Oggetto del Consiglio n. 235 del 19 novembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 235/XII - Eventuale allargamento dell'autostrada in bassa Valle. (Interrogazione)
Interrogazione
Constatato che alcuni organi di informazione hanno riportato dichiarazioni dell'Assessore regionale al Turismo favorevoli all'allargamento dell'Autostrada in Bassa Valle, con la costruzione di un'ulteriore terza corsia;
Evidenziato che tale progetto era stato in passato avanzato dalla Società Sav, ma era stato poi accantonato, per il suo impatto ambientale e le ripercussioni negative che avrebbe avuto sull'intero sistema dei trasporti in Valle d'Aosta;
Ricordato che l'allargamento dell'Autostrada in Bassa Valle non è previsto dal Piano Territoriale Paesistico né vi è cenno di tale intenzione nel Programma della maggioranza presentato l'8 luglio 2003;
Preoccupato per il massiccio rilancio di opere e di progetti riguardanti il potenziamento e l'allargamento di strade ed autostrade in Valle d'Aosta, in contrasto rispetto ai principi della Convenzione per la protezione delle Alpi ed al Protocollo Trasporti;
il sottoscritto Consigliere regionale
Interroga
la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:
1. se le dichiarazioni pubblicate dagli organi di informazione rispondono al vero;
2. se vi sono atti, documenti o piani approvati dalla Giunta che prevedono l'allargamento dell'Autostrada in Bassa Valle.
F.to: Riccarand
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Je tiens à vous dire que ces déclarations sur l'autoroute dans la basse Vallée étaient dans le cadre d'un discours plus général qui touchait aux conditions de congestion qui caractérisent souvent ce trait de l'autoroute dans la basse Vallée, notamment, comme vous le savez, le dimanche à l'occasion des rentrées des touristes, qui surtout pendant la saison hivernale visitent notre Vallée et qui sont la partie la plus importante des touristes qui font travailler notre système touristique. Ces situations, outre à déterminer d'importants problèmes de sûreté et de pollution environnementale, risquent de représenter un fort agent de dissuasion à la fréquentation de nos localités touristiques, notamment de la part d'une clientèle de proximité et, je le répète, bien ou mal cette clientèle de proximité est d'importance peut-être fondamentale pour l'économie touristique de la Vallée.
Dans mon intervention j'ai cité une série d'hypothèses. Il n'y a pour le moment aucun projet et aucun document approuvé par le Gouvernement régional, il y a par contre toute une série de raisonnements qui touchent - mais c'est la compétence de l'Assesseur Cerise - l'amélioration du système de notre viabilité, c'est-à-dire surtout le lien entre l'autoroute et les vallées latérales. Comme vous le savez, M. Riccarand, il y avait dans le décret d'exécution du Statut d'autonomie une question d'un rapport avec l'ANAS, qui touchait aussi bien la Vallée de Gressoney, que la Vallée d'Ayas, que la Valtournenche, donc évidemment là il y aura des décisions, mais ce n'est pas mes compétences, mais bien sûr il faut quand même raisonner sur l'amélioration des parcours et en général des voies de communication au Val d'Aoste pour ce qui est des retombées sur le tourisme.
Cette hypothèse de réaliser une troisième voie sur l'autoroute, selon les informations que je connais depuis longtemps, parce que c'est une vieille discussion, serait limitée seulement au parcours entre Verrès et Pont-Saint-Martin, pour ce qui est de la "SAV", et devrait se poursuivre jusqu'à l'entrée de l'autoroute de Turin vers Milan. Pour le moment, elle n'est pas dans les programmes de la "SAV" et je souligne que pour le moment cette hypothèse - qui ne toucherait pas en réalité le parcours, parce que cette troisième voie serait réalisée à travers l'actuel parcours existant de l'autoroute - ne rentre pas dans le plan économique annexé à la convention de concession. Comme vous le savez, tout récemment il y a la signature définitive de la concession pour l'autoroute du Val d'Aoste pour les prochaines années de la part de l'Etat, donc - je le répète - il n'y a pas de projets, il y a plutôt une série de raisonnements. Il faudrait tenir compte quand même du fait que la situation économique actuelle de la "SAV" est tout à fait critique comme vous le savez et donc bien évidemment une réalisation de ce genre aurait une grande onérosité. Il n'y a donc aucun projet, il n'y a pas eu un document approuvé par le Gouvernement régional; il y a eu seulement des déclarations dans le cadre d'un discours très vaste qui touchait en général aux conditions très difficiles que les touristes qui viennent au Val d'Aoste le samedi et le dimanche se retrouvent à vivre: pour les difficultés qui reviennent du fait que, malheureusement, de plus en plus il y a une certaine congestion lors des fins de semaine.
Président - La parole au Conseiller Riccarand.
Riccarand (Arc-VA) - Prendo atto con soddisfazione della correzione di tiro dell'Assessore Caveri, anche se le dichiarazioni riportate su "La Stampa" del 2 novembre erano dichiarazioni riportate fra virgolette abbastanza precise e puntuali, nel senso che indicavano 4 priorità dell'Assessorato e fra queste era indicata la costruzione della terza corsia autostradale da Verrès allo svincolo per Milano.
Ero rimasto stupefatto nel leggere queste dichiarazioni, intanto perché si tratterebbe di un intervento di enorme portata, di cui non vi era traccia nel programma della maggioranza quando si è costituita. Mi sembrava quindi strano che venisse inventato questo tipo di progetto non essendo previsto nel programma di maggioranza, ma non vi è solo quello: questa ipotesi di terza corsia della "SAV" è sul tappeto da almeno una decina di anni ed era stata a suo tempo oggetto di un esame approfondito in sede di discussione ed elaborazione del Piano territoriale paesistico. Piano che è molto preciso su questo. Vi sono delle indicazioni molto precise sul sistema dei trasporti, che non prevedono assolutamente questo tipo di intervento, anzi tutta l'attenzione è posta sul ribaltamento delle priorità e del peso fra strada e rotaia, cercando di riportare ad un ruolo più importante il trasporto ferroviario, ivi compreso il trasporto ferroviario con finalità turistica, cercando di contenere e ridimensionare il trasporto su strada e il trasporto autostradale. A questo aggiungerei ancora un altro elemento, che si è aggiunto nella seconda metà degli anni '90 e che l'Assessore Caveri ben conosce per il ruolo che lui ha avuto in Europa: la Convenzione alpina. La Convenzione per la protezione delle Alpi, in particolare nel Protocollo trasporti, prevede tutta una serie di iniziative, ha una filosofia che non va nel senso di ampliare le strade e le autostrade nelle zone e nelle vallate di montagna, la filosofia è completamente diversa.
Abbiamo voluto sollevare questo problema perché non vorremmo che si prendesse una rotta diversa da quella che si era imboccata alla metà degli anni '90, facendo un po' per volta lievitare un progetto che andrebbe ad aggravare, invece che risolvere, i problemi di mobilità sostenibile esistenti in Valle d'Aosta. Prendiamo atto con soddisfazione che si era trattato, più che di dichiarazioni di impegno, di un ragionamento; che questo progetto non è sul tappeto, che non è infine intenzione della Giunta ritirare fuori questo progetto che avrebbe una serie di impatti estremamente negativi, oltre ad essere estremamente problematico e - noi riteniamo - strategicamente sbagliato per la Valle d'Aosta.
Si dà atto che dalle ore 17,04 presiede il Vicepresidente Nicco.