Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 173 del 5 novembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 173/XII - Oneri finanziari complessivi derivanti dalla rideterminazione dell'indennità di carica spettante ai consiglieri regionali. (Interrogazione)

Interrogazione

Preso atto che l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, con deliberazione n. 233/2003 ha provveduto a rideterminare le indennità di carica e di funzione spettanti ai consiglieri regionali, con un incremento di circa il 5%, senza contestualmente prevedere una riduzione della diaria;

Evidenziato che tale decisione comporta maggiori oneri per le casse della Regione e si ripercuote inoltre su molti enti, società, istituti i cui amministratori, presidenti o segretari hanno gli stipendi agganciati a quelli dei consiglieri regionali;

Rilevato inoltre che tale incremento avrà dei riflessi significativi anche sui comuni e sulle comunità montane dal momento che gli stipendi dei sindaci, dei vicesindaci e degli assessori comunali, nonché dei presidenti ed assessori delle comunità montane, sono agganciati a quelli dei consiglieri regionali;

Al fine di avere dati e valutazioni sui riflessi complessivi finanziari della decisione dell'Ufficio di Presidenza

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interrogano

la Giunta regionale e l'Assessore competente per conoscere:

1. quali maggiori oneri annui per la Regione derivano dall'incremento dell'indennità di carica e di funzione deliberato dall'Ufficio di Presidenza;

2. quali sono gli istituti, organismi, società, enti operanti in Valle d'Aosta in cui gli stipendi dei presidenti, amministratori, segretari, direttori o responsabili sono agganciati alle indennità dei consiglieri regionali e quale maggiore onere complessivo graverà su tali organismi se verrà applicato l'incremento degli stipendi nella stessa percentuale di quella decisa per i consiglieri regionali;

3. quali maggiori oneri annui graveranno sui Comuni e sulle Comunità montane se a tutti i Sindaci, Vicesindaci, Presidenti ed Assessori venisse applicato lo stesso incremento percentuale di indennità deciso per i consiglieri regionali;

4. le valutazioni sugli effetti finanziari complessivi della citata Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza.

F.to: Riccarand - Squarzino Secondina - Curtaz

Presidente - La parola all'Assessore al bilancio, finanze, programmazione e partecipazioni regionali, Marguerettaz.

Marguerettaz (UV) - In merito all'interrogazione presentata dal gruppo "Arcobaleno", cercherò di fornire i dati tecnici che mi sono stati richiesti.

Per quanto concerne la determinazione dei maggiori oneri per la Regione, derivante dall'incremento dell'indennità di carica e di funzione, il confronto sarà da rapportare all'anno 2002, quindi 2002-2003; la differenza fra questi due dati sull'indennità dei consiglieri ammonta a 178.479,53 euro. A trascinamento l'IRAP, da calcolare sull'indennità, è di 8.517,11 euro. Sempre per gli organi del Consiglio, abbiamo una differenza per gli stipendi della Giunta, di 29.015 euro. Collegato a questo aumento, abbiamo una modifica della previsione di spesa per il Difensore civico di 13.350,53 euro e per il funzionamento del CORECOM di 9.390,17 euro. Questi erano gli aumenti che mi sono stati trasmessi dagli organi della Presidenza.

In merito alla richiesta del punto 3), questo è un dato teorico e non corrispondente alla realtà, perché sapete che la legge 4 settembre 2001 prevede l'indicazione di una indennità massima come riferimento per tutti questi organi degli enti locali; questo massimo, ricordo, è il 100% dell'indennità del consigliere regionale per il sindaco di Aosta e il 60% per gli altri sindaci e presidenti delle Comunità montane. Non tutti i consigli comunali hanno indicato una indennità ai loro rappresentanti in percentuale rispetto all'indennità dei consiglieri; tantissimi Comuni hanno individuato delle formule puntuali per cui l'indennità è stata fissata non in percentuale ma "X" euro all'anno, "X" euro al mese, quindi tutti questi oneri trascinati non hanno ragione di essere considerati.

Tuttavia, al fine di fornire dei dati - il che rappresenta una esercitazione teorica, ripeto -, gli uffici hanno indicato l'onere in 326.898 euro distinti in 278.941 euro per i Comuni e 47.956,74 euro per le Comunità montane, quindi la somma di queste indennità teoriche potrebbe portare a tale tipo di aumento. Ribadisco, è un dato che non corrisponde alla realtà; questi sono dei limiti massimi che i consigli comunali determineranno nella loro piena autonomia. Qualora il compenso fosse indicato in misura percentuale, vi sarebbe questo "effetto trascinamento", però, per determinare l'esatto aumento, bisognerebbe prendere le 74 deliberazioni dei Comuni più quelle delle Comunità montane e fare una valutazione che sicuramente darebbe dei dati precisi, ma non so che valore aggiunto darebbe!

Queste sono le valutazioni che vengono date; spero di aver fornito gli elementi che gli interroganti si proponevano di acquisire con le loro richieste.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Abbiamo presentato questa interrogazione, anche perché il Consiglio si ricorderà che avevamo a suo tempo presentato una mozione chiedendo che, prima di deliberare come Ufficio di Presidenza, vi fosse un esame in commissione degli effetti e delle ricadute finanziarie dell'ipotizzato aumento, anche per valutarne le conseguenze. Non avendo avuto una risposta positiva a questa sollecitazione fatta in Consiglio, abbiamo dovuto presentare questa interrogazione.

I dati forniti dall'Assessore portano a un effetto complessivo di circa 600 mila euro all'anno fra tutte quante le voci. A nostro avviso, l'effetto è sottostimato per due motivi: anzitutto si sottovaluta l'effetto complessivo, non dico sulle finanze dell'Amministrazione regionale, ma l'effetto complessivo sulle finanze pubbliche e sulle finanze di una serie di società a capitale pubblico; tanto per fare un esempio, al punto 2) è vero che sono stati indicati due organismi su cui si applicherà l'incremento che è stato applicato ai consiglieri regionali (che sono il Difensore civico e il CORECOM) ma vi sono molti altri organismi per i quali nulla si è detto. Vi sono molti altri organismi e società che hanno gli stipendi degli amministratori agganciati a quelli dei consiglieri regionali; sono decine gli organismi di questo tipo, quindi l'effetto incremento non è limitato a questi due organismi, ma si ripercuote su tutta un'altra serie di organismi.

Per quanto riguarda sindaci, vicesindaci, assessori, presidenti di Comuni e Comunità montane, è vero che l'incremento non è automatico, quindi il calcolo sull'incremento è del tutto teorico, però un effetto di trascinamento sicuramente è ipotizzabile. Pertanto, nel momento in cui c'è un meccanismo di aggancio degli stipendi dei consiglieri a quelli dei parlamentari, e gli stipendi dei consiglieri vengono incrementati, è logico pensare che con un processo che magari non sarà immediato, ma che un po' per volta inevitabilmente si verificherà, anche gli stipendi a livello di enti locali progressivamente si adegueranno!

L'insieme di questi fenomeni porterà ad un costo complessivo dell'incremento per la pubblica amministrazione che, dai calcoli da noi fatti, si aggira su una cifra di 1 milione di euro all'anno, cifra che rappresenta, a nostro avviso, un impatto pesante, anche perché è un impatto ripetuto ogni anno, e che tende ad aggravare un fenomeno di spesa corrente già molto pesante!