Oggetto del Consiglio n. 371 del 28 gennaio 2004 - Resoconto
OGGETTO N. 371/XII - Campagna di informazione sugli anni 2002/2003 relativa alle politiche del lavoro e della formazione nel quadro delle finalità del Fondo Sociale Europeo. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso che
- Con deliberazione di Giunta n. 1093 del marzo 2002 è stata impegnata la spesa complessiva di € 556.830,00 per "la realizzazione di una campagna di informazione e pubblicità per gli anni 2002 e parte del 2003, relativa alla strategia regionale per la formazione, l'istruzione e le politiche del lavoro ne quadro delle finalità del Fondo Sociale Europeo";
- Nell'ambito di tale campagna pubblicitaria nel mese di dicembre sono state pubblicate intere pagine sui giornali locali ed affissi manifesti riportanti l'immagine di alcuni alberi natalizi e lo slogan "Buon Natale e felice Lavoro-C'est le bon emploi qui nous rend heureux";
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
Il Presidente della Regione e l'Assessore delegato per sapere:
1. come si concili tale campagna informativa con l'oggetto della deliberazione di Giunta citata in premessa e qual è il suo parere in merito;
2. qual è l'organismo che ha pianificato e definito la campagna informativa di cui in premessa;
3. quanto incide nel budget complessivo la campagna di dicembre 2003;
4. quali sono le altre azioni ad oggi già intraprese in attuazione della deliberazione n. 1093/02.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Abbiamo presentato questa interpellanza, perché nel periodo di Natale avevamo visto la città riempirsi di manifesti anche graficamente accattivanti, simpatici, e li abbiamo rivisti su tutta la stampa locale. Immagino che lei abbia ben presente l'oggetto graficamente espresso su questi manifesti, che penso molti consiglieri abbiano visto in giro per la città. Sicuramente la grafica era accattivante, dicevo, ma molte persone si interrogavano su quale fosse l'oggetto della promozione.
In effetti devo dire che l'oggetto di questa promozione sfugge anche a noi: "Fondo sociale europeo in Valle d'Aosta" - si leggeva - "C'est le bon emploi qui nous rend heureux-Buon Natale e felice lavoro". Siamo rimasti perplessi perché questi manifesti hanno comportato un investimento da parte dell'Amministrazione regionale, tant'è che in effetti rientrano in quell'incarico di durata 15 mesi inerenti la strategia regionale per la realizzazione di una campagna di informazione e pubblicità sulla formazione, istruzione e politiche del lavoro.
Devo dire che a noi sfuggiva quale fosse la comunicazione ad illustrazione delle iniziative, peraltro numerose, che sono state messe in piedi con le risorse del Fondo sociale europeo. Devo anche dire che paradossalmente, mentre uscivano questi manifesti, usciva anche il dato della flessione 4% degli impieghi nell'industria nel 2003. Ci domandiamo allora come si concili questa campagna di informazione con gli obiettivi di quella campagna di informazione e di sensibilizzazione sulle attività avviate dal Fondo sociale europeo, cioè qual è il valore aggiunto che questa campagna ha portato e qual è il risultato finale che è stato raggiunto.
Non sappiamo come sia stata pianificata questa campagna, ma pensiamo sia comunque opportuno avere alcuni ragguagli sulle decisioni che hanno portato a questo tipo di iniziativa. Un'iniziativa che ci piacerebbe capire quanto possa incidere nel ricco budget di ben 556.000 euro stanziati per l'informazione di questi 15 mesi, e capire anche quali sono le altre azioni messe in essere rispetto a una campagna pubblicitaria che, rispetto a quell'incarico, volge al termine. Riconosciamo che sono state messe in campo iniziative importanti di comunicazione, ad esempio il supplemento settimanale delle "news" dell'Agenzia del lavoro, dedicato esclusivamente agli obiettivi che vengono perseguiti con gli stanziamenti del Fondo sociale europeo; ci sfugge, invece, il senso di questa comunicazione. È vero che a Natale gli auguri non si negano a nessuno, però è altrettanto vero che, a fronte della possibilità di impiegare in maniera diversa e più mirata quelle risorse importanti per la comunicazione, ci sembra, giungendo alla fine del periodo di durata di questo incarico (15 mesi), che si siano spese le risorse residue, rinunciando a fare comunicazioni mirate alle tante iniziative.
Su questo argomento ci aspettiamo delle risposte che possano chiarire questa campagna che ha creato non poche perplessità, non solo in capo al nostro gruppo - il formalizzante di tale iniziativa -, ma soprattutto in capo alle molte persone che, nel vedere queste inserzioni a tutta pagina, sono rimaste perplesse sull'impiego di risorse, le quali comunque sono risorse pubbliche!
Président - La parole à l'Assesseur aux activités productives et aux politiques du travail, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Credo che la campagna un risultato almeno lo abbia raggiunto: quello di attirare l'attenzione del Consigliere Frassy!
Se un consigliere regionale, attento come il Consigliere Frassy, ritiene opportuno porre un'interpellanza su tale questione, vuol dire che l'interesse è stato ben più ampio nell'opinione pubblica! Questo era proprio l'obiettivo posto con l'approvazione della deliberazione n. 1093/2002, che riguardava una campagna pubblicitaria per il Fondo sociale europeo, relativo al fatto che i Regolamenti della CE (il 1260/1999 e il 1159/2000) impongono ad ogni Autorità di Gestione - in questo caso l'Autorità di Gestione del Fondo e l'Agenzia regionale del lavoro - la pubblicità dell'intervento e, in particolare, che si informino i potenziali beneficiari finali e l'opinione pubblica, in merito al ruolo svolto dalla Comunità in favore dell'intervento e ai risultati conseguiti da quest'ultimo e, inoltre, le organizzazioni professionali, le parti economiche e sociali, gli organismi per la promozione della parità tra uomini e donne e le organizzazioni non governative interessate in merito alle possibilità offerte dall'intervento. È quindi un intervento ad ampio raggio e descriverò quali sono i temi e la complessità che ha caratterizzato questo tipo di intervento.
L'obiettivo è quello, dicevo, di informare l'opinione pubblica attraverso uno strumento che aveva più possibilità di intervento. Il progetto di comunicazione, oggetto di una gara di appalto e che si è quasi concluso oggi, si è contraddistinto per il suo carattere complessivo, diciamo generale, è differenziato nei suoi messaggi e costituisce il momento iniziale di una strategia che l'Agenzia regionale del lavoro attuerà nel corso dell'intera programmazione 2000-2006, e che porterà alla realizzazione di materiali mirati per tipologie di "target" e illustranti le opportunità del Fondo sociale in Valle d'Aosta.
Il progetto di comunicazione, che ha visto il suo svolgimento negli anni 2002/2003, si è articolato in 3 fasi: fase di lancio, fase centrale e fase conclusiva, all'interno delle quali sono stati proposti 3 diversi messaggi ed utilizzati diversi canali in relazione a determinati "target", accomunati da un'unica tipologia di soggetti con messaggi bilingui. All'individuazione dei vari messaggi e dei canali della campagna si è giunti a seguito di un'analisi di contesto che ha determinato le linee guida di questa strategia di comunicazione, di cui riportiamo solo alcuni degli aspetti creativi principali; altri aspetti trovano spazio nel sito dell'Amministrazione regionale alla voce "lavoro", nella sezione dedicata alla "comunicazione".
L'esigenza di dare attuazione al Regolamento CE citato andava unito all'esigenza che il messaggio istituzionale catalizzasse l'attenzione e toccasse quindi la sfera emozionale delle persone: il ricordo avrebbe successivamente suscitato l'identificazione del Fondo sociale europeo e delle opportunità connesse con l'azione dell'Amministrazione regionale per il lavoro e la formazione. Queste considerazioni hanno prodotto 3 slogan: uno, finalizzato a suscitare l'interesse della popolazione nei confronti di un nuovo strumento; l'altro, caratterizzato da una fase più orientata verso l'imprenditorialità e proprio a conclusione del percorso sono stati prodotti materiali informativi cartacei (sono dei depliants in fase di ultimazione), materiale multimediale e "spots" radiofonici nonché manifesti ed avvisi stampa. Si è colta così l'occasione di legare ad un evento atteso - il Natale - e sul quale l'attenzione della popolazione è forte, un messaggio che diceva: "Crescono le opportunità, cresciamo tutti noi e la nostra economia". In quest'occasione, all'interno dei 3 "spots" radiofonici, 3 "testimonials" evidenziavano come l'investimento in formazione avesse prodotto un'attività in proprio, un miglioramento di carriera, quindi come l'investimento nella formazione diventasse positivo.
Quanto incide nel budget? Il budget è di euro 556.830; sono stati prodotti manifesti e "posters", pubblicità dinamica (sugli autobus), pubblicità con depliants, pubblicità stampa, "spots" radiofonici e radiogiornali, pubblicità multimediale oltre a servizi di monitoraggio, coordinamento e gestione. Non tutte le 3 fasi hanno inciso, dal punto di vista finanziario, in pari misura, bensì, il valore dalla fase finale della campagna, che ha visto anche una rimodulazione dei canali e dei prodotti, è pari al 14,8% pari a 82.575 euro, così articolati: pubblicità esterna (locandine, manifesti e "posters" - che credo sono l'oggetto specifico dell'interrogazione -), euro 16.000; pubblicità stampa e avvisi su quotidiani, euro 25.000; pubblicità radiofonica, euro 11.000, e altri costi, circa 16.000 euro, per produzione e spedizione.
I risultati ottenuti. Il progetto di comunicazione ha previsto 2 fasi di monitoraggio, di cui una già svolta, mentre la seconda avverrà a spedizione ultimata dei depliants rivolti a famiglie ed a imprese. I risultati sono i seguenti. Sono stati intervistati 300 tra i destinatari finali delle azioni del Programma operativo regionale; dalle interviste sul campo l'86% degli intervistati ha affermato di aver sentito parlare di Fondo sociale europeo tramite la campagna e principalmente attraverso i seguenti mezzi: manifesti (32%), giornali (24,3%), radio (10%); il 61% degli intervistati ha percepito come Fondo sociale e Amministrazione regionale stiano operando insieme per migliorare il mondo del lavoro e come ciò susciti interesse; inoltre, a riprova della correttezza ed incisività dei messaggi lanciati, alle parole "Fondo sociale europeo" gli intervistati associano correttamente le parole "lavoro, formazione, scuola, nuova imprenditorialità"; infine, circa il 73% degli intervistati, ha compreso che Fondo sociale europeo si rivolge a giovani, disoccupati, donne, svantaggiati sociali, titolari d'azienda; solo un 11% non saprebbe identificare i destinatari delle azioni del Fondo.
La campagna si è rivolta non solo verso l'opinione pubblica, ma il sondaggio ha considerato anche i soggetti proponenti di azioni co-finanziate dal Fondo sociale, quindi enti di formazione, piuttosto che imprese che erano interessate all'utilizzo dei fondi. Su 45 proponenti l'87% è venuto a conoscenza del Fondo sociale europeo tramite il tipo di pubblicità che è stata fatta, il 46% attraverso i giornali, il 18,5% attraverso i manifesti, la radio il 9,3%. Alla richiesta d'identificare l'utilità del Fondo sociale europeo nei confronti dei soggetti proponenti, l'83% ha risposto positivamente; solo il 3% non saprebbe rispondere ed il 53% si dichiara disponibile a ripresentare in futuro un progetto per ottenere il cofinanziamento del Fondo sociale europeo.
Il monitoraggio è stato effettuato verso i soggetti attuatori e offre questi risultati: tra i 10 intervistati (enti di formazione e scuole) il 100% ha compreso il messaggio della campagna Fondo sociale europeo inteso come strumento per migliorare occupazione; tra i 10 intervistati solo uno ritiene che la campagna sia stata superflua, mentre 9 dichiarano che è stata: "molto pertinente, azzeccata, interessante, efficace, gradevole, visibile, esaustiva". A questo punto credo che non le rimangano parole per la replica, Consigliere Frassy! Se si lega questa risposta al fatto che il 50% tra loro dichiara che la campagna ha avuto un effetto positivo anche per il loro lavoro sul territorio, si nota come anche gli attuatori abbiano beneficiato indirettamente di maggior riconoscibilità e visibilità grazie alla campagna, a tutto beneficio dei destinatari finali…
(interruzione del Consigliere Frassy, fuori microfono)
… la fonte è sempre all'interno della campagna, chi ha gestito tutto…
Penso che i dubbi siano stati sfatati, ma per sfatare i dubbi vorrei dire questo. Il Consigliere Frassy ha citato un dato relativo all'occupazione nel settore industriale. Vorrei ricordare, invece, che il 23 gennaio si è riunito il Comitato di sorveglianza del programma operativo europeo Fondo sociale obiettivo 3 della Valle d'Aosta, al cui interno sono rappresentati, oltre alla Commissione, il Ministero del "Welfare", il Ministero del tesoro, il Ministero delle pari opportunità, le organizzazioni sindacali e gli imprenditori, Comitato che ha espresso unanimemente valutazioni positive sullo stato di attuazione del programma che ha ricevuto anche una premialità di oltre 2 milioni di euro; per cui, nel complesso, i fondi a disposizione della Valle d'Aosta per il periodo 2000-2006 ammontano oggi a 94 milioni di euro, ovviamente il 55% di questi è già stato impegnato, quindi sono stati realizzati a metà programmazione gli obiettivi che ci si proponeva. Va detto che le azioni messe in atto dall'Agenzia del lavoro hanno toccato, nel periodo 2000-2003, 16.000 utenti, cosa che mi pare oltremodo significativa.
Sempre all'interno di questo comunicato è emerso che la Valle d'Aosta, oggi, ha già raggiunto gli obiettivi fissati per il 2005 dalla Strategia europea per l'occupazione a Lisbona, sia per quanto riguarda l'occupazione in termini generali che l'occupazione femminile. Da questo punto di vista, al di là dei manifesti, credo vi sia un'azione dell'Amministrazione regionale che bada ai contenuti. La pubblicizzazione è un aspetto di un'azione più complessiva, comunque mirata a migliorare l'occupazione in Valle e la qualificazione professionale; ritengo che questi obiettivi siano stati ampiamente raggiunti, quanto meno sono stati riconosciuti da organismi esterni alla Regione, che hanno anche il compito di valutazione sull'azione della Regione stessa. Se non è convinto adesso…
Président - La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Non è stata convincente la sua risposta, Assessore, e in sintesi cercherò di argomentare quali sono le tante perplessità che rimangono.
Innanzitutto la nostra interpellanza non voleva fare né le lodi, né il processo alla gestione dei finanziamenti del Fondo sociale europeo. Non siamo entrati nel merito dei progetti sostanziali, ci siamo soffermati sulla campagna di informazione e comunicazione nella sua parte finale, nella parte di dicembre, di un mese fa.
Una breve parentesi sulle valutazioni positive espresse dal Comitato di sorveglianza: sono valutazioni che nascono dalla gestione complessiva delle risorse e dubito che abbiano avuto il tempo e l'interesse di soffermarsi su quello che è accaduto a dicembre. Noi, invece, riteniamo che sia opportuno soffermarci su quanto accaduto a dicembre, per evitare che accada nuovamente, perché lei ha dato un ampio affresco delle tante attività di comunicazione fatte nell'ambito della campagna di informazione e pubblicità del fondo, ma noi non ci siamo soffermati su tutte quelle azioni: abbiamo addirittura premesso nell'illustrare l'interpellanza che una buona parte di quelle iniziative erano valide! Abbiamo anche citato degli esempi significativi, come ad esempio le "news" dell'Agenzia del lavoro.
Riteniamo che la deliberazione n. 1093 del marzo 2002 sia quanto meno bizzarra e discutibile perché, da quello che lei ha enunciato, è emerso come quella campagna di informazione e pubblicità avrebbe dovuto essere a sostegno dell'attività del Fondo sociale europeo. Assessore, su questo le contestiamo di aver violato le impostazioni del POR regionale, perché nel POR - che è stato scritto dal suo Assessorato e che vorrei ricordarle! - nel completamento di programmazione datato 2002, nell'asse "F", in cui sono indicate le misure di informazione e pubblicità, si dice una cosa precisa e la si quantifica: si dice che per la realizzazione del presente piano, periodo 2000-2006, verranno stanziati euro 273.526 a valere sulle risorse previste dalla misura "F2", che verranno utilizzati per le attività a carattere generale, per la promozione del programma operativo regionale e per le attività informative! Si dice anche che specifici - sottolineo "specifici" - progetti sulle misure e le risorse previste verranno stanziati invece sulle singole misure. Ora, la deliberazione n. 1093/2002 fa riferimento a specifiche situazioni, mentre la campagna di dicembre nulla ha di specifico; di conseguenza, è una campagna che avrebbe dovuto rientrare in un tetto più basso, quello di 273.000 euro rispetto ai 556.000…
(interruzione dell'Assessore Ferraris, fuori microfono)
… sì, complessiva, ma in realtà la campagna che lei ha citato va a sostenere l'utilizzazione delle risorse del Fondo sociale europeo! Comunque riteniamo che la sua conclusione delle 3 fasi di lancio sia "il massimo dei minimi", perché lei ci dice che la campagna pubblicitaria ha una fase di lancio, una centrale e una conclusiva… ha detto tutto senza aver detto assolutamente nulla!
Voglio solo evidenziare che questa campagna di dicembre è stata assunta al di là di tutte le previsioni contenute nel POR, da lei ricordate a premessa della sua risposta e che voglio ricordare nella replica: si dice che la Regione individua gli obiettivi specifici e che la comunicazione deve perseguire dei "target" ben individuati, in cui vengano enunciate le azioni messe in atto. Ora lei mi indichi quali sono le azioni che vengono enunciate, facendo gli auguri di Natale!
Pensiamo che questa iniziativa sia deprecabile; va a conclusione di una campagna di informazione che è stata sicuramente efficace, ma se la conclusione di questa fase era quella di spendere i residui 82.000 euro facendo gli auguri di Natale, penso che abbiamo fatto dei pessimi auguri di Natale! Su questa considerazione dichiariamo la nostra insoddisfazione per la scelta che l'Agenzia del lavoro - come responsabile della programmazione dell'azione informativa - ha fatto. Riteniamo abbia fatto una pessima scelta; nella fretta di chiudere questa campagna, l'Agenzia del lavoro ha dimenticato forse quelli che erano i principi di informare su iniziative concrete.
Ritengo che si vada a considerare quanto sopra nelle prossime iniziative di comunicazione, perché questo tipo di comunicazione non ha assolutamente centrato i principi stabiliti, fra l'altro, dai Regolamenti comunitari e fatti ovviamente propri dal POR per il periodo 2000-2006.