Oggetto del Consiglio n. 409 del 11 febbraio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 409/XII - Iniziative per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti. (Reiezione di mozione)
Mozione
Appreso che nel 2003 la raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d'Aosta si è attestata al 24%;
Rilevato che tale percentuale è inferiore alla soglia minima del 35% di differenziazione dei rifiuti prevista dalla normativa italiana;
Evidenziata la necessità di un approfondito esame dell'attuale gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti in Valle d'Aosta;
Il Consiglio regionale
Impegna
l'Assessore competente in materia ad illustrare entro trenta giorni alla competente Commissione consiliare le iniziative che si intendono assumere nel corso del 2004 per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti e gli obiettivi che si intendono raggiungere.
F.to: Riccarand - Curtaz - Squarzino Secondina
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Questa mozione è stata presentata sulla base dei dati complessivi che abbiamo avuto recentemente sulla raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d'Aosta nel corso del 2003, dai quali si ricava che la stessa in Valle d'Aosta si è attestata al 24% dell'ammontare complessivo dei rifiuti prodotti. Questa percentuale, pur rappresentando un leggero incremento rispetto all'anno precedente, è sensibilmente inferiore alla soglia minima indicata dalla normativa nazionale per la raccolta differenziata dei rifiuti, indicata nella misura del 35%. È chiaro che non siamo ben messi rispetto a questa situazione, rispetto alla normativa nazionale, ma soprattutto rispetto al problema reale: quello di ridurre i quantitativi di rifiuti che vanno in discarica e cercare di riciclare il maggior numero di rifiuti, cosa che è nell'interesse economico ed ecologico della Valle d'Aosta.
Su questo tema c'è una riflessione in corso; fra l'altro, la III Commissione sta lavorando nell'ambito di un'indagine conoscitiva, però vorremmo capire quali sono le intenzioni e le azioni che la Giunta intende fare per recuperare questa situazione, per cercare di cambiare, ma non con il ritmo che è andato avanti fra il 2002 e il 2003, perché di questo passo ci metteremmo 10 anni per arrivare al 35% e, nel frattempo, non ci sarà più posto in discarica per i rifiuti, quindi bisogna fare un salto qualitativo molto forte.
Ci rendiamo conto che è un dibattito che richiede tempo, tutta una serie di dati e competenze tecniche; per cui, con questa mozione, chiediamo che vi sia un impegno dell'Assessore competente a venire ad illustrare in commissione le iniziative che si intendono assumere in merito, vale a dire come incrementare la raccolta differenziata, come arrivare rapidamente ad almeno il 35%, raggiungerlo e superarlo nei tempi più brevi.
Président - Je déclare ouvert le débat.
La parole au Conseiller Borre.
Borre (UV) - Mi consenta, Consigliere Riccarand, mi sembra strana questa mozione; stiamo lavorando in commissione sul problema, abbiamo sentito gli uffici competenti, venerdì sentiremo nuovamente la dott.ssa Mancuso… mi sarebbe sembrato corretto che avesse chiesto in commissione di sentire l'Assessore sul problema… questo faceva parte di un nostro programma di lavoro! Dico questo non per voler ribattere sulla sua mozione, ma per correttezza su quello che era il nostro lavoro in commissione!
Il Consigliere Riccarand, dal canto suo, ha fatto una relazione abbastanza precisa di inizio lavori… mi sarebbe piaciuto continuare il lavoro in commissione!
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Solo per una precisazione rispetto all'osservazione fatta dal Consigliere Borre. Il fatto che noi lavoriamo in commissione su questo tema, non significa che sia in contraddizione con questa iniziativa! Dal momento che la commissione ha i suoi tempi e va avanti con il suo ritmo, con questa iniziativa volevamo porre un problema a tutto il Consiglio, non solo ai membri della commissione, consigliando di far attenzione, data la sua delicatezza, e di cercare di affrontarlo rapidamente.
Riteniamo che il Consiglio tutto intero debba sollecitare un'attenzione particolare su tale questione, altrimenti rischiamo di accumulare ritardo. Chiediamo quindi che vi sia un impegno politico attivo da parte della Giunta, che si traduce in un'illustrazione di iniziative da fare in commissione, che vi sia un impegno in questo senso e venga illustrato in commissione. Non è in contraddizione e non vuole essere in contraddizione con l'iniziativa in commissione!
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - Il piano regionale dei rifiuti, approvato dal Consiglio regionale il 15 aprile 2003 con deliberazione n. 3188, indica, come obiettivo fondamentale del sistema di smaltimento dei rifiuti in Valle d'Aosta, la raccolta differenziata.
È vero che il "decreto Ronchi" - decreto legislativo n. 22/1997 - ha stabilito un obiettivo minimo del 35% di raccolta differenziata da conseguire entro 6 anni, vale a dire entro il 2003, ma il termine non è perentorio. Tale obiettivo va collegato all'insieme degli altri obiettivi fissati dall'onorevole Ronchi, alcuni quantitativi - come i quantitativi massimi pro capite da smaltire in discarica dal 2008 - per armonizzarsi alle indicazioni della CE e altri di tipo organizzativo. Sono rari i casi in cui l'obiettivo del 35% è stato raggiunto perché è strettamente connesso con gli altri obiettivi, che pian piano stravolgono la tradizionale organizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti.
Per incrementare il più possibile la raccolta differenziata sono state indicate nel piano una serie di azioni che i comuni devono porre in atto per la riorganizzazione dei sistemi di raccolta, sia a livello locale, sia a livello comprensoriale, nonché un sistema tariffario volto a premiare, con sostanziali riduzioni di costo, i cittadini di quei comuni che raggiungono l'obiettivo fissato, penalizzando in modo progressivo coloro che invece se ne discostano. Le iniziative di sensibilizzazione condotte negli anni passati assieme a questa strategia hanno permesso di innalzare, in modo rilevante, la quota di raccolta differenziata che andava dal valore medio del 5% nel 1994 all'attuale 24% calcolato, però, ancora non sull'insieme dei comuni, valore importante seppure inferiore all'obiettivo previsto.
In una rappresentazione grafica di questa situazione, si capisce come ci sia una crescita costante soprattutto negli ultimi anni, a testimoniare una sensibilità e un'attenzione verso questo problema; queste campagne di sensibilizzazione e anche quanto messo in atto dai comuni perseguono. È indubbio che la situazione deve evolvere anche rapidamente. Bisogna però tener conto di una distribuzione territoriale della popolazione e di una composizione merceologica del rifiuto, che certamente non aiuta nella definizione di un'organizzazione efficace e a costi sostenibili per l'utente; elementi che diventano ancora più complessi, se si tiene conto di una fluttuazione della produzione dei rifiuti, dovuti alla presenze stagionali dei turisti.
I comuni stanno attuando iniziative di riorganizzazione e razionalizzazione del servizio con azioni specifiche, anche di notevole interesse, volte a sollecitare e agevolare la raccolta differenziata. Tali iniziative sono viste con favore e sostenute dalla Regione, che ha compiti di pianificazione e di indirizzo, se vogliamo anche di sollecito, ma non operativi.
Chiedere quali siano le iniziative da adottare e gli obiettivi da raggiungere non ha senso, perché è già tutto scritto nel piano approvato 10 mesi fa, e sono indicazioni che si ritengono idonee a garantire il conseguimento di un aumento delle raccolte differenziate sul territorio regionale. Il processo può apparire lento, ma quello che conta è che esso è irreversibile: va adeguatamente sostenuto attraverso una nuova campagna di sensibilizzazione, a valle però di un esame obiettivo ed approfondito dei dati che sono pervenuti.
I dati ai quali si fa riferimento sono ancora parziali perché non tutti i comuni hanno inviato il rapporto annuale, ma soprattutto non sono stati oggetto ancora di analisi e di valutazioni approfondite, per individuare come si sta evolvendo la raccolta dei rifiuti in Regione e quali sono i motivi delle variazioni. Ad esempio, abbiamo comuni di eccellenza, abbiamo comuni che, invece, sono ritardatari, e questo non solo per correggerli, ma anche per diffondere i comportamenti virtuosi ed le esperienze positive. Ogni valutazione dei dati va quindi rinviata a quando saranno disponibili tutte le informazioni e soprattutto sarà condotto un loro esame approfondito; solo in tale sede sarà possibile comprendere cosa non ha funzionato e individuare, di concerto con i comuni, le possibili iniziative (tariffarie, organizzative, di sensibilizzazione) per migliorare le situazioni.
Occorre prendere atto nel frattempo che la realtà dei nostri comuni, per quanto dinamica, presenta differenze di comportamento e di attenzione rispetto alle problematiche ambientali, in genere, e al tema dello smaltimento dei rifiuti, in particolare. È quindi opportuno che siano avviate iniziative di supporto ai comuni, alla luce di elementi oggettivi su cui discutere, oltre che di sensibilizzazione, di informazione sulle iniziative in atto in altri comuni della regione e di confronto con altre realtà extra regionali, per stimolare la progettazione degli interventi. Si può quindi prevedere un'iniziativa di divulgazione delle esperienze già condotte dai comuni, un confronto sui problemi emersi a livello locale, una panoramica di quello che i comuni stanno progettando, con un confronto con realtà analoghe che risultano più avanti, attraverso una serie di seminari da organizzarsi nei prossimi mesi.
L'insieme convergente di queste iniziative di sensibilizzazione, ma che vanno lette e indirizzate soprattutto alla luce di cognizioni che stiamo via via raccogliendo, disegna un intervento puntuale, là dove l'analisi dei dati indica situazioni di criticità e arrivare a garantire "performance" migliori nel futuro. Tutto questo sta a dimostrare che il Governo regionale è attento a tale problematica; stiamo costantemente seguendo questa materia e vogliamo continuare a dare concretezza a queste iniziative, nell'obiettivo di stimolare, ma soprattutto di diffondere, una coscienza e una responsabilità non solo a livello degli amministratori, ma anche dei cittadini, anche dei cittadini che occasionalmente vengono in Valle d'Aosta, per fare in modo che si massimizzi, al di là di quelle percentuali, la raccolta dei rifiuti.
Detto questo, inviterei i promotori della mozione a ritirare la stessa; in caso contrario, ci asterremo.
Président - S'il n'y a pas d'autres conseillers, je ferme la discussion générale.
La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Abbiamo ascoltato l'illustrazione e le valutazioni dell'Assessore rispetto alla situazione, l'indicazione di alcune iniziative che si vogliono assumere, di alcuni programmi, ma non capiamo perché non vi sia la disponibilità a venire in commissione, la quale si occupa, fra l'altro, di approfondire questi temi, e discutere di tali cose. Abbiamo difficoltà a comprendere questo rifiuto di un confronto, perché, guardate, qui è cosa ben diversa; la commissione si è già incontrata con i tecnici dell'Assessorato, ma è cosa diversa qui, perché chiediamo che il responsabile politico di questo tema venga in commissione a dire "politicamente" come intende muoversi! Questa richiesta ci sembra corretta e ci fa strano che non vi sia disponibilità, perché la sede migliore per poter sviscerare i problemi, senza fare dello spettacolo, è la commissione!
Non capiamo queste cose e manteniamo la mozione.
Président - La parole au Conseiller Sandri, pour déclaration de vote.
Sandri (GV-DS-PSE) - La mozione, anche con le spiegazioni appena date dal collega Riccarand, ci sembra fuori luogo, nel senso che sembra un doppione dal significato incerto, anche perché il testo è talmente stringato che non si può riuscire a capire nel dettaglio quale sia l'obiettivo; un doppione, dicevo, del lavoro che si sta facendo con grande spirito di confronto a livello della commissione. Noi siamo per la riduzione dei rifiuti e infatti non ci sottraiamo ad un confronto con la posizione del gruppo "Arcobaleno", ma stiamo andando a "tambur battente" con visite ed interventi; venerdì siamo di nuovo convocati a confrontarci su questi temi e mi sembra che ci sia un'ampia volontà di incidere.
Mi stupisce in particolare questo richiamo alla Giunta, quando credo che proprio il lavoro di commissione sia quello più utile per valorizzare le competenze del Consiglio e di indirizzo che abbiamo. Pertanto, non capendone il significato e soprattutto vedendola come una contrapposizione con il lavoro proficuo che stiamo facendo in commissione, ci asterremo su questa mozione.
Président - La parole au Conseiller Borre.
Borre (UV) - Anche il mio gruppo si asterrà su questa mozione. La mia astensione non vuol dire che non siamo disponibili a convocare l'Assessore per illustrarci il problema, perché la richiesta del Consigliere Riccarand o di chiunque altro commissario verrà esaudita, lo abbiamo detto chiaramente!
Questa astensione è solo sulla mozione, ma non sulla convocazione dell'Assessore in commissione… il Consigliere Riccarand era liberissimo di chiederlo nella scorsa commissione!'''
Président - Je soumets au vote la motion dont au point 26:
Conseillers présents: 30
Votants: 5
Pour: 5
Abstentions: 25 (Borre, Cerise, Cesal, Charles Teresa, Comé, Ferraris, Fey, Fiou, Fosson, Isabellon, Lanièce, Lavoyer, Maquignaz, Marguerettaz, Pastoret, Perrin, Perron, Praduroux, Rini, Salzone, Sandri, Vicquéry, Viérin Adriana, Viérin Laurent, Viérin Marco)
Le Conseil n'approuve pas.