Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 295 del 18 dicembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 295/XII - Genesi delle modificazioni apportate al Bilancio 2002 della Gestione straordinaria del Casinò de la Vallée. (Interpellanza)

Interpellanza

Appreso che, su espressa richiesta dell'Assessore regionale al Bilancio, Finanze, Programmazione e Partecipazioni regionali, il Liquidatore ha modificato il bilancio 2002 della Gestione straordinaria del Casinò de la Vallée "cancellando" un presunto credito vantato nei confronti dell'INPS;

Osservato che tale modifica ha sollevato le proteste dell'Organo di Amministrazione della Gestione straordinaria, in nessun modo consultato in riferimento all'iniziativa per la correzione del documento contabile;

Tenuto conto che il Collegio Sindacale non è stato coinvolto nel procedimento di "cancellazione" del credito in oggetto e che neppure è stata aggiornata la relazione al bilancio 31.12.2002 del medesimo Collegio;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per sapere:

1) se l'iniziativa di far modificare il bilancio 2002 della Gestione straordinaria è stata dell'intera Giunta o dell'Assessore competente per materia;

2) perché non sono stati in alcun modo consultati gli Amministratori della Gestione Straordinaria, redattori del bilancio 2002;

3) come intende superare i problemi tecnici e quelli politici emersi in occasione delle sedute della IV Commissione consiliare permanente, proprio in riferimento alla procedura di correzione e di approvazione del bilancio 2002, oltreché alla predisposizione e comunicazione della documentazione afferente.

F.to: Curtaz - Squarzino Secondina

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Nel discutere questa interpellanza cercherò di tener conto del clima prenatalizio, perché di questa vicenda abbiamo discusso a lungo come Consiglieri di opposizione, Commissari della IV Commissione.

È una vicenda che ha subito delle rapide evoluzioni, tant'è che il testo così com'è dell'interpellanza è molto datato, anche perché è un'interpellanza depositata da oltre un mese agli uffici competenti. Nell'interpellanza si parla, ad esempio, di una seconda stesura del progetto di bilancio: oggi già sappiamo che a questa seconda stesura ne ha fatto seguito una terza e che questa terza stesura è passata al vaglio della IV Commissione nei giorni scorsi.

Su tale vicenda, per quanto mi riguarda, credo di non avere ulteriori presentazioni da fare all'interpellanza. Immagino già quali saranno le risposte dell'Assessore, come del resto lui potrà immaginare quali saranno le mie repliche perché ne abbiamo già discusso diverse volte. In ogni caso, ritengo positivo che queste discussioni, avvenute soprattutto in sede di IV Commissione consiliare, siano rese pubbliche in quest'aula, in modo che ognuno si possa fare un'idea di quanto è successo in merito a detta vicenda, e ognuno abbia modo di sentire, fin da ora, quali sono le ragioni della Giunta rispetto a questi continui cambiamenti nei progetti di bilancio relativamente alla Gestione straordinaria del casinò del 2002, tenendo conto che stiamo parlando di un bilancio chiusosi un anno fa, che doveva, entro termini brevi, essere portato all'attenzione del Consiglio e che sarà inevitabilmente portato all'attenzione di quest'ultimo solo nel primo Consiglio del 2004!

Questo per dire che un "parto" così difficile deve avere giustificazioni particolari; resto quindi in attesa delle risposte della Giunta, per poi replicare alle risposte che mi verranno date.

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Il Consigliere Curtaz ha già evidenziato come il contenuto dell'interpellanza sia stato in parte superato dagli eventi, poiché si fanno alcuni riferimenti che sono stati superati dai fatti. Indipendentemente dall'atmosfera natalizia e indipendentemente dal gioco dei vari ruoli, credo che questa sia un'occasione per dare una lettura quanto più onesta e quanto più puntuale dei fatti. Parliamo, ovviamente, sempre a nome di una Giunta che è la Giunta della XII legislatura, quindi tutto sommato acquisiamo tutta l'attività effettuata nei mesi precedenti, ma rispondiamo delle cose che sono state fatte dopo l'8 luglio.

Stiamo parlando di un bilancio riferito all'esercizio 2002, un bilancio che viene redatto dalla Gestione straordinaria e che ha, come riferimento normativo, la legge n. 88/93. In questa legge vi sono le norme che impongono all'organo amministrativo della Gestione straordinaria di presentare un bilancio; nel momento in cui vi fosse un cambio di gestione, il bilancio dovrebbe essere - come nel nostro caso, quindi faccio riferimento subito alla situazione che stiamo vivendo - presentato entro 30 giorni dal cambio di gestione. Questo, per motivi di vario genere, non è avvenuto e l'Amministrazione regionale ha ricevuto il bilancio nel mese di aprile 2003. A partire da quella data, il Consiglio regionale aveva 2 mesi di tempo per approvare detto bilancio: questi 2 mesi di tempo sono caduti all'interno del periodo in cui il Consiglio non si riuniva per le imminenti elezioni regionali, quindi la nuova legislatura ha dovuto affrontare tale problematica.

Ora partiamo dal documento che è stato trasmesso all'Amministrazione regionale: è un documento che, in ossequio alla legge regionale, si compone del bilancio, di una relazione del Collegio sindacale e di una relazione di una società di revisione. "Nulla quaestio" per quel che concerne la relazione del Collegio sindacale e della società di revisione, al contrario, i 3 documenti che compongono e completano il bilancio propriamente detto sono stati redatti da soggetti diversi, o meglio c'è una costanza che è la sottoscrizione di tutti e 3 i documenti da parte del liquidatore e vi è una relazione redatta dall'ex Comitato di gestione e sottoscritta come presa d'atto dal liquidatore.

Quella soluzione un poco mista è da individuare nello spirito di collaborazione che questi vari soggetti hanno voluto mettere sul tavolo. In realtà vi è solo un soggetto preposto a redigere il bilancio: è l'organo amministrativo in funzione nel momento in cui viene presentato il bilancio. Queste sono regole ormai accolte e accettate, perché fanno riferimento al Codice civile.

Diversa è la situazione ovviamente della fase di liquidazione, perché il Codice civile, in un altro articolo, impone ai liquidatori, nel momento in cui entrano in funzione, di ricevere da parte degli ex amministratori - i quali, dal momento in cui la società o l'ente viene messo in liquidazione, perdono tutta la loro funzionalità e non esistono più - l'inventario e il conto della gestione dalla data dell'ultimo bilancio approvato alla data di messa in liquidazione. Abbiamo quindi 2 momenti diversi: il primo, è il conto della gestione della fase che trascorre dalla data dell'ultimo bilancio approvato alla data di messa in liquidazione e, cosa diversa, è il bilancio.

È intuitivo che, essendo la liquidazione coincidente con la fine dell'anno, che l'ex Comitato di gestione è ormai decaduto dal 1° gennaio 2003 e senza più nessun potere di parlare a nome della Gestione straordinaria, vi debba essere la fornitura di tutti gli elementi dal 1° gennaio 2002 al 31 dicembre 2002. Tali dati dovevano essere raccolti dal liquidatore e tradotti nel bilancio, e anche qui è intuitivo che, dal punto di vista formale, detto bilancio portava alla sottoscrizione del liquidatore, ma dal punto di vista sostanziale dava conto di una gestione non imputabile al liquidatore, perché ovviamente non da lui effettuata!

Fatta questa premessa, per stare all'interpellanza, chi poteva avere "potere-dovere" di modificare il bilancio? Solo ed esclusivamente il liquidatore! Questo è quello che viene detto in pareri acquisiti dall'Amministrazione regionale e dal Collegio sindacale. È chiaro che ciò non viola alcuna altra competenza, perché il bilancio, fintanto che non è approvato, si definisce tecnicamente e volgarmente "bozza di bilancio"; quindi l'estensore, colui che ha la responsabilità di redigerlo, può sempre, prima della sua approvazione, se ricorrono certe condizioni, modificarlo. Qualora il bilancio approdi all'organo che deve approvarlo (nelle società: l'assemblea; nella nostra Gestione straordinaria: il Consiglio regionale) può intervenire - ormai la giurisprudenza maggioritaria accoglie questa possibilità -, può approvare, può bocciare, può modificare il bilancio; ecco qual è stata l'attività.

Cercando di fare una lettura combinata del Codice civile e della legge regionale, la Giunta - come ho detto nella commissione competente - in virtù dell'articolo 9 della legge regionale può e deve controllare, lo leggo: "L'applicazione da parte della gestione straordinaria regionale del disciplinare…" (e dico che all'interno del disciplinare si parla del bilancio, quindi il bilancio non è una cosa avulsa dalla gestione, il bilancio è una parte integrante, è quella che dà la rappresentazione della gestione) "… di cui all'articolo 6, è sottoposta al controllo della Giunta regionale, la quale, in qualsiasi momento, può far effettuare controlli amministrativi e contabili e richiedere la comunicazione di notizie e di documentazione, al fine di verificare l'andamento della gestione straordinaria regionale. La Giunta regionale può altresì assumere notizie e informazioni dai componenti del Comitato di gestione e dal Collegio dei revisori, dalle società di revisione di cui all'articolo 5 quater, ed eseguire ispezioni presso la sede sociale.".

Da lì, la Giunta regionale, nella persona del sottoscritto, ha trasmesso a più fasi delle richieste di documentazione e di pareri al Collegio sindacale e al liquidatore. Vi voglio anche qui leggere il tenore della lettera, perché a volte in modo coerente dagli organi di stampa sembra vi sia stata un'interferenza, e quindi vi leggo quella del Collegio dei revisori: "In sede di relazione al bilancio 2002, il Collegio dei revisori ha segnalato la criticità di iscrizione a bilancio di un credito verso l'INPS per 3,348 milioni di natura incerta. Tale criticità viene rappresentata pure dalla Deloite & Touch, paragrafo 3, nella relazione di revisione dell'8.3.2003 e risulta oltretutto reiterativa di analogo rilievo formulato dalla Regione al Collegio dei revisori del bilancio 2002.".

Peraltro, a dire il vero, era stato evidenziato anche dalla società che aveva effettuato la revisione. "In considerazione della problematica evidenziata, si ritiene opportuno richiedere a codesto spettabile Collegio di esplicitare con modalità più analitiche, precise e definite, le conclusioni in merito alla valutazione del bilancio, al fine di riferire compiutamente se del caso e qualora richiesto nelle sedi competenti, in sede di approvazione del bilancio medesimo.". Vedete quindi che l'attività effettuata è al fine di acquisire informazioni che potessero essere utili sia al confronto in commissione, sia al confronto in quest'aula. Dello stesso tenore è la richiesta nei confronti del liquidatore: "Si richiede di essere informati in merito allo stato del contenzioso relativo…" (quello dell'INPS), e questo sempre per poter dare gli elementi, ma non fra le righe, proprio in modo esplicito!

A fronte di questa corrispondenza lo stesso liquidatore, in data 21 ottobre, affermava: "Per quanto sopra il liquidatore conferma anche oggi…" (con questo vuol dire che lo ha già detto prima, se non sbaglio!) "… il suo parere negativo in merito all'iscrizione del credito in parola, che fra l'altro sarebbe ben superiore come importo a quanto iscritto in bilancio 2002 come già comunicato con la nostra precedente del 3 ottobre, per cui il bilancio stesso andrebbe rettificato nel senso sopraindicato con la postazione del passivo patrimoniale di un fondo di svalutazione di pari importo e con conseguente rettifica del risultato di esercizio.".

Ora mi pare che tutta la documentazione porti a una lettura molto sobria di quanto è accaduto e, da questo punto di vista, non abbiamo difficoltà di interpretazione, perché è tutto raccolto in comunicazioni ufficiali protocollate dall'Amministrazione regionale. Nelle parole, nei dibattiti probabilmente si esprimono delle cose, se ne capiscono delle altre, per cui alla fine, come ha detto molto bene il Consigliere Curtaz, potevo capire anticipatamente la sua domanda, lui immaginare la mia risposta e io, a mia volta, immaginare la sua controdeduzione. Oltre al gioco delle parti, dovremmo attenerci alle letture un poco oneste, perché tutto questo dovrebbe essere un'attività che permette di far emergere lo stato delle cose.

Rischiamo di formalizzarci facendo un girotondo che va a citare il Codice civile e le leggi regionali, ma che ha come obiettivo quello di far emergere la realtà, dare un bilancio che risponda ai requisiti del Codice civile, che sia attendibile e soprattutto vero. Non so se tutti condividono questo tipo di impostazione, ma tutto è rivolto nel far emergere lo stato delle cose; alla fine, sembra che si perda di vista qual è il nostro compito: il nostro compito è quello di dare una rappresentazione reale ai fenomeni contabili che hanno caratterizzato la gestione!

Non vorrei fare dei proclami, ma inviterei ad accendere un dibattito forte, rivolto alla sostanza, senza superare le forme che sono indicate nel nostro ordinamento.

La domanda posta al punto 2) dell'interpellanza non è corretta, sugli ex amministratori, come il Consigliere Curtaz sa - quindi, da un certo punto di vista, mi stupisco che dica una cosa del genere! - … basta andare a prendere il bilancio, anche quello trasmesso il 1° aprile, per vedere che lo stesso non è firmato dagli amministratori del Comitato di gestione…

(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

… il bilancio non è firmato! È semplice, si va a prendere il titolo, si va a vedere bilancio, si fa un'azione meccanica in cui si girano le pagine e si vede che alla fine non c'è alcuna firma, tant'è che nella relazione c'è la firma del liquidatore! Mi dispiace che il Consigliere Curtaz mi dica che i redattori del bilancio sono loro, perché non è così!

Ho trasmesso una documentazione, e invito anche i Consiglieri a prenderne visione, perché, nel lontano dicembre 2002, anche il Presidente dell'ex Comitato di gestione, che allora era nel pieno delle sue funzioni, inviava una lettera all'allora Presidente della Regione del seguente tenore: "Le attuali norme di legge attuative… legge n. 88/93 e… deliberazione della Giunta n. 311 del 4 febbraio 2002 prevedono la decadenza dal 1° gennaio 2003 degli organi di gestione straordinaria.". Fin qui abbiamo fatto non dei voli, ma abbiamo… Credo che la seconda frase sia illuminante per tutti (anche qui non mi affido all'esegesi della dichiarazione, ma ad una frase scritta e sottoscritta) e dice: "Questo comporta l'incombenza esclusiva del liquidatore nella formulazione del bilancio di esercizio riferito all'anno 2002.".

Abbiate pazienza, credo che questa frase detta dal Presidente dell'ex Comitato di gestione sia illuminante (perché questa è a firma del Presidente, in data 30 dicembre), poiché lo stesso, prima ancora di decadere, dice che l'esclusiva competenza spetta al liquidatore…

(interruzione del Consigliere Curtaz, fuori microfono)

… non capisco la domanda. È una battuta che non capisco, però denuncio anche i miei limiti, non è che capisco tutto, o meglio, a volte capisco, però rimango un poco stupito perché, ripeto, immagino che la mia attività come quella dei miei più esperti e più bravi colleghi sia rivolta non già ad una sterile polemica, ma a dare un contributo a quest'aula; se così non fosse, faremmo un'attività di spreco del tempo, non andremmo a finire da alcuna parte!

Per quanto riguarda la terza domanda, credo che sia di fatto superata, nel senso che, nelle varie audizioni e ancora quella della settimana scorsa, vi sia stata la possibilità da parte dei Commissari di ricevere tutta la documentazione.

Voglio anticipare una questione, perché questo sarà un discorso che ritornerà, in quanto all'interno di questa interrogazione si fanno delle indicazioni. Ovviamente mi sono confrontato con i vari soggetti e all'interno dell'attività, il Collegio sindacale, avendo una sua autonomia, ha acquisito anch'esso dei pareri. Allora per ricordarvi che il liquidatore, nel riformulare il proprio bilancio - la seconda versione, immaginando di averne tre - ha ritrasmesso un bilancio alla Giunta, che ha ritrasmesso un documento che informalmente, tramite corrispondenza, era stato trasmesso alle commissioni, lì, nella deliberazione, si fa una semplice trasmissione, e qualcuno eccepisce: "qui non vi è il parere del Collegio dei revisori e non vi è il parere della società di revisione"… ora, il parere acquisito dal Collegio sindacale dello studio Fubini Iorio Cavalli, un parere a firma del prof. Iorio, dice testualmente che: "qualora la riformulazione del bilancio da parte dell'organo amministrativo non comporti modifiche diverse da quelle richieste dal Collegio dei revisori, non vi è…", quindi già preliminarmente acquisisce il fatto che l'organo amministrativo può fare più versioni e può intervenire sulla sua bozza, ma in più dice che, se interviene, lo modifica e non fa modifiche diverse rispetto a quelle chieste dal Collegio dei revisori, non vi è la necessità di una nuova relazione. Ecco perché la Giunta ha trasmesso una seconda versione con un bilancio rettificato, ma con le relazioni acquisite in data aprile 2003: anche lì, abbiamo sia un conforto logico, sia un conforto dottrinale!

La terza versione, al contrario, non recepisce solo indicazioni del Collegio dei revisori, ma modifica il bilancio anche per aspetti diversi; ecco che a quel punto la dottrina impone una nuova relazione sia da parte del Collegio dei revisori, sia della società di revisione, e così è stato fatto. Le commissioni, nella terza versione - in realtà la seconda versione ricevuta dalla commissione - hanno avuto 3 documenti nuovi e, per dare un ulteriore supporto, il liquidatore, oltre a manifestare compiutamente nella sua relazione il perché ha fatto le modifiche, ha indicato la norma di riferimento, ovvero i principi contabili redatti dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti, norme a cui si attengono gli amministratori per redigere il bilancio. Il principio contabile n. 29 non solo dà la facoltà, ma impone agli amministratori di modificare il bilancio, il termine usato è "devono", non "possono", ma "devono" modificare il bilancio se, dalla data di approvazione del Consiglio di amministrazione o comunque dell'organo amministrativo alla data dell'assemblea, emergano fatti non conosciuti all'atto dell'approvazione.

Dal punto di vista sostanziale non ne parliamo, ma dal punto di vista formale siamo nel pieno del rispetto, anche se poi nel nostro ordinamento, se si vuole sollevare dei dubbi, se si vuole fare un esercizio accademico, possiamo mettere in discussione tutto! La dottrina prevalente però dà un conforto alla regolarità e alla logicità del comportamento della Giunta regionale!

Scusate sia il mio tono, sia i tempi, ma è una cosa che, al di là dell'atmosfera natalizia, ha occupato fin troppo le cronache, che probabilmente chiede, senza portare un effettivo contributo alla comunità valdostana, di approvare un bilancio che sia corretto e che rappresenti quanto è stato fatto!

Presidente - La parola al Consigliere Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Peccato che non si giochi a scacchi, perché almeno ognuno avrebbe lo stesso tempo; invece, di fronte a questa risposta "alluvionale" dell'Assessore, a me restano pochi minuti per mettere un po' di acqua fresca nell'acqua torbida, perché se c'è una cosa che emerge da una risposta così lunga e complicata, è che sono stati fatti un mucchio di pasticci! Sono d'accordo sul merito, ne discuteremo la prossima volta.

Con questa interpellanza volevamo sottolineare un problema di scorrettezza di procedure. In cosa consiste la scorrettezza? Altrimenti corro anch'io il rischio come l'Assessore di perdermi in mille rivoli! Consiste nel fatto che, a nostro giudizio, la Giunta, la quale non aveva alcuna competenza rispetto a quel bilancio, ha interferito pesantemente per farlo modificare: questa è la nostra tesi, che dimostrerò, carte alla mano, come piace all'Assessore!

Intanto, Assessore, lei dice due cose che sono contraddittorie fra di loro, perché lei dice che voi avevate il potere di interferire…

(protesta dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

… sì, ha detto che avevate il potere di interferire attraverso l'applicazione dell'articolo 9, che in realtà parla di gestione, non parla assolutamente di bilancio, per lo più di una gestione passata! Poi dite che non c'è stata interferenza. Ora dei due l'uno: o dite che non c'è stata interferenza, e allora non capisco questa invocazione reiterata dell'articolo 9, o c'è stata interferenza, e allora non mi venga a leggere quelle lettere fatte con il bilancino, per dimostrare che almeno formalmente l'interferenza non c'è stata! Perché poi il diavolo, come si dice, "fa le pentole, ma non fa i coperchi", perché tali lettere, fatte con il contagocce, vengono smentite dalle audizioni verbalizzate - che sono "carta che canta" quanto le sue lettere! - da cui traspare che le persone interessate dicono cose totalmente diverse da quelle enunciate da lei! Se vuole le possiamo rileggere, ma le abbiamo lette tutti! Il liquidatore dice di aver fatto le modifiche "obtorto collo" e le ha fatte su suggerimento dell'Assessore alle finanze, questa è la prima versione…

Marguerettaz (fuori microfono) … in che data?

… è giusto il riferimento alla data perché questa è stata la prima versione; poi vi sono state pressioni sui professionisti che avevano dato dei pareri alla commissione competente e poi queste dichiarazioni sono state rettificate con dei condizionali!

Assessore, lei ha ragione quando dice che alla fine l'importante è la sostanza, è il merito di questo bilancio, che il bilancio deve essere vero, ma di questo discuteremo un'altra volta. A me, personalmente, ha dato fastidio che questa cosa sia avvenuta senza quella trasparenza e quella schiettezza che potevano essere alla base di tale vicenda. Si sono voluti utilizzare i soliti modi, le solite pressioni su professionisti che altrimenti non avrebbero… ma si figuri se il liquidatore della Gestione straordinaria poteva o voleva o si immaginava così, di modificare di sua iniziativa il bilancio del 2002!

Lei ha detto peraltro una cosa falsa - questo mi dispiace -, perché ha iniziato l'intervento dicendo che il bilancio non è soltanto composto da un documento contabile, ma da ben 3 documenti, e poi ha aggiunto: "il bilancio lo ha firmato solo il liquidatore". Da "atecnico" allora io le dico: il rendiconto contabile lo ha sottoscritto solo il liquidatore, ma la relazione di bilancio che è altrettanto essenziale, tant'è vero che in terza stesura l'avete dovuta far modificare, era sottoscritta non - come ha sostenuto lei 10 minuti fa da quel luogo - dal liquidatore, ma dagli amministratori, e il liquidatore, che non ne voleva sapere, l'ha firmata solo per presa d'atto!

Mi sta dicendo che bisogna guardare le carte, e questo dicono le carte…

(interruzione dell'Assessore Marguerettaz, fuori microfono)

… non mi sembra di inventare delle cose, mentre mi è sembrato che lei ne inventasse, dicendo che era stato firmato tutto il bilancio esclusivamente dal liquidatore, il quale nelle audizioni si è guardato bene dal prendere la responsabilità della gestione del 2002; per forza, perché non era "farina del suo sacco"!

Morale, e chiudo perché su questa cosa c'è un atteggiamento di poca schiettezza ed è questo che dispiace, perché a me sarebbe sembrato un discorso anche corretto dire: "intanto questa Gestione straordinaria è una figura anomala, la situazione è complessa, a causa dei nostri ritardi (per "nostri" intendo "della Giunta") sono sopravvenute delle situazioni diverse (adesso non entriamo nel merito, ma sono le famose sentenze che riguardano gli altri casinò) e quindi un credito che sembrava certo, ormai certo non è più, anzi abbiamo quasi la certezza che non sia più esigibile. In seguito a questo, ci siamo attivati, forse abbiamo sbagliato, le procedure non erano proprio quelle…" No! Invece, si è tentato di architettare tutto un fumo su questa cosa, per dire che la responsabilità - come diceva in commissione il Consigliere Comé - è passata dal generale al colonnello, poi al capitano e al tenente, infine l'ultimo che deve mettere le firme le mette, altrimenti cosa succede in questa regione a un professionista che non mette le firme, quando glielo chiede l'Assessore? Ecco, tanto per essere chiari! Questa è la situazione!

Era una situazione che si poteva risolvere attraverso un atteggiamento di maggiore umiltà. La materia era complessa, siamo disposti a riconoscerlo, può darsi che anche noi al posto suo avremmo sbagliato. Invece no, si è sbagliato e si è continuato a perseverare attraverso una giustificazione di atti che, secondo noi, non erano corretti dal punto di vista della legge, perché è pacifico che al bilancio della Gestione straordinaria le modifiche possano essere proposte dal Consiglio regionale, ma non dalla Giunta! In quella fase, la Giunta doveva prendere il bilancio del 2002 - giusto o sbagliato che fosse - e trasmetterlo al Consiglio; poi, qui, in Consiglio, l'Assessore competente, la stessa Giunta, qualsiasi Consigliere potevano proporre, attraverso degli emendamenti o delle modifiche a questo bilancio, delle correzioni forse anche doverose! Può darsi anche che sul merito, alla luce dei fatti sopravvenuti e non di quella che era la situazione nel 2002, certe poste andassero tolte dagli attivi di bilancio, di questo ce ne siamo resi conto, è cambiato l'atteggiamento giurisprudenziale rispetto al credito dell'INPS. C'è stata poi la vicenda - anche quella, curiosa! - del "Disco per l'estate": ne parleremo la prossima volta, anche lì c'è qualcosa da "cantare"! Tutto ciò è stato veramente mal gestito!

Ovviamente avremo occasione di approfondire con più tempo il merito di detta vicenda, quando questo bilancio, finalmente, dopo questi lunghi ritardi e tre stesure di progetto, arriverà all'esame del Consiglio!