Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 423 del 25 febbraio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 423/XII - Problematiche concernenti il funzionamento dei servizi antincendio al Traforo del Monte Bianco. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto della nota congiunta dei sindacati dei Vigili del fuoco aderenti a Cgil, Cisl, Savt e Uil in merito al peso irregolare degli automezzi in dotazione delle squadre di pronto intervento al Traforo del Monte Bianco;

Appreso, con stupore, che la Società Geie-Tmb, proprietaria di detti veicoli, intenderebbe risolvere il problema riducendo fortemente la capacità estinguente di tali mezzi di soccorso;

Rilevato che le rappresentanze sindacali hanno chiesto di adottare atti concreti ed urgenti per ridurre il volume di traffico all'interno del Traforo del Monte Bianco;

Evidenziato, ancora una volta, il pericolo rappresentato dal doppio senso di circolazione dei Tir;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:

1. quali risposte sono state date ai problemi sollevati dai Vigili del fuoco relativamente al funzionamento dei servizi antincendio al Traforo del Monte Bianco;

2. quali iniziative sono state assunte per ridurre i volumi di transito, in particolare quello pesante, all'interno del traforo del Monte Bianco.

F.to: Riccarand - Squarzino Secondina

Président - La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - En janvier dernier, suite à la confirmation de l'existence d'une différence entre le poids réel des véhicules anti-incendie et le poids indiqué sur la carte grise, la Direction des services d'incendie et de secours a demandé des explications au GEIE du Tunnel qui est le propriétaire desdits véhicules. Le GEIE ayant, dans un premier temps, suggéré d'alléger lesdits véhicules en réduisant leur chargement en eau et en enlevant certains de leurs équipements de secours, la Direction a demandé à ce que le Comité de sécurité de la Commission intergouvernementale de contrôle soit mis au courant de la situation.

Le GEIE a ensuite proposé une autre solution pour éviter de réduire le chargement en eau des véhicules "Janus": ceux-ci sont autorisés à circuler uniquement lorsque les accès du tunnel sont fermés, c'est-à-dire lors des déplacements programmés des véhicules et lors d'interventions de secours dans le cadre du plan interne d'intervention et de sécurité. Le GEIE a également produit une déclaration des sociétés qui ont construit les châssis des véhicules "Janus" et les ont équipé, attestant que ces véhicules peuvent circuler avec un poids total au sol de 21 tonnes et il a aussi confirmé que, d'un point de vue formel, lorsque les accès sont fermés, le tunnel doit être considéré comme une propriété de la société et n'est par conséquent pas soumis au Code de la route. Il s'agit là d'une solution temporaire, approuvée par le Comité de sécurité lors de sa réunion du 13 février dernier, en attendant que les véhicules "Janus" soient à nouveau homologués, et qui ne remet pas en cause - c'est le Comité de sécurité qui le dit - l'efficacité de ces véhicules en cas d'intervention. Les mesures adoptées par le GEIE et approuvées par le Comité de sécurité n'ont donc pas réduit les performances des véhicules utilisés lors des interventions de secours et de lutte contre les incendies et elles n'ont donc pas impliqué la prise de mesures supplémentaires en ce qui concerne la circulation des véhicules légers et des poids lourds.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - La risposta del Presidente fornisce dei chiarimenti rispetto a quanto è successo e sta succedendo all'interno del Traforo del Monte Bianco sul funzionamento dei servizi antincendio, ma le informazioni non sono rassicuranti perché, se abbiamo capito bene, il GEIE sostiene che i mezzi possono funzionare anche se non sono omologati, perché li si fa funzionare chiudendo il tunnel. Questo significa dei tempi per gli interventi di sicurezza antincendio che si allungano enormemente, perché svuotare il tunnel, prima che questi mezzi possano mettersi in funzione, richiede parecchio tempo. Questa non soluzione quindi è palesemente in contrasto rispetto alle esigenze di un servizio di pronto intervento, che deve poter intervenire immediatamente, prima che il tunnel venga completamente svuotato dalla circolazione, perché questo richiede tempi lunghi. Non ci sembra quindi che questa soluzione possa andare bene e rileviamo ancora una volta, purtroppo, un'approssimazione e una superficialità nei comportamenti del GEIE molto preoccupante. Una società che gestisce il traforo non può accorgersi solo tardivamente, e su segnalazione dei sindacati, che ha messo a disposizione dei servizi antincendio di mezzi che non sono omologati, che non sono in regola con le norme del Codice della strada! Questo ci sembra grave e preoccupante perché, se il modo di comportarsi è questo, chissà quanti altri aspetti sono non tarati in modo regolare all'interno del Traforo del Monte Bianco!

La vicenda drammatica del 1999, purtroppo, è derivata proprio dal fatto che, progressivamente, si sono abbassati livelli di sicurezza, che erano stati precedentemente definiti e che erano previsti anche da normative. Vi è in ciò una responsabilità di chi dirigeva il tunnel, tant'è vero che vi sono vicende penali che devono ancora avere la loro conclusione. Questa notizia, che abbiamo appreso nelle settimane scorse e che ci viene confermata dalle risposte del Presidente, però non depone nel senso di avere una fiducia piena di come stanno funzionando i servizi di sicurezza all'interno del tunnel. In questa situazione a noi pare molto più razionale, efficace ed utile la proposta effettuata dai sindacati cioè - finché la funzione non viene ridefinita, finché questi mezzi non sono omologati e non possono funzionare in qualsiasi circostanza - ridurre i livelli di traffico, altrimenti i livelli di pericolo rimangono alti - ci riferiamo in particolare al traffico pesante, che è l'elemento di maggiore rischio all'interno del Traforo del Monte Bianco -: pensare di ripristinare, sia pure provvisoriamente, in attesa che vengano definite le questioni della sicurezza, il senso alternato per i mezzi pesanti. Si tratta di una misura che la Regione deve prendere in considerazione, perché su questo ha un ruolo determinante; sappiamo che vi è una convenzione fra la Regione e il GEIE per i servizi antincendio, quindi la Regione ha potestà di intervento.

Ci riserviamo di approfondire ulteriormente questa vicenda e chiediamo al Presidente di attivarsi affinché non vi siano incertezze ed imprecisioni nel funzionamento di un sistema di sicurezza, che deve essere efficiente e sicuro al cento percento.

Si dà atto che dalle ore 10,58 presiede il Vicepresidente Nicco.