Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 325 del 14 gennaio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 325/XII - Contenuti del bando per la partecipazione al corso di formazione all'esame di abilitazione all'esercizio della professione di guida escursionistica naturalistica. (Interrogazione)

Interrogazione

Letto il "Bando per la partecipazione al corso regionale di formazione e al successivo esame di abilitazione all'esercizio della professione di Guida escursionistica naturalistica, ai sensi della L.R. 1/2003", allegato alla DGR n. 4023 del 3/11/2003;

Osservato che i contenuti di tale bando destano diverse perplessità;

Ritenuto opportuno conoscere le motivazioni che hanno condotto alle scelte espresse nel citato provvedimento amministrativo;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

L'Assessore competente per sapere:

1) quale esperienza, in campo ambientale, vanta la "Fondazione per la formazione turistica", organizzatrice del corso di formazione, e con quali criteri verranno scelti i docenti;

2) in che cosa consiste concretamente la preselezione (definita "prova" all'articolo 2 ed "esame orale" all'articolo 5 del bando) per l'accesso al corso;

3) quali sono state le linee ispiratrici nella scelta della sede, dei requisiti per l'ammissione al corso e della sua durata, della quota di partecipazione e delle materie di insegnamento.

F.to: Curtaz

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.

Caveri (UV) - Vorrei rispondere puntualmente alle domande che sono state poste dal Consigliere Curtaz.

La Fondazione per la formazione professionale turistica è stata istituita con legge regionale 28 giugno 1991, n. 20 e ha per scopo lo svolgimento in Valle d'Aosta dell'attività di formazione e di riqualificazione professionale nei diversi settori del turismo, anche attraverso la gestione di una scuola alberghiera, di corsi di formazione professionale anche di natura non ricorrente, nonché di attività di ricerca applicata e di assistenza tecnica alle unità produttive dei diversi settori.

Per quel che riguarda il caso specifico, vale a dire la formazione professionale, la Fondazione realizza due percorsi di qualificazione di base post-obbligo - obbligo formativo - e un percorso di formazione continua - riqualificazione professionale - rivolto ai lavoratori impiegati nell'ambito delle attività legate agli impianti di risalita (pisteur-secouriste, direttori delle piste, macchinisti, soccorritori in linea ed altre figure correlate). Dal 1993 ad oggi sono state qualificate o riqualificate 1.772 persone.

La Fondazione - questo è il nodo centrale della risposta -, con provvedimento dirigenziale n. 5135/2003, è stata ufficialmente iscritta all'albo pubblico delle sedi accreditate presso la Regione Valle d'Aosta per le seguenti tipologie formative: obbligo formativo e apprendistato in esso ricompreso e formazione continua e permanente. Tale accreditamento, che si rifà a una serie di criteri che sono di fonte europea - Fondo sociale europeo -, viene concesso solo agli enti formativi che rispondono positivamente a determinati requisiti di qualità richiesti dalle norme europee e questi enti devono dimostrare capacità programmatoria, organizzativa e realizzativa dei corsi di formazione. Si sottolinea, infatti, che il compito e il ruolo di un ente formativo consiste nel possedere le capacità organizzative, le strutture, il personale, i contatti con i potenziali docenti e gli enti che possono fornire il proprio personale per la tenuta delle lezioni e quindi saper organizzare e gestire lo svolgimento dei corsi a prescindere dall'ambito e dal settore che tali corsi hanno ad oggetto, non nel possedere una propria esperienza o attività svolta nel particolare settore oggetto del corso stesso. La gestione dei contenuti, delle materie affrontate, la tenuta delle lezioni è affidata al corpo docente selezionato proprio in relazione alle tematiche del corso, che possono essere le più disparate, e non è una competenza che deve appartenere ad un ente formatore, il quale deve invece essere in grado di affrontare l'organizzazione generalista di un corso di formazione, indipendentemente dalle tematiche oggetto dello stesso.

I docenti sono stati scelti secondo i seguenti criteri: per le materie di carattere generale e non specifiche del settore, sono stati individuati docenti qualificati, i quali già precedentemente avevano collaborato con la fondazione, sempre in relazione alle medesime materie, e che hanno avuto un riscontro positivo anche in relazione al questionario di gradimento che la fondazione sottopone agli allievi dei propri corsi; per le materie specifiche di carattere ambientale, la selezione dei docenti è avvenuta in collaborazione con l'AGENVA (Associazione di categoria rappresentante le guide escursionistiche naturalistiche) e con altri enti operanti nel settore ambientale i quali hanno fornito le proprie indicazioni relativamente a nominativi di comprovata competenza ed esperienza nel settore.

Si è deciso di utilizzare la fondazione con la logica di ottimizzare una struttura che possiamo considerare come afferente all'Amministrazione regionale e che, fino ad oggi, non è stata sufficientemente adoperata. La nostra logica sarà di locare lì tutti i corsi che hanno a che fare con la formazione turistica, con i diversi operatori turistici del settore, sempre che sia consentito, perché sappiamo che alcuni fondi del Fondo sociale europeo devono andare a bando, quindi si faranno i bandi e chi vince vince.

In relazione al secondo punto, la preselezione per l'accesso al corso si è resa necessaria in conseguenza del grande numero di richieste pervenuto - oltre 300 - e dell'oggettiva impossibilità di organizzare un corso per un numero di allievi superiore a 60. La preselezione è stata prevista all'articolo 5 del bando ed è consistita in un preliminare accertamento orale della conoscenza delle lingue ufficiali della Valle, italiano e francese, consistente in una presentazione del candidato e nella conversazione su argomenti attinenti la professione. Superata questa fase, la preselezione è avvenuta per titoli secondo quanto previsto al suddetto articolo 5 e quindi, considerando il titolo di studio finale, la residenza in uno dei comuni compresi nel territorio dei parchi o delle aree protette della Valle d'Aosta, le specializzazioni professionali nella materia, le iscrizioni negli elenchi dell'Ufficio del lavoro, lo svolgimento di un lavoro part time, al fine di poter redigere una graduatoria ed individuare i primi 60 della stessa che avrebbero potuto quindi partecipare al corso di formazione.

Sappiamo che vi sono state parecchie persone che sono state escluse e dispiace che quelli che teoricamente avrebbero potuto partecipare al corso siano 202. Nella riunione della Giunta di lunedì proporrò ai colleghi di organizzare un secondo corso per guide naturalistiche, che tenga conto degli esiti di questa preselezione quindi, oltre ai 60 che potranno svolgere nei prossimi giorni il corso, ce ne saranno 60 che potranno partecipare al corso. Questo non soddisferà ma, a fronte della massa enorme che non prevedevamo, mi pare una soluzione ragionevole.

In relazione al terzo punto, vorrei esprimere queste considerazioni. Sede di svolgimento del corso: si tratta della sede dell'ente formatore che ha a disposizione le aule e le attrezzature necessarie per l'esecuzione del corso. Requisiti per l'ammissione al corso: i requisiti sono fissati dalla legge regionale n. 1/2003, non sto qui ad elencarli perché sono noti. Durata: la durata del corso è stata ampliata, rispetto ad un'ipotesi iniziale di 180 ore, in seguito ad incontri con l'AGENVA che ha richiesto una formazione più elevata. Teniamo conto che le vecchie guide naturalistiche avevano una formazione di circa 100 ore, noi ne abbiamo proposte 180, la durata finale del corso è risultata, pertanto, pari a 255 ore di lezioni teoriche e pratiche e a 4 giornate di stage. Quota di partecipazione: lo svolgimento di un corso di formazione per l'abilitazione all'esercizio di una professione, il quale comporta per l'Amministrazione regionale il sostenimento di notevoli costi finanziari e di un grande lavoro organizzativo, ha la finalità di consentire l'abilitazione di futuri professionisti che andranno ad operare sul territorio e non semplicemente il soddisfacimento di esigenze culturali, che poi non verranno tradotte in attività professionale. Una quota di partecipazione per l'iscrizione al corso quindi ha proprio la finalità di responsabilizzare i candidati che intendono iscriversi, di avere quali candidati persone effettivamente motivate alla partecipazione e non iscritte solo perché il corso è gratuito ed interessante. Materie di insegnamento: come già detto, sono state considerate le materie di base generali e specifiche volte a costruire la competenza professionale della figura della guida escursionistica naturalistica e, ripeto, tutto ciò è avvenuto, come previsto per legge, in concertazione con l'associazione rappresentante di categoria.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Intanto ringrazio l'Assessore per la sua ampia e dettagliata risposta sulla interrogazione.

Devo darle, Assessore, un elemento personale relativamente a questo corso: nella mia non più brevissima attività consiliare - sono circa 6 anni - non ho mai ricevuto tante segnalazioni di protesta rispetto al bando, in particolare sui criteri di preselezione. Mi limiterò a replicare su questo punto perché, secondo me, il bando "fa acqua" da molte parti, ma la preselezione è la goccia che fa "traboccare il vaso".

Come lei giustamente ha riferito, una volta superata la prova di conoscenza delle due lingue ufficiali, si è andati ad una preselezione per titoli, attraverso dei criteri che mi permetto di definire, con molta moderazione, discutibili; dei criteri peraltro illegittimi, come quello che privilegia la residenza in alcuni comuni rispetto agli altri. Ormai, dal punto di vista legale, è un dato acquisito che la residenza non può costituire impedimento all'accesso ad una professione; qui venivano avvantaggiati, con una logica assai discutibile i residenti nei comuni dove vi sono dei parchi naturali o aree protette; così che, gli abitanti in comuni di media montagna, che non hanno la fortuna di rientrare in un parco naturale e in un'area protetta, non hanno le stesse condizioni di partenza rispetto agli altri. Questo è un primo punto. Vi sono poi, sempre fra la valutazione dei titoli, dei punteggi che favoriscono sfacciatamente alcune categorie a scapito di altre, in maniera del tutto immotivata. L'esempio più clamoroso è quello dei maestri di sci, i quali ottengono, per il solo fatto di avere quella abilitazione, un punteggio superiore agli altri. Si è detto: "i maestri di sci hanno conoscenze di nivologia" - credo che si chiami così - ma cosa c'entra? Potrebbero esserci candidati fra i più grandi esperti in Europa di nivologia, senza essere maestri di sci, e che non hanno potuto accedere al corso; questo è tanto vero che 15 dei 300 e oltre candidati erano maestri di sci e 11 di loro sono entrati nei primi 60.

Non si è poi data alcuna importanza alla preparazione di base e alle motivazioni. Credo che, se deve esserci uno sbarramento - perché capisco che, con 300 domande per 60 posti, si debba trovare un criterio di selezione: un test attitudinale, un test di conoscenza di base, un test motivazionale -, non ci si può mettere a tavolino ed inventarsi una tabella sulla base di criteri discutibili, ma questo è tanto vero che faccio un esempio di quanto sia assurda questa preselezione e spero di non offendere l'interessata. Se si fosse iscritta a questa preselezione la Prof.ssa Augusta Cerutti, docente universitaria, glaciologa di fama mondiale, massima esperta in Valle d'Aosta di questioni naturalistiche, sarebbe arrivata fra le ultime, non sarebbe entrata nei primi 200 perché non fa il maestro di sci, perché non è guardia forestale, perché non abita a Rhêmes, ma ad Aosta o a Courmayeur, eccetera. Si sono infatti definiti dei criteri cervellotici! Non so poi se dietro la scelta di questi criteri vi fosse lo scopo di favorire qualcuno o solo imperizia, negligenza, dabbenaggine. Fatto sta che le nostre osservazioni critiche su questa preselezione e questo bando rimangono intatte. Apprendiamo oggi che verrà fatto un secondo bando in cui verranno recuperati altri 60 candidati, i primi esclusi. Certo è che si tratta di altri 60 candidati - dal 60° al 120° - selezionati sulla base degli stessi discutibili criteri di preselezione.