, a nome della maggioranza, ha chiesto di ritirarla non sono assolutamente convincenti, anzi sono totalmente contraddittorie. L'Assessore infatti ha detto: "la presenza di un monitoraggio costante in una zona si giustifica solo se vi sono cause particolari di inquinamento che si possono produrre in quella zona"; ma questo è proprio il caso di questo tratto del nostro territorio, perché ci troviamo in un asse internazionale in cui vi è e rimarrà un traffico intenso di transito, sia turistico che commerciale, quindi con un dato che deve essere continuamente tenuto sotto osservazione. Si giustifica la presenza di un monitoraggio continuo più qui che da qualsiasi altra parte, invece voi ci dice che bisogna andare avanti con delle soluzioni provvisorie; ma perché? Dite che vi è una cabina che ha funzionato per un anno, da marzo 2003 a marzo 2004, poi è stata presa in affitto, poi l'affitto è venuto meno, adesso l'ARPA sta facendo le procedure perché fra alcuni mesi possa di nuovo essere in funzione; "fra pochi mesi" non so cosa vuol dire, se luglio, agosto o ottobre, sta di fatto che, dalla fine di marzo a quando sarà messa in funzione questa nuova cabina, i dati sono persi.

Ci ha detto poi: "bisogna che questo nuovo strumento che viene messo sia ricollocabile da un'altra parte"; perché? Il rilevamento che viene fatto in quella zona deve rimanere, perché in quella zona, anche con l'entrata in funzione dell'autostrada, da Entrèves all'imbocco del Traforo del Monte Bianco non vi saranno modificazioni, quindi il livello di transito sarà sempre quello. Noi non diciamo che bisogna fare la stessa costruzione esistente a La Thuile - non necessariamente bisogna fare la casetta in pietra e legno, si può fare qualsiasi cosa -, però che vi sia in quel tratto di strada una stazione fissa che permette di rilevare il grado di inquinamento dell'aria e il grado della qualità del rumore, queste sono due cose essenziali. Non riusciamo a capire quindi per quali motivazioni si dice "no" ad una proposta che ci sembra sensata, per tranquillizzare tutti, per avere dei dati che siano trasparenti e non per avere delle situazioni che sono sempre "ballerine", perché adesso abbiamo dei dati per un periodo, poi non ne avremo più, dopo vi sarà di nuovo per un periodo, dopo questa cabina la si vuole spostare da un'altra parte: questa è una cosa che non sta in piedi! Insistiamo quindi perché la mozione venga votata.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Ribadisco che il risultato di avere sotto controllo il monitoraggio puntuale della qualità dell'aria, anche legato alle variabili come possono essere quelle dell'aumento del traffico in questa zona, in particolare a La Palud, si otterrà con l'ausilio di uno strumento che è una stazione mobile, finalmente dotata di tutta la strumentazione, cosa che non è avvenuta per quanto riguarda la stazione precedente, che aveva solo due rilevatori: le polveri e l'ossido di azoto, poi, ad un certo punto, l'ossido di azoto per motivi contrattuali non è stato più misurato e la misurazione è stata solo relativa alle polveri; invece con la stazione mobile con cui andremo a fare queste misurazioni lo spettro degli inquinanti più importanti sarà rilevato per intero. Tenuto conto dei dati di cui già disponiamo, per il fatto di avere una stazione mobile - il che non significa che andremo a spostarla tutti i momenti -, siamo in grado di garantire in maniera certa e scientificamente provata la qualità dell'aria in quella zona, quindi garantiamo anche il cittadino e i ricercatori che vogliono fare delle ricerche di tipo epidemiologico degli elementi essenziali per fare tutte le valutazioni; per questo ritengo che sulla mozione, così come formulata, chiederò l'astensione da parte della maggioranza.

Presidente - Pongo in votazione la mozione in oggetto:

Consiglieri presenti: 32

Votanti: 4

Favorevoli: 3

Contrari: 1

Astenuti: 28 (Borre, Caveri, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Frassy, Isabellon, Lanièce, La Torre, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Perrin, Praduroux, Rini, Salzone, Stacchetti, Tibaldi, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)

Il Consiglio non approva.