Oggetto del Consiglio n. 587 del 12 maggio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 587/XII - Interventi in campo abitativo a sostegno delle categorie più disagiate. (Interpellanza)
Interpellanza
Vista l'imminente riapertura del bando per il sostegno dell'affitto delle categorie "deboli";
Ricordato che secondo gli ultimi dati ISTAT sono più di 10.000 le persone che vivono sotto la soglia di povertà e che l'affitto incide in maniera considerevole sul reddito del nucleo familiare;
Considerato che tra il fondo nazionale e il fondo della Regione le risorse in bilancio ammontano per l'anno 2003 a ? 317.535 e che le richieste considerate idonee sono quasi 500, pari ad un fabbisogno di ? 880.389;
Preso atto delle dichiarazioni di disponibilità sull'argomento da parte dell'Assessore Cerise e del Presidente Perrin in Consiglio regionale;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
la Giunta regionale per sapere quali sono le iniziative che, anche a breve, l'Amministrazione regionale intende adottare.
F.to: Salzone - Lavoyer - La Torre
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Torno su un argomento che abbiamo dibattuto già alcune volte, ma ci torno, perché Lei ha più volte dichiarato una disponibilità ed una sensibilità rispetto ad un problema che investe una categoria di cittadini, che sono considerati molto deboli.
Ho fatto questa interpellanza prima di leggere sui giornali che la Giunta era già intervenuta con un intervento parziale per quanto riguarda il contributo sugli affitti. È evidente che non mi può trovare soddisfatto perché va a toccare solo 174 richiedenti rispetto ad un numero molto più elevato degli stessi. In questo momento, i dati nazionali sulla povertà, pervenuti dall'ISTAT ci danno un forte incremento di persone considerate al di sotto della soglia di povertà... questo è un argomento che diventa sempre più da sottolineare rispetto ad una esigenza che mi pare piuttosto evidente.
Rispetto ai dati, c'è una disponibilità di 317.000 euro ed un fabbisogno di 880.000 euro per un numero di persone intorno alle 500. Al di là del fatto che penso ci sia ancora un numero di cittadini molto elevato il quale non sa ancora di poter accedere al contributo per gli affitti, credo che l'interpellanza sia abbastanza chiara, nel senso che si chiede un impegno maggiore da parte dell'Assessore ad intervenire per coprire questa rilevante mancanza evidenziata più volte, non solo da me, ma anche da altri Consiglieri.
Vorrei sottolineare solo questo aspetto. Ricordo che i cittadini che possono fare richiesta di questo contributo hanno generalmente un reddito molto basso, intorno ai 10.000 euro annui per una fascia, mentre l'altra fascia arriva al massimo a 19.000 euro. Questi dati sicuramente avranno fatto riflettere anche Lei, per cui ritengo che lo sforzo di andare a fare questa copertura sia minimo. Fra le altre cose, abbiamo fatto una piccola indagine in modo artigianale, e abbiamo verificato che fra le categorie deboli emerge quella delle famiglie monoreddito, degli anziani, delle ragazze madri, delle separate; queste sono categorie, - e i dati ISTAT lo evidenziano -, che in Valle d'Aosta sono in numero molto elevato.
Ho fatto un ragionamento sulla possibilità di vivere degnamente ed ho fatto un'indagine dalla quale emerge che il numero di persone che vivono sotto la soglia della povertà nella nostra regione ha avuto un incremento piuttosto elevato. Riteniamo quindi che da questo punto di vista debba essere sottolineato da parte dell'Assessore un impegno maggiore, perché è vero che i finanziamenti dello Stato sono bassi, ma credo che verso queste categorie possa essere fatto uno sforzo maggiore da questa Regione.
Ricordo all'Assessore che una parte dei contributi che vanno in questo senso vengono versati anche dagli enti gestori, come il Comune di Aosta, che mi pare che versi qualcosa come 25.000 euro, come lo stesso ARER e anche altri piccoli Comuni. Ritengo però fondamentale ribadire l'esigenza di pubblicizzare questo contributo sull'affitto, perché molte persone che si rivolgono a me non sanno che esiste questa possibilità, anche perché non mi spiegherei come mai, se è vero che ci sono 10.000 persone che vivono al di sotto della soglia della povertà, le domande in tutta la regione sono solo 500! Di conseguenza, occorre trovare formule che consentano di avere un maggior riscontro dal punto di vista della pubblicità.
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - Come possono dimostrare i dati, nel corso degli ultimi 4 anni la Regione Valle d'Aosta ha posto particolare attenzione al cosiddetto "Fondo per il sostegno alla locazione" previsto dall'articolo 11 della legge n. 431/1998. A fronte di un continuo incremento del fabbisogno complessivo si è passati da 377 domande del primo bando di concorso nel 2000 a 529 domande per il bando 2003 e ad una contestuale diminuzione delle risorse statali; qui basti il dato relativo al bando del 2003 appena chiuso, dove le risorse statali assegnate alla Valle d'Aosta inizialmente previste in 268.993 euro, sono state ridotte a 157.535 euro.
La Regione ha sempre previsto l'aggiunta di proprie risorse, in particolare con la deliberazione n. 1250/2004 la Giunta regionale ha approvato la graduatoria relativa al bando di concorso 2003 integrando le risorse statali a disposizione con risorse regionali pari a 160.000 euro. Tenuto conto della grande disparità tra fabbisogno complessivo e risorse a disposizione, la Giunta regionale si è impegnata a reperire, sempre con lo stesso atto in sede di assestamento e di bilancio, ulteriori fondi per 342.757 euro, necessari al finanziamento del 75% del contributo complessivo spettante agli ammessi nelle graduatorie del 2003, esclusi dalle riduzioni dei benefici in quel momento per mancanza di disponibilità.
È inoltre in corso di definizione il nuovo bando di concorso relativo al Fondo di sostegno alla locazione per il 2004, relativamente al quale le risorse statali per il momento assegnate alla nostra regione sono aumentate, con inversione di tendenza rispetto al passato, a 428.949 euro. Ricordo che nell'ambito delle politiche di sostegno alla locazione, a partire dal 2003 l'Amministrazione regionale ha un nuovo strumento, cioè la legge regionale n. 5/2003, "Incentivi per la realizzazione di interventi di edilizia abitativa convenzionata", che prevede l'erogazione di contributi in conto capitale per la nuova costruzione o il recupero di alloggi da concedere in locazione ad un canone convenzionato. I termini per la presentazione delle prime domande si sono chiusi il 30 aprile 2004 ed al momento è in corso la fase istruttoria per l'analisi delle 6 domande presentate.
Per quanto riguarda una maggiore diffusione di questa opportunità, abbiamo avuto un primo incontro in sede di CELVA, altri ne seguiranno, per fare in modo che ci sia, nel momento in cui uscirà il bando per il 2004, un'effettiva promozione di queste iniziative in sede soprattutto comunale, perché il messaggio sia il più capillare possibile.
Presidente - La parola al Consigliere Salzone.
Salzone (FA) - Giusto per rilevare questo suo ulteriore impegno che è fondamentale, che è quello di pubblicizzare nel miglior modo possibile tale possibilità di contributo per i ceti deboli. Il dato che evidenzio è che rispetto al bando fatto nel 2003 verrà a mancare una parte di contributo perché voi avete finanziato solo fino al 70-75% con 500 mila euro per coprire parzialmente quella fascia di persone che ne hanno fatto richiesta.
Senza rischiare di essere demagogico, ho ricordato altre volte che le famiglie aventi esigenza di accedere a questo contributo generalmente hanno delle grandi difficoltà. Parlavo prima delle famiglie monoreddito o separate con figli a carico: ebbene, a fronte di stipendi che sono intorno agli 800-1.000 euro mese, c'è tutta una serie di spese per governare la propria famiglia che non trovano copertura.
Ho fatto una piccola indagine, lo accennavo prima; qui, per pagare un affitto mensile, mediamente ci vogliono almeno 400 euro mensili, poi ci sono le spese del telefono, luce, gas. Ho quantificato una media di 100 euro mensili; ammettiamo che ci sia poi da gestire un'auto di seconda mano con pagamento dell'assicurazione, bollo e benzina, ho calcolato altri 100 euro mensili; le spese per mangiare, per la cura della persone, per le medicine, per governare l'alloggio stesso, si arriva ad una media di 600 euro mensili. Poi bisognerà pensare al vestiario, alle attrezzature della scuola magari di un figlio, e arriviamo ad una cifra totale di 1.300 euro. Ora, una famiglia che ha un reddito di 1.000 euro, rischia di non poter neanche accedere al contributo, e badi bene, non ho pensato al discorso che questa famiglia possa fare le ferie, che possa andare al cinema, che possa andare a mangiare una pizza una volta la settimana, senza contare le altre cose che possono essere inserite nel normale vivere di una famiglia!
Se non recepiamo in modo serio l'esigenza che molte famiglie valdostane hanno in questa regione, considerando che il costo della vita è superiore ad altre aree del nostro paese, credo che non avremo la sensibilità di capire che questo è uno sforzo da fare nel concreto. Non possiamo fermarci a pensare ad un contributo minimo annuo per soddisfare questo tipo di categoria, lo sforzo deve essere diverso!
Guardi, Assessore, raccolgo la sua disponibilità, ma il dato concreto che rilevo è che alcune famiglie che hanno fatto domanda e che sono in queste condizioni non troveranno risposta neanche questa volta!
Ricordo che queste domande vengono fatte a fine anno, in genere, e poi vengono rimborsate l'anno dopo, con tutta una serie di difficoltà evidenti; insomma, ci sono famiglie che pagano l'affitto in ritardo in attesa di questo contributo. Allora credo che non siamo né io, né lei che dobbiamo avere la sensibilità rispetto a questo problema, credo debba interessare tutto il Consiglio, altrimenti è ovvio che le critiche che ci addossano sui nostri stipendi - o altro - sono frutto anche di una noncuranza ad un problema che interessa coloro che davvero hanno serie difficoltà a vivere una vita appena normale, problema al quale può essere invece data una risposta con un minimo sforzo, con il bilancio che abbiamo in questa regione.
Termino dicendo che le fasce deboli emergenti in questo ultimo periodo - ma avremo modo di parlarne anche in altri appuntamenti - sono sempre maggiori; c'è tutta un'area di extracomunitari che - mi pare piuttosto evidente - hanno ormai attecchito il nostro tessuto sociale, con lavori anche importanti nella nostra regione, i quali vivono situazioni di estremo disagio, senza considerare che siamo una popolazione di anziani molto elevata. Bisogna sensibilizzare ulteriormente il problema e, insieme, mettiamo mano alla legge regionale che consentirà di modificare alcuni dei criteri adottati per dare questo tipo di contributi, e magari alzare anche il limite - perché non si può pensare di dare contributi solo a chi ha redditi da 10.000 euro all'anno! -, altrimenti ci dimentichiamo di una categoria, diciamo medio-bassa, ma che rientra nei limiti prefissati dall'ISTAT della povertà, che non troverà risposta neanche a questa problematica.
Pertanto auspico una maggiore sensibilizzazione a tale questione e spero che all'interno della commissione competente - dove riproporrò il tema - si possano trovare dei meccanismi per dare soluzioni più positive ad un problema che mi pare molto serio.
Si dà atto che, dalle ore 12,34, presiede il Vicepresidente Nicco.