Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 410 del 11 febbraio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 410/XII - Discussione sulla mozione: "Impegno al Presidente della Regione di riferire alla II Commissione in merito alle vicende concernenti inserzioni pubblicitarie dell'Assessorato al turismo".

Mozione

Richiamato il dibattito svoltosi nel Consiglio regionale del 29 gennaio in merito alle inserzioni pubblicitarie dell'Assessore Alberto Cerise nell'aprile 2003;

Evidenziato che dalla Relazione della II Commissione e dal dibattito in aula sono emersi circostanziati elementi di critica rispetto al comportamento dell'Assessore;

Ricordato che i gruppi consiliari della Casa delle Libertà e dell'Arcobaleno hanno esplicitamente richiesto le dimissioni di Alberto Cerise dalla Giunta regionale

Il Consiglio regionale

Impegna

Il Presidente della Regione a riferire urgentemente alla II Commissione consiliare permanente i provvedimenti che sono stati assunti a seguito del dibattito svoltosi nel Consiglio regionale del 29 gennaio.

F.to: Frassy - Riccarand - Salzone

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Nell'illustrare questa mozione, c'è l'imbarazzo su come riprendere il filo di una discussione che, nello scorso Consiglio, è stata lunga e approfondita; imbarazzo, nel senso che vorremmo evitare di dover ripercorrere, seppure per sintesi, gli aspetti emersi nello scorso Consiglio, anche perché riteniamo che la memoria di tutti noi sia ancora fresca e, per certi versi, affaticata da quel dibattito.

È evidente però, e penso sia innegabile, Presidente Perrin, che da quel dibattito siano emerse situazioni comunque in contrasto con disposizioni di tipo normativo che questo Consiglio regionale si è dato nel tempo e sulle quali sia sicuramente inopportuno utilizzare il cosiddetto "colpo di spugna"; anche perché, a forza di colpi di spugna, è ormai evidente ai nostri concittadini come questa Amministrazione abbia perso quella capacità di autoriformarsi, di autoregolamentarsi, demandando il compito dei controlli a poteri esterni, che intervengono di fronte a situazioni che poi vanno oltre le leggi e oltre ciò che è lecito in ambito di procedure amministrative, mettendo poi in una posizione di imbarazzo tutti coloro che, a diverso ruolo politico, rappresentano comunque l'istituzione regionale.

Pensiamo che il Presidente della Regione, di fronte alle risultanze emerse da quel lungo dibattito, avrà sicuramente fatto delle riflessioni, avrà sicuramente in animo di adottare delle determinazioni, che riteniamo debbano essere oggetto di un confronto: per questo abbiamo individuato la II Commissione, perché riteniamo che su tale materia la stessa possa essere competente e perché riteniamo anche che, in commissione, vi possano essere quei presupposti di serenità, che possono portare forse dei risultati più proficui rispetto a quanto non possa accadere nel dibattito in aula.

Se questa sensibilità non dovesse essere condivisa dal Presidente della Regione, è ovvio, ci troveremmo a dover ripercorrere, seppure per sintesi, e mettere in evidenza quelle violazioni normative da me citate solo in maniera didascalica, ma che sono emerse in maniera incontrovertibile in riferimento alla legge regionale n. 41/1998, la quale determina i criteri della comunicazione istituzionale nel suo capo II, i principi sanciti dal regolamento n. 2/1994, che dà disposizioni in materia di lavori e servizi in economia. Abbiamo avuto occasione di vedere come queste disposizioni siano state ampiamente disattese in più di una situazione; d'altra parte abbiamo riscontrato altre procedure con cui si è giunti all'affidamento di incarichi con deliberazioni di Giunta, oggetto poi di revoca, sempre da parte della Giunta. Riteniamo che l'insieme di queste vicissitudini abbia un riflesso sulle procedure adottate all'interno di questa Amministrazione, procedure che devono essere oggetto di chiarimento e di definizione.

In quest'aula, sul finire della scorsa legislatura, avevamo già evidenziato come certe procedure - e vorrei per un momento cercare di spersonalizzare il ragionamento che qualcuno potrebbe voler personalizzare su questo oggetto e sugli oggetti a cui vado a far riferimento; vorrei che, per un attimo, anche i colleghi di maggioranza facessero lo sforzo di vedere le procedure per quello che servono, indipendentemente dal fatto di chi le gestisca - siano a tutela del raggiungimento degli obiettivi sostanziali, ma anche della trasparenza, della legittimità e della liceità degli atti stessi.

All'interno della Commissione di inchiesta, che chiuse la scorsa legislatura, si evidenziarono una serie di situazioni non sufficientemente monitorate o controllate: c'era stato l'invito pressante nella relazione conclusiva approvata da questo Consiglio regionale di andare a mettere mano a certi passaggi. È passato un anno e non è accaduto assolutamente alcunché; non solo, ma dobbiamo evidenziare che si sono reiterate certe procedure non corrette. Allora, se all'epoca c'era la scusante di essere a fine legislatura, Presidente Perrin, lei questa scusante ora non l'ha; lei ha davanti a sé, almeno come aspettativa politica, tutta la legislatura! Di conseguenza, penso che sia un atto di responsabilità politica quello di affrontare tutte le situazioni evidenziate anche dalla relazione di indagine conoscitiva, che sono in violazione delle procedure di legge e regolamentari che questo Consiglio si è voluto dare.

Penso non sia necessario - almeno lo auspico - entrare ulteriormente nel merito di questi argomenti, oggi, nella sede del dibattito in aula, sul presupposto che l'approfondimento possa essere fatto in II Commissione, in accoglimento dell'istanza di questa mozione. Una mozione che, ovviamente, non può prescindere nelle sue premesse da alcuni riferimenti puntuali di tipo politico, ma che nella parte impegnativa - come i colleghi di maggioranza e il Presidente Perrin avranno avuto modo di constatare - si attiene alle situazioni emerse, ed è su queste che pretendiamo chiarezza!

Se le sensibilità ci dovessero portare a conclusioni diverse, per quello che è il punto di vista politico del gruppo che rappresento - poi immagino che gli altri gruppi avranno modo di esprimersi nel corso degli interventi successivi -, ci troveremmo nella condizione di essere obbligati, sin da questa sede, a tornare in maniera più puntuale su alcuni argomenti, ma le annunceremmo già di ritornarci anche in maniera determinata sin dal prossimo Consiglio!

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Anche da parte nostra non c'è assolutamente intenzione di rifare tutto il dibattito e il ragionamento che è stato svolto nello scorso Consiglio; è stato già dedicato ampio spazio al tema, però rimane il fatto che i problemi messi in evidenza nello scorso Consiglio sono ancora tutti lì! Vi sono comportamenti che riteniamo irregolari e vi sono atteggiamenti che riteniamo incompatibili con le funzioni di Assessore, di componente della Giunta regionale, tutti i problemi sono lì sul tappeto; per cui, abbiamo pensato, anche insieme agli altri gruppi della minoranza, che la sede più opportuna in cui si dovrebbe sviscerare tutta la materia, ci si potrebbe confrontare adeguatamente e soprattutto si potrebbe sentire le valutazioni e le decisioni da parte del Presidente della Regione, entrando nel merito dei singoli aspetti, fosse quella della II Commissione, quella che ha condotto anche l'indagine conoscitiva.

Ci auguriamo che vi sia una risposta positiva a questa proposta, in modo da poter procedere a questo momento di approfondimento, che riteniamo fondamentale, per arrivare alla conclusione di tale vicenda.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA) - Solo per ribadire che la mozione per noi - come abbiamo detto la volta scorsa, abbiamo fatto un ragionamento politico - è un'iniziativa che, secondo le nostre aspettative, ci consente di mettere in piedi tutta una discussione riguardante le procedure che devono essere sottoposte a dibattito e che devono propendere verso la chiarezza: questo è lo scopo per cui abbiamo firmato la mozione.

Aspettiamo che il Presidente della Regione ci dia dei chiarimenti in merito.

Président - Je n'ai pas d'autres Conseillers inscrits à parler; je déclare ouvert le débat.

La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - Le débat qu'il y a eu au Conseil et qui a été à l'origine de cette motion nous a porté à prendre acte d'une série de questions qui avaient été posées. L'enquête que la commission a faite nous a portés à l'analyse des documents; documents qui ont été amplement débattus dans le Conseil passé et, en synthèse, je crois que les résultats de ce débat puissent ainsi se résumer.

Avant tout, dans cette affaire il y a eu le respect de la loi n° 28/2000; en effet, les conclusions tirées étaient que rien ne permet de parler d'une violation des lois et des procédures. Il y a un deuxième volet, qui a été amplement débattu, c'est-à-dire: vérifier si les insertions publicitaires diffusées par certains journaux locaux ont été commanditées et payées par l'Assessorat. Je crois que là aussi nous pouvons affirmer - et cela revient des différentes auditions que la commission a faites - que les publications en question ont été commanditées, rédigées et payées par l'agence elle-même et tout cela en dehors du contrat en vigueur avec l'Assessorat.

Troisième question. Des doutes sérieux qui ont amené aussi des tons de débat assez lourds, ont été soulevés quant à la régularité de l'achat du produit d'intérêt touristique dénommé "Alte Vie della Valle d'Aosta-Emozioni fra terra e cielo": là-dessus, chacun a développé toute une série de théorèmes, de considérations et aussi d'accusations. Dans mon intervention - pour ce qui était de ma connaissance - j'avais réaffirmé qu'il ne me semblait d'avoir perçu d'irrégularités dans toutes ces questions, mais qu'il y aurait eu une disponibilité à approfondir, étant donné les appréciations qui ont été faites.

Dans la motion on demande: "… i provvedimenti che sono stati assunti a seguito del dibattito svoltosi nel Consiglio regionale del 29 gennaio.". Etant donné qu'on s'est engagé à faire analyser de façon complète toutes les procédures et tous les parcours que ces offres ont faits, il y a donc - et je vous le présenterai dans ce siège - un rapport complet avec tous les passages que vous avez demandés et sur lesquels quelqu'un de vous a soulevé des doutes. Ce rapport est signé par les responsables des procédures qui avaient suivi toute la question d'un point de vue administratif, c'était de leur compétence. Tout cela a été aussi super-visionné par le Bureau légal de la Région.

Pour ce qui m'est donné de connaître par la lecture de ce rapport, la régularité des procédures est garantie et aussi la linéarité de l'action administrative; cela dit, je demanderais de distribuer cette note, rédigée par les responsables des actes administratifs, avec les annexes concernant toute la procédure, la partie des offres, les modifications qui ont été faites le long du parcours dans les offres, la contraction même qui a été faite par les bureaux, qui ont déterminé aussi celle qui est définie "la congruità" de l'offre, pour les présenter enfin à l'approbation du Gouvernement régional.

Aux Conseillers je demande d'en prendre vision. S'il y a besoin d'un moment de suspension je crois qu'on peut le faire, mais, à mon avis, toutes les réponses qui peuvent être données sont contenues dans ce rapport.

Président - La parole au Conseiller Curtaz, pour motion d'ordre.

Curtaz (Arc-VA) - Ci è stato consegnato un dossier, non corposissimo, ma pur sempre di 12 pagine di relazione, oltre ad una serie di allegati. Crediamo sia indispensabile poterlo leggere, parlarne e confrontare; proporremmo quindi una sospensione del Consiglio, riprendendo il dibattito domani mattina.

Président - Je crois qu'il s'agit d'une proposition que le Conseil peut partager. Il me semble judicieux qu'on suspende maintenant et qu'on reprenne nos travaux demain matin, à 9 heures.

Le Conseil prend acte.

La séance est levée.

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La séance se termine à 19 heures 38.