Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 200 del 5 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 200/XII - Iniziative di educazione e formazione ambientale presso le scuole della Regione. (Interpellanza)

Interpellanza

Preso atto che tra le competenze attribuite alla Direzione Politiche Educative dell'Assessorato regionale all'Istruzione e Cultura rientra anche quella di programmare e gestire "iniziative di educazione e formazione in materia ambientale";

Condividendo l'obiettivo di iniziare fin dalle scuole un'azione di sensibilizzazione e di approfondimento dei diversi aspetti connessi con l'educazione ambientale;

Ritenendo che tale formazione non vada limitata al solo ambito scolastico, ma che rientri fra gli obbiettivi generali dell'Amministrazione diffondere nell'opinione pubblica le conoscenze delle tematiche ambientali così da far crescere la consapevolezza della correlazione tra qualità dell'ambiente e qualità della vita;

la sottoscritta Consigliera regionale

Interpella

la Giunta per sapere:

1) se ci sono, e quante sono, le risorse professionali dedicate a seguire in modo particolare l'educazione ambientale nelle scuole e quante sono le risorse finanziarie a ciò destinate;

2) se esistono in settori dell'amministrazione diversi dalla Pubblica Istruzione competenze relative alla sola educazione ambientale nelle scuole e/o competenze riguardanti la formazione ambientale più in generale;

3) se, in presenza di competenze diffuse in più settori dell'amministrazione, si intende attivare uno strumento di collaborazione tra tali competenze.

F.to: Squarzino Secondina

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Mi sembra che, nel momento in cui è stato eliminato l'Assessorato dell'ambiente, già nella passata legislatura e poi nell'attuale, sia venuto meno un centro unificante di coordinazione, informazione, integrazione, sinergia tra le diverse attività che la Regione in quanto tale svolge nei confronti dell'educazione e formazione di una mentalità attenta all'ambiente. Noi siamo convinti dell'importanza dell'opera che viene svolta, qualunque essa sia, dei vari tipi di interventi che vengono fatti con l'obiettivo di educare e di formare un comportamento e una mentalità che guardi l'ambiente con occhi nuovi e diversi… non solo di chi lo "consuma", ma di chi capisce che è una risorsa preziosa… mentalità che diventa capace di suggerire comportamenti e scelte anche individuali, che poi riescono a tradurre in gesti concreti la consapevolezza di come sia importante l'ambiente per la nostra qualità di vita, oltre che per la nostra economia, dato che l'ambiente è da tutti riconosciuto un "atout" per lo sviluppo della nostra Regione. È vero che l'Assessorato dell'ambiente è stato eliminato, ma non credo che siano state eliminate le attività e le finalità che l'Amministrazione intende perseguire, portando avanti iniziative rivolte alla popolazione in generale e a quella scolastica in particolare per educare, formare, informare sulle tematiche ambientali.

Abbiamo visto nella deliberazione di luglio, di cui si parlava stamani - in cui sono stabiliti i vari compiti delle diverse direzioni, dei diversi dipartimenti e servizi -, che fra i compiti della Direzione politiche educative viene richiamato in modo esplicito il compito di educare, è detto infatti che: "programma e gestisce iniziative di educazione e formazione in materia ambientale". Noi pensiamo che anche in altri settori esistano delle iniziative rivolte o direttamente alle scuole o alla popolazione più in generale. Se questo è vero, come credo, penso che sia stata intravista una qualche forma di coordinamento, di informazione reciproca, quasi diciamo una "conferenza dei servizi" in modo organizzato, un modo di collaborazione strutturata tale da consentire alle diverse iniziative, prese forse da settori diversi dell'Amministrazione, di non ignorarsi, ma di valorizzarsi a vicenda e quindi di dare maggiore incisività all'azione che viene fatta. In questo senso sono interessata a capire quali sono le risorse professionali e finanziarie che sono state stanziate per realizzare questo progetto, per programmare e gestire iniziative di educazione e formazione in materia ambientale, se altri settori dell'Amministrazione operano al fine di formare una mentalità, una consapevolezza ambientale e se la Giunta intende attivare, se non esiste già, uno strumento di collaborazione fra queste varie competenze.

Presidente - La parola all'Assessore all'istruzione e cultura, Charles Teresa.

Charles (UV) - Pour ce qui concerne les compétences dans le domaine de l'éducation et formation au milieu et à l'environnement, il est certain que, à partir de la mise en place de l'autonomie scolaire, le développement des activités et des initiatives en matière d'éducation à l'environnement a été confié aux institutions scolaires. Les ressources financières jusqu'à présent administrées par la Direction des politiques de l'éducation sont donc, elles aussi, passées aux mains des institutions scolaires. En effet, la loi sur l'autonomie n° 19/2000 a abrogé les normes précédentes, qui prévoyaient des financements aux écoles de la Région pour les voyages d'instruction, concernant en particulier la nature et le milieu, ainsi que des fonds pour des activités et des initiatives para-scolaires et donc aussi toute l'éducation au milieu. Les fonds déjà destinés à ce titre ont été déplacés dans les chapitres qui alimentent la dotation ordinaire et la péréquation financière attribuées aux institutions scolaires, qui les utilisent pour programmer et mettre en ?uvre des activités d'instruction, de formation, d'orientation, comme prévu et organisé sur le plan de l'offre formative. Le Département de la Surintendance aux études a gardé pour lui, dans le cadre du Bureau d'inspection technique, une ressource professionnelle, il s'agit d'un enseignant à part-time, qui s'occupe de la sphère des interventions relatives à l'aide aux institutions scolaires pour soutenir des activités concernant la didactique des sciences expérimentales comprenant aussi l'éducation à l'environnement. Ce projet a été approuvé par une circulaire du Surintendant aux études au mois de juin 2003 et prévoit aussi des coopérations avec d'autres secteurs de l'Administration, qui aient une compétence en matière d'éducation et de formation dans le domaine de l'éducation et de la formation au milieu, ainsi qu'avec d'autres organismes venant aussi de l'extérieur de l'Administration ou de l'extérieur de la Vallée. Cela pour ce qui a à voir avec l'Assessorat de la culture.

Les informations relatives aux autres points ont été fournies par des bureaux de l'Assessorat de l'environnement, qui s'occupe aussi de ce domaine.

Deuxième question: le mois de septembre dernier, à l'occasion de la redistribution des compétences au niveau des différentes structures de direction régionale, il a été confié au Responsable du Service évaluation impact sur l'environnement la compétence qui concerne l'éducation au milieu dans le sens le plus large du mot, c'est-à-dire qui ne concerne pas spécifiquement le monde de l'instruction: pas seulement les institutions scolaires, mais toute la société. Au cours du mois dernier on a vu se multiplier des contacts entre régions différentes dans le but d'utiliser les expériences déjà parties au niveau national. Une première approche aussi a été établie sur le thème de l'éducation et de l'environnement. Il faut qu'il soit clair à tous que les projets généraux pour une nouvelle programmation Etat-Régions en ce qui concerne l'INFEA (information, formation, éducation à l'environnement), datant du mois de novembre 2000, s'expriment exactement ainsi, je cite:

"L'éducation à l'environnement est toujours plus vécue comme un engagement véritable et une opportunité qui touche tous les acteurs sociaux des différents niveaux et avec des différentes capacités, appelés à définir des objectifs, des stratégies et des actions pour des activités intégrées d'information, d'éducation et de formation, et qui soient à même d'agir sur la qualité du milieu et de l'environnement et de notre société au cours de sa progression".

Le processus d'intégration du système dans notre société civile ne peut pas vouloir se limiter au monde de l'école, puisque ce système est en train de toucher d'autres interlocuteurs potentiels, en particulier le monde des adultes.

Troisième point: l'Assessorat de l'environnement est en train de mettre sur pied une stratégie d'action sur le thème, qui veut se baser sur l'intégration des compétences qui existent déjà au niveau régional: les compétences des différentes écoles, celles qui concernent les coopératives qui s'occupent de la nature, celles qui sont liées à la diffusion des données sur la pollution sous ses différentes formes, celles qui sont liées à la diffusion des principes de soutenabilité jusqu'à l'usage des énergies alternatives. Cela dans une véritable optique de collaboration.

Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Apprezzo gli sforzi che vengono fatti in questo settore però, mentre pare - anche dalle poche cose che sono state dette - che a livello di Assessorato dell'ambiente ci sia rispetto a tale educazione e formazione generica, un progetto, una volontà di lavorare… ciò non avviene per la scuola. Tra l'altro, lei ha detto che l'Assessorato dell'ambiente opera anche nel mondo della scuola e non solo nel mondo degli adulti. A mio avviso la sua azione dovrebbe essere più rivolta al mondo degli adulti che non al mondo della scuola…

(interruzione dell'Assessore Charles Teresa , fuori microfono)

… appunto… allora lei ha presentato 2 tipologie di interventi: una, "le scuole ormai hanno i loro fondi, fanno educazione ambientale se vogliono, sennò non la fanno, noi abbiamo una risorsa, una persona che è di supporto"; dall'altra parte, si dice: "noi stiamo vedendo tutte le risorse che ci sono, non solo quelle della scuola, ma anche degli adulti, abbiamo una strategia, che è quella di individuare tutto quello che c'è e di metterlo in sinergia".

Ho l'impressione che, da una parte, vi sia un progetto chiaro, e forse delle risorse, per operare questo tipo di educazione, di formazione di una mentalità più generale di attenzione all'ambiente, ma che, per quanto riguarda la scuola, la proposta da lei effettuata sia molto debole, perché anche le scuole possono scegliere quello che vogliono, ma scelgono anche sulla base di progetti ben chiari che vengono loro proposti. Credo che, se non vi è una specie di centro didattico di elaborazione di progetti e di proposte, se non vi è qualcuno che traduca in proposte didattiche le idee, le suggestioni, non facciamo un buon servizio per la scuola. Lei sa bene che non possiamo fare educazione a scuola solo in modo saltuario, mandando ora un relatore ora un altro, perché, se fosse così, vuol dire che adottiamo come modello di educazione dei relatori che vanno e parlano; se questo fosse il modello educativo, dovremmo cambiare tutto quanto anche nella nostra scuola. Se questo non è un modello, dobbiamo favorire l'accesso da parte delle scuole a materiale e a proposte didattiche, quindi avere un centro che elabori e "pensi". Capisco che l'Assessorato dell'ambiente voglia essere il protagonista di tutta questa attività, ma credo che, se questa attività non viene filtrata da occhi in grado di capire le esigenze della scuola, quindi in grado di trasformare possibili proposte in proposte didattiche precise, non aiutiamo la scuola a fare un passo avanti.

La seconda cosa che mi preoccupa è che si parla di sinergia, sono d'accordo con lei, però lei non mi ha detto dove e come si colloca, perché la sinergia avviene se vi è un coordinamento e, per fare questo, ci deve essere uno strumento, non può soltanto essere la telefonata di qualcuno che dice: "oggi ci vediamo": ci deve essere uno strumento organizzato che si usa quando serve; ma io devo sapere qual è la modalità con cui avviene la sinergia; mi sembra che lei ne abbia ribadito la necessità, ma non vi è chiarezza delle modalità con cui si esprime. Posso capire che non vi sia ancora chiarezza, le chiedo però di pensarci seriamente, di individuare uno strumento che sia chiaro, affinché tutti sappiano che quella è la modalità con cui all'interno dell'Amministrazione si "dialoga" sul tema dell'ambiente. Non possiamo affidare l'educazione ambientale della scuola ad organismi non preparati, predisposti, tarati - per così dire - per affrontare in ambiti diversi da quello scolastico problemi di tipo ambientale; la prego di riflettere su questo. Semmai torneremo a chiedere dove e come intende organizzare questo momento di incontro e di raccordo.