Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 202 del 5 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 202/XII - Procedure di partecipazione delle aziende valdostane ad appalti organizzati dalla DEVAL S.p.A. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che:

- la DEVAL S.p.A., partecipata al 49% dalla Regione, ha imposto alle aziende partecipanti ai propri appalti il medesimo sistema di qualificazione in uso presso l'ENEL, non riconoscendo così le certificazioni SOA;

- tale procedura, che rilascia un attestato di idoneità con validità triennale, è diventata recentemente onerosa, in quanto le aziende, sono obbligate a contribuire ai costi del procedimento quantificati in € 2.600,00 per ognuno dei gruppi di classificazione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

Il Presidente della Regione e l'Assessore alle Finanze per sapere:

1) i motivi per i quali non è stata adottata una procedura semplificata e meno onerosa per le aziende che partecipano agli appalti;

2) se sia intendimento, in quanto azionista, di promuovere presso la DEVAL S.p.A. una modificazione delle procedure di qualificazione.

F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - L'argomento contenuto in questa interpellanza si ricongiunge idealmente a quella questione che avevamo sollevato lo scorso Consiglio con un'altra interpellanza avente per oggetto i meccanismi di qualificazione per gli appalti pubblici a livello regionale: in quella iniziativa si ragionava sul meccanismo di certificazione SOA. Vi sono dei settori che non sono toccati in maniera obbligatoria dalla SOA e sono tutti quelli che non rientrano nella definizione di "stazioni appaltanti pubbliche": la "DEVAL" e "l'ENEL" in effetti sono considerate aziende private.

Non possiamo però ignorare le possibilità che la Regione Valle d'Aosta ha nel settore dei lavori pubblici per quanto riguarda le SOA e nel settore degli appalti inerenti gli interventi sulle linee elettriche in virtù della sua partecipazione per una quota significativa del 49% nella "DEVAL". La "DEVAL" ha adottato un sistema di qualificazione, che è lo stesso in uso presso "l'ENEL", è un sistema che è datato 1991 e che sino allo scorso anno non comportava oneri particolari per le imprese. Da quest'anno la procedura di qualificazione al fine di partecipare alle gare indette dalla "DEVAL", è diventata onerosa in quanto la "DEVAL" ha recepito i sistemi di qualificazione in uso presso "l'ENEL" e li ha imposti anche alle imprese valdostane, che operano esclusivamente in ambito regionale nei confronti degli appalti della "DEVAL".

Vi è su questo fronte un inasprimento delle procedure e degli oneri perché, al di là di questa qualificazione onerosa e di durata triennale per quanto riguarda la possibilità di partecipare agli appalti, vi saranno ulteriori oneri, che "l'ENEL" ha già preannunciato e che immaginiamo la "DEVAL" andrà ad applicare, riguardanti corsi obbligatori di qualificazione del personale, costi una tantum; sono importi significativi: 1.200 euro a partecipante e dal 1° luglio 2004 vi sarà l'ulteriore obbligo di certificazione di qualità con il sistema ISO 9001.

Ci domandiamo allora per quale motivo anche in questo caso non vi sia una scelta che ci consenta di essere protagonisti del governo dell'economia regionale, per quali motivi non si è cercato di adottare una procedura semplificata o per quali motivi non si è mantenuta la precedente procedura che evitava oneri aggiuntivi alle imprese. Voglio evidenziare come fra l'altro l'anomalia di questa certificazione sta anche nella quantificazione di questi costi, contrariamente al meccanismo SOA, che è riferito agli appalti pubblici, nell'ambito degli appalti della "DEVAL" tutta la qualificazione è gestita "dall'ENEL" stessa, tant'è che questi versamenti vengono effettuati alle casse "dell'ENEL". Si potrebbe paradossalmente ipotizzare che un meccanismo analogo in Valle d'Aosta porti questi versamenti nelle casse della "DEVAL" e non "dell'ENEL". È sicuramente un doppione rispetto alla qualificazione SOA, di cui abbiamo parlato lo scorso Consiglio, qualificazione alla quale sono obbligate a sottostare parte delle imprese che lavorano sia con "l'ENEL"- "DEVAL", sia con l'Amministrazione regionale o comunque con le amministrazioni locali valdostane e di conseguenza si crea una situazione di moltiplicazione dei costi.

Il senso di questa interpellanza, oltre ad evidenziare questa situazione, è quello di domandare se sia intendimento dell'Amministrazione intervenire in qualità di azionista presso la "DEVAL", per individuare delle procedure meno onerose per le imprese valdostane che, operando esclusivamente in ambito valdostano, potrebbero evitare di ricorrere a questa certificazione che è riconosciuta sul territorio nazionale per partecipare a tutti gli appalti "ENEL". Questo è il senso dell'interpellanza e su questi motivi dell'interpellanza, che pensiamo essere stati espressi in maniera chiara, ci aspettiamo delle risposte altrettanto chiare.

Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - Pour répondre convenablement à cette interpellation, il convient tout d'abord de rappeler que la "DEVAL" étant une société du groupe "ENEL", elle doit s'en tenir aux orientations de l'actionnaire majoritaire.

Pour ce qui concerne plus particulièrement la gestion des marchés publics, toutes les sociétés du groupe "ENEL" ?uvrant dans les secteurs des marchandises agréés se conforment aux directives européennes et aux lois de l'Etat italien. Le système de qualification de prestataires de services et d'entrepreneurs qualifiés est visé à l'article 30 de la directive n° 93/CEE, transposée dans l'article 15 du décret législatif n° 158/95. Les entités adjudicatrices peuvent, si elles le souhaitent, établir et gérer un système de qualification de fournisseurs, d'entrepreneurs ou de prestataires de services. L'article 1er de la directive 98/4/CE, transposé dans l'article 4 du décret législatif n° 525/99, reconnaît par ailleurs que les entités qui établissent ou gèrent un système de qualification veillent à ce que les fournisseurs, entrepreneurs et prestataires de services puissent à tout moment demander à être qualifiés. La mise en place de cette nouvelle procédure, aux fins de la passation des appels d'offres, représente sans conteste une solution appropriée car, dans la plupart des secteurs spéciaux régis par la directive en question, les rapports de confiance entre les entités adjudicatrices et les fournisseurs se sont améliorés. Il ne faut pas oublier en effet qu'il s'agit de services à fort contenu technologique visant à prévenir les risques liés à la distribution d'énergie électrique et à assurer aux usagers un service électrique de haut niveau. Les procédures relatives aux marchés publics sont extrêmement rapides: il faut compter environ 20 à 25 jours entre la présentation de la demande d'offre et l'attribution du marché y afférent: la lettre d'attribution du marché est envoyée aux sociétés après présentation par celles-ci de la documentation nécessaire.

Dans le supplément du "Journal officiel des communautés européennes" n° S144 du 30 juillet 2003 ont été publiés les avis concernant le système de qualification quant à 4 secteurs de marchandises. La contribution requise aux fins de la qualification est fixée comme suit: 2.600 euros pour un secteur de marchandises; 1.550 euros pour tout secteur supplémentaire. Pour l'ensemble des 4 secteurs, le montant s'élève à 7.250 euros (TVA exclue).

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - La replica è la perplessità di chi non ha avuto una risposta compiuta; l'Assessore, inoltre, ha espresso dei motivi sui quali avanziamo delle riserve e ha lasciato intendere che così va bene, se non abbiamo male inteso. Pensavamo che ci potesse essere un altro approccio al problema ma, visti gli antefatti sulla SOA, forse era pretendere troppo. Quando diciamo che molte volte questa Regione si riempie la bocca di autonomia, ma poi nei fatti rinuncia a praticarla - quando può farlo, quando le viene riconosciuta - non esprimiamo solo dei punti di vista politici, ma esprimiamo un'analisi sui vostri comportamenti.

Avete avversato la SOA con un ricorso alla Corte costituzionale. La Corte costituzionale ha bocciato il DPR n. 34 emanato dal "Governo D'Alema" riconoscendo la competenza alle regioni, e nello scorso Consiglio il suo collega di Giunta, Cerise, ci ha detto: "Non siamo più interessati". Viene da chiedersi quali siano gli argomenti che erano posti alla base di quel ricorso; erano forse argomenti esclusivamente ideologici, forse nobili, ma le imprese valdostane, probabilmente, di queste battaglie ideologiche non sanno cosa farsene. Sul versante elettrico stiamo ripercorrendo lo stesso percorso, nel senso che è vero che noi siamo soci di minoranza, ma è altrettanto vivo il ricordo in quest'aula dei presupposti che ci hanno portato a mettere in piedi "l'operazione ENEL". Mi sembra allora difficile accettare che questo 49% ci porti "nell'angolo" ad accogliere le indicazioni "dell'ENEL".

Ho una sensazione diversa, Assessore: la "DEVAL", per quel che serve - sottolineo: "per quel che serve" -, viene gestita con decisionismo politico in questa Regione - e daremo i dati a suffragio di questi affermazioni -, per quel che non interessa, è invece "l'ENEL" che la gestisce. Rileviamo che non interessa a questa Amministrazione regionale creare delle procedure di tipo semplificato e sicuramente meno onerose rispetto ai conti che l'Assessore ha fatto e che mi permetto di integrare: 7.500 euro per il pacchetto completo delle 4 attestazioni di qualificazione di durata triennale, alle quali andremo ad aggiungere dal luglio 2004 12.000 euro per ottenere l'ISO 9200, alle quali aggiungiamo ancora la certificazione SOA che molte imprese devono comunque ottenere per partecipare agli appalti regionali, sono altri 5/6000 euro. Sono cifre che superano abbondantemente le disponibilità finanziarie delle piccole imprese artigiane che, proprio per stare in piedi, sono obbligate a concorrere a più appalti, nella speranza di poterne quanto meno portare a casa qualcuno.

Giudichiamo negativamente questo modo di affrontare la questione, perché vi è una scarsa sensibilità nei confronti di quel tessuto vitale dell'economia valdostana che è la piccola impresa. Quella piccola impresa che, quando ottiene i contributi, li garantisce con il sangue, con fideiussioni e con ipoteche impegnative, a fronte di grossi gruppi industriali che, anche se sono targati Valle d'Aosta, ottengono mutui importanti in assenza di garanzie, ma su questo torneremo, perché vorremmo capire i criteri con cui certi gruppi valdostani ottengono certi finanziamenti, che vengono negati alla piccola e media impresa. Prendiamo atto di questa risposta, di questa trascuratezza con cui i piccoli imprenditori vengono affrontati e ci auguriamo che anche i piccoli imprenditori prendano atto delle vostre risposte.