Oggetto del Consiglio n. 174 del 5 novembre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 174/XII - Corsi di formazione e istruzione professionale post-diploma e di IFTS. (Interrogazione)
Interrogazione
Preso atto che da alcuni anni sono avviati in Valle sia corsi di formazione e/o istruzione professionale post-diploma, sia corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), all'interno delle iniziative formative finanziate con Fondi Sociali Europei;
Ritenuto opportuno conoscere l'entità dei corsi avviati, il numero dei frequentanti e le opportunità di utilizzo delle competenze acquisite;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
La Giunta per sapere:
1) quanti sono i corsi di post-diploma e di IFTS avviati in Valle dal 2000, con quale costo complessivo e qual è il numero di coloro che li hanno finora frequentati;
2) quali titoli di istruzione e/o formazione rilasciano i singoli corsi;
3) quale valore ha, a livello regionale, nazionale ed europeo, il titolo conseguito.
F.to: Squarzino Secondina
Presidente - La parola all'Assessore alle attività produttive e politiche del lavoro, Ferraris.
Ferraris (GV-DS-PSE) - Per quanto riguarda la prima domanda posta: "quanti sono i corsi di post-diploma avviati in Valle", va detto che, per quanto riguarda la formazione superiore, intesa come formazione post-diploma, cofinanziata dal Fondo sociale europeo, i corsi si articolano in corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), percorsi di formazione professionalizzante integrati ai percorsi di laurea, corsi di qualificazione di secondo livello, corsi di specializzazione di secondo livello, corsi brevi di raccordo scuola-lavoro, tirocini formativi post-diploma. Sono stati approvati, dal 2000 ad oggi, 35 progetti di formazione superiore di cui 15 corsi si sono già conclusi, 13 corsi sono in fase di realizzazione, 4 corsi sono in fase di avvio, 3 progetti non avviati perché oggetto di rinuncia. Per quanto concerne i corsi IFTS, sono stati avviati in Valle d'Aosta 4 progetti - compresi nei progetti indicati al punto precedente -, dei quali 2 si sono conclusi nel periodo aprile-luglio 2003, uno è in fase di conclusione - gli esami finali saranno svolti nel mese di novembre 2003 -, l'ultimo è stato avviato il 14 ottobre 2003 e si concluderà nel 2004.
L'impegno finanziario complessivo per i 32 progetti è di euro 2.828.186. L'importo del costo reale degli interventi non è ancora disponibile in quanto più della metà dei progetti sono in fase di realizzazione e i progetti già conclusi sono in fase di rendicontazione.
Per i corsi conclusi, hanno superato gli esami finali, acquisendo l'attestazione, nei corsi di IFTS, 19 allievi; nei corsi di qualificazione, 21 allievi; nei corsi di specializzazione, 53 allievi; nei corsi di raccordo scuola-lavoro e nei tirocini post-diploma, 61 allievi; ad oggi, quindi, complessivamente 154 persone hanno acquisito un'attestazione di secondo livello. Per i corsi in fase di realizzazione, i partecipanti effettivi, secondo una rilevazione di questi ultimi giorni, sono 197, a questi si aggiungono i partecipanti ammessi alla frequenza in qualità di uditori, che rappresentano mediamente il 20% in più rispetto ai partecipanti effettivi. Per i corsi che saranno avviati a breve, è prevista una frequenza di 51 partecipanti, oltre agli uditori eventualmente ammessi. In riferimento ai 32 progetti approvati e finanziati, complessivamente l'utenza della formazione superiore conta 402 allievi, calcolata in difetto rispetto ai frequentanti reali in quanto non considera gli uditori che, tra l'altro, possono svolgere gli esami finali e, per i corsi già conclusi, fa riferimento solo ai partecipanti che hanno acquisito l'attestazione in esito. Si evidenzia la difficoltà di reclutamento degli allievi, soprattutto nella fase di avvio della programmazione 2000-2006 del Fondo sociale europeo, che ha determinato un numero di partecipanti effettivi inferiore al numero di destinatari previsto, causando persino, per alcuni progetti, la rinuncia al finanziamento dovuta al mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Il fenomeno è in fase di graduale miglioramento, come si evince da alcuni progetti avviati in questo autunno per i quali si è registrato un incremento del numero di domande di iscrizione rispetto alle medie precedenti.
Si chiede "quali titoli di istruzione e/o formazione rilasciano i singoli corsi". Le attestazioni finali rilasciate a conclusione degli interventi di formazione superiore sono: nei corsi di IFTS, il certificato di specializzazione tecnica superiore e, al contempo, l'attestato di qualifica professionale di secondo livello; nei corsi di qualificazione, l'attestato di qualifica professionale di secondo livello; nei corsi di specializzazione, l'attestato di specializzazione di secondo livello; nei corsi di raccordo scuola-lavoro e nei tirocini formativi post-diploma, l'attestato di frequenza e il certificato di competenze.
Nel quadro delle attestazioni rilasciate dai corsi di formazione superiore è stato introdotto da qualche anno un nuovo certificato innovativo e relativo ad un nuovo canale di formazione: l'IFTS (istruzione e formazione tecnica superiore). Si tratta di un canale formativo di livello post-secondario che si inserisce nel quadro di ridisegno del sistema di formazione professionale superiore; si colloca all'interno del sistema di formazione tecnico-professionale superiore integrata, che viene identificato con la sigla "FIS", un sistema policentrico derivante dalla riorganizzazione dei segmenti formativi già esistenti - la formazione professionale regionale di 2° livello e l'istruzione scolastica post-diploma -, ponendosi tra il diploma della scuola media secondaria e la laurea triennale. Al termine di ciascun percorso dell'IFTS, le regioni, previo superamento delle prove finali di verifica, rilasciano il certificato di specializzazione tecnica superiore, valido su tutto il territorio nazionale, redatto secondo il modello predisposto nell'accordo stipulato in conferenza unificata nella seduta del 2 marzo 2000 e rivisto nell'allegato al documento tecnico relativo alla programmazione IFTS 2002-2003, questo nella conferenza unificata 1° agosto 2002.
Il certificato di specializzazione tecnica superiore consente l'attestazione delle competenze acquisite nel percorso dell'IFTS secondo i principi della trasparenza, della personalizzazione e della flessibilità dei percorsi formativi. Con il termine "competenze" si fa riferimento all'insieme di risorse - conoscenze, abilità, eccetera - acquisibili nell'ambito di un percorso formativo, necessarie per affrontare efficacemente l'inserimento in un contesto lavorativo e, più in generale, per affrontare il proprio sviluppo professionale e personale. Nella sua specifica impostazione, il dispositivo di certificato svolge le seguenti funzioni: garantisce la trasparenza per favorire la sua spendibilità in ambito comunitario, in raccordo con quanto stabilito dall'Unione europea sulla mobilità dei lavoratori; favorisce l'integrazione tra le istituzioni e gli attori sociali che, a diverso titolo, sono coinvolti nei percorsi dell'IFTS e il riconoscimento dei crediti formativi in uscita verso altri sistemi; consente, nella terminologia adottata, la coerenza con le azioni di progettazione, nonché con quelle di accreditamento in ingresso. Dal punto di vista tecnico, l'insieme delle competenze attestate, secondo questo dispositivo, presenta le seguenti caratteristiche: è strutturato in competenze di base, trasversali e tecnico-professionali; è leggibile nel mondo del lavoro attraverso il riferimento di una figura professionale; è collegato ai segmenti - unità formative - di cui è composto il percorso.
Il certificato di specializzazione tecnica superiore corrisponde al quarto livello della classificazione dell'Unione europea. Tale classificazione della certificazione europea è stata definita con decisione del Consiglio della CEE 85/368 relativa alla corrispondenza delle qualifiche di formazione professionale tra gli Stati membri della Comunità europea. Nel caso in cui sia previsto un utilizzo del certificato nei Paesi dell'Unione europea, allo stesso può essere allegato un supplemento al certificato, coerentemente con quanto concordato nell'ambito del Forum europeo sulla trasparenza delle qualificazioni, tradotto nella lingua del paese di destinazione.
Le regioni inoltre possono rilasciare, contemporaneamente, un attestato di qualifica professionale di secondo livello valido anche ai fini dell'iscrizione al centro per l'impiego. L'attestato di qualifica viene rilasciato secondo criteri di equipollenza al fine di favorire l'integrazione fra i sistemi formativi. La Regione Valle d'Aosta ha colto questa opportunità deliberando, previo parere favorevole del Comitato regionale degli IFTS, nella sua seduta del 18 marzo 2003, il rilascio dell'attestato di qualifica professionale di secondo livello insieme al certificato di specializzazione tecnica superiore. Relativamente agli altri attestati - qualifica e specializzazione -, si fa riferimento agli attestati tradizionalmente rilasciati nella formazione professionale ai sensi della legislazione vigente (la legge quadro n. 845/78 e il decreto del Ministero del lavoro del 12 marzo 1996).
Si ricorda che è in fase di definizione, e in parte già di sperimentazione, il nuovo sistema regionale di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi che, tra l'altro, sta ridefinendo i dispositivi di attestazione in esito ai percorsi di formazione professionale e le relative procedure per il loro rilascio, prevedendo anche la dichiarazione di competenze e il certificato di competenze che permetteranno una maggiore visibilità e spendibilità degli attestati sul mercato del lavoro regionale, nazionale ed europeo. Tali attestazioni saranno ridefinite, inoltre, in coerenza con la disciplina europea in materia di certificazioni.
L'ultima domanda è quella relativa a "quale valore ha, a livello regionale, nazionale ed europeo, il titolo conseguito". Rispetto agli attestati rilasciati da sempre dalla formazione professionale - qualificazione e specializzazione -, il cui valore è noto a tutti, desta interesse, per la sua innovatività, il valore del certificato di specializzazione tecnica superiore sul mercato del lavoro a livello regionale, nazionale ed europeo. A tal proposito, si può asserire che la certificazione rilasciata in esito ai percorsi di IFTS ha validità legale su tutto il territorio nazionale, in quanto l'IFTS è stata istituita con legge nazionale - articolo 69 della legge n. 144/99 -, regolamentata con decreto del 31 ottobre 2000, n. 436, e prevista nella legge 28 marzo 2003, n. 53 (la cosiddetta "riforma Moratti"). È di fatto una specializzazione superiore post-diploma rilasciata dalle Regioni sulla base di accordi tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, il mondo delle imprese e le regioni, secondo un modello definito a livello nazionale e decentrato a livello territoriale in coerenza con i fabbisogni locali. Il sistema dell'IFTS fa riferimento ad un elenco di figure professionali definito a livello nazionale, caratterizzate da standard minimi di competenze di base e trasversali comuni e tecnico-professionali definite per figura professionale, al fine di consentire il riconoscimento della certificazione IFTS a livello nazionale. A livello regionale, in Valle d'Aosta, oltre al certificato IFTS è rilasciata anche la qualifica professionale di secondo livello, registrabile sulla scheda professionale del lavoratore - ex libretto di lavoro - presso i centri per l'impiego regionali e utilizzabile come tale.
Per quanto riguarda il settore privato, il certificato è anche, in sé, una certificazione di competenze e pertanto più leggibile e spendibile, perché mette a trasparenza il sapere e il saper fare specialistico di chi possiede tale certificazione. Per i suoi contenuti professionali fortemente innovativi e al passo con l'evoluzione tecnologica dei vari settori di riferimento rispetto ad altre certificazioni dell'istruzione e della formazione professionale, dovuti tra l'altro alla presenza delle imprese stesse in fase di progettazione e realizzazione dei percorsi di IFTS, inoltre le risorse umane in possesso di tale certificazione risultano di notevole interesse per le imprese incrementando la loro occupabilità sul mercato del lavoro.
Per quanto riguarda il settore pubblico, essendo il sistema dell'IFTS ancora in fase di definizione e di sperimentazione, il certificato non costituisce oggi un riconoscimento pienamente - nel senso di "automaticamente" - utilizzabile nei concorsi pubblici. Si sta lavorando a tal fine con il completamento degli standard minimi delle competenze tecnico-professionali. Attualmente, la presa in considerazione del certificato quale elemento di valutazione aggiuntivo a fini di punteggio è discrezionale nell'ambito di ciascun concorso. Va puntualizzato a questo proposito che la Giunta regionale, con la deliberazione n. 3667/2003, ha costituito un gruppo di lavoro per la riforma della legge n. 45, che tra i vari compiti si occuperà anche della revisione del regolamento regionale 11 dicembre 1996, n. 6 (Norme sull'accesso agli organici dell'Amministrazione regionale e degli enti locali della Valle d'Aosta). All'interno di questo gruppo di lavoro quindi si affronterà anche il problema della cosiddetta "spendibilità" all'interno del comparto unico non solo dell'IFTS, ma anche dei diplomi di laurea e delle altre attestazioni a cui si faceva riferimento all'interno dell'interrogazione.
Per quanto concerne la spendibilità a livello europeo, la certificazione IFTS è stata studiata tenendo in considerazione gli attuali orientamenti europei in materia di certificazioni; già la collocazione del certificato IFTS in corrispondenza al quarto livello della classificazione dell'Unione europea è un primo passo in termini di trasparenza. Al di fuori delle professioni regolamentate, per le quali vengono fatti accordi specifici tra i vari Paesi europei, attualmente non esiste una riconoscibilità reciproca delle certificazioni del livello dell'IFTS, come d'altra parte per i titoli di studio in generale; questo argomento è ancora tutto in discussione. Ci si può esprimere eventualmente in termini di corrispondenza del nostro certificato con altri titoli rilasciati negli altri paesi, ma non in termini di riconoscibilità. Per chi va fuori dal territorio nazionale con un certificato di IFTS, pertanto, l'unico elemento di trasparenza è costituito, oltre alla collocazione dell'IFTS al quarto livello della classificazione europea, dalla certificazione delle competenze realmente acquisite nel percorso di IFTS. Lo stesso certificato supplementare che si prevede di allegare a tutti i titoli di ciascun paese europeo, ancora in fase di studio, ha la stessa logica, cioè rendere trasparenti ciò che si sa e ciò che si sa fare (in altri termini, le competenze).
Oggi la certificazione IFTS è nella stessa situazione che si era creata, a suo tempo, per i diplomi universitari (DU) risolta successivamente con la riforma dell'università, dove i diplomi sono diventati poi le lauree triennali di oggi. La certificazione IFTS ha tutti i connotati per un riconoscimento ufficiale alla pari con le altre certificazioni sia dell'istruzione, sia della formazione professionale; per un riconoscimento pieno bisognerà aspettare che il sistema sia completamente definito. A tal proposito, ricordo che è stato istituito un comitato nazionale di progettazione composto dai rappresentanti dei Ministeri interessati - pubblica istruzione, lavoro e università -, delle regioni e delle parti sociali - organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali -, che elabora le linee guida per la progettazione dei percorsi formativi e predispone le direttive sulle programmazioni annuali, direttive emanate tramite accordi in sede di Conferenza Stato-Regione. Le attività del Comitato nazionale di progettazione sono finalizzate all'omogeneizzazione del sistema e al riconoscimento dell'IFTS a livello europeo. Sono state individuate delle macro-aree e delle figure professionali di riferimento, 37 profili professionali, ed elaborati i relativi standard minimi delle competenze di base e trasversali comuni a tutte le figure professionali. La Regione Valle d'Aosta rilascia anche un attestato di qualifica professionale di secondo livello ed è previsto il riconoscimento di crediti formativi da parte dell'università che partecipa alla progettazione e alla realizzazione del corso. Presso l'Istituto nazionale per l'innovazione e la ricerca educativa di Firenze e con l'assistenza tecnica dell'ISFOL e dell'ISTAT, è in fase di realizzazione una banca dati IFTS con l'obiettivo di raccogliere tutti i dati relativi all'IFTS e metterli a disposizione del ministero, delle regioni, degli enti proponenti e degli utenti.
Mi scuso per la lunghezza e per la tecnicità della risposta, ma era legata al tenore della domanda.
Presidente - La parola alla Consigliera Squarzino Secondina.
Squarzino (Arc-VA) - L'Assessore ci ha fornito una serie di indicazioni, di dati di fronte ai quali voglio fare alcune osservazioni, anche per trarre un po' le somme di questa esposizione lunga e ricca di informazioni.
Vi è un numero rilevante di persone che ha dedicato 1.000, 1.200 ore per imparare, per formarsi, per acquisire professionalità. Per formare queste persone sono state utilizzate risorse economiche rilevanti e l'esito di tutto questo grande sforzo effettuato è consentire a chi si è sottoposto a questa azione di formazione di avere un documento in cui sono scritte in modo dettagliato tutte le competenze acquisite, per cui se va nel settore privato o se vuole tornare nell'ambito della formazione, può far valere queste sue nuove competenze. Solo alla fine del lungo discorso è stata detta una cosa che mi interessa in modo particolare -: la risposta alla domanda precisa "qual è l'utilizzo che viene fatto nel settore pubblico?" è stata negativa, in Regione questi titoli di studio non possono ancora essere utilizzati. Qui siamo di fronte a decine e decine di persone che hanno, magari lavorando, dedicato parte del loro tempo allo studio per qualificarsi, hanno raggiunto un obiettivo e, quando si mettono sul mercato e cercano di far valere queste loro competenze, per tutto il settore del comparto pubblico, regionale ed enti locali, queste competenze non sono prese in considerazione!
L'Assessore ha detto: "lo faremo, lo stiamo facendo"; certo, in futuro, però credo che i 150 corsisti, che hanno già concluso i 15 corsi, abbiano diritto di sapere qual è la loro sorte. Lei, Assessore, ha detto che all'inizio vi era la difficoltà di far conoscere questi corsi, ma che adesso la gente li conosce e li frequenta. Molto bene, sono contenta di questo sforzo organizzativo e informativo, ma adesso questi giovani, che vedono frustrate le loro aspettative, quale informazione daranno ad eventuali futuri possibili candidati a questi corsi? Trovo che sia molto grave, mi sembra assurdo che chi organizza corsi di specializzazione e di qualificazione non si preoccupi di prevedere la certificazione riconosciuta qui in Regione, neppure dalla Regione che è uno degli organizzatori "forti" di questi corsi. Apprezzo lo sforzo fatto per questa attività di formazione, ma se non si dà questo esito finale, Assessore, tradiamo i corsisti, non si può solo pensare ai corsisti futuri. Credo che questo sia molto grave: perché dell'intento di lavorare per garantire un certificato riconosciuto, usufruiranno i prossimi corsisti ma a chi ha già frequentato che risposta diamo?
Presidente - Prima di continuare la discussione dell'ordine del giorno, vi chiedo di effettuare una brevissima sospensione dei lavori consiliari, per risolvere i problemi che sono sorti nel sistema informativo dell'aula.
Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 11,07 alle ore 11,08.
Presidente - È tutto a posto, riprendiamo i lavori.