Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 393 del 11 febbraio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 393/XII - Procedura di nomina del nuovo Rettore dell'Università della Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Interrogazione

Viste le dichiarazioni dell'ex Rettore dell'Università della Valle d'Aosta, apparse sugli organi di informazione;

Appreso che è stato presentato al TAR della Valle d'Aosta un ricorso contro la nomina del nuovo Rettore dell'Università da parte del Presidente della Regione;

Viste le motivazioni riportate, secondo cui il Presidente della Regione avrebbe potuto procedere alla nomina di un Commissario, ma non alla nomina definitiva di un nuovo Rettore;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interroga

il Presidente della Regione per sapere:

1) quali sono i motivi per cui non ha proceduto alla nomina di un Commissario;

2) quali sarebbero, per l'attività dell'Università, le conseguenze in caso di accoglimento del ricorso o della stessa sospensiva.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La parola al Presidente della Regione, Perrin.

Perrin (UV) - Comme j'ai déjà eu l'occasion de le préciser lors de la séance du 18 décembre dernier - alors que je vous expliquais le processus qui a conduit à la nomination du nouveau Recteur de l'Université de la Vallée d'Aoste - l'arrêté du 28 novembre 2003 portant sa nomination a été adopté sur la base des indications fournies par le Conseil de l'Université: ce dernier, considérait que le Sénat académique n'était pas juridiquement constitué et invitait le Président à procéder à la nomination du Recteur, et non pas d'un commissaire. Pourquoi? Parce que les statuts ne contiennent pas de dispositions en ce sens. Je rappelle que la nomination du Recteur avait pour objet, par ailleurs, d'assurer la bonne gestion de l'Université et la stabilité des activités d'enseignement, qui devaient être protégées des aléas liés à la nomination d'un commissaire, à titre provisoire ou transitoire.

Pour ce qui est de la deuxième partie de la question, il convient avant tout d'attendre que le TAR de la Vallée d'Aoste se prononce quant à la demande de suspension. Je peux déjà vous indiquer que l'audience est prévue pour le 18 février prochain et, qu'à l'heure actuelle, nul ne saurait dire combien de temps il faudra à la Cour pour se prononcer sur le fond de la question. Compte tenu de la décision que le TAR prendra, qui devra tout d'abord faire savoir s'il juge cette demande recevable ou non, le Conseil de l'Université étudiera collégialement les options à sa disposition et ses décisions, quelles qu'elles soient, seront dictées par les statuts de l'Université et auront, pour objectif prioritaire, celui de préserver le fonctionnement normal de cette dernière.

Je ne peux faire d'autres considérations, car il y a des éléments qui doivent se définir et, face à ces éléments, je pourrai répondre de façon plus complète.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Signor Presidente, non siamo quasi mai entrati nel merito di scelte fatte dall'organo politico nei confronti dell'Ateneo valdostano finora. Non è che condividessimo tutte le scelte fatte dalla passata Giunta, ma eravamo e siamo rispettosi dell'autonomia dell'Università - qui vorrei portare il discorso su un piano leggermente diverso, se mi permette - e soprattutto siamo in attesa dell'operato della stessa Università.

Siamo intervenuti a chiedere spiegazioni su singoli e puntuali episodi quando c'era qualcosa che non ci convinceva; adesso, però, si è creato all'interno dell'Università della Valle d'Aosta un clima di conflittualità che non riusciamo a capire e che parte proprio dalla scelta del Presidente della Regione di nominare un nuovo Rettore… del consiglio, va bene… anche qui è difficile a volte distinguere, tra il ruolo di Presidente della Regione e Presidente del Consiglio dell'Università.

Adesso si è aggiunto un ulteriore ricorso oltre a quello a cui accenna la nostra interrogazione: è una conflittualità che, secondo noi, nuoce all'Università della Valle d'Aosta perché mina i rapporti fra gli stessi diversi organismi dell'Ateneo e trasmette anche all'esterno un'immagine di poca efficacia e funzionalità. Capisco che ora bisogna lasciar parlare il TAR, ma mi sembra, da parte sua, un mettersi in mano alla giustizia amministrativa senza prendere alcuna decisione politica. La sua frase riportata dai quotidiani: "siamo ostaggio dei docenti", mi sembra lasci trasparire, da parte sua, una situazione in cui pare non esserci una via di uscita. Non ha la bacchetta magica, ma vorrei che il Presidente affrontasse il problema da un punto di vista diverso, e mi spiego.

Credo che sia compito, in questo caso del Presidente della Regione, oltre che Presidente del Consiglio, portare il dibattito - quindi anche il confronto sulla motivazione delle scelte - da cui scaturiscono queste conflittualità e portarlo su un terreno di politica scolastica, un terreno di programmazione a breve e lungo termine, un terreno sulle linee di sviluppo dell'Ateneo, cioè sui contenuti. Si tratta di capire - e questo è compito suo! -, di capire e di far capire, di fare emergere, al di là delle diatribe amministrative, quale funzione ha l'Università nella Valle d'Aosta, quale è il suo compito, quale la sua identità, quali i suoi sviluppi. Si tratta di capire su quali presupposti di carattere economico e sociale, di sviluppo imprenditoriale sono fatte o saranno fatte le scelte dei vari indirizzi. Credo che su questo terreno vi sia molto da fare e su questo terreno - per quanto ne sappiamo il Consiglio regionale, le competenti commissioni, l'opinione pubblica - non c'è alcuna informazione, alcuna chiarezza!

Si tratta allora di capire, primo: quali sono i dati del contesto più generale preso in considerazione per definire i corsi che ci sono, quale indagine di mercato è stata fatta per individuare i possibili sbocchi lavorativi, quali e quanti i possibili utenti. È su questo terreno che si gioca il futuro dell'Università e su questo terreno è suo compito politico ricondurre il dibattito e la stessa conflittualità ora esistente, perché solo attraverso un confronto trasparente e pubblico, che faccia emergere divergenze culturali di scelte politiche chiare, che ci sono alla base delle divergenze, se ci sono, solo in questo modo credo si possa giungere meglio a capire le finalità dell'Università. Diversamente, non condivido il suo atteggiamento così come finora appare, di aspettare che sia il TAR a decidere, dal punto di vista amministrativo, prima di assumere qualunque decisione. C'è un piano politico su cui lei è chiamato ad agire, a nostro avviso!

Si dà atto che, dalle ore 10,33 riassume la presidenza il Presidente Perron.