Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 312 del 19 dicembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 312/XII - Impegno a predisporre efficaci strumenti di controllo degli atti e dei comportamenti dell'apparato burocratico regionale. (Approvazione di mozione)

Mozione

Tenuto conto che l'Amministrazione regionale è stata recentemente coinvolta dell'ennesimo scandalo che ha interessato il settore dei lavori pubblici, in riferimento all'appalto delle opere del post-alluvione;

Osservato che negli ultimi anni la corruttela e gli abusi all'interno dell'Amministrazione si sono particolarmente diffusi;

Ritenuto che tale stato di cose sia determinato anche dalla notoria carenza di controlli interni, così come verificato compiutamente dalla stessa Commissione Speciale che si occupò degli illeciti collegati all'attività dell'Ufficio Stampa della Giunta regionale;

Ricordato che in occasione del Consiglio regionale del 24/09/2003, il Presidente della Regione annunciò l'intenzione di affrontare il problema, anche attraverso la costituzione di una Commissione tecnica ad hoc;

Creduto che il problema dei controlli interni vada affrontato con determinazione ed urgenza;

Il Consiglio regionale

Impegna

il Governo regionale ad adottare tutte le iniziative legislative ed amministrative ritenute idonee a prevenire la commissione di atti illeciti da parte dei dirigenti e dei funzionari regionali, attraverso la predisposizione di efficaci strumenti di controllo degli atti e dei comportamenti;

Impegna altresì

lo stesso governo a relazionare in Consiglio regionale sullo stato delle iniziative assunte in riferimento alla problematica in esame entro tre mesi dall'approvazione della presente mozione.

F.to: Curtaz - Riccarand - Squarzino Secondina

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Penso di poter illustrare questa mozione in tempi brevi: mi pare che il tenore della medesima sia abbastanza chiaro.

Riteniamo che anche l'ultima vicenda giudiziaria, quella relativa ai lavori del post-alluvione, che ha interessato finora alcuni dipendenti regionali e diversi imprenditori della nostra regione, interroghi i politici e questa Assemblea, ancora una volta, sul problema dei controlli. Problema che si era posto in maniera molto pregnante, giusto un anno fa, a seguito di una vicenda certo assai diversa rispetto a quella più attuale, ma una vicenda che aveva avuto delle ripercussioni pesanti anche di carattere politico, atteso il coinvolgimento di alcuni politici. Per fortuna, qui, il livello politico non è stato finora toccato dall'inchiesta. Si tratta però di un'inchiesta che, ancora una volta, porta alla ribalta il tema dei controlli.

In questi anni si è avuto via via un affievolirsi nell'attività amministrativa dei controlli cosiddetti "esterni", provenienti da organi e da istituzioni diverse rispetto a quelle che emettono gli atti amministrativi, ed è stato un percorso condivisibile; tuttavia, si è verificata una sorta di "vuoto" perché, alla carenza di controlli esterni, non si sono sostituiti dei controlli interni, che pure dovrebbero avere un'efficacia dissuasiva rispetto alla commissione di atti illeciti e rispetto all'adozione di atti amministrativi nulli o annullabili.

Ricordo che il problema fu affrontato molto seriamente dalla Commissione consiliare di inchiesta che si occupò del "caso Maccari"; questa commissione presentò un'ampia relazione al Consiglio che venne votata all'unanimità. Evidentemente tutte le forze politiche condividevano la denuncia delle carenze che venivano evidenziate in quella commissione.

Voglio ricordare anche un altro passaggio. A seguito di una nostra iniziativa ispettiva, il Presidente della Regione - se non sbaglio, era il 24 settembre 2003 -, annunciò l'intenzione di affrontare il problema anche attraverso la costituzione di una commissione tecnica ad hoc. Non abbiamo avuto notizie circa la costituzione o meno di questa commissione, anche se ho ragione di temere che la stessa non sia mai stata istituita o, se istituita, non abbia ancora iniziato a lavorare, perché non abbiamo alcuna notizia al contrario. In sostanza, riteniamo che questo tema vada finalmente affrontato, con urgenza e determinazione, perché non si può più aspettare oltre!

Cosa chiediamo con questa mozione? Chiediamo al Governo regionale di dare concretezza ai suoi impegni che ha annunciato in quest'aula, assumendo le iniziative legislative ed amministrative ritenute idonee a prevenire atti illeciti da parte di dirigenti e funzionari, attraverso la predisposizione di efficaci strumenti di controllo degli atti e dei comportamenti.

Voglio fare un'osservazione. Nel mese di settembre, quando il Presidente annunciò la costituzione della commissione, a noi era sembrato di capire che questa sarebbe stata costituita da dirigenti interni. Già allora feci un'osservazione che voglio ribadire. Non abbiamo nulla in contrario a che questo argomento venga affrontato da una commissione tecnica, ci sembra anche un'iniziativa ragionevole. Ritengo però assai importante che questa commissione tecnica venga integrata anche da esperti provenienti dall'esterno dell'Amministrazione, per due ordini di motivi: perché le professionalità esterne sono sempre utili, portando esperienze nuove, contributi diversi, idee a cui magari noi non abbiamo pensato, e poi perché - senza voler essere maliziosi! - diventa difficile che siano gli stessi destinatari di una normativa più rigida ad elaborarla.

Mettiamo pure - se lo ritenete opportuno - in piedi una commissione di esperti che valuti il problema, con componenti dell'Amministrazione regionale interna, ma cerchiamo di integrarla con membri esterni che possono dare quella apertura ed essere più incisivi, perché in genere il dirigente che opera in una commissione ha una visione autoassolutoria del suo lavoro, vede piuttosto i controlli come un impiccio e questo un dirigente onesto ha anche ragione di ritenerlo, per certi versi! Credo che il problema vada studiato con la massima apertura.

Mi permetto di fare un passo in avanti, una piccola proposta che potrà essere tenuta in considerazione dal Governo regionale o dagli esperti; è una proposta già avanzata in sede di commissione di inchiesta sul "caso Maccari" proprio da esperti, da un professore universitario che ne consigliava l'adozione: si tratta dei controlli degli atti amministrativi con un sistema "a campione"; si faceva questa osservazione - secondo me, fondata -, anche sulla base di esperienze di carattere aziendale, privatistico. Se si controlla tutto, si finisce per non controllare niente, perché ormai, per la mole di atti amministrativi e di lavoro che viene fatta nella nostra Regione, è impossibile ogni forma capillare di controllo, quindi bisognerebbe studiare un meccanismo di controllo cosiddetto "a campione".

Mi sembra che potrebbe funzionare, per esempio, l'istituzione di una sorta di ispettorato interno, magari di ciascun assessorato, costituito da persone che vanno negli uffici a fare dei controlli, non con una funzione repressiva, ma con una funzione preventiva. Molte volte vediamo che le procedure sono male eseguite, vi sono degli errori, non perché vi sono dietro finalità illecite, ma perché vi sono negligenze, a volte l'ignoranza di certe normative. Spesso noto che gli atti amministrativi sono male motivati, o per niente motivati, e ciò che sarebbe causa di annullamento. Poi spesso non succede nulla in concreto perché non è che fuori di qui vi siano molti cittadini, i quali, entro 60 giorni, fanno ricorso al TAR! Meno male, perché se lo facessero, penso che metà degli atti amministrativi verrebbero annullati per carenza di motivazione! La motivazione non è solo un dato formale, ma consente di capire perché è stato adottato quell'atto amministrativo. È necessario che sulle motivazioni vi sia un controllo.

Cosa chiediamo, con molto buon senso, a nostro giudizio? Chiediamo che il Governo regionale dia gambe a queste volontà già espresse in questa sede e si faccia promotore, egli stesso, di iniziative legislative o amministrative ritenute idonee ad affrontare questa tematica. Chiediamo inoltre che il Governo relazioni in Consiglio regionale sullo stato delle iniziative che ha assunto entro tre mesi dall'approvazione della presente mozione.

Président - Le débat est ouvert. La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Ritengo che questo sia un argomento di interesse di tutto il Consiglio regionale, quindi chiederei una riunione dei Capigruppo, per verificare se è possibile concordare una formulazione che vada bene per tutto il Consiglio. Ne approfitterei inoltre per verificare la mozione al punto 37 dell'ordine del giorno: anche quella potrebbe essere vista dai Capigruppo, per avere una lettura unanime del Consiglio.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 9,25 alle ore 9,52.

Président - Nous reprenons nos travaux. La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - È già stato depositato presso la Presidenza un testo emendato della nostra mozione; la riunione dei Capigruppo ha consentito di apportare alcune modifiche, chieste da vari gruppi politici, che la ampliano. Il deliberato rimane praticamente invariato, salvo per quanto riguarda il termine per la relazione del Governo al Consiglio regionale sullo stato delle iniziative assunte, che passa dai proposti tre mesi a quattro mesi. Questo nuovo testo emendato della mozione ha ricevuto il consenso di tutti i gruppi politici, quindi penso si possa procedere alla votazione della medesima.

Président - Je soumets au vote la motion dans le texte amendé, qui porte la signature des Conseillers Curtaz, Borre, Comé, Frassy et Fiou et dont je donne lecture:

Mozione

Tenuto conto che negli ultimi anni si sono verificati casi di abusi nella gestione amministrativa della Regione;

Ritenuto che tali situazioni siano rese possibili anche da debolezze organizzative e da carenze nei controlli interni, come evidenziato dalla Commissione consiliare d'inchiesta istituita il 5 dicembre 2002, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno del Consiglio;

Richiamate altresì le conclusioni della Commissione consiliare d'inchiesta, in particolare i rilievi in ordine alla necessità di attuare pienamente la l.r. 45 del 1995;

Considerato che il problema della definizione di validi strumenti di controllo di gestione, di valutazione dell'attività amministrativa e di controllo strategico non sia più rinviabile, al fine di realizzare un'amministrazione moderna basata su parametri di legalità, efficienza, economicità, efficacia, imparzialità, produttività, trasparenza e tempestività dell'azione amministrativa;

Impegna

Il Governo regionale a promuovere tutte le iniziative legislative ed amministrative ritenute idonee ad evitare la commissione di atti illeciti nell'attività amministrativa, anche attraverso la predisposizione di efficaci strumenti di controllo degli atti e dei comportamenti;

Impegna altresì

Lo stesso Governo a relazionare in Consiglio regionale sullo stato delle iniziative assunte in riferimento alla problematica in esame entro quattro mesi dall'approvazione della presente mozione.

F.to: Curtaz - Borre - Comé - Frassy - Fiou

Conseillers présents et votants: 25

Pour: 25

Le Conseil approuve à l'unanimité.