Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 585 del 12 maggio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 585/XII - Criteri di composizione della delegazione valdostana partecipante ad un seminario internazionale di medicina in Cina. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso che

- Nell'ambito dei consolidati rapporti intercorrenti tra la Regione e la provincia cinese dello Zhejiang, una delegazione valdostana ha partecipato nei giorni dal 17 al 20 aprile a un seminario internazionale di medicina organizzato dalla Università di Hangzhou;

- La delegazione istituzionale, definita con la deliberazione di Giunta n. 737 del 15 marzo 2004, avrebbe dovuto essere composta dall'Assessore alla Sanità, il Direttore generale dell'USL, il Coordinatore sanità, il Presidente della Commissione consiliare permanente Servizi sociali o suo delegato, un rappresentante FISA ed un interprete;

- La Commissione Servizi Sociali non è stata né investita dell'argomento, né rappresentata e al suo posto in delegazione è stato inserito il capogruppo dell'Union Valdôtaine;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

il Presidente della Regione per conoscere:

1) con quale atto formale e a quale titolo il capogruppo dell'Union Valdôtaine ha partecipato alla delegazione istituzionale inviata in Cina;

2) quali sono le motivazioni che hanno precluso alla Commissione consiliare competente per materia di inviare un suo rappresentante;

3) da quali altre persone è stata composta la delegazione;

4) quali sono le fonti e/o i criteri che sovrintendono alla definizione delle delegazioni regionali.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Perrin.

Perrin (UV) - En octobre 2001, Aoste avait reçu la visite d'une délégation de médecins de l'Université de Hangzhou, dans le cadre du protocole d'accord entre la Vallée d'Aoste et la province chinoise du Zhejiang. C'est à la suite de cette visite que, le 12 février dernier, le président de ladite université a invité une délégation valdôtaine au Séminaire international sur la médecine traditionnelle chinoise, qui devait avoir lieu à Hangzhou du 17 au 20 avril 2004.

Considérant que cette initiative rentrait dans le cadre des activités prévues par le protocole d'accord, le Gouvernement régional a décidé d'accepter cette invitation et, par sa délibération n° 737, a précisé la composition de la délégation institutionnelle de la Vallée d'Aoste en Chine. Comme l'ont d'ailleurs noté les auteurs de cette question, il s'agissait d'une délégation très réduite puisqu'elle devait comprendre l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, le Directeur général de l'USL ou une personne qualifiée pour le représenter, le Coordinateur du Département de la santé, du bien-être et des politiques sociales ou une personne qualifiée pour le représenter, le Président de la Commission permanente du Conseil "Services sociaux" ou une personne qualifiée pour le représenter, le représentant valdôtain de la Fédération italienne des sociétés d'acupuncture et un interprète. Telle était donc la composition prévue pour la délégation de la Vallée d'Aoste.

Vous pouvez sans doute imaginer que l'organisation d'un voyage en Chine comporte un certain nombre de démarches, ainsi que des délais qui sont incompressibles, en ce qui concerne la réservation des billets d'avion et surtout la demande de visas d'entrée, qui doivent être délivrés par l'Ambassade de la République populaire de Chine en Italie. Alors que la marge de temps était presque écoulée, le Président de la Commission permanente du Conseil compétente en la matière a fait savoir qu'il ne lui était pas possible de prendre part à ce voyage et a indiqué que le Conseiller Borre était disposé à le remplacer.

Je crois que notre délégation a donc garanti son caractère institutionnel, conformément à la délibération du Gouvernement. Les autres membres de la délégation qui s'est rendue en Chine sont ceux qui étaient indiqués dans ladite délibération et je ne répète pas les composants.

En ce qui concerne enfin le dernier point soulevé par cette question, sachez qu'aucune référence, ni critère particulier, ne règle la composition des délégations dans le cadre de missions institutionnelles. Il ne me semble d'ailleurs pas qu'il y ait là une lacune, dans la mesure où c'est le bon sens qui dicte généralement la conduite à tenir, surtout quand il s'agit des délégations de l'Exécutif régional, qui sont habituellement très peu nombreuses.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - Siamo più che insoddisfatti, allibiti dalla sua risposta e le spiego, in sintesi, nella mia breve replica, quali sono i motivi di questo stupore.

Premesso che nell'ambito delle discrezionalità della Giunta c'è la possibilità di organizzare come meglio crede le rappresentanze e le delegazioni istituzionali, purché lo faccia con dei criteri sostenibili e dichiarati, contestiamo in questa interrogazione che anche in questa situazione - che, per certi versi, è minimale rispetto ad altre situazioni più gravi - non abbiate neanche il buon gusto di adottare degli atti e di rispettarli, nel senso che adottate una deliberazione di Giunta, nella quale potevate scrivere tutt'altra cosa, sostenendola! Non lo avete fatto, ma avete dato dei criteri e poi, anziché modificare la deliberazione, violate i criteri che vi siete dati!

In questa vicenda la questione è ancora più paradossale, perché non ci troviamo di fronte ad una mera delegazione istituzionale nell'ambito dei rapporti di gemellaggio o di amicizia, ma ci si trovava di fronte ad una materia specifica. Senza voler precludere ad alcun componente di questo Consiglio la possibilità di occuparsi a 360° delle materie per le quali il Consiglio si occupa, evidenziamo solo - lo chiariremo poi in V Commissione - che ci sembra paradossale che a seguito di una deliberazione di Giunta, che individua quale componente di questa delegazione il Presidente della Commissione "Servizi sociali", il collega Sandri, o un suo delegato, il collega Sandri non abbia avuto il buon gusto di portare la questione nella commissione competente, che era la quinta.

Ci sembra veramente paradossale, se questa è la giustificazione, che il collega Sandri abbia ritenuto che il suo delegato fosse il Capogruppo dell'Union Valdôtaine, non per una questione di tipo personale - lungi dalla filosofia di questa interrogazione - ma perché ci sembra che i rapporti istituzionali debbano essere svolti nel rispetto delle procedure, dunque la deliberazione di Giunta, e nel rispetto delle competenze. Se c'è un convegno in materia di sanità, ci sembrava opportuno che qualcuno della commissione che poteva fare eventuali ulteriori approfondimenti sulle questioni da imitare nella sanità valdostana fosse, per l'appunto, un qualcuno che in quella commissione ha possibilità di fare gli approfondimenti.

Non vorrei che questa fosse solo una mezza verità - perché, andando a vedere gli atti, abbiamo la sensazione che questa sia una mezza verità, collega Borre - e che non abbia ancora voluto ufficializzare ciò che nei fatti ha istituito; ci sembra di capire, dalla lettura comparata di alcuni atti, che la Giunta abbia dato una delega al Consigliere Borre di rappresentare all'estero la nostra regione; anche perché, dopo il viaggio in Cina che si è consumato qualche settimana fa, poche settimane dopo il collega Borre era di nuovo all'estero in missione in Polonia e anche in questo caso - sicuramente rappresentando degnamente questa regione - "unto" dal Presidente, perché con nemmeno una deliberazione di Giunta, ma con un provvedimento dirigenziale, si faceva dire che la delegazione sarebbe stata composta dall'Assessore al territorio oltre che dal Presidente della Regione e da un Consigliere regionale.

Ce lo dica, Presidente, nel senso che prendiamo atto che avete formalizzato questa delega surrettizia e, se non altro, in quelli che sono i rapporti all'interno del Consiglio, faremo riferimento al collega Borre come "Ambasciatore della Regione Valle d'Aosta nel mondo"! D'altronde abbiamo il Ministro per gli italiani nel mondo; se la Regione Valle d'Aosta ha istituito il Consigliere per i Valdostani del mondo, che ce lo comunichi almeno e che eviti al povero collega Borre di sentirsi sempre un abusivo! Perché, collega Borre, io le esprimo la mia solidarietà: se ci rappresenta, lo faccia, per cortesia, in maniera pienamente del titolo che lei porta a spasso per il mondo: rappresentare il Consiglio regionale! Presidente, lo ufficializzi, perché il Consigliere Borre altrimenti vive in questa precarietà dell'abusivo, che penso sia emotivamente difficile da sopportare!

Si dà atto che, dalle ore 12,04, presiede il Vicepresidente Lanièce.