Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 292 del 18 dicembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 292/XII - Funzionamento della Camera valdostana delle imprese e delle professioni. (Interrogazione)

Interrogazione

Premesso

- che con la Legge regionale 7/2003 è stata istituita la Camera valdostana delle imprese e delle professioni;

- che nel bilancio previsionale 2004, approvato nella scorsa seduta consiliare, figura uno stanziamento di oltre 500 mila euro per il funzionamento di questo organismo;

- che, nello scorso mese di ottobre, la Giunta regionale ha nominato il presidente e ha definito la ripartizione dei seggi del Consiglio camerale;

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale per sapere:

1) quali sono gli indirizzi programmatici del neo costituito organismo camerale;

2) se la Regione ha avviato il trasferimento delle funzioni e del personale;

3) a quanto ammonta il fabbisogno finanziario per il regolare svolgimento delle funzioni assegnate alla Camera ed entro quando si prevede che essa possa conseguire la completa autonomia operativa.

F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi

Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.

Ferraris (GV-DS-PSE) - Rispetto alla prima domanda: "quali sono gli indirizzi programmatici del neo costituito organismo camerale", ricordando che il Presidente è stato nominato alla fine del mese di ottobre e che il 5 dicembre sono stati nominati i membri del Comitato paritetico, nel corso della riunione, alla quale ho assistito in quanto invitato perché l'organismo è dotato di propria autonomia, il Presidente Roullet ha delineato ai membri le prossime tappe di avvicinamento all'istituzione della Camera, fornendo alcuni elementi di riflessione sugli indirizzi programmatici, che saranno oggetto di discussione dello stesso consiglio, nei tempi e nei modi che competono ad un organismo dotato di propria autonoma gestione. Nel corso di questa riunione il Presidente Roullet ha dato delle indicazioni di carattere generali, mentre indicazioni programmatiche specifiche saranno disponibili quando verrà formalizzato il Comitato paritetico, cosa che avverrà nei prossimi giorni con apposito provvedimento.

"Se la Regione ha avviato il trasferimento delle funzioni e del personale": per quanto riguarda questo aspetto, la Regione ha ricevuto comunicazione dell'avvenuta nomina dei 4 membri del Consiglio camerale che, unitamente al Presidente Roullet, faranno parte del Comitato paritetico. Secondo quanto previsto dall'articolo 13 della legge regionale 7 istitutiva della Camera, la Giunta regionale provvederà a nominare il Comitato paritetico, le modalità di funzionamento e la data di convocazione della prima riunione del medesimo.

Per quanto riguarda quindi il trasferimento delle funzioni, questo comincerà ad attivarsi quando il Comitato paritetico entrerà nel pieno delle proprie funzioni. L'orientamento del Presidente della costituenda "Camera" è quello di prevedere, nel corso dei 18 mesi, una serie di interventi che delineino le priorità di trasferimento che vanno attuate, tenendo conto del fatto di iniziare in questa fase di avvio con strutture particolarmente agili, per poi passare alla fase del trasferimento delle funzioni più pesanti.

Per quanto riguarda il fabbisogno finanziario, questo è collegato al fatto che il trasferimento di funzioni deve avvenire nei 18 mesi, quindi nel bilancio del 2004 si è previsto un finanziamento di 519.300 euro, di 569.000 per il 2005, di 619.300 per il 2006. Essendo un organismo in fase di costituzione, va detto che la rimodulazione del finanziamento, non per il 2004 - che sarà sicuramente un anno di avvio -, ma per il 2005-2006, avverrà sulla base dell'attività che il Comitato paritetico, insieme al Comitato tecnico scientifico che andrà a breve nominato, metterà in campo.

Per le spese di funzionamento del Comitato paritetico c'è una disponibilità nel 2004 di 95.000 euro e di 45.000 euro nel 2005, partendo dal presupposto che il comitato debba operare per 18 mesi.

Poiché oggi siamo nelle condizioni di avviare la Camera di commercio, credo che lo sforzo che attualmente viene fatto è quello di avviare un'esperienza camerale che tenga conto della realtà regionale e dell'evoluzione che c'è in campo nazionale. L'orientamento del Presidente della Camera è quello di rimanere in stretto contatto con l'evoluzione del mondo camerale anche al di fuori della regione, per cui l'impostazione che lo stesso intende dare è innanzitutto di tipo strategico rispetto alle funzioni della Camera di commercio, a cui deve seguire un trasferimento di funzioni all'interno di questa dimensione, quindi di una progettualità che non sia un mero trasferimento di funzioni, ma sia un ripensamento anche del ruolo della Camera in Valle.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Riprendo una delle ultime affermazioni che ha fatto l'Assessore, riportando la volontà del Presidente Roullet di dare una impostazione strategica alla Camera. È un auspicio anche nostro quello che questo ente diventi il punto centrale di coordinamento delle attività produttive e professionali valdostane, e sia anche uno stimolo per lo sviluppo di tutta l'economia locale. È un auspicio perché, dal momento in cui è stato nominato il Presidente, sono stati resi noti i nomi dei membri del Comitato paritetico, la cosiddetta "cabina di regia", abbiamo assistito, quando si è parlato di Camera di commercio, ad una palestra di scaramucce fra fazioni contrapposte o fra persone che, attraverso i veti politici incrociati, escludevano possibili candidati ai vertici di questo ente.

Speriamo che terminato questo "balletto di nomine", le poltrone si siano assestate e che si inizi a dare valore ed efficacia a quel trasferimento di funzioni citato dall'Assessore e in maniera puntuale definito dalla legge regionale n. 7/2003 come un percorso graduale che deve avvenire nell'arco dei 18 mesi, non alla fine dei 18 mesi, come se il 18° mese fosse un momento in cui finalmente assistiamo al trasferimento di funzioni! No, il trasferimento di funzioni e di personale dalla Regione a questo organismo autonomo deve avvenire con la tempistica che la legge fissa in tempi più precisi della risposta forse un po' sommaria dell'Assessore! Risposta sommaria non per sua colpa, ma che indica che le volontà e le idee non sono ancora chiare!

Il nostro auspicio è che questo ente, terminata la fase turbolenta delle nomine e dell'assestamento degli incarichi apicali, sia in grado di recuperare la funzione che ha e che svolge già in altre regioni analoghe alla nostra, e possa essere quell'elemento propulsivo sganciato dal controllo regionale e più vicino a quel dinamismo imprenditoriale, che oggi sembra mancare nella nostra regione in maniera preoccupante!