Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 321 del 14 gennaio 2004 - Resoconto

OGGETTO N. 321/XII - Piano di ristrutturazione degli uffici postali predisposto da Poste italiane. (Interrogazione)

Interrogazione

Tenuto conto che recentemente i sindacati valdostani hanno chiesto al Presidente della Regione di intervenire in merito al piano di ristrutturazione degli uffici postali predisposto da Poste Italiane, che tra l'altro prevede una drastica riduzione degli orari e delle funzioni degli sportelli di alcuni comuni valdostani, accorpati nel "Progetto External" a un "ufficio madre" che ne regolerebbe le attività del personale in servizio, con il rischio, secondo i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori, di una possibile e futura chiusura degli uffici più piccoli, con la conseguente ricaduta occupazionale;

Sottolineata anche la preoccupazione esternata al riguardo dai Sindaci di alcuni comuni valdostani;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

Il Presidente della Regione per sapere:

1) quali sono le iniziative già intraprese o che stanno per esserlo al fine di fronteggiare tale problematica;

2) se ritiene opportuno adoperarsi al fine di garantire ai lavoratori postali valdostani la massima salvaguardia occupazionale, garantendo nel contempo la permanenza degli uffici postali anche nei comuni valdostani più piccoli.

F.to: Lanièce - Salzone - Comé

Président - La parole au Président de la Région, Perrin.

Perrin (UV) - L'Administration régionale considère, depuis longtemps, la question du service postal en Vallée d'Aoste avec une attention toute particulière et même avec une certaine préoccupation: j'ai déjà eu l'occasion de l'expliquer à plusieurs reprises devant cette Assemblée.

Les inquiétudes dues à la situation actuelle sont nées du changement de statut juridique et économique des "Postes italiennes": devenues une société par actions, celles-ci ont amorcé une politique de réduction des coûts et de rationalisation - disent-eux - des tâches inhérente à leur nouvelle nature. Face à cette évolution, l'Administration régionale a toujours indiqué aux représentants de cette entreprise qu'elle était très attachée à la présence active des Postes sur notre territoire, avec différentes initiatives que nous avons faites et des rencontres et, surtout, notamment en raison du service que les "Postes" font à notre région en faveur de la lutte contre le dépeuplement de montagne, ayant les bureaux de poste sur tout le territoire.

Les "Postes italiennes" nous ont toujours assuré qu'elles avaient la ferme intention de maintenir en place les bureaux de poste en activité, nonobstant les opérations de rationalisation de la production que l'entreprise a programmé - voir le transfert des activités du centre de tri de Saint-Christophe - ainsi que les éventuelles interventions, de modification ou réduction des horaires d'ouverture des bureaux moins actifs, selon des modalités mises en place avec l'accord des syndics concernés. Là il y a tout un programme qui est en train de se préparer, qui est un programme élaboré par le consortium des entités locales avec "Postes italiennes".

L'Administration régionale entend donc poursuivre ses efforts pour que les Valdôtains disposent d'un service postal de qualité couvrant tout le territoire et, par conséquent, pour le maintien des emplois. Je vous précise, à ce propos, que d'ici la fin de la semaine, nous aurons une réunion avec les secrétaires régionaux des syndicats concernés et qu'en compagnie de "CELVA", nous rencontrerons de nouveau les représentants des "Postes italiennes" dans les plus brefs délais, afin d'étudier concrètement toutes les initiatives susceptibles de contribuer à résoudre les problèmes du service postal dans notre région.

Président - La parole au Vice-président Lanièce.

Lanièce (SA) - Prendiamo atto della risposta data dal Presidente della Regione, dalla quale emerge che in questi giorni vi sarà un incontro con i sindacati e, assieme al "CELVA", con i rappresentanti di "Poste italiane": questo vuol dire che tale iniziativa è servita per accelerare detti incontri.

Il motivo della presentazione di questa interrogazione deriva dal fatto che ci siamo resi conto che, da un lato, le iniziative poste in essere da "Poste italiane" sono la conseguenza del fatto che l'azienda vuole mettere in atto azioni di razionalizzazione e ottimizzazione degli orari. Ma la nostra preoccupazione, e quella degli stessi sindaci dei paesi coinvolti nel "Progetto External", è che tale progetto non sia l'anticamera della chiusura degli uffici postali nei paesi più piccoli: questo ci ha portato ad essere fortemente preoccupati e a portare di nuovo il problema in aula, proprio per invitare la Regione a porre in essere tutte le azioni possibili per evitare quanto sopraesposto, perché dobbiamo tener conto che gli uffici postali hanno anche una funzione sociale e sono molto importanti nella "lotta allo spopolamento" delle vallate. Far venir meno un servizio così importante come un ufficio postale, in certi paesini, è un po' come chiudere i negozi di alimentari! Negli anni passati abbiamo avuto molte polemiche e preoccupazioni al riguardo.

Invitiamo il Presidente ad accelerare queste iniziative, per capire meglio quali sono le finalità ultime delle "Poste italiane", tenuto conto che la Provincia di Bolzano ha recentemente stipulato una convenzione con le "Poste", con la quale viene fissato il mantenimento degli uffici postali e vengono attribuiti agli stessi altri servizi: questo può essere un riferimento da prendere in considerazione.

Sappiamo anche che il "CELVA" ha stanziato 60.000 euro, per il 2004, per chiedere il mantenimento degli uffici postali sul territorio. Penso che se teniamo conto di tutto ciò, abbiamo alcuni elementi con i quali si può cercare di agire, alla luce delle forti preoccupazioni delle persone e dei sindaci, per far sì che l'iniziativa di "Poste italiane" di ottimizzazione degli orari non sia il preludio alla chiusura degli stessi uffici, tenuto conto che in alcuni di questi 12 comuni coinvolti - Challand-Saint-Victor, Introd e Gressoney -, già oggi c'è stata una riduzione del 50% dell'orario e questo è un segnale di forte preoccupazione.

Invitiamo quindi il Presidente - che ha dimostrato la sua sensibilità - a continuare in questa azione, a cercare di porre in essere tutte le azioni possibili per evitare che tali uffici chiudano in futuro, in quanto ciò apporterebbe un grosso danno per la funzione pubblica e sociale che tali uffici svolgono nei nostri paesi.