Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 220 del 19 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 220/XII - Interventi di miglioramento fondiario nei comuni della nostra Regione. (Interrogazione)

Interrogazione

Constatato che sempre più frequenti sono i rilievi critici rispetto ad interventi di rimodellamento di terreni agrari su vaste superfici che paiono costosi e con un impatto negativo rispetto al tradizionale paesaggio rurale;

Rilevato che da più parti sono state espresse critiche rispetto ad un recente intervento di miglioramento fondiario realizzato nel capoluogo di Saint-Nicolas in cui si è proceduto, fra l'altro, all'abbattimento di numerosi alberi, impoverendo le caratteristiche di una zona soggetta a vincolo di protezione paesistica;

Constatato che sono numerosi i turisti e visitatori della Valle d'Aosta che manifestano sorpresa per l'impatto e lo stravolgimento provocato da vari interventi di miglioramento fondiario;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:

1. per quale motivo si è realizzato a Saint-Nicolas un intervento di miglioramento fondiario in contrasto con le esigenze di tutela paesistica;

2. quanti sono stati, negli ultimi cinque anni, gli interventi di miglioramento fondiario approvati dalla Giunta regionale e per quale importo di spesa;

3. quali sono le località in cui sono stati realizzati tali interventi di miglioramento fondiario;

4. quali sono i progetti di miglioramento fondiario in istruttoria.

F.to: Riccarand - Curtaz

Président - La parole à l'Assesseur à l'agriculture, aux ressources naturelles et à la protection civile, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - En règle générale force est de constater que les avantages du réaménagement du territoire, des terrains agricoles, dépassent de loin les inconvénients inhérents à ce dernier, car ils ouvrent la porte à des nouvelles possibilités de culture et donc à long terme à la poursuite de l'activité agricole. Il faut aussi considérer que de telles interventions redonnent à l'agriculture des terres appelées à rester incultes et que grâce au progrès technique les interventions sont de moins en moins lourdes. Enfin, il convient aussi de souligner que les actions qui concernent des superficies importantes sont globales, c'est-à-dire qu'elles touchent aussi bien le réaménagement foncier que la réalisation des infrastructures d'irrigation ou des routes nécessaires à l'utilisation des machines agricoles.

Pour répondre précisément à la question qui m'a été posée, je dirais au sujet de l'intervention réalisée à Saint-Nicolas, que le Gouvernement avait exprimé par sa délibération n° 1589/2002 une appréciation positive conditionnée quant à la compatibilité avec l'environnement du projet en question. Les conditions à respecter étaient les suivantes: pour le service du patrimoine paysager, les murs doivent être réalisés en pierres de petites et moyennes dimensions, avoir l'apparence de murs en pierre sèche, sans chaperon en béton et le haut de ceci doit être recouvert de terre. Le service compétent ne mentionne aucunement la coupe des arbres.

Deuxièmement, pour la Direction du Corps forestier valdôtain l'abattage des arbres nécessaires à l'exécution des travaux, doit faire objet d'accord préalable avec leurs propriétaires respectifs. Les propriétaires concernés ont approuvé le type d'action proposée, lorsqu'ils ont signé l'acte autorisant le consortium à réaliser les ouvrages en question. L'on voit donc bien que le projet comprenant l'abattage des arbres n'a pas été évalué contraire aux exigences relatives à la protection du paysage.

Quant au 2e point de la question, depuis le 1er janvier 1999 plus de 1.600 dossiers relatifs à des demandes de financement ont été examinés et l'investissement global y afférent s'élève à des chiffres énormes, environ 110 millions d'euros. Lesdites actions portent sur le système d'irrigation, la voirie rurale et le réaménagement des terrains. Dans ce dernier domaine quelque 514 projets ont été présentés, ce qui correspond à une dépense de plus de 38 millions d'euros.

Pour ce qui est du 3e point, il est impensable que je vous lise, ici, la liste des travaux d'amélioration qui ont été exécutés sur le territoire valdôtain, compte tenu de la dimension des travaux mêmes, mais les bureaux et moi-même nous sommes à votre disposition pour tout renseignement directement.

Quant au 4e point, je peux vous préciser que 2.603 projets sont en cours d'instruction, et qu'un tiers environ de ceux-ci porte aussi sur des actions de réaménagement des terrains.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - La nostra interrogazione partiva da un caso specifico, quello di Saint-Nicolas, sul quale l'Assessore ci ha detto che era tutto in regola, che c'erano delle autorizzazioni, c'era il VIA, cosa di cui non avevamo dubbi; il problema è il risultato di questo tipo di intervento, risultato che ha sollevato molte critiche perché ha cambiato in maniera negativa il paesaggio! La cosa maggiormente negativa è che ciò è avvenuto in una zona di tutela paesaggistica, e non è questo un fatto di secondaria importanza!

Il caso di Saint-Nicolas, in realtà, si collega a numerose altre situazioni in cui questi interventi di miglioramento fondiario sono stati fatti con delle modalità tali, per cui il tradizionale paesaggio agrario valdostano è stato completamente stravolto: si sono spianate e disboscate intere zone per creare zone pianeggianti, per poter sicuramente accedere più comodamente con i tradizionali trattori, ma modificando radicalmente le caratteristiche tradizionali del paesaggio valdostano. Questo viene notato da persone che abitano in tali zone, da Valdostani che segnalano l'impatto negativo di detti interventi, ma anche da molte persone che sono ospiti e turisti in Valle d'Aosta, e che si sorprendono di constatare, anno dopo anno, uno stravolgimento sempre più pesante di tale territorio! Questo non significa che non si debbano fare interventi di miglioramento fondiario e che non siano opportuni per migliorare la possibilità di coltivazione agricola, ma c'è il modo - torniamo alla discussione che si faceva prima sulle strade - per fare questi interventi: non è possibile che si distruggano dappertutto i tradizionali "muretti a secco" per ricostruirli in cemento, perché questo è quello che sta avvenendo! Poi magari si fa un rivestimento davanti in pietre, ma viene fatto in cemento!

Chi vede tale situazione dall'esterno - conosco gruppi di operatori turistici che vengono dalla Germania a fare escursionismo in Valle d'Aosta - ne rimane scandalizzato! Su importanti quotidiani tedeschi sono usciti anche degli articoli su quanto avviene in Valle d'Aosta e per loro è incomprensibile, perché dicono che in tal modo si distruggono le caratteristiche del nostro territorio. Questo è un fatto che sta diventando molto pesante, perché le dimensioni degli interventi forniteci dall'Assessore stanno ad indicare un intervento massiccio sul territorio: ha parlato di migliaia di dossiers che sono in corso di istruzione, di 1.600 dossiers, 110 milioni di euro, di cui molti riguardano proprio questo tipo di intervento.

Per Saint-Nicolas ormai non si può più far niente; riteniamo però si debba procedere in modo diverso per gli interventi ancora da decidere, che si debbano studiare delle metodologie e dei sistemi anche tecnici di intervento, affinché consentano di mantenere le caratteristiche tradizionali del paesaggio, senza stravolgerlo in modo radicale. Questa è la raccomandazione che facciamo.

Ci riserviamo di tornare su questo tema, perché ci sembra molto rilevante rispetto alla conservazione di un elemento di identità molto forte del paesaggio valdostano.