Oggetto del Consiglio n. 402 del 11 febbraio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 402/XII - Valutazione della stima dei beni immobiliari e aziendali, costituenti il cosiddetto accerchiamento del Casinò, di proprietà della SAAV-SITAV. (Interpellanze)
Interpellanza
Atteso che nei prossimi giorni scadrà il termine entro il quale la società incaricata di accertare il valore dei beni costituenti il cosiddetto "accerchiamento" del Casinò de la Vallée di Saint-Vincent dovrà consegnare le proprie valutazioni;
Richiamate le proprie precedenti iniziative sul tema;
Ritenuto opportuno avere notizie sull'adempimento e sul contenuto dell'incarico in esame;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'Assessore competente per sapere:
1) se è stata consegnata, dalla società incaricata, la stima dei beni, immobiliari e aziendali, costituenti il cosiddetto "accerchiamento" della Casa da Gioco di Saint-Vincent;
2) in caso positivo, quali indicazioni valutative emergono dallo studio commissionato;
3) come intende procedere il Governo regionale, in riferimento all'eventuale acquisizione di detti beni, alla luce delle stime effettuate.
F.to: Curtaz
Interpellanza
Premesso:
- che il 9 settembre 2002 la Giunta regionale ha conferito un incarico a Finaosta per la definizione dell'acquisizione del Grand Hôtel Billia e degli altri immobili di proprietà del gruppo Saav-Sitav;
- che il 30 gennaio 2003 Finaosta ha formulato parere negativo poiché non sussistono "i presupposti teorici necessari per il perfezionamento della trattativa";
- che le trattative tra le parti sono comunque proseguite, nonostante il parere di Finaosta, e si protraggono da diversi mesi;
- che il 15 settembre 2003 la Saav S.p.A. ha conferito nella Società GHB S.r.l., con sede in Alessandria, un suo ramo d'azienda comprendente, tra l'altro, il Grand Hotel Billia, i parcheggi adiacenti, il Centro Congressi, l'albergo Bon Souvenir, i parcheggi a Sud di Viale Piemonte per un valore di euro 58.000.000 per quanto concerne i beni immobili e di euro 13.000.000 per quanto riguarda l'avviamento;
- che il 27 ottobre 2003 la Giunta regionale ha conferito nuovamente a Finaosta l'incarico di valutare il complesso patrimoniale e aziendale di cui sopra e di verificare ipotesi concrete di acquisizione, individuando a tal fine un advisor di comune accordo con la Saav s.p.a.;
- che il Grand Hôtel Billia e il Centro Congressi, pur rivestendo una notevole importanza dal punto di vista funzionale e occupazionale, stanno soffrendo una lenta agonia a causa dell'assenza di chiare prospettive sul loro futuro;
- che nel programma della nuova maggioranza figura il perfezionamento delle operazioni di acquisto e di locazione di beni del complesso immobiliare di interesse della Casa da gioco: il Grand Hotel Billia, il Centro Congressi, i parcheggi ed altri cespiti, con l'obiettivo preciso di addivenire quanto prima alla cosiddetta "rottura dell'accerchiamento";
tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore delegato per sapere:
1) quali sono le risultanze delle analisi svolte da Finaosta;
2) quali sono gli intendimenti della Giunta regionale in merito.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Presidente - Si procede alla discussione congiunta dei punti 17 e 21.
La parola al Consigliere Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Questa mattina, l'Assessore Fosson, guardando verso i banchi alla sua destra, ha lamentato il fatto che certi argomenti, che dovevano essere affrontati nella sua sede naturale - cioè in Consiglio regionale - fossero stati anticipati dai giornali; mentre lo diceva, speravo avesse guardato un po' intorno a sé, perché rispetto a questa iniziativa anche la Giunta ha divulgato gli oggetti delle interpellanze! Questo richiamo fatto oggi dall'Assessore, che condivido, andrebbe fatto soprattutto al Governo regionale che ha l'abitudine - un'abitudine da noi lamentata spesso con la vecchia Giunta, finora è stata un'abitudine poco utilizzata, ma vedo che via via gli Assessori prendono dimestichezza con la materia - di riferire prima ai giornalisti e poi ai consiglieri.
Molte risposte alle domande oggetto di questa interpellanza possiamo darle per conosciute, perché stamani abbiamo letto i giornali; non so se poi l'Assessore vorrà approfondire maggiormente il tema e vorrà darci spiegazioni soprattutto su un passaggio che a me sembra piuttosto interessante, vale a dire sul fatto che la società che ha valutato i beni non avrebbe ancora completato il lavoro nel termine assegnatole, avendone chiesto uno ulteriore per valutare il cosiddetto "fattore rischio" che potrebbe sussistere dall'operazione.
Per il resto credo che il contenuto della nostra interpellanza sia piuttosto chiaro, quindi mi riservo di fare delle osservazioni all'esito della risposta dell'Assessore.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Nell'illustrazione è inutile ripercorrere tutta l'annosa vicenda del Grand Hôtel Billia, che attende una risposta anzitutto politica da parte di questa Giunta a fronte della situazione che si sta deteriorando sia in senso stretto - perché il deterioramento degli immobili è ormai quotidiano e penso che l'Assessore lo conosca -, sia sotto il profilo funzionale e occupazionale, perché le prospettive in assenza di decisioni sono alquanto dubbie, in assenza di decisioni da parte di una Giunta che è andata alla ricerca ossessiva in questi ultimi 18 mesi, faccio riferimento alla data del 9 settembre 2002, quando vi fu una prima indicazione da parte della "Giunta Viérin" di voler rompere l'accerchiamento e di porre le basi per una certa linea di azione. In questi ultimi 18 mesi la Giunta si è sempre riservata di fornire una propria linea di azione precisa, in quanto non aveva gli elementi per poter addivenire a una valutazione compiuta.
La nostra interpellanza chiede, alla luce dell'incarico conferito nello scorso mese di ottobre ad un advisor, di sapere quali sono le risultanze di questo lavoro di consulenza fatto dall'advisor che, ricordiamo, è stato scelto di comune accordo fra le due parti contraenti, vale a dire: il gruppo Léfebvre, da una parte, e Finaosta, per conto della Regione, dall'altra.
Come è stato sottolineato da chi mi ha preceduto, una risposta puntuale l'abbiamo avuta dal caporedattore de "La Stampa", che ci ha annunciato con una certa minuzia di dati le valutazioni compiute dal gruppo londinese "Rotschild". A questo punto, Assessore, vogliamo sapere - ci consentirà una piccola modifica della domanda - se questi dati sono confermati o meno; ci auguriamo poi che lei risponda anche alla nostra seconda domanda: se, una volta per tutte, la Giunta ha intendimenti in merito. Quanto scrive oggi "La Stampa" lascia intendere che non è ancora completato il lavoro; non sappiamo se questo è corrispondente a verità o meno. Chiediamo a lei, Assessore, di esprimersi in forma completa sull'argomento, anche perché, come lei ben sa, lì c'è un'azienda che vuole capire se ha ancora un ruolo e un futuro in quel contesto collegato al casinò e ci sono 150 dipendenti che hanno più di una perplessità sulle loro mansioni in futuro.
Mi riservo di intervenire dopo che avrò sentito le risposte dell'Assessore.
Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Prendo volentieri la parola per rispondere alle interpellanze. Innanzitutto per esprimere grande soddisfazione perlomeno per il rispetto dei tempi - ripeto - dei tempi che in quest'aula erano stati ritenuti "tempi proibitivi". Avevo sentito tutta una serie di commenti che sfioravano l'ironia e mi ero ostinato a dire che l'impegno dell'advisor "Rotschild", che è lo studio collegato dal punto di vista dell'analisi legale, avrebbe compiuto il proprio lavoro entro il 31 gennaio. Infatti, la settimana scorsa, i responsabili di Finaosta hanno ricevuto un primo dossier che circoscrive e valorizza le proprietà che interessano l'Amministrazione regionale e che permettono la cosiddetta "rottura dell'accerchiamento" e, se acquisite, un certo tipo di sviluppo.
È chiaro che nel momento in cui si fanno delle analisi non tutto è disponibile, quindi tutta una serie di approfondimenti che nascono nel corso della valutazione sono esclusivamente a disposizione della proprietà e l'avv. Tasco ha ricevuto tutta una serie di richieste da parte dell'advisor per completare l'analisi di tipo giuridico, che - mi viene detto - verrà consegnata questa settimana.
Nella replica non devo necessariamente riprendere considerazioni, però è un po' singolare immaginare che gli argomenti oggetto di interpellanza siano argomenti che non possono essere trattati all'interno delle forze di maggioranza o all'interno dei gruppi politici; così come correttamente e dico "legittimamente" le componenti politiche fanno richieste per avere il consiglio, così nell'ambito delle riunioni precedenti si parla fra esponenti politici. Ovviamente questo tipo di ragionamento porta a volte ad indiscrezioni, ma non sono temi la cui divulgazione compromette il dibattito politico; quindi, da questo punto di vista, mi trovo nella condizione di trascurare un certo rilievo.
Dal punto di vista sostanziale, devo ripetere quello che abbiamo scritto nel programma di maggioranza e detto più volte, vale a dire che il Grand Hotel Billia, le proprietà accessorie e la loro acquisizione rientrano negli obiettivi di questa maggioranza; lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto, abbiamo anche detto però "se è possibile" perché, se non ci sono le condizioni, è inutile ostinarci nell'immaginare questo tipo di operazione. Come i matrimoni, bisogna essere in 2: per comprare o per vendere ci deve essere una controparte e questa controparte deve essere nelle condizioni di contrarre e di essere credibile.
Queste prime valutazioni sono apparse sulla stampa di oggi, più che tutta una serie di valutazioni che sono contenute nel dossier che - devo dire la verità - non ho letto in modo approfondito, perché l'ho ricevuto lunedì, e che sono decisamente più ampie: c'è una forbice, la quale, nella sua sintesi viene espressa da un intervallo compreso da 67,9 milioni a 74 milioni. È chiaro che l'approccio è plurimo, vi sono valutazioni basate su valutazioni reddituali, altre che sono su ipotesi di ricostruzione al netto dell'obsolescenza, vi è tutta una serie di valutazioni che portano, tutto sommato, a riconfermare una certa valutazione che era stata data nel passato. Mi riferisco alle deliberazioni della Giunta regionale che mi pare avevano individuato il valore in 67 milioni, ma che imponevano la verifica e l'esecuzione di tutta una serie di approfondimenti, che avevano portato Finaosta, a febbraio-marzo della scorsa legislatura, a dire che non vi erano le condizioni. Oggi questo tipo di valutazione dal punto di vista patrimoniale è riconfermato con un approccio diverso, con valutazioni diverse, con tecniche diverse, ma di fatto confermano e questo tipo di discorso non può che rallegrarci, perché il lavoro fatto ha una sua attendibilità.
L'aspetto giuridico è quello che completerà il quadro, quindi nel corso di questa settimana mi è stato detto verrà consegnata la parte a completamento delle varie analisi e se ci sono queste condizioni, se ci sono le garanzie, questa maggioranza è intenzionata a procedere all'acquisizione. Evidentemente procedere all'acquisizione vuol dire fare dei ragionamenti anche di tipo finanziario, per cui bisogna trovare le fonti di finanziamento coerenti con l'operazione che andremo a costruire, ma questo è l'indirizzo che d'altra parte è scritto nel programma di maggioranza.
Gli ultimi passaggi societari di questi beni possono aver portato delle modifiche e delle differenze, quindi immagino che nella lettura dello studio?, lo studio che appoggia la società "Rotschild", troveremo una serie di conferme e di valutazioni puntuali e potremo procedere al completamento della discussione, proponendo all'aula la chiusura di questa vicenda, che - mi auspico - passi per l'acquisizione del Grand Hotel Billia e del complesso accessorio.
Si dà atto che, dalle ore 15,50, presiede il Presidente Perron.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Devo dire, Assessore, che non ha aggiunto nulla di più? anzi, un bel niente a quanto aveva già detto la volta scorsa, e soprattutto l'aspetto sconcertante è che, alla luce di quello che è stato pubblicato oggi su "La Stampa", non ha né confermato né smentito! Se qui lei vuole giocare a nascondino, lo faccia da solo, perché mi pare di capire che la situazione non può essere prorogata all'infinito per o incapacità decisionale da parte di una Giunta o perché siete alla ricerca di elementi valutativi che, in realtà, non riuscite a cogliere!
Su quanto è stato scritto oggi, i passaggi sono più complessi di come lei li ha dipinti poc'anzi! Sappiamo benissimo che c'è l'acquisizione del patrimonio da perfezionare qualora vi sia l'intenzione da parte della Giunta di acquisirlo, secondo quel programma di maggioranza che ormai è diventato come il "Corano": questo versetto lo abbiamo riportato anche noi in calce alle nostre premesse! Qui si stanno dicendo sempre le stesse cose!
C'è poi la definizione di un contenzioso, che è ancora aperto, e non sappiamo se la forbice dai 68 ai 74 miliardi includa anche l'ipotesi transattiva oppure no. Ci sono in prospettiva delle voci di stanziamento, che riguarderanno la ristrutturazione degli immobili e la gestione dell'azienda e il piano di sviluppo?
(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
? no, però la seconda domanda "quali sono gli intendimenti della Giunta?", l'ha sintetizzato con: "aspettiamo di valutare compiutamente l'analisi completa"!
Assessore, se non la fa lei, una considerazione allora la facciamo noi, ed è analoga a quella che fa oggi il Martinet su "La Stampa": è una considerazione che abbiamo fatto esattamente 1 anno fa, quando il primo prezzo è lievitato dai 58 miliardi della stima Palandri-Orwat ai 71 milioni di euro, quindi praticamente il doppio, da parte del perito incaricato dal Tribunale di Alessandria.
La IV Commissione consiliare, all'incirca 2-3 settimane fa si è recata a Saint-Vincent per fare un sopralluogo e rendersi conto di qual è la consistenza del complesso patrimoniale, consistenza sintetizzata in maniera catastale su alcuni foglietti che ci sono stati consegnati dallo stesso Presidente della IV Commissione. Ci siamo resi conto tutti quanti dello stato pressoché decadente del complesso immobiliare: persiane rotte, tappezzerie che si stanno strappando, camere che potevano andare bene 25 anni fa come offerta alla clientela, e così via! A fronte di questa obsolescenza - termine che ho sentito citare da lei! - conclamata, il prezzo in questi 3 anni è esploso arrivando fino al 250%. Mi sembra un ragionamento inverso alla logica economica: più si deteriora il bene, più diventa obsoleto, paradossalmente più lievita! Sembra che anche l'advisor aver confermato questa stima!
È allora lecito porsi la domanda, se sia un criterio accettabile; è vero che è stato scelto di comune accordo, però ci permetta l'appunto, Assessore! Penso che i miei colleghi della IV Commissione si siano resi conto, come il sottoscritto, che, al di là di quello che sarà l'acquisto patrimoniale del bene da parte della Regione, si dovranno fare degli interventi di ristrutturazione sostanziosi, i quali comporteranno degli stanziamenti di spesa vicini a queste cifre previste per l'acquisizione. Questa è una prima considerazione che ci sentiamo di fare, sulla base di ciò che lei non ha detto, ma sulla base di ciò che abbiamo appreso da "La Stampa"! "La Stampa" ha fatto bene il suo lavoro, è lei che non ha fatto il suo, perché mi chiedo se "La Stampa" - o qualsiasi altro organo - non avesse scritto oggi questi dati, se lei ci avrebbe informato della prima tranche di questa analisi compiuta dall'advisor!
Penso che questo importa anche una sorta di rispetto del lavoro non solo di una commissione, ma anche di un Consiglio regionale che si sta preoccupando, stimolato da più parti, di definire una questione che, come dice lei, non necessariamente deve approdare ad una operazione di acquisizione, ma che, alla luce delle plurime interpellanze o interrogazioni fatte in quest'aula, c'è stata sempre la solita risposta, la solita risposta "sciacquata"?
(nuova interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)
? sì, ma sono tutto meno che "sciacquate", perché la novità era rappresentata da questo terzo soggetto che doveva formulare una valutazione. La valutazione c'è, spero che quanto prima vi riuniate e definiate un indirizzo politico! Prima non si poteva definire il piano di sviluppo se non si acquistava il complesso immobiliare del "Billia"; adesso ci direte che non si può acquistare il "Billia" finché non viene riformulato il piano di sviluppo: è un gatto che si morde la coda, questo! È inutile che lei, Assessore, sbotti e faccia le smorfie, ma qui ci sembra di essere un attimo presi come dei burattini che devono stare, lì, ad ascoltare un regista che li muove come preferisce! Questo gioco potrà essere simpatico dal suo punto di vista, un poco meno dal nostro, che a fronte di ripetute sollecitazioni ci sentiamo rispondere sempre le solite cose, la solita "minestra riscaldata" a seconda delle convenienze del caso!
Penso che un Assessore che riassume tutte queste competenze e quindi ha un livello di responsabilità piuttosto ampio, a fronte di un problema che si sta incancrenendo, e alla luce della notizia quotidiana che oggi è stata pubblicata, personalmente mi aspettavo qualcosa di più! Vuol dire che riproporremo domani - giorno di scadenza termini - l'interpellanza per conoscere la seconda parte, affinché, una volta ricevuta l'analisi giuridica che lei ritiene determinante per le valutazioni, nell'arco di 15 giorni abbiate il tempo necessario per poter affrontare la questione!
Lei sa bene che la situazione, lì, è molto precaria; la precarietà di quella situazione non giustifica un'operazione azzardata, però anche l'assenza di risposte da parte vostra comincia a diventare sospetta! Questo è quanto possiamo obiettare alla luce della sua insoddisfacente risposta.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - C'è stata un'inversione nell'ordine di intervento, di cui non mi preoccupo troppo?
Condivido anch'io l'osservazione del collega Tibaldi, in ordine al fatto che è più esaustivo l'articolo pubblicato su "La Stampa" di oggi rispetto alla risposta dell'Assessore, perché è vero che l'Assessore si è limitato a rispondere alle domande contenute nell'interpellanza, ma è anche vero che una sensibilità istituzionale superiore alla media gli avrebbe anche consentito di dire qualcosa di più! Cerchiamo di fare un piccolo riassunto della situazione.
Lei, ad oggi, pur avendo manifestato soddisfazione per il rispetto dei tempi, ha solo la metà del lavoro fatto, perché la società incaricata doveva fare due cose e ne ha fatta una, che è questa valutazione piena di riserve, che non conosciamo e quindi speriamo che i relativi documenti vengano acquisiti dalla IV Commissione, in modo da poter discutere di dati concreti. C'è poi la seconda parte del lavoro, non ancora depositata perché, su sua stessa ammissione, verrà completata questa settimana, quindi nel giro di una decina di giorni avremo una risposta complessiva della valutazione e della fattibilità dal punto di vista giuridico-economico di tale acquisizione.
È anche vero - come ha ricordato il Consigliere Tibaldi - che questo è un presupposto essenziale per quanto riguarda le vostre scelte, me ne rendo conto perché avete fatto un percorso e questo era il primo tassello, ma questo è lungi dal far intravedere una soluzione al problema, perché rimangono da discutere con la controparte tutta una serie di questioni, soprattutto in riferimento al contenzioso, che immagino non sia stato oggetto di questa analisi. Immagino che su queste cose la discrezionalità potrebbe essere assai ampia, perché abbiamo un contenzioso su cifre assai consistenti.
Rimangono ancora da decidere due cose: che relazione c'è fra l'acquisizione e il piano di sviluppo e qui non è peregrina la questione posta dal collega, che ha chiesto se nasce prima l'uovo o la gallina; è probabile che chi deve fare il nuovo piano di sviluppo voglia sapere se la Regione acquisirà o meno i beni costituenti l'accerchiamento; però è anche vero che il piano di sviluppo è condizionato da questa scelta, quindi le due cose si tengono. A me non sembra si possa discuterne in astratto e separatamente; vanno invece discusse di pari passo, quindi ci dovrà essere, ma questo sarà un compito soprattutto vostro e del nuovo Consiglio di amministrazione del casinò, un momento di confronto continuo anche perché, alla luce delle considerazioni fatte, il piano strategico depositato a luglio è ormai privo di significato. È talmente privo di significato, che mi risulta sia stato trasmesso dall'Assessore alla commissione. Quando aveva una certa utilità, non poteva essere conosciuto dai consiglieri; adesso, che è totalmente superato dai nuovi eventi, solo adesso i consiglieri possono avere accesso a questo atto e, per chi si dilettasse di storia del casinò, potrà apprendere cosa avevano in testa gli amministratori nel lontano luglio 2003.
Morale: come già annunciava il collega, la sua risposta è interlocutoria, io dico anche "correttamente interlocutoria" perché se l'Assessore non aveva oggi tutti gli elementi, ha dato gli elementi che conosceva, gli altri sono "in itinere", anche se forse lui li conosce già perché qualcosa ci ha lasciato capire: questo ci obbligherà a riprendere questa iniziativa e fare delle domande più dettagliate sugli sviluppi di questa vicenda.