Oggetto del Consiglio n. 290 del 18 dicembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 290/XII - Monitoraggio della qualità dell'aria nella zona della Valdigne. (Interrogazione)
Interrogazione
Preso atto degli impegni assunti in Consiglio regionale nel marzo 2003 dall'allora Presidente della Regione circa la volontà di continuare a monitorare la qualità dell'aria, al fine di verificare se il rinnovato passaggio dei Tir incida, e in che misura, sulla salute degli abitanti della Valdigne;
Ricordato che sul rapporto tra incremento del passaggio dei Tir e aumento delle malattie respiratorie nella zona della Valdigne si sono confrontate valutazioni diverse di medici e di politici;
Considerato che sarebbe utile pervenire su questo tema, cioè sul rapporto tra inquinamento atmosferico derivante dal passaggio di mezzi pesanti e la salute dei cittadini, a dati certi, anche attraverso uno studio specifico;
I sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
la Giunta per sapere:
1) quali sono i dati sulla qualità dell'aria, che emergono dai punti di prelievo collocati nella Valdigne, in questi primi mesi invernali;
2) se tra i programmi dell'Osservatorio epidemiologico è stato inserito uno studio specifico sulla correlazione nella Valdigne tra il passaggio dei Tir e l'insorgere di malattie dell'apparato respiratorio.
F.to: Squarzino Secondina - Riccarand
Presidente - La parola all'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Fosson.
Fosson (UV) - Rispondo volentieri a questa interrogazione, anche se - come lei dice nelle sue domande - sono talmente contrastanti i pareri tecnici, per cui una risposta definitiva non si può dare. Do comunque i dati sulla qualità dell'aria rilevati nell'ultimo periodo che sono forniti dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale, si tratta di vari punti sintetizzati.
Le concentrazioni orarie di biossido di azoto sono sempre inferiori al valore limite previsto dalla normativa, anche se per la media annuale non è possibile il calcolo, in quanto i dati non possono essere considerati rappresentativi di tutto l'anno civile per una questione statistica. I maggiori valori rilevati nel mese di febbraio potrebbero essere dovuti ad un rallentamento del traffico e quindi ad una maggiore permanenza dei mezzi in prossimità del sito di misura, causato dalle forti nevicate del periodo. Qui ad Aosta, abbiamo visto che i semafori, o tutto quello che rallenta la corsa e la marcia dei TIR, provocano poi alla ripresa della marcia un aumento di emissione di particelle di biossido di azoto. Le concentrazioni di polveri fini mostrano alcuni superamenti del valore limite giornaliero nei 2 siti di monitoraggio; non è possibile un confronto del numero di superamenti annui del valore limite, in quanto i dati non sono rappresentativi dell'intero anno.
Un ultimo punto interessante: con riferimento ai giorni tipo, si osserva che il regime di traffico pesante alternato influenza in modo significativo le concentrazioni orarie, che presentano un andamento a "cresta di drago", cioè i valori massimi si registrano in corrispondenza del traffico pesante in salita verso la Francia, mentre i valori minimi corrispondono al traffico in discesa: questo è quanto. Sicuramente i valori di inquinamento non sono valori elevati; chiaramente non possiamo dire che l'inquinamento faccia bene.
Nella casualità delle malattie polmonari l'inquinamento è uno dei fattori; il fattore più importante è il fumo di sigarette, altri sono quelli allergici, che è difficile monitorare. Non sono d'accordo che la nostra regione, se ha un aumento di malattie allergiche, queste siano dovute all'inquinamento, perché rispetto ad altre regioni italiane il nostro inquinamento è minore. Ho visto alcuni dati sull'argomento e - come diceva giustamente la Consigliera - vi sono delle valutazioni diverse dei medici sull'argomento e i dati vanno confrontati.
Per quanto riguarda i rilievi e le diverse precisazioni del dr. Fattorini, un pediatra dell'alta Valle, le dico che li abbiamo presi in considerazione - probabilmente in questo periodo sono fortunato sui dati, li ho qui -, nel senso che, con lettera in data 4 dicembre - che poi le allego -, ho risposto allo stesso. La vostra interpellanza è giunta da noi il 5 dicembre: questo per testimoniare un desiderio di affrontare il problema e tenere in considerazione quello che il dr. Fattorini rilevava. Con tale lettera gli ho proposto di instaurare uno studio, di analizzare l'argomento; purtroppo nelle rilevazioni che lui fa, non vi sono ancora dati sufficientemente corretti per giungere a delle definizioni del problema. Ad esempio, sarebbe interessante vedere come nel periodo in cui non è c'è stato transito dei TIR, i casi di asma, di malattie allergiche o di malattie polmonari possa essere diminuito: questo andrebbe analizzato.
Con la lettera del 4 dicembre ho comunque proposto al dr. Fattorini di iniziare uno studio proprio tra ospedale e territorio, coinvolgendo le sue conoscenze, per fare uno studio fra territorio, cioè fra chi rileva i dati sul territorio e chi, al centro, li può elaborare, utilizzando la struttura ospedaliera per verificare in alcuni periodi quanti siano stati i ricoveri per malattie polmonari e quale sia stata la causa di questi.
Il nostro osservatorio ha in programma uno studio per il 2004 dal titolo "Ambiente e salute in Valle d'Aosta", in cui questi dati saranno analizzati; il problema è trovare uno studio obiettivo per valutare questi dati in modo scientificamente corretto.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - Solo per ricordare - anche a chi non ha seguito tutta la vicenda - che a febbraio 2003 i pediatri della Valdigne diffondono un documento in cui lanciano un allarme preciso. Affermano che si registrano valori più alti dell'88% di inquinanti ambientali da traffico e l'aumento di tumori maligni fino al 31% superiori della media regionale nelle donne abitanti nella Valdigne, come pure tassi elevatissimi di malattie collegate all'inquinamento e di mortalità per malattie dell'apparato respiratorio.
Nel periodo di chiusura del traforo si era registrata un'incidenza di patologie asmatiche o asmatiformi nei nuovi nati ridotta. A fronte di questi dati, l'Assessore Vicquéry aveva risposto in modo negativo e, ad una nostra iniziativa fatta il 19 marzo, a cui aveva risposto il Presidente Louvin, si affermava: "nous avons en ce moment des chiffres qui ne permettent pas d'établir un rapport qualifié de cause à effet entre le passage des poids lourds et ce genre particulier d'affections; le nombre total d'hospitalisation pour ces pathologies a augmenté curieusement pendant la période de fermeture du tunnel.". Sembrava addirittura che nel momento di chiusura del tunnel ci fosse un aumento di ricoveri per patologie; in questo senso dicevo nell'interrogazione che vi è un contrasto fra i dati dei tecnici, dei medici, dedotti dai dati dell'Osservatorio epidemiologico, e la lettura del politico.
Sempre in quell'occasione era stata affermata la necessità di intervenire con uno studio più appropriato: "L'Assessorat a déjà chargé, et cela pour faire la liaison entre les données et leurs conséquences, les experts de l'Observatoire épidémiologique en fonction auprès de l'ARPA, pour une étude spécifique de caractère épidémiologique et environnemental, pour comparer les données environnementales avec le taux de morbidité et de mortalité dans les parages du tunnel du Mont Blanc. Au point du vue de l'impact de la maladie toute la situation est donc certainement monitorée. De plus, il est en train d'évaluer la faisabilité d'études d'approfondissement sur le facteur de risque spécifique, qui est celui de la pollution liée aux poids lourds, et sur les pathologies pouvant ci-rattacher. On a déjà chargé les experts pour une étude spécifique.".
Rispetto a questo studio, noi aspettavamo addirittura già alcuni dati; l'Assessore diceva che parte il 1° gennaio 2004 - ne prendiamo atto! Perché aspettiamo con interesse questi dati? Perché sappiamo che esistono studi specifici che hanno confermato in modo inequivocabile il rapporto fra asma dei bambini e inquinamento, il rapporto fra la mortalità cardiopolmonare risiede in prossimità di strade ad alta densità di traffico; ancora: il rapporto fra la vicinanza di strade ad alto traffico ed un'elevata mortalità per le malattie dell'apparato respiratorio. Vi sono quindi dei dati scientifici che indicano questa correlazione. La cosa interessante è verificare qui, "in situ", se esiste tale correlazione, perché solo attraverso questo studio specifico possiamo avere dati certi su cui poi riflettere e decidere.