Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 240 del 19 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 240/XII - Intendimenti circa la valorizzazione delle nostre località turistiche. (Interpellanza)

Interpellanza

Considerato che un importante istituto di ricerca e classificazione delle località turistiche europee ha bocciato Courmayeur come località turistica d'eccellenza;

Evidenziato che tra le problematiche evidenziate dagli esperti vi sono tutta una serie di temi di interesse regionale come il trasporto funiviario obsoleto e la salvaguardia del sistema ambientale;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

l'Assessore competente per conoscere se è intendimento del governo regionale affrontare tale problematica attraverso un tavolo specifico di valorizzazione di Courmayeur e di quelle località valdostane ad aspirazione turistica internazionale.

F.to: Lattanzi - Frassy

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Abbiamo potuto tutti leggere come ha giudicato la nostra "perla delle Alpi" un noto istituto di qualificazione delle località turistiche alpine qualche settimana fa, abbiamo dovuto purtroppo constatare quello che già tutti sapevamo: che Courmayeur negli ultimi 20 anni ha visto diminuire il suo livello qualitativo di prestazione turistica e paesaggistica. Fra le motivazioni, che hanno fatto crollare Courmayeur in questa classifica della qualità del turismo montano, mi ha incuriosito come a volte sia aberrante dover constatare quello che già tutti sanno: Courmayeur crolla perché non ha strutture moderne per quanto riguarda il trasporto a fune, perché non è attenta all'utilizzazione delle sue vallate e quindi all'impatto ambientale. Noi aggiungiamo che Courmayeur, in questi ultimi 20 anni, ha perso quasi tutte le attrattive ricreative possedute, che attraevano frotte di turisti, proprio perché, andare nei locali tipici della località alpina, era "in" per quelli di Milano, di Torino, di Novara, di tutto il mondo e anche per i Valdostani; così purtroppo non è più e, oltre a dircelo per 20 anni, abbiamo dovuto constatare che se ne sono accorti nel mondo.

Chiedo in maniera concreta se questa problematica è importante per questa Amministrazione e se intende affrontarla; non credo sia legata solo alla località di Courmayeur, ritengo che colpisca anche altre località ad ispirazione turistica internazionale che ancora non sono state considerate in quella graduatoria: penso a Cervinia, Brusson, Cogne. Vorrei sapere se l'Assessorato intende mettere una particolare attenzione nel verificare la possibilità di rimediare a questa situazione, prendendo anche atto della reazione - a mio avviso sconcertante - dell'Assessore comunale al turismo di Courmayeur che, nell'intervista rilasciata ai media, ha manifestato un'inconsapevolezza della "partita" che si sta giocando. Le affermazioni del tipo "adesso abbiamo capito e sistemiamo tutto" mi sembrano non solo semplicistiche, ma non coerenti con i temi all'ordine del giorno, con le difficoltà a rilanciare una località come questa, con l'impiego di risorse finanziarie e umane, qualificate, che Courmayeur deve mettere in campo, magari con l'aiuto della Regione, essendo una località ad aspirazione internazionale… che fa del bene a tutte le casse anche quelle regionali. A fronte di tutto questo, chiedo se la Regione ha già nel suo programma qualcosa di specifico.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.

Caveri (UV) - Merci beaucoup, M. Lattanzi, pour cette interpellation qui est tout à fait utile, parce que ce qu'il y avait dans l'article de ce journal n'était pas clair - et je le dis en tant que journaliste -, donc sans trop reprocher mes confrères qui ont fait cet article et qui ont interviewé M. Truchet, qui a répondu aux questions posées, j'essaierai de donner une réponse sur le plan local des engagements de la Commune de Courmayeur.

Je dois éclaircir le point de départ: "Best of the Alps" (BOTA) n'est pas un institut de recherche, il s'agit, au contraire, d'une association à caractère privé constituée par des localités alpines réunies pour mener des actions de marketing notamment sur les marchés extra-européens, comme les Etats Unis et le Japon. Font partie de cette association 4 stations touristiques suisses: Zermatt, Grindelwald, Davos, Saint-Moritz; une française: Chamonix-Mont Blanc; 4 autrichiennes: Lech, Seefeld, Kitzbuel, Saint Anton et une italienne: Cortina d'Ampezzo. La principale caractéristique pour entrer à faire partie du "Best of the Alps" est d'être une localité touristique historique fréquentée aussi bien en été qu'en hiver. L'accès au club est onéreux - 60.000 francs suisses d'entrée + 20.000 de cotisation annuelle - et l'AIAT, le syndicat d'initiative du Mont Blanc, en avait fait demande en considérant important pour Courmayeur le fait d'appartenir à ce club élitaire. L'été dernier le Président de l'AIAT, M. Leo Garin, m'invita à rencontrer les opérateurs touristiques des stations adhérant à "Best of the Alps" lors de leur visite à Courmayeur. Je les ai trouvés sympathiques et nous avons discuté du futur du tourisme dans les Alpes.

L'entrée de Courmayeur n'a pas été refusée: notre station sera l'objet d'un monitorage pendant 3 ans et pendant cette période aucune autre localité ne pourra entrer à faire partie de l'association. Courmayeur sera acceptée si elle prouve sa volonté de résoudre les faiblesses qui ont été repérées pendant la visite de l'été dernier. Sur la base des renseignements enregistrés, la délégation de BOTA a évalué positivement la restauration, les hôtels, les magasins, le paysage et les structures - Palais des sports de la glace, terrain de golf, promenades… -, alors qu'elle n'a pas considéré à la hauteur les remontées mécaniques et la viabilité dans les vallées latérales.

Il ne revient sans doute pas à la Région d'évaluer les jugements, bien que nous sourions un peu en pensant aux problèmes de circulation routière pour rejoindre Cortina et au trafic de la localité pendant les moments de haute présence touristique, pour ne pas parler des remontées mécaniques, donc c'est bien de critiquer les autres, peut-être que BOTA pourrait même des fois s'interroger sur quelques adhérents au club. Nous n'avons qu'un rôle de soutien dans l'éventuelle décision de Courmayeur d'adhérer à "Best of the Alps" et je pense qu'il soit impossible de donner un aspect scientifique à une courte visite de la part d'une petite délégation. Les analyses structurelles, sociales et économiques vraiment scientifiques sont autre chose. A ce propos, je réponds très volontiers à la question de nos perspectives vis-à-vis du tourisme. Je pense, de ce point de vue, ce sera une réponse très courte, parce que nous aurons sans doute le temps et l'opportunité d'en discuter plusieurs fois dans cette salle du Conseil de la Vallée.

Je pense que le point de départ doit être scientifique, c'est-à-dire nous avons besoin de données. Par exemple, l'Université de la Vallée d'Aoste est en train de conduire une étude sur les stations hivernales de notre Région avec une logique de comparaison avec les stations des Alpes, pour mieux comprendre surtout nos faiblesses, parce que, de ce point de vue, je suis d'accord sur le fait que nous connaissons nos caractéristiques mais, pour améliorer le tourisme au Val d'Aoste, il faut avoir, avec une logique d'autocritique très forte, le courage de vérifier nos faiblesses. Même à propos de cette visite de BOTA, qui a parmi ses adhérents de grandes et renommées stations touristiques des Alpes, je pense qu'il faut garder les choses utiles, moi j'ai voulu faire une analyse qui tienne compte que Courmayeur reste une grande station très remarquable, mais c'est vrai qu'il faut savoir améliorer notre accueil, nos structures, c'est-à-dire offrir aux touristes le mieux possible.

Président - La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Mi pare di aver capito, perché l'Assessore, evidentemente, non ha potuto dare una risposta precisa… e lo capisco perché ho assistito a Saint-Vincent agli "Stati generali del turismo" e ho potuto comprendere meglio di quanto percepito in aula in occasione dei suoi interventi quali sono i suoi progetti; devo dire che ho apprezzato l'approccio scientifico e analitico, perché la politica oggi non può essere fatta sulle impressioni, su questo siamo d'accordo, anzi, prima ne usciamo, meglio sarà!

Proprio questo approccio scientifico e di analisi ci fa dire che possiamo avere di noi stessi tutte le migliori impressioni, ma non è sufficiente guardarsi allo specchio e dire che ci piacciamo, è importante piacere agli altri, visto che di questo dobbiamo vivere. Se la risposta a questa interpellanza è: "l'approccio è quello di mettere sul tavolo uno studio, un approfondimento della nostra realtà per capire i nostri punti di forza…" - che già conosciamo - "… ma soprattutto i nostri punti migliorabili", visto che quanto diciamo qui non arriverà all'orecchio del potenziale cliente milanese, che deve andare a Courmayeur e che magari ha la casa acquistata da qualche mese, possiamo dirci che la "proposta Courmayeur" - La Thuile, ad esempio, al contrario di Courmayeur, ha fatto dei passi avanti importanti in questi ultimi 20 anni -, come quella, purtroppo, di altre stazioni, è una proposta datata, perché sembra un po' di andare in quelle località al mare in Liguria. Vi è un approccio che, con l'alibi di difendere qualcosa, ha prodotto in questi ultimi 20 anni un immobilismo che poi si è tradotto nel fatto che, dopo una cena a Courmayeur, si può andare a casa, non vi è nulla! Manca anche la festa dei coscritti, cioè siamo proprio alla frutta! È evidente che chi deve vivere di turismo… con tutto il tifo che possiamo fare per avere sempre ricchi bilanci e super assessori alle finanze… auspicherei che, più che un super assessore alle finanze, si possa cominciare ad avere un super turismo, una super economia, una super realtà!

Vorrei fare un'ultima riflessione su questa graduatoria su cui l'Assessore ha sollevato alcuni dubbi. Posso capire che fa un certo effetto vedersi "rifiutare"… lei ha usato un termine più elegante: ha detto che l'AIAT ha fatto domanda; il BOTA è comunque un organo privato di valutazione che manda i suoi dati in mercati interessanti come gli Usa e il Giappone, dove esiste il cliente target che vorremmo conquistare - se avessimo un giorno l'aeroporto, sarebbe il massimo -, però è un organo che promuove certe località. Lei ha fatto anche il nome di alcune località e possiamo anche insieme sollevare, da Valdostani, qualche perplessità legata agli impianti che hanno altre località, però sta di fatto che la nostra domanda, tramite l'AIAT di Courmayeur, a pagamento - che è salato, perché quella graduatoria, quella classifica non ce la regalano; se si riesce ad entrare, devi pure pagare salatamente per restarci dentro! - è stata rifiutata! Lei ha usato un termine più "delicato": "la domanda non è stata ancora accettata", io le dico che è stata rifiutata. Se poi fra 3 anni ci saremo comportati bene, avremo saputo dare delle risposte, pagando, possiamo entrare nel club dei VIP del turismo montano internazionale. Questo significa che non sempre è così facile fare parte di organi privati - che quali potrebbero avere l'interesse al danaro per l'iscrizione -, bisogna comunque avere i requisiti richiesti; noi, purtroppo, ancora non li abbiamo e in quel club non ci possiamo ancora entrare. Dovremo stare in osservazione 3 anni e fra 3 anni, se avremo portato avanti un certo discorso, pagando, potremo ambire ad essere promossi in mercati importanti.

Possiamo sollevare tutte le perplessità legate a questo istituto, ma noi abbiamo bisogno che le nostre località possano godere di un salto di qualità nella loro prestazione. Credo che l'analisi che oggi ha messo in atto - e mi ricordo tutte le cose su cui lei ha posto l'attenzione come Assessorato -, cioè un'analisi scientifica della situazione per poi giungere alla definizione di obiettivi possibili con strategie concrete e realizzabili - ed è un approccio che mi piace - debba tenere in considerazione il fatto che vi dovranno essere strategie diverse per settore e per qualità, perché quello che possiamo fare per Courmayeur, Cervinia e Brusson o Cogne, è diverso da quello che possiamo fare per località minori. Anche qui bisogna fare un salto di qualità perché, se non usciamo dalle consulenze amicali - che alla fine portano qualche voto, ma pochi risultati alla nostra Regione -, non ne usciamo vivi. Mi ha fatto piacere aver percepito che vi è la volontà di "girare questo Assessorato come un calzino", per farlo diventare efficiente a favore di tutto il turismo valdostano. Siamo ancora nella fase delle buone intenzioni, nella fase dell'analisi di un lavoro di legislatura che potrà durare 6 mesi o 1 anno, ma poi dovremo cominciare ad entrare concretamente nelle soluzioni e io è lì che sarò, insieme al gruppo, per comprendere se le buone intenzioni di un Assessore di buona volontà si possono realizzare nella propria Giunta, come noi auspichiamo.