Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 458 del 10 marzo 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 458/XII - Stato degli insediamenti produttivi nell'area industriale Cogne di Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Considerati

- la legge regionale 26/01/1993 n. 4 recante "Interventi per la riqualificazione e lo sviluppo dell'area industriale Cogne di Aosta";

- le successive e diverse delibere per una riconversione e riorganizzazione dell'area;

- l'accordo di programma Regione-Comune di Aosta;

Preso atto

- della risposta fornita dall'Assessore alle Attività produttive e alle politiche del lavoro in un'interpellanza del 15 ottobre 2003, in base alla quale si era dichiarato pronto per l'insediamento di una prima popolazione nell'area e nella quale si asseriva che l'Assessorato si era attivato stipulando accordi, studi e azioni per promuovere l'area Cogne a livello nazionale ed europeo cercando di interessare tutti i settori;

- delle dichiarazioni del Sindaco di Aosta nelle quali egli afferma di non percepire grande entusiasmo nelle richieste di spazi per l'allestimento di botteghe artigianali o aree industriali, e che quindi ritiene sia opportuno rivedere i progetti pensati per "L'Espace Aosta";

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

l'Assessore competente per sapere:

1) quali sono ad oggi le aziende interessate all'insediamento;

2) quali sono le sue valutazioni in merito alle dichiarazioni espresse pochi giorni fa dal Sindaco di Aosta.

F.to: Comé - Lanièce - Stacchetti - Viérin Marco

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Vi assicuro che non sarà la "camomilla bis"… sarò brevissimo. Innanzitutto colgo - anche se non è pertinente all'interrogazione - quanto diceva il Consigliere Lanièce: "divergiamo dal punto di vista del metodo, ma sulla sostanza siamo totalmente d'accordo".

Per quanto riguarda le due questioni relative agli insediamenti dell'area industriale Cogne, sarò breve. "Quali sono ad oggi le aziende interessate all'insediamento": non sto a ripetere quanto ho detto nell'interrogazione di ottobre, do per scontato quanto in quella sede si era detto. Ad oggi la situazione è la seguente: hanno presentato domanda di insediamento nell'area 33 aziende artigianali raggruppate nel consorzio CIA; le aziende rappresentano 17 tipologie di attività, di cui si sta verificando la conciliabilità con gli indirizzi di parco e sono in corso anche delle perizie asseverate richieste dall'Unione europea per quanto riguarda l'importo delle locazioni. Sulla base di questo si passerà alla stesura del contratto tra "Struttura Valle d'Aosta" e il consorzio. La superficie richiesta da queste imprese è di circa 12.700 metri quadri. Altro insediamento: la "ST Microelectronics" insedierà a breve nella "pépinière" di Aosta un centro di ricerca collegato ai settori della microelettronica; questo centro di ricerca si insedierà inizialmente all'interno della "pépinière", per poi trovare una sua collocazione specifica nell'edificio "D" dei servizi. L'insediamento andrà a regime nel 2008, ma la partenza è imminente; tale centro occuperà nel 2008 50 ricercatori, mentre si partirà inizialmente con 30-35 ricercatori. Questo è un segno positivo dal punto di vista della tipologia dell'insediamento.

"Quali sono le sue valutazioni in merito alle dichiarazioni espresse pochi giorni fa dal Sindaco di Aosta". Per quanto riguarda la situazione degli insediamenti, non sto a rifarmi alla relazione precedente, perché la dò per acquisita, ma la congiuntura economica non aiuta certo il popolamento dell'area. Va detto anche che ormai l'esperienza dimostra che, qualora vi siano degli edifici disponibili, è possibile popolare delle aree industriali e il caso della "pépinière" lo dimostra, anche perché, oltre all'insediamento della "Microelectronics", vi sono altre aziende in attesa di iniziare la loro attività nella "pépinière".

Per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutturazioni, sono stati espletati gli appalti per gli edifici "E" e "D", quindi per l'edificio dei servizi e per il primo modulo industriale, l'edificio "E" di circa 3.000 metri quadri. Vi sono state delle lungaggini con il Comune di Aosta per ottenere le necessarie autorizzazioni, ma già dal mese di marzo è prevista l'apertura dei cantieri per la costruzione dei due edifici: l'edificio servizi e il primo edificio industriale. Nella prima metà dell'anno si conta di aggiudicare i lavori per la ristrutturazione del "PAC", l'unico capannone rimasto in piedi, che è abbastanza fatiscente, e, sulla base di questo, saranno disponibili circa 20.000 metri quadri di superfici ad uso industriale. Ripensamenti dei progetti previsti sull'area non risultano praticabili, in quanto tutti i fondi comunitari destinati al finanziamento degli interventi hanno una specifica destinazione e una tempistica di spesa ben definita; modificare la decisione significherebbe perdere i fondi comunitari e credo che nessuno abbia intenzione di fare questo. Oltretutto l'area rientra in un disegno in cui il ruolo dell'industria deve essere rafforzato in una Regione come questa, tenuto conto del fatto che i dati ci dicono come nella nostra Regione la presenza industriale sia inferiore a quanto avviene in altre regioni ad elevata vocazione turistica come la Valle d'Aosta. Ora non sarebbero neanche realistici, anche perché non abbiamo mai sentito proposte credibili di utilizzazioni diverse dell'area, anche perché quell'area ha un grosso handicap: dietro di essa vi è uno stabilimento siderurgico attualmente operante e come tale presenta dei condizionamenti rispetto alle attività che si possono sviluppare nella zona.

Come evidenziato più volte, il popolamento "dell'Espace Aosta" deve tener conto anche dell'esperienza che ormai l'Amministrazione regionale ha fatto su questa materia e possiamo dire che l'area di Pont-Saint-Martin si è popolata dopo una decina di anni dai suoi primi insediamenti, nel senso che vi sono dei tempi necessari. In più vi è da dire che oggi non ci troviamo in un'emergenza occupazionale, come ci siamo trovati in altre situazioni in questa Valle, nel senso che i dati sulla disoccupazione che ricordavo prima - il 3,5% - ci fanno pensare che si fa bene a puntare a degli insediamenti di qualità, anche se questo a breve va a scapito dell'immediatezza degli insediamenti stessi.

Per quanto riguarda infine il pensiero del sindaco che, come sapete, abbiamo modo di sentire spesso, l'orientamento del comune è il seguente: da parte del sindaco non viene messa in discussione la destinazione dell'area in area industriale e artigianale, anche perché questo è oggetto di un accordo di programma che il comune e l'Amministrazione regionale intendono mantenere. Vi è un'opinione specifica del sindaco relativamente alla necessità di delocalizzare altre aziende artigianali, al di là di quanto non si stia già facendo attualmente, all'interno quindi "dell'Espace Aosta". Questo è un problema che intendiamo affrontare, come abbiamo sempre fatto, nell'ambito di un dialogo e di una collaborazione tra amministrazioni diverse. Rispetto alla sostanza del problema, se cioè il Comune di Aosta o il Sindaco pensano di dedicare questo ad altre attività, però assolutamente posso dire che non è così.

Presidente - La parola al Consigliere Comé.

Comé (SA) - Per quanto riguarda la prima domanda che ho posto all'Assessore, è vero, sono passati solo pochi mesi, ma mi pare di cogliere che non vi siano grosse novità: le 33 aziende artigiane che sono consorziate nella CIA già erano state citate allora nella risposta dell'interpellanza da parte dell'Assessore, forse l'unica novità che riscontro è questo centro di ricerca in microelettronica, una novità rispetto all'attrattiva per le aziende che pongono la loro attenzione su quell'area.

Condivido che oggi siamo già in una fase molto avanzata, quindi ripensare ad una destinazione dell'area sicuramente potrebbe creare delle grosse difficoltà, però non vorrei, visto che cominciamo a sentire delle lamentele e delle perplessità da parte dei sindacati, da parte del Sindaco di Aosta, che l'area Cogne diventi come il trenino di Cogne, sul quale non abbiamo mai avuto il coraggio di fare un ragionamento fino in fondo, siamo sempre andati avanti, abbiamo speso delle cifre enormi e oggi ci troviamo nella situazione quasi di dire: "quello non era un progetto adeguato, forse bisogna ripensare a qualcosa".

Non vorrei che tutti questi piccoli sintomi che cominciano a farsi sentire… e soprattutto dal Sindaco di Aosta, che mi pare abbia detto: "la destinazione "dell'Espace" è condivisa dalla Regione, perché non percepisco grande entusiasmo nel richiedere spazi per l'allestimento di botteghe artigiane e aree industriali; ritengo quindi sia opportuno rivedere i progetti pensati per "l'Espace"". Mi pare che la dichiarazione del sindaco sia molto forte, quindi invito l'Assessore, anche se capisco che i fondi dell'Unione europea sono stati destinati e sicuramente hanno un loro grosso peso, a cominciare a fare un ragionamento più profondo non solo con la concertazione, dove vi è già un tavolo di trattative, ma anche con un confronto, visto che su questo vi è la disponibilità da parte dell'Assessore, in commissione con la richiesta dell'intervento del Sindaco di Aosta.