Oggetto del Consiglio n. 313 del 19 dicembre 2003 - Verbale
OGGETTO N. 313/XII - IMPEGNO PER L'ADOZIONE DI STRUMENTI NORMATIVI PER ATTIVARE UN SISTEMA DI PROTEZIONE SOCIALE PER I LAVORATORI ASSUNTI CON CONTRATTI ATIPICI. (Approvazione di mozione)
Il Presidente PERRON dichiara aperta la discussione sulla mozione indicata in oggetto, presentata dai Consiglieri Secondina SQUARZINO, CURTAZ e RICCARAND e e iscritta al punto 37 dell'ordine del giorno dell'adunanza.
Illustra il Consigliere Secondina SQUARZINO.
Interviene il Consigliere BORRE, che annuncia la presentazione di un nuovo testo concordato dai Consiglieri Secondina SQUARZINO, SANDRI, BORRE, COMÉ e FRASSY.
IL CONSIGLIO
- nel nuovo testo concordato;
- ad unanimità di voti favorevoli (presenti e votanti: ventotto);
APPROVA
la sottoriportata
MOZIONE
Il Consiglio regionale
PRESO ATTO dell'attuale trasformazione del mercato del lavoro che vede la crescita di nuove forme di impiego e dei cosiddetti contratti di lavoro atipici;
CONSIDERATO che nel piano di politiche del lavoro vigente e soprattutto in quello in fase di elaborazione sono previste azioni e interventi volti a favorire la stabilizzazione nel rapporto del lavoro e a combattere la precarizzazione;
CONSTATATO che per queste tipologie di lavoratori va potenziata la formazione e la qualificazione e va verificata la possibilità di estendere il sistema di tutela attraverso la progettazione di strutture mutualistiche per il sostegno in caso di malattia, infortunio e congedi parentali;
RITENUTO che anche la Regione Valle d'Aosta debba proseguire nell'elaborazione di strumenti normativi per attivare un sistema di protezione sociale e che in tale azione vadano coinvolti le parti interessate, ivi compresi i soggetti sociali e imprenditoriali ricompresi nel patto per lo sviluppo;
IMPEGNA
la Giunta regionale:
- a verificare tipologia, incidenza e dimensioni nel mercato del lavoro regionale di questa forma di impiego;
- a studiare, con il coinvolgimento dei soggetti interessati, le modalità più opportune per rispondere a tali esigenze;
- a presentare, entro sei mesi, nelle rispettive commissioni consiliari competenti, i risultati di tale studio e le eventuali proposte individuate.
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