Oggetto del Consiglio n. 291 del 18 dicembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 291/XII - Modalità di gestione della discarica di Pontey. (Interrogazioni)
Interrogazione
Venuti a conoscenza che la discarica di Pontey è stata ultimata;
Tenuto conto che la gara di appalto per l'affidamento della gestione è alle fasi finali;
Preso atto che tale discarica di tipo 2B è stata costruita in modo particolare per consentire lo smaltimento delle scorie derivanti dall'attività dello stabilimento Cogne Acciai Speciali;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore competente per conoscere:
1) se si è già iniziato a stoccare materiali nella discarica;
2) quali sono i rifiuti speciali smaltiti, e quali sono le valutazioni in merito alla loro pericolosità.
F.to: Comé - Viérin Marco - Stacchetti
Interrogazione
Premesso
- che nel territorio comunale di Pontey, in prossimità della Dora Baltea, è stata realizzata una discarica per rifiuti speciali;
- che in tale impianto saranno principalmente conferite le scorie derivanti dalla lavorazione siderurgica della Cogne Acciai Speciali;
ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
l'Assessore delegato per sapere:
1) se è stato effettuato il collaudo dell'impianto e quando se ne prevede l'entrata in funzione;
2) se è stata espletata la gara d'appalto per la gestione del medesimo: in caso affermativo, chi è il gestore e quali sono le modalità e i costi d'utilizzo;
3) quali altre industrie, oltre alla Cogne Acciai Speciali, utilizzeranno il sito di Pontey per lo stoccaggio dei propri rifiuti.
F.to: Tibaldi - Frassy - Lattanzi
Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.
Cerise (UV) - L'interrogazione poneva alcuni quesiti: se si è già iniziato a stoccare il materiale nella discarica, quali sono i rifiuti speciali smaltiti, quali sono le valutazioni in merito alla loro pericolosità e, per quanto riguarda il gruppo "La Casa delle Libertà", se è stato effettuato il collaudo dell'impianto e quando se ne prevede l'entrata in funzione; se è stata espletata la gara d'appalto per la gestione del medesimo: in caso affermativo, chi è il gestore e quali sono le modalità e i costi d'utilizzo; quali altre industrie, oltre alla "Cogne Acciai Speciali", utilizzeranno il sito di Pontey per lo stoccaggio dei propri rifiuti?
Ringrazio di aver accettato di poterle affrontare con un'unica risposta.
Il collaudo tecnico-amministrativo della discarica è in avanzata fase di esecuzione. Dal punto di vista tecnico sono state effettuate tutte le verifiche, con esito positivo, degli impianti tecnologici delle apparecchiature elettromeccaniche e di laboratorio e il collaudo, pneumatico e geoelettrico dei manti in polietilene di impermeabilizzazione superficiale del terreno.
Per quanto concerne il collaudo amministrativo sono ancora in fase di pubblicazione, ossia di notificazione al pubblico, gli avvisi ai creditori e si è in attesa di ricevere le necessarie liberatorie degli enti assicurativi e previdenziali relativamente alla regolarità contributiva delle imprese facenti parte del raggruppamento appaltatore. Si presume che tali fasi possano avere termine nella prima settimana di febbraio 2004.
Per quanto riguarda la revisione tecnico-contabile dei documenti riguardanti l'esecuzione dei lavori da costanti contatti con il tecnico appositamente incaricato per il collaudo delle opere, risulta che tali operazioni siano state concluse e che il collaudatore abbia già redatto materialmente il certificato di collaudo, al quale mancano, per essere sottoscritto, le valutazioni in merito ai responsi dei predetti avvisi ai creditori e delle liberatorie degli enti assistenziali e previdenziali. Si ritiene ragionevole presumere che il certificato di collaudo possa essere sottoscritto entro la fine del mese di febbraio.
Allo stato attuale, non è stata effettuata la gara per la gestione dell'impianto. È stata predisposta la documentazione necessaria all'indizione della gara d'appalto; tuttavia, sono in fase di valutazione i meccanismi relativi alla tariffazione delle differenti tipologie di rifiuto collocabili in discarica, ai fini dell'individuazione del valore economico da porre a base di gara dell'appalto. Al momento non sono stati quindi collocati rifiuti all'interno della discarica. Come dicevo, siamo in fase di predisposizione della documentazione per quanto riguarda l'appalto della discarica stessa.
Le tipologie di rifiuto smaltibili nella discarica di Pontey sono quelle individuate nelle macroclassi, vale a dire nel catalogo europeo dei rifiuti: rifiuti dell'industria del ferro e dell'acciaio; rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti urbani ed assimilabili; imballaggi, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi che non possono essere destinati al recupero; rifiuti di costruzione e demolizione che non possono essere smaltiti in discariche per inerti; rifiuti solidi urbani ed assimilabili che non possono essere smaltiti in discarica di prima categoria.
A titolo di esemplificazione, i rifiuti smaltibili nella discarica di Pontey possono essere: scorie di acciaieria; fanghi provenienti da lavorazioni dei materiali lapidei che, per loro qualità, non possono essere smaltiti in discarica per "rifiuti inerti"; fanghi da impianti di depurazione delle acque reflue al servizio di insediamenti produttivi che, per loro qualità, non possono essere smaltiti in discariche di prima categoria ed in particolare: fanghi contenenti metalli pesanti, fanghi della metallurgia dei metalli non ferrosi, fanghi di natura inorganica, fanghi da attività di autolavaggio e di cabine di verniciatura; rifiuti provenienti da demolizione che, per loro qualità, non possono essere assimilati a rifiuti inerti; ceneri da combustione di rifiuti urbani o assimilati. Tutte le attività industriali che producono queste tipologie di rifiuto possono essere accettate presso la discarica, tenendo presente che i quantitativi sono evidentemente diversi.
Per quanto attiene le valutazioni in merito alla pericolosità dei rifiuti speciali smaltiti e quindi della discarica, bisogna considerare che l'impianto è stato realizzato secondo i criteri e le norme tecniche di cui al DPR n. 915/1982 e della deliberazione 27 luglio 1984 del Comitato interministeriale di cui all'articolo 5 di questo stesso DPR. I criteri di sicurezza messi in atto si fondano sulla realizzazione di differenti presidi ambientali atti a scongiurare la possibilità di migrazione di sostanze inquinanti nell'ambiente: aria, acqua e suolo. In particolare, il fondo della discarica è stato impostato ad una quota sufficientemente elevata dal massimo livello di escursione idrica della falda sottostante ed il terreno è stato impermeabilizzato mediante l'interposizione di un primo strato di bentonite lamellare e di 2 distinti manti di polietilene ad alta densità. All'interno dei manti in polietilene è posto un sistema di canalizzazioni fessurate per il controllo della tenuta idraulica del dispositivo di impermeabilizzazione.
Lungo il perimetro della discarica è stata realizzata una serie di pozzi piezometrici per la valutazione delle escursioni del livello di falda e per l'esecuzione delle analisi delle acque sotterranee ai fini del costante monitoraggio della loro qualità. In caso di sversamento nel suolo di tali inquinanti, detti pozzi potranno essere attivati per abbassare il livello idrico e contrastare così la migrazione degli inquinanti in falda. All'interno dell'invaso di discarica è stato realizzato il sistema di raccolta del percolato originato dall'azione di dilavamento dei rifiuti da parte delle acque piovane; attraverso l'azione di aspirazione forzata tale liquame verrà costantemente aspirato ed allontanato dal corpo della discarica in apposito bacino di raccolta per il successivo smaltimento in altro impianto.
La sicurezza dell'impianto è inoltre garantita da un preciso protocollo di accettazione dei rifiuti all'interno della discarica. Tale protocollo si basa su operazioni di identificazione preventiva delle partite di rifiuti da ammettere in discarica e su operazioni analitiche di caratterizzazione chimico-fisica delle singole partite pervenute in discarica per lo smaltimento. Ai fini della sicurezza non saranno comunque ammessi rifiuti organici putrescibili, infiammabili, che possono reagire con acqua o con altre sostanze depositate in discarica, volatili o liquidi.
Nei documenti predisposti per la gara relativa all'affidamento del servizio di conduzione dell'impianto è stato incluso un disciplinare per la gestione tecnico-operativa della discarica, nel quale vengono dettagliatamente individuate le modalità per l'interramento controllato dei rifiuti con idonee garanzie di sicurezza, per l'effettuazione dei controlli analitici per garantire il rispetto delle prescrizioni autorizzative dell'impianto e per l'esecuzione dei monitoraggi ambientali.
Con l'emanazione del decreto ministeriale n. 36/2003, che recepisce la direttiva 1999/31/CEE relativa alle discariche di rifiuti, sono entrate in vigore nuove norme tecniche concernenti la realizzazione e la conduzione delle differenti tipologie di discarica. Attualmente sono in corso di valutazione l'adeguatezza rispetto alla nuova normativa, sia dell'impianto che delle condizioni poste a base della gara per la sua gestione. Da un primo esame è stato rilevato che l'adeguamento necessario riguarda esclusivamente le condizioni di gestione dell'impianto e, in particolare, le garanzie finanziarie ed assicurative che il gestore deve rilasciare, nonché la loro durata al termine delle operazioni di coltivazione; pertanto, per tutti gli altri aspetti di tipo tecnico, la discarica è perfettamente a norma.
Accanto ai presidi di sicurezza della discarica bisogna anche considerare che i rifiuti smaltibili presentano un grado di pericolosità basso; la maggior parte di essi sono stati per lungo tempo smaltibili anche in semplici discariche di inerti, anche perché sono dislocati in modo da non creare problemi: ad esempio, non potranno essere conferiti rifiuti polverulenti soggetti a trasporto eolico, in mancanza di specifici sistemi di contenimento.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - Ringraziamo l'Assessore per averci fornito in sede di risposta alcune novità in merito alla discarica costituenda che si trova nel Comune di Pontey, soprattutto rispetto alle indicazioni fornite a più riprese anche dai suoi predecessori, perché questa discarica è stata oggetto di più iniziative ispettive da parte della minoranza anche nella scorsa legislatura. Ci riserviamo però di fare alcune considerazioni.
La prima, è che, a distanza di 10 anni - perché nel 1993, quando venne privatizzata la "Ilva Cogne", venne siglato il protocollo di intesa per bonificare l'area di Aosta e per stoccare in luogo sicuro ed adatto i residui della lavorazione siderurgica dello stesso stabilimento valdostano, e venne individuato appunto questo sito nel Comune di Pontey -, sottolineiamo che ancora non si è arrivati al completamento di questa opera.
Verifichiamo che la fase di realizzazione paradossalmente sembra essere stata più breve di quelle di collaudo e di affido della gestione. Collaudo che, è vero, è complesso, perché non si riferisce solo ad un aspetto meramente tecnico, come ha ricordato l'Assessore, e di cui abbiamo appreso essere in avanzata fase di esecuzione, essendo state effettuate le verifiche con esito positivo, ma non dimentichiamo che di "collaudo tecnico già in fase di esecuzione" ci rese notizia l'Assessore Vallet il 19 febbraio 2003, quindi un collaudo che si sta procrastinando da ormai diverso tempo! Il collaudo si riferisce anche all'aspetto amministrativo: abbiamo appreso che vi sono problemi assicurativi e previdenziali inerenti i lavoratori che hanno lavorato presso le imprese realizzatrici del sito. Prendiamo atto della data entro la quale si prevede di ottenere il certificato di collaudo, cioè la fine di febbraio 2004.
Per quanto riguarda il sito nella sua essenza, notiamo questa assenza di prosecuzione nella gestione, una gestione che è in fase di predisposizione per l'appalto. Il sito lo vediamo luccicare nel suo nero imponente, questa impermeabilizzazione in estate quando il sole vi si riflette, lo vediamo congelato durante l'inverno, con l'assunzione di una colorazione più bianca, e sono passate ormai alcune stagioni senza che venga conferito alcun rifiuto.
Il fatto che sia di pericolosità bassa il grado dei rifiuti che verranno stoccati ci fa sorgere qualche perplessità, perché il liquame di cui parlava l'Assessore, anche se la prevalenza dei rifiuti sarà di carattere inorganico, potrebbe contenere sostanze chimiche pericolose. Sappiamo che la lavorazione siderurgica produce come residui il cromo esavalente, che è un metallo bioaccumulabile, ovvero un metallo che rimane imprigionato nel corpo degli esseri viventi, in particolare degli esseri animali.
Se partiamo da questa considerazione e ci ricordiamo, allorquando vi fu il gravissimo evento alluvionale dell'ottobre 2000, che anche la discarica venne fortemente compromessa dal dilavamento erosivo, quindi si fu costretti ad intervenire con opere di ripristino e di ricostituzione dell'impermeabilizzazione, non vorremmo che una ipotetica "alluvione futura" compromettesse in maniera drastica il sito, destinato ad ospitare i rifiuti speciali, e liberasse nell'ambiente questi liquami che possono contenere materie chimiche dannose per la salute dell'uomo in particolare. Sottolineiamo tale aspetto; ci auguriamo che il collaudo venga fatto al più presto e nel migliore dei modi e che le operazioni di stoccaggio siano conformi alle norme di legge e sanitarie.
Nel prendere atto di questa risposta e nella speranza che i tempi vengano rispettati, verificheremo il corretto svolgimento di tutte le procedure.
Presidente - La parola al Consigliere Comé.
Comé (SA) - Molto velocemente, perché il collega Tibaldi ha anticipato le considerazioni che volevo fare.
I tempi del collaudo si stanno trascinando; speriamo che per il mese di febbraio questo avvenga, anche se l'Assessore ha già detto che nel frattempo sono entrate in vigore nuove norme per quanto riguarda l'adeguatezza della gestione, tant'è vero che penso che il disciplinare dovrà essere rivisto con l'inserimento delle nuove norme entrate in vigore.
Pur avendo sentito l'Assessore affermare che vi sono tutti i criteri per la salvaguardia dell'acqua, l'aria e il suolo, sono anch'io preoccupato; vorrei capire bene ed eventualmente farò un'altra iniziativa. Ha detto che i liquami vengono aspirati e inviati ad altri impianti; sarà quindi mia cura predisporre un'altra iniziativa, per capire che rapporto potrà esserci fra la nostra discarica e gli altri impianti.