Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 422 del 25 febbraio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 422/XII - Indennizzi per incidenti provocati da animali selvatici negli anni 2002/2003. (Interrogazione)

Interrogazione

Creduto che possano essere parecchie le persone che usufruiscono degli indennizzi previsti per gli incidenti stradali provocati da animali selvatici;

Ritenuto opportuno avere dati ufficiali al riguardo ed interrogarsi sull'applicazione e sugli effetti dell'articolo 25 della legge n. 1 dell'8.01.2001 e dei criteri applicativi fissati con delibera della Giunta regionale n. 1564/2001;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

L'Assessore competente per sapere:

1) nel corso dell'anno 2002 e del 2003 quanti sono stati gli incidenti provocati dalla fauna selvatica sulle strade della nostra Regione;

2) nei detti anni, quale importo è stato complessivamente pagato ai danneggiati ai sensi della normativa vigente;

3) se può escludere il verificarsi di abusi e se ritiene che la normativa in vigore sia adeguata a prevenirli.

F.to: Curtaz

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Come è ormai noto, alcune specie di fauna selvatica presenti sul territorio regionale sono interessate negli ultimi anni da un elevatissimo aumento dei loro effettivi, con una vera e propria esplosione demografica. Fra le problematiche che scaturiscono da questa situazione è possibile rilevare, purtroppo, anche un aumento degli incidenti provocati dall'improvviso attraversamento delle strade da parte degli animali. La specie responsabile del maggior numero di incidenti è il cervo lungo la strada statale dell'alta Valle del Gran San Bernardo e nel Comune di Saint-Vincent nella zona della Fera.

L'Amministrazione regionale ha messo in pratica opportuni accorgimenti per scongiurare o quanto meno limitare tali problematiche, ne cito alcuni: il contenimento numerico della popolazione attraverso piani di prelievo venatori pari o superiore all'incremento annuo della popolazione, catture e successivo spostamento degli animali, il potenziamento di idonea segnaletica verticale per avvertire gli automobilisti, la posa di speciali catarifrangenti che dovrebbero impedire l'attraversamento degli animali. Inoltre ultimamente, in una lettera datata 16 febbraio 2004, a firma del Presidente della Regione e del sottoscritto, indirizzata all'ANAS e per conoscenza al Servizio di igiene, allevamenti e produzioni zootecniche dell'USL della Valle d'Aosta e alla stazione forestale di Etroubles, che pone il problema della statale n. 27 del Gran San Bernardo, si danno delle indicazioni precise rispetto ai punti di attraversamento dei cervi, che sono metodici e si chiede all'ANAS di intervenire per cercare di ovviare a questo problema. La lettera è recentissima, ma è anche "decollata" in seguito ad un incontro che si è tenuto a Etroubles la settimana scorsa con gli amministratori dei comuni della Valle e la stazione forestale e i cacciatori; aspettiamo una risposta, ma la lettera è recentissima, anche se gli interventi strutturali alla viabilità della strada statale n. 27, se si realizzassero, sarebbero interventi abbastanza imponenti, perché si tratta di predisporre dei sovrappassi alla strada statale n. 27.

La normativa vigente, che è la legge regionale n. 1/2001, prevede l'erogazione di un indennizzo per coloro che subiscono un incidente stradale a seguito dell'impatto contro un animale selvatico. La normativa e il relativo regolamento di applicazione, che è la deliberazione di Giunta regionale n. 1564/2001, prevede che possano essere indennizzati solo quei sinistri per i quali gli agenti delle forze dell'ordine rilevino elementi probatori o evidenti indizi indicativi dell'avvenuta collisione dell'animale selvatico, per esempio il ritrovamento dell'animale morto - che è l'indizio principale - o ferito, oppure altri indizi come le tracce, i peli, il sangue sulle fiancate delle macchine. Non sono considerati sufficienti, per procedere all'erogazione dell'indennizzo, la sola dimostrazione dei danni patiti dall'automezzo o le dichiarazioni di eventuali testimoni. Ho una tabella, che posso lasciare al Consigliere Curtaz, rispetto ai dati relativi ai sinistri avvenuti negli anni 2002-2003. In sintesi, il totale complessivo nel 2002 dei sinistri è di 85; nel 2003, 102; le pratiche indennizzate nel 2002, 75; nel 2003, 79. Il totale degli indennizzi erogati nel 2002 è di 87.611 €; nel 2003, 91.818 €. Le pratiche non indennizzate nel 2002 sono 10; nel 2003, 12; le pratiche in sospeso nel 2003 sono 11, alcune di queste proprio per i problemi di cui sopra. Agli uffici dell'Assessorato pervengono lamentele a volte per la troppa rigidità nell'applicazione della normativa da parte dell'Assessorato stesso e questo per dare un'applicazione stretta alla normativa in vigore.

Rispetto all'ultima domanda: abusi o non abusi… "point d'interrogation" senza ombra di dubbio, perché possono esserci dei casi di questo genere, alcuni dei quali seguono l'iter classico dei danni ai veicoli, l'iter classico delle assicurazioni, per cui contestazione e controcontestazioni verbali, perizie e controperizie, ma sono casi isolati rispetto alla regola generale. Il problema sta a monte e sta nel ridurre assolutamente il numero di questi animali nel limite della normativa e del Piano faunistico.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Ringrazio l'Assessore per la risposta, che mi sembra puntuale per quanto riguarda i numeri; peraltro, la prenda benevolmente, mi ha messo anche di buon umore questa idea dei sovrappassi per i cervi. Non conosco il grado di conoscenza della segnaletica stradale da parte dei cervi, ma che passino sui sovrappassi, piuttosto che attraversare le strade, mi sembra improbabile, a meno che non vi siano dei sentieri… non sapevo che fosse possibile indurre i cervi a prendere delle passerelle, piuttosto che attraversare le strade; se questo è possibile, potrebbe essere una soluzione.

Vede, Assessore, lei ha fatto riferimento alla normativa, che peraltro conosciamo perché l'abbiamo letta, e mi ha dato dei numeri che personalmente mi fanno un po' specie. Non posso dire di avere dei sospetti specifici, però mi fa specie rilevare che, prendendo come esempio l'ultimo anno, in Valle d'Aosta vi siano stati ben 102 incidenti stradali dovuti ad animali selvatici. Può darsi che tutte le cause che lei ha indicato, quali l'esplosione demografica, il fatto che su alcune strade sia particolarmente intenso questo attraversamento, facciano ipotizzare numeri significativi, ma 100 incidenti stradali dovuti ad animali selvatici sembrano un numero molto alto. Può allora nascere il sospetto che vi sia qualche approfittatore, come vi è dappertutto, rispetto all'opportunità di ottenere un contributo regionale, anche perché forse, se lo scorporassimo, potremmo vedere che in alcune zone la cosa è particolarmente diffusa, quindi può darsi che vi sia una buona "conoscenza" della normativa regionale e quindi l'induzione a denunciare questo tipo di sinistro.

Lei mi ha detto che i forestali sono particolarmente severi nel valutare questo tipo di danno, io prendo atto con piacere che facciano il loro dovere con rigore; però credo che la normativa che voi avete predisposto preveda la possibilità di eludere questa severità, soprattutto per quanto riguarda i tempi. Secondo me sarebbe più opportuno - mi permetto di darle un suggerimento a questo riguardo - che la normativa prevedesse dei tempi più ristretti per fare la denuncia; oggi, se non ricordo male, il rapporto dell'autorità forestale competente può essere realizzato a 48 ore da sinistro, a me questo sembra un lasso di tempo esagerato perché, se sinistro da animale selvatico ha da essere, questo accertamento deve farsi nelle immediatezze dell'incidente, non si può aspettare 48 ore, perché in quel lasso di tempo vi è la possibilità di raccogliere gli elementi necessari per simulare un sinistro. Magari sono condizionato dalla mia attività professionale, dove gli incidenti "bidone" sono purtroppo una caratteristica di questo Paese. Ho quindi ragione di temere che anche in questo settore, saputo che la Regione dà degli indennizzi, vi sia qualcuno che ne approfitta; comunque, al di là di questo, la invito a riflettere se non sia il caso per il futuro di utilizzare degli strumenti, sia sotto il profilo probatorio, sia sotto il profilo dei tempi, ancora più rigorosi, in modo da poter prevenire delle eventuali truffe ai danni della Regione.