Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 584 del 12 maggio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 584/XII - Organizzazione del processo di liberalizzazione del mercato elettrico nella nostra Regione. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso

- che la liberalizzazione del mercato elettrico compie un altro passo significativo il 1° luglio 2004, quando le imprese saranno ammesse a scegliere il migliore offerente tra i fornitori di energia;

- che COMPAGNIA VALDOSTANA DELLE ACQUE S.p.A. e DEVAL S.p.A. sono i soggetti che provvedono rispettivamente alla generazione e alla distribuzione dell'energia elettrica in Valle d'Aosta;

tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'assessore delegato per sapere:

1) come si stanno organizzando le due società del comparto elettrico valdostano per essere competitive sul mercato libero dell'energia e se hanno già definito una politica tariffaria conveniente da proporre alle diverse imprese;

2) quanti sono gli utenti valdostani che - dal 1° luglio 2004 - potranno accedere al mercato libero e qual è la stima complessiva della quota energetica da essi consumata in rapporto al fabbisogno regionale;

3) se le linee della rete elettrica regionale sono abilitate al vettoriamento dell'energia eventualmente acquistata da operatori economici locali presso fornitori di altre regioni italiane o transfrontaliere.

F.to: Tibaldi - Lattanzi - Frassy

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Faccio una premessa di questo tipo, ovvero che la nota che leggerò è una nota di carattere tecnico, però l'interrogazione posta dal gruppo "La Casa delle Libertà" pone un problema legato al processo di liberalizzazione del mercato elettrico, che avrà delle conseguenze o, meglio, già le ha per alcune imprese valdostane, ma le avrà con l'approvazione del decreto "Marzano" per un numero ulteriore di imprese e, dal 1° luglio 2007, sarà possibile accedere al mercato libero a tutti gli utenti valdostani. Scusandomi per la tecnicità della risposta, voglio sottolineare la valenza politica dei provvedimenti che sono stati presi e che verranno presi a livello regionale e nazionale.

Il mercato elettrico, sulla base delle norme attuali, è diviso in 2 parti: c'è un mercato vincolato, rappresentato da coloro che non possono scegliere il loro fornitore (per capirci, le utenze domestiche) e il mercato libero, rappresentato da coloro che possono scegliere il loro fornitore (e sono le imprese che hanno determinati livelli di consumi).

Il livello di soglia per accedere al mercato elettrico è stato determinato prima dal decreto legislativo "Bersani" e successivamente è stato rivisto con la legge del 2001; questo ultimo provvedimento ha stabilito che possa essere attribuita la qualifica di cliente idoneo - quindi chi può rivolgersi al mercato libero - a tutti i clienti finali il cui consumo sia risultato, nell'anno precedente, superiore a 0,1 GWh, cioè 100.000 kWh all'anno. L'avvio dell'operatività della soglia sopra definita era indicata in 90 giorni dopo che ENEL avesse completato la cessione di 15.000 MW di potenza, e la possibilità di accedere al mercato libero per chi ha 10.000 kWh di potenza si è perfezionata a partire dal 1° maggio 2003, data nella quale è stata creata l'ultima "Genco", la "Tirreno Power".

Un'ulteriore modifica della soglia di idoneità è prevista dalla direttiva europea 2003/54/CE del 26 giugno 2003, che riguarda "Norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica", con la quale è stata abrogata la direttiva 96/92/CE nel 1996, che è stata recepita nella legislazione nazionale con il cosiddetto decreto legislativo "Bersani". La nuova direttiva prevede che, a partire dal 1° luglio 2004, siano idonei tutti i clienti finali non civili e che, a partire dal 1° luglio 2007, siano idonei tutti i clienti finali.

Questa direttiva è in corso di recepimento da parte dello Stato italiano, nel senso che il disegno di legge cosiddetto "Marzano" di riforma e riordino del settore energetico, prevede che all'entrata in vigore del provvedimento sia qualificabile come cliente idoneo ogni cliente finale il cui consumo, destinato alle attività esercitate da imprese individuali o costituite in forma societaria, sia risultato, nell'anno precedente, superiore a 50.000 kWh, a partire dal 1° luglio 2004 è cliente idoneo ogni cliente finale non domestico e a decorrere dal 1° luglio 2007, è cliente idoneo ogni cliente finale. Pertanto, questo disegno di legge intende recepire la direttiva comunitaria.

Poiché la direttiva comunitaria non è ancora stata recepita, rimane in vigore il fatto che le imprese che abbiano un consumo annuo di 100.000 kWh possano usufruire del mercato libero. È opportuno ricordare che i clienti vincolati che, alle date di cui sopra diventano idonei - questo dice il disegno di legge "Marzano" - hanno il diritto di recedere - e questo è un altro problema - dal preesistente contratto di fornitura come clienti vincolati e, pertanto, qualora tale diritto non venga esercitato, i suddetti clienti idonei continuano ad essere approvvigionati dall'acquirente unico. Il problema allora qual è? Che in un mercato come quello nazionale, in cui c'è più richiesta di energia elettrica di quanto non sia l'offerta, il disegno di legge "Marzano" intende tutelare i clienti che non possono essere scaricati dai loro fornitori nel momento in cui ci sia la liberalizzazione: questo vale soprattutto per i piccoli consumatori.

La normativa di questo settore sta diventando sempre più complessa, ma ci sono anche elementi nuovi che si stanno inserendo, innanzitutto la "Borsa dell'energia" recentemente avviata, anche se in misura iniziale; però, stante questo squilibrio fra domanda e offerta, si deve mettere in evidenza il fatto che con l'apertura della "Borsa dell'energia", contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un processo di liberalizzazione, i prezzi amministrati dalla "Borsa" tendono a salire.

Venendo alle domande poste, con la prima si chiede "come si stanno organizzando le due società del comparto elettrico valdostano per essere competitive sul mercato libero dell'energia...". Per quanto riguarda "Compagnia Valdostana delle Acque" si evidenzia che, fin dal perfezionamento dell'acquisto delle centrali ex-ENEL, la società ha sviluppato la sua attività sul mercato libero dell'energia, sfruttando al meglio le caratteristiche dell'energia prodotta dai suoi impianti ed avviando, dalla fine del 2002, anche un'attività di "trading", cioè di acquisto e rivendita dell'energia elettrica, in particolare utilizzando energia importata e energia prodotta da impianti cosiddetti "CIP 6".

La quota di mercato controllata dalle sue 3 società commerciali è aumentata ed oggi "CVA", attraverso queste società commerciali, ha consolidato la sua posizione sul mercato dell'energia elettrica, nell'ambito del quale gestisce circa 4 miliardi di kWh, su un totale di mercato nazionale non domestico di 235 miliardi di kWh, pari ad una quota di mercato dell'1,7%. I clienti sono cresciuti e dall'unico cliente iniziale - ENEL Trade - si è passati agli attuali 1.200 clienti.

Per quanto riguarda il mercato della Valle d'Aosta, "CVA" ha costituito una delle società commerciali proprio con la missione di operare sul mercato locale, ponendo la maggiore attenzione possibile sul territorio regionale nella definizione della condizioni di fornitura. Ad oggi, sono somministrati nell'ambito del "Consorzio Idroenergia" - società commerciale che gestisce il mercato valdostano - circa 160 soggetti a cui corrispondono circa 280 punti di prelievo per un consumo annuo intorno 120 GWh. I soggetti somministrati appartengono a diversi settori: sono presenti, oltre alla Regione, numerosi enti locali, tutte le principali società di impianti a fune, industrie, e hanno iniziato ad essere somministrati anche alcuni alberghi ed alcune cooperative. Attualmente "CVA" sta esaminando le possibilità tecniche, economiche e normative che consentano di ampliare il numero di soggetti a cui viene somministrata energia prodotta dai suoi impianti.

La seconda azienda che opera in Valle è la "DEVAL", che è il distributore territorialmente competente e opera sulla base di una concessione rilasciata dallo Stato per l'esercizio dell'attività di distribuzione e vendita dell'energia elettrica, quindi svolge un servizio pubblico, nell'ambito del quale deve attenersi alle prescrizioni in particolare dell'Autorità per l'energia elettrica ed il gas. Tra l'altro, questa Autorità prescrive ai distributori di presentarle i piani tariffari che la società vuole applicare ai propri clienti sul mercato vincolato ed impone il rispetto di particolari vincoli nella formazione del prezzo finale, nel livello dei ricavi conseguibili e nei livelli di qualità di servizio da rispettare. Ne risulta che "DEVAL" non può che muoversi, in termini di tariffe applicate ai clienti vincolati locali, entro il limitato perimetro stabilito dall'Autorità per l'energia.

Per quanto riguarda la seconda questione "quanti sono gli utenti valdostani che - dal 1° luglio 2004 - potranno accedere al mercato libero..." e quanti sono i loro consumi, nel 2003, in Valle d'Aosta, sono stati distribuiti da "DEVAL" a clienti finali 905 milioni kWh; di questi 505 GWh sono relativi a clienti finali che operano sul mercato libero dell'energia, 400 miliardi rimanenti sono costituiti per il 50% circa da clienti domestici e per il 50% da clienti con consumi inferiori ai 100.000 kWh (22.000 utenti in Valle). Gli ulteriori livelli di crescita del mercato libero dell'energia in Valle d'Aosta sono da individuarsi nell'ambito dei restanti 400 GWh, di cui circa 333 sono rappresentati da utenze in bassa tensione e 67 da utenze in media tensione.

Ultima questione: "se le linee della rete elettrica sono abilitate al vettoriamento dell'energia eventualmente acquistata da operatori economici locali presso fornitori di altre regioni italiane o transfrontaliere". Il transito fisico dell'energia e la contrattualizzazione di una fornitura ad un cliente finale sono eventi tra loro svincolati. Sulla rete di alta tensione a 220 kW che connette l'Italia e la Svizzera attraverso il valico del Gran San Bernardo - la linea cosiddetta "Riddes-Avise-Rondissone" - transitano rilevanti quantità di energia prodotta in Svizzera o in altre zone d'Europa e destinate al sistema elettrico italiano. Sulla medesima linea ad alta tensione viene riversata anche parte della produzione degli impianti di "CVA". Tutta questa energia raggiunge la stazione di dispacciamento di Rondissone dove viene smistata su altre linee verso i siti di consumo del Piemonte e della Lombardia.

Questo è un flusso fisico, completamente separato dalla gestione commerciale dell'energia, nel senso che tutti i produttori conferiscono la loro energia al gestore della rete nazionale e questo la ridistribuisce sul territorio nazionale; quindi, se "CVA" dovesse approvvigionare un'azienda siciliana, non è l'energia di "CVA" che arriva in Sicilia, ma è l'energia del distributore più vicino e, viceversa, se un'azienda siciliana distribuisce energia in Valle. Una piccola parte dell'energia proveniente dalla Svizzera ed in transito sulla suddetta linea "Riddes-Avise-Rondissone" è stata acquistata da "CVA Trading", che vende questa energia a molti suoi clienti, anche ad alcuni valdostani, indipendentemente dalla loro localizzazione in Italia e quindi indipendentemente dalla porzione di rete a cui tali clienti finali sono collegati.

Pertanto, si deve affermare che non esiste una questione di abilitazione della rete elettrica regionale al vettoriamento di energia acquistata da fornitori di altre regioni o transfrontalieri, ma esclusivamente una questione di abilitazione, cioè di idoneità dei clienti finali valdostani ad accedere al mercato libero dell'energia elettrica.

Per come è regolato il mercato libero dell'energia elettrica, ogni cliente finale valdostano che sia qualificato come idoneo può, già oggi, acquistare energia dal fornitore che preferisce, sia esso un produttore locale, come "CVA", oppure un altro produttore italiano, ad esempio "EDISON", oppure un operatore italiano, ma emanazione di un produttore estero, ad esempio "EGL Italia". Analogo discorso vale sul fronte della produzione, dove ogni produttore valdostano può cedere l'energia prodotta ad operatori nazionali, senza che questo comporti alcun vincolo di rete.

Ognuno di questi possibili fornitori può presentarsi al cliente finale valdostano, che sia idoneo, con una propria offerta commerciale, per la fornitura di un anno, e la scelta può essere fatta dal cliente finale valdostano sulla base di un confronto di competitività delle diverse offerte ricevute senza - come si diceva prima - che ciò comporti alcun problema per la rete elettrica regionale...

(interruzione del Consigliere Tibaldi, fuori microfono)

... no, per i clienti idonei è già possibile oggi e si allargherà la platea dal...

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Una breve replica. Stiamo procedendo a passi spediti in questi ultimi periodi verso la completa liberalizzazione del mercato elettrico. Un processo di liberalizzazione che ha visto il suo esordio nel 1992, nel "Trattato di Maastricht", e i cui primi anni sono stati piuttosto laboriosi e lenti per cercare di uniformare quelle che sono diventate delle vere e proprie scelte di tutti i paesi aderenti all'Unione; un processo di liberalizzazione che si completerà nel 2007, dopo 15 anni rispetto allo "storico" appuntamento di Maastricht.

Se un'importante tappa di questo processo di liberalizzazione si è verificata lo scorso anno, con la possibilità di individuare fra i clienti idonei i consumatori di un livello di energia superiore ai 100.000 kWh/anno, dal 1° luglio 2004 saranno riconducibili in questa classificazione di clienti idonei, e quindi di soggetti che possono approvvigionarsi liberamente presso il fornitore preferito, anche gli utenti che non rientrano nell'area domestica civile, ovvero tutti i possessori di partita IVA, cioè tutte le imprese individuali e societarie che, in Italia, sono circa 7 milioni di utenti. Ce ne sono diversi anche in Valle d'Aosta; sulla base dei dati che ci ha fornito l'Assessore c'è una fetta consistente di utenti - imprese medie e piccole - che potranno, dal 1° luglio, approvvigionarsi con criteri di concorrenza e quindi di convenienza per i loro consumi, fermo restando il recepimento totale, attraverso il disegno di legge "Marzano", della direttiva n. 54/2003.

Assessore, abbiamo preso atto di certe informazioni che ci ha dato sulla situazione valdostana sulla disponibilità amministrativa, commerciale e tecnica delle due società valdostane - CVA e DEVAL - di vettoriare energia non necessariamente prodotta dalle centrali elettriche locali oppure di vendere ad altri utenti non valdostani l'energia generata in Valle d'Aosta. Riteniamo che questo processo di liberalizzazione, sia di grande valenza politica, e lo è anche perché, con i prevedibili sconti tariffari che numerosi operatori economici potranno avere sull'acquisto dell'energia, permetterà di essere ancora più competitivi in un mercato che, sappiamo, è sempre più stretto.

Per quanto riguarda i dati annunciati le chiederemmo, Assessore, se ci può fornire una copia della risposta che ha letto, perché sono state citate alcune cifre che non siamo riusciti ad appuntarci. Ci riserviamo di tornare sull'argomento e la ringraziamo.