Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 229 del 19 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 229/XII - Liquidazione di borse di studio per studenti universitari valdostani. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la legge regionale n. 30/1989, che prevede l'erogazione di borse di studio per gli studenti universitari al fine di favorire la formazione universitaria dei giovani valdostani;

Appreso, dalla risposta data dall'Assessore alla Istruzione e Cultura ad una precedente iniziativa consiliare, che sono già state avviate le procedure per le domande per l'anno accademico 2003/2004;

Appreso inoltre che a tutt'oggi non sono ancora state liquidate le borse di studio, per l'anno accademico 2002/2003, agli studenti universitari iscritti ad università fuori valle, anche per il numero limitato di persone che sono addette alle operazioni di controllo dei dati, operazioni che sono preliminari alla accettazione delle domande e alla predisposizione delle relative graduatorie;

Considerato che gli aiuti erogati con le borse di studio sono in molti casi, specie per i soggetti più deboli economicamente, l'unica risorsa per far fronte alle spese vive di tasse universitarie, vitto e alloggio;

Ritenendo che gravi ritardi nella liquidazione delle borse di studio rischiano di vanificare nei fatti un diritto riconosciuto dalla legge;

Ritenendo inoltre che sia opportuno e possibile intervenire per eliminare le cause di tanto ritardo nell'erogazione del borse di studio

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

L'Assessore competente per sapere:

1) entro quale data sono state liquidate agli studenti iscritti ad Università fuori valle le borse di studio universitarie per l'anno accademico 2001/2002, ed entro quale data saranno presumibilmente liquidate le borse di studio per l'anno accademico 2002/2003;

2) se, e come, intende attivarsi perché siano colmati eventuali ritardi o disfunzioni, che penalizzano proprio gli studenti che più hanno bisogno delle borse di studio.

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Con questa iniziativa vogliamo ritornare su un tema già trattato, qui, in Consiglio, ma, proprio partendo dalle risposte date dall'Assessore alla cultura sui tempi, sulle procedure per ottemperare alle domande degli studenti universitari per l'anno accademico 2003-2004, intendiamo riproporre la questione.

C'è una legge regionale che prevede l'erogazione di queste borse di studio per studenti universitari: abbiamo capito che vi sono procedure diverse per gli studenti che frequentano l'Università della Valle d'Aosta rispetto agli studenti valdostani che frequentano l'università fuori della Valle d'Aosta; abbiamo appreso, dalle parole dell'Assessore, qui, in Consiglio, che fino a "janvier-février" non vi sarebbe stata la possibilità per questa categoria di studenti di avere le borse di studio, dati leggermente modificati nell'intervista televisiva apparsa nei giorni seguenti.

Volevamo capire come ci si sta muovendo. Dalle affermazioni fatte in quest'aula dal responsabile dell'Assessorato sembra vi sia un unico ostacolo: la carenza di personale. A noi sembra, se questo è l'unico ostacolo per consentire l'osservanza (anzi il rispetto di un diritto degli studenti), che questo impedimento sia una cosa per lo meno discutibile.

Volevamo verificare con l'Assessore se i ritardi di quest'anno sono limitati proprio solo a quest'anno, oppure fanno parte di una struttura organizzativa non rispondente alle richieste degli studenti, e se ci sono da parte dell'Assessore la volontà e l'impegno perché i ritardi e le disfunzioni esistenti siano colmati, per far sì che proprio gli studenti più bisognosi delle borse di studio non siano penalizzati.

Président - La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Charles Teresa.

Charles (UV) - Pour entrer vite dans les réponses, au cours de l'année 2001-2002 les bourses d'études destinées aux étudiants inscrits à une université hors de la Vallée ont été réglées dans la période comprise, disons, dans les premiers jours de décembre 2002.

Pour l'année académique 2002-2003 on présume d'assurer le règlement de ces bourses d'étude avant la fin de l'année en cours pour ce qui concerne les étudiants inscrits à la première année. C'est ce que vous avez entendu dans l'interview, parce qu'il y a eu une sollicitation à faire le plus vite possible, tandis que pour les étudiants inscrits aux autres années on présume que le règlement des bourses se fera entre la fin janvier et début février 2004. La réponse est celle-ci.

Nous voulons rappeler que le nombre global des demandes des bourses universitaires - Université de la Vallée d'Aoste et universités hors de la Vallée, c'est global le chiffre - pour l'année académique 2002-2003 s'élève à 3.414 et il est évident qu'il faut un peu plus de temps pour l'étude des dossiers des bourses de l'année académique en cours, puisque le nombre des bourses n'était que d'environ 1.200 pour l'année académique précédente. Il y a donc quelque chose comme 2.200 dossiers à examiner en plus, outre l'autre problème que vous avez signalé.

Nous voulons aussi préciser que les étudiants économiquement plus faibles peuvent de toute manière bénéficier des bourses d'étude distribuées par les institutions du droit aux études du siège de la propre université, ce qui par ailleurs leur donnerait droit à l'exonération des taxes universitaires, tandis que cela n'est pas possible pour les bourses reparties par notre Administration régionale. Seulement que, peut-être, il y a aussi un manque d'information dans ce sens; donc, j'ai même sollicité les bureaux à donner des réponses aussi dans ce sens, parce que peut-être il serait aussi convenable, pour ne pas payer les taxes universitaires, pouvoir toucher aux bourses qui sont de l'institution de l'université d'appartenance.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Mi dispiace, ma non sono contenta della sua risposta, perché non vedo da parte sua la presa in carico dei soggetti che pongono veramente dei problemi grossi.

Negli anni precedenti, le borse di studio sono state consegnate a novembre o, al massimo, ai primi di dicembre. Come lei ha potuto vedere da una lettera apparsa in questi giorni su "La Stampa", vi sono situazioni di studenti universitari che riescono a vivere, cioè a pagarsi le spese di vitto e alloggio e le tasse universitari e proprio grazie alle borse di studio previste dalla legge regionale: credo che questo sia un grosso merito di questa regione, a cui va dato atto. Detti studenti, che avrebbero in base alla legge regionale questo diritto, di fatto non lo possono esercitare perché c'è un picco di domande e c'è probabilmente una carenza di personale proprio in tale periodo.

Credo che sia molto grave - mi consenta, Assessore - "molto grave" che non si prenda in serio esame l'organizzazione del lavoro degli uffici e non si vedano effettivamente quali sono i periodi in cui c'è un picco di lavoro - e in quel periodo gli uffici vanno potenziati -, perché non si può pensare che studenti universitari non riescano a far fronte alle spese necessarie per continuare gli studi perché manca del personale! Questo è gravissimo, Assessore! Non si può pensare che persone, le quali sostengono tutte le spese richieste per il percorso universitario solo con il denaro riscosso per l'anno precedente, ora non lo possano più fare, perché non è che la borsa di studio universitaria - lo voglio ricordare - sia data all'inizio dell'anno accademico, no, è alla conclusione dell'anno accademico, e dovrebbe essere almeno all'inizio del futuro anno accademico! Invece no! Qui, a metà novembre del 2003, come adesso siamo, gli studenti che frequentano l'università fuori Valle non hanno ancora ricevuto la borsa di studio per l'anno 2002 e la prospettiva non è "fra pochi giorni", ma "fra gennaio-febbraio"! Pertanto, queste persone fino a gennaio-febbraio non potranno avere il denaro per pagare le spese a cui fanno fronte fin dai primi di novembre!

Siamo di fronte a persone che non usano le borse di studio per comperarsi un libro in più o per completare quanto già la famiglia dà loro; sono persone che vivono esclusivamente su queste borse di studio!

Ritengo ciò molto grave, Assessore, e la prego di impegnarsi a verificare e potenziare questo ufficio. Non è possibile che per difetto di organizzazione di un ufficio delle persone, in carne ed ossa, siano impedite di continuare gli studi o siano obbligate a fare dei prestiti, quindi a mettersi in mano a chi, a chi poi chiederà magari altri interessi. A chi devono mettersi in mano per poter continuare gli studi? Con quale rischio? Mi stupisce che lei non prenda sul serio la cosa, e dica che possono rivolgersi all'università che frequentano! Intanto, ciò potrebbe avvenire in futuro; ripeto: "potrebbero"… oggi come oggi non possono tornare indietro di un anno e chiedere la borsa di studio all'università che frequentano per poter avere adesso il finanziamento!

Assessore, la prego di prendere in esame la questione e tornerò a chiederle di nuovo conto rispetto a tale problematica, perché lei deve rendere conto non solo a noi, ma anche dell'attuazione di una legge che aveva la finalità specifica di facilitare l'accesso agli studi universitari!

Ritengo lei troppo intelligente e troppo efficace la Giunta, per non riuscire a trovare una soluzione a questo problema così piccolo! Mi sembra assurdo che, come Giunta, non siate capaci di trovare la soluzione, e che quindi costringiate delle persone interessate a continuare gli studi al ricorso di prestiti per 4 o 5 mesi o, non si sa bene per quanto tempo!