Oggetto del Consiglio n. 395 del 11 febbraio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 395/XII - Salvaguardia dei posti di lavoro presso la ditta Cedrinca/Feletti e altre realtà industriali in situazioni di criticità. (Interrogazioni)
Interrogazione
Appreso che la "FELETTI 1882" (azienda che opera in Valle d'Aosta da oltre 120 anni) è stata posta in liquidazione e che i 35 dipendenti dell'impresa rischiano la disoccupazione;
Osservato che tale grave situazione si inquadra in una crisi generalizzata del comparto industriale della nostra Regione che coinvolge molte altre imprese;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
L'Assessore competente per sapere:
1) se la crisi della FELETTI spa, culminata con la sua messa in liquidazione, appare senza uscita o se è possibile una soluzione che, salvaguardando l'attività aziendale, garantisca l'occupazione ai dipendenti;
2) quali iniziative ha adottato la Giunta in riferimento alla situazione, invero assai critica, del comparto industriale della nostra Regione.
F.to: Curtaz
Interrogazione
Venuti a conoscenza della messa in liquidazione della Cedrinca/Feletti di Pont-Saint-Martin;
Tenuto conto dell'importanza, sia dal punto di vista economico, sia da quello occupazionale, dell'industria dolciaria della Bassa Valle;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per sapere quali iniziative sono state intraprese al fine di impedire la chiusura dello stabilimento, permettendo così la prosecuzione in Valle della produzione, e al fine di salvaguardare il posto di lavoro ai trentotto lavoratori dipendenti.
F.to: Lanièce - Salzone - Stacchetti - Comé - Viérin Marco
Président - Comme convenu, on peut discuter conjointement les points n° 10 et n° 14 à l'ordre du jour.
La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Come è noto, la "Feletti" è una storica azienda di questa regione. Questa società aveva incontrato delle difficoltà alla fine degli anni '90, tanto che nel 1999 era stata ammessa a concordato preventivo ed era stato stipulato un accordo fra la "Cioccolato Feletti S.p.a." e la "Cedrinca", che aveva portato alla stipula di un contratto di affitto di azienda, fatto dalla "Cedrinca", che aveva consentito la continuità dell'attività produttiva, tant'è che nel 1999 era stata costituita la "Cioccolato Feletti 1882 S.p.a.", che ha continuato l'attività fino ai giorni nostri. Questa società aveva un capitale di 104 mila euro ed era posseduta per il 96% dalla "Cedrinca" e per il 4% dai soci della stessa "Cedrinca". Questa società occupa una porzione significativa, sono circa 10 mila metri quadrati a Pont-Saint-Martin coperti e occupa 35 addetti.
Nel corso dell'ultimo periodo si è verificata una crisi sul piano finanziario e anche sul piano produttivo, che ha portato gli azionisti della "Cedrinca", prima, a cercare degli accordi con gli altri partner e, successivamente, alla liquidazione della società, che aveva 3 obiettivi: evitare il fallimento; salvaguardare l'attività dell'azienda, cedere la società a terzi previo accordo con i creditori mediante un concordato.
Si era giunti alla conclusione di un accordo con un gruppo che da tempo lavorava con la "Cedrinca", la società tedesca "Hosta", che è distributrice in Germania per questa società, ma all'ultimo minuto, per cause che neanche gli imprenditori della "Feletti" sono in grado di spiegare, questo accordo non è arrivato in porto, tanto che si è arrivati alla liquidazione della società e ad una situazione che attualmente vede un interesse di un'azienda piemontese, che è in contatto con il liquidatore della società. Vi è quindi una trattativa in piedi per l'affitto del ramo di azienda che prevede l'assunzione di 20 lavoratori, subito, e, successivamente, dei restanti lavoratori.
Ho incontrato personalmente il liquidatore della società e i professionisti che seguono la società intenzionata all'acquisizione dell'azienda; c'è stato successivamente un incontro anche con le organizzazioni sindacali, in cui questa azienda piemontese ha manifestato l'intenzione di giungere a un accordo per la prosecuzione dell'attività produttiva dello stabilimento stesso. Ho raccolto informazioni anche stamani; siamo nelle ore decisive, in quanto le parti stanno definendo gli ultimi dettagli dell'accordo e ci auguriamo che vada in porto.
Per quanto riguarda la situazione complessiva - visto che non è oggetto specifico dell'interpellanza, ma dato che spesso si dice che le aziende vengono in Valle, prendono i soldi e scappano -, i finanziamenti che la "Feletti" ha avuto sono 2 mutui, rispettivamente di 1.260.000 euro del 1° novembre 1999 e di 80.659 euro dell'aprile 2003; sono entrambi coperti da fideiussione bancaria, quindi, qualunque sia l'esito dell'operazione - che ci auguriamo sia positivo - dal punto di vista patrimoniale non vi sono ricadute sulla Regione. In ogni caso, stiamo seguendo con grande attenzione la questione; al momento vi sono le premesse perché questa situazione di crisi possa trovare una soluzione positiva. Ovviamente la soluzione positiva c'è nel momento in cui il contratto viene firmato, e la trattativa è iniziata la scorsa settimana, in questo momento è ancora aperta.
Il Consigliere Curtaz poneva una questione di carattere più generale sulla crisi del comparto industriale. Indubbiamente il tempo è limitato rispetto alla questione e quindi svolgerò delle brevissime considerazioni, dichiarando la mia disponibilità ad approfondire la tematica all'interno della commissione. Dobbiamo tener conto intanto di un dato di carattere generale. Nel nostro Paese, da parecchio tempo, vediamo che i settori di rilevanza strategica industriale stanno perdendo colpi, prendiamo l'informatica con la "Olivetti", la chimica, l'aeronautica civile, l'elettromeccanica alta tecnologia, pensiamo all'industria automobilistica: una ventina di anni fa, la "FIAT", in un mercato dell'auto che vedeva anche altre marche, aveva un fatturato che era la metà del fatturato delle imprese automobilistiche tedesche; oggi, il fatturato "FIAT" - unica industria rimasta in Italia - è 1/9 del fatturato delle imprese tedesche, cioè siamo in presenza di una progressiva riduzione del settore industriale del nostro Paese. Tenete conto che questo ha ricadute sulle nostre imprese, ma il settore dell'auto che generalmente è considerato un settore maturo, è un settore in cui c'è una elevata presenza di innovazione tecnologica; non parlo poi di tecnologie innovative, dove la presenza del nostro paese è sicuramente marginale.
Avevo svolto alcune considerazioni più approfondite in occasione di un'interpellanza predisposta dal Consigliere Lanièce; quello che voglio dire è che, per quanto riguarda la questione, è aperto un tavolo di concertazione con le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali sul tema della situazione generale delle industrie. La Regione, questo Consiglio, ha votato alcuni provvedimenti per quanto riguarda il sostegno alle imprese e le attività produttive nel loro complesso; è in via di predisposizione e sarà esaminato da questo Consiglio il programma delle attività produttive, collegato alla legge n. 6, che avrà l'intenzione di fare un quadro della situazione e indicare quali sono gli interventi che si ritiene opportuno mettere in campo per affrontare tale situazione.
È in fase di stesura finale il piano di politica del lavoro, che indica, anche qui, degli interventi specifici per quanto riguarda l'incontro domanda/offerta e soprattutto la qualificazione della formazione professionale in relazione all'utilizzo del Fondo Sociale collegato al "POR Obiettivo 3", in cui è stata fatta recentemente una riprogrammazione dei fondi stessi. La questione industriale è stata seguita anche da un'indagine empirica fatta dall'Agenzia del lavoro, indagine che vogliamo continuare in futuro per avere un monitoraggio preciso della situazione. Per quanto riguarda casi specifici, nei prossimi giorni la IV Commissione, insieme ai Capigruppo, si incontrerà con la "Cogne" per fare un punto specifico su questa situazione.
In termini generali, c'è la massima disponibilità ad affrontare questo tema non all'interno del tempo breve, che è dato da un'interrogazione, ma nell'ambito di un discorso fatto in commissione che può consentire un approfondimento non consentito dall'interrogazione stessa.
Si dà atto che, dalle ore 10,56 alle ore 11,00, presiede il Vicepresidente Lanièce.
Président - La parole au Conseiller Curtaz.
Curtaz (Arc-VA) - Di questi tempi, si ha l'impressione che l'Assessore debba fare non il membro del Governo che si occupa di attività produttiva, ma debba fare un poco l'Assessore delle crisi aziendali; in questo senso, prendiamo atto delle notizie abbastanza buone che ci sono state questa mattina date in riferimento alla "vicenda Feletti", anche se - come l'Assessore ha specificato - si tratta di una situazione fluida e quindi "in itinere", che si sta movendo e, ovviamente, siamo tutti d'accordo, se verrà trovata una soluzione di acquisizione attraverso l'affitto del ramo aziendale da parte di una ditta esterna, questa soluzione è da valutarsi, in linea di massima, positivamente, anche perché garantirebbe in una prima fase parzialmente il lavoro ai dipendenti della "Feletti". Detto ciò, aspettiamo lo svolgersi di questa trattativa e l'ultimarsi della trattativa.
Condivido peraltro il suggerimento che viene dall'Assessore circa la necessità di un approfondimento di questo tema, che non può esaurirsi con un'interrogazione su un caso specifico, perché abbiamo sotto gli occhi una situazione nel settore produttivo in Valle d'Aosta piuttosto preoccupante, al di là delle smentite, delle correzioni e delle rassicurazioni che avvengono in più sedi: andiamo dalla "Centrale Laitière", ai dati 2003 della "Cogne", che dice di avere invertito la rotta, ma sta di fatto che molti piccoli creditori della "Cogne", che lavorano per quell'impresa hanno difficoltà ad avere i pagamenti. Vi sono problemi oltre alla "Feletti", alla "Teksid", insomma ad una serie di aziende.
Accolgo il suggerimento, per quanto mi riguarda - che è pochissimo, perché non sono neppure membro della IV Commissione -, però credo che questo suggerimento vada raccolto dal Presidente della IV Commissione, in modo che, in quella sede, si possa fare un'analisi approfondita della situazione e delle politiche regionali in tale materia.
Président - La parole au Conseiller Lanièce.
Lanièce (SA) - Prendo la parola per ribadire di essere in attesa degli sviluppi in merito alla possibilità di acquisizione dell'azienda da parte di questo gruppo, tenuto conto dell'importanza rivestita dalla "Feletti", non solo per il marchio, ma anche per la storia e per la qualità dei suoi prodotti. Ci auguriamo che questo cauto ottimismo che sta emergendo in questi giorni si concretizzi; soprattutto, ci auguriamo che tale gruppo possa subentrare e abbia la volontà di mantenere le maestranze; su questo non ho notizie certe e la mia preoccupazione è se il gruppo che subentrerà avrà la voglia di mantenere le maestranze in essere. È una cosa importante, tenuto conto che la situazione economica valdostana vive un momento di grande difficoltà.
È quindi opportuno cercare di mettere in essere tutte quelle azioni per far sì che si possa salvaguardare il settore industriale valdostano, settore importante anche per l'occupazione che fornisce ai valdostani. Occorre mettere in essere tutte le azioni per far sì che l'industria, soprattutto - come in questo caso - un'industria con un grande marchio, possa continuare ad operare in modo da permettere di esportare un prodotto fabbricato in Valle d'Aosta, con un ritorno di immagine promozionale per la nostra regione, e permettere il mantenimento degli occupati.
Rimaniamo in attesa degli sviluppi e La invitiamo a portare all'interno della commissione competente le eventuali novità in merito alla situazione della "Feletti".