Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 153 del 16 ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 153/XII - Nomina della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare.

Presidente - Ricordo che siamo al punto 35 all'ordine del giorno. Su sollecitazione di alcuni gruppi politici, la Presidenza ha provveduto, questa mattina, a fare alcune verifiche: presso gli uffici della Presidenza del Consiglio, presso l'Università, presso gli uffici dell'Assessorato della cultura. Ho sentito personalmente il Prof. Lombardi stamani, il quale ha tranquillamente escluso qualsiasi causa di incompatibilità, relativamente a tutte le cariche da lui ricoperte. Il nominativo del Prof. Lombardi è stato designato dal Presidente della Corte di Appello di Torino. L'organo per cui è stato nominato è organo interno all'Università; l'organo per il quale ci apprestiamo a votare è organo della Regione. Voglio ricordare che il Prof. Lombardi faceva già parte dell'organo di tale Università prima ancora di detta nomina, addirittura quando il Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta deteneva più poteri di quelli attuali. Ad avviso della Presidenza, non esiste pertanto alcuna ragione di una qualsiasi incompatibilità, né di inopportunità a procedere a tale nomina. Ritengo che le persone segnalate dal Presidente della Corte di Appello di Torino siano non di alto, ma di altissimo profilo, proposte, fra l'altro, da un organo terzo, la cui indipendenza ed imparzialità non può essere messa in dubbio da chiunque: questo è l'orientamento per il quale abbiamo già discusso poc'anzi all'interno della Conferenza dei Capigruppo unitamente all'Ufficio di Presidenza.

L'avviso della Presidenza è pertanto quello di procedere a tale nomina.

La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Vorrei ribadire alcuni passaggi che riteniamo importanti, perché il Presidente stamani ha fatto cenno a una serie di situazioni che non creerebbero problemi.

Primo: la professionalità del Prof. Lombardi non è in discussione, stiamo parlando di una persona di altissimo livello che ha già dato alla Valle d'Aosta il suo contributo professionale in molti momenti, crediamo che possa continuare a farlo, quindi non stiamo discutendo della qualità del docente. Noi ieri, infatti, ci chiedevamo se era opportuno politicamente procedere a questa nomina non perché il Prof. Lombardi non possa essere contestualmente - e questo è il secondo punto - membro del Consiglio dell'Università e membro della Commissione di cui andiamo a discutere, quella per la valutazione dei referendum, ma perché, alla luce della storia passata anche recente… ricordo l'ultima valutazione sul referendum di cui parlava il mio collega Frassy ieri, quando l'organo incaricato decise con grande sorpresa di modificare il quesito, quella decisione tecnica divenne un fatto politico. Rammento che per molti mesi se ne discusse, addirittura il comitato promotore si spaccò perché quella decisione di modificare il quesito, che poteva apparire esclusivamente una decisione di tipo tecnico, di fatto modificava politicamente le posizioni dei partiti che appoggiavano o non appoggiavano il referendum stesso; infatti qualcuno che era a favore divenne contro e qualcuno che era contro divenne a favore di quel referendum. L'opportunità politica quindi ci sconsiglierebbe di far rimanere all'interno del triumvirato "super partes", che valuta i quesiti di tipo politico, una persona che, pur per il suo alto valore e competenza, ha ricevuto la fiducia della Giunta, non del Consiglio, perché i membri del Consiglio dell'Università non sono espressione del Consiglio regionale, ma della Presidenza della Regione, quindi è una nomina tecnica fiduciaria. Non possiamo uscire da questa valutazione, perché non saremmo corretti. Se vi è la fiducia politica su una nomina tecnica all'interno del Consiglio dell'Università per garantire il corretto svolgimento politico del programma universitario, dei programmi dell'Università, lo riteniamo non coerente con quella che invece è una nomina tecnica all'interno del Comitato per le valutazioni del referendum.

Ribadiamo quindi la nostra perplessità politica, che diventerebbe anche imbarazzo dell'aula intera; non riteniamo tecnicamente incompatibile l'incarico, lo riteniamo politicamente imbarazzante, pertanto non parteciperemo a questa votazione, visto che la Giunta ha deciso di inserire un membro fiduciario nel Consiglio dell'Università e la stessa persona viene segnalata come "super partes" in un triumvirato, che dovrebbe invece andare a fare delle valutazioni tecniche, ma che poi hanno risvolti politici, all'interno del comitato di valutazione. Non parteciperemo quindi, per opportunità politica e per sensibilità, a questa votazione.

Président - La parole au Conseiller Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Ringraziamo il Presidente del Consiglio perché ha accolto la richiesta da noi avanzata di una verifica anche presso il Prof. Lombardi, per avere un approfondimento sulla situazione, e sui rapporti, e sulle intenzioni, quindi lo ringraziamo per aver dato seguito a questa richiesta. Abbiamo invece delle perplessità sull'esito di questa verifica, perché sicuramente non vi sono problemi di compatibilità giuridica fra gli incarichi che il Prof. Lombardi riveste su nomina della Regione o i rapporti esistenti fra il Prof. Lombardi e la Regione rispetto alla presenza in questa Commissione per il referendum, però rimane aperto un problema di opportunità, tanto più che questa commissione avrà dei compiti ancora più delicati ed importanti della precedente commissione, perché con la nuova normativa si è ampliata la gamma di referendum possibili e la funzione della commissione sarà ancora più importante perché interverrà all'inizio del procedimento. Ancora di più: nella recente normativa sono state, purtroppo a nostro avviso, inserite una serie di materie che saranno escluse dalla possibilità di referendum e su questo il ruolo della commissione sarà molto importante. Per questo ci sentiremmo più garantiti rispetto a una commissione composta da membri su cui non vi è alcuna ombra di dubbio di rapporti privilegiati con l'Amministrazione regionale; è questa l'esigenza che abbiamo espresso.

Al di là delle qualità e del valore della persona del Prof. Lombardi, che sicuramente nessuno di noi nega e che è un valore anche per l'Amministrazione regionale, vi è un dato di fatto: che il Prof. Lombardi ha dei rapporti consolidati con l'Amministrazione regionale, ha dei rapporti di consulenza che non so se sono ancora in atto, ma nel passato è stato nominato dalla Giunta regionale in alcuni incarichi, quindi esiste un rapporto di tipo fiduciario che entra in conflitto con un ruolo di terzietà, come deve essere quello di membro di questa commissione.

L'atteggiamento del nostro gruppo quindi sarà di votare parzialmente le designazioni che sono state proposte ovvero voteremo i 2 commissari che sono stati proposti, ma non nomineremo il terzo commissario.

Président - La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - A nome del nostro gruppo, mi unisco nei ringraziamenti al Presidente, per aver verificato e per averci illustrato le conclusioni, le quali ci permettono tranquillamente di votare questa nomina. Non vorremmo infatti perdere l'occasione di avere un personaggio di tanto valore in grado di dare una valida collaborazione, a sostegno della carica per la quale è stato proposto.

Président - La parole au Conseiller Salzone.

Salzone (SA) - Ringrazio il Presidente per l'iniziativa che ha preso stamani rispetto a quanto ci eravamo detti ieri sera e per aver sentito personalmente il Prof. Lombardi. A noi parrebbe quasi una scortesia trovare una soluzione negativa a questa cosa, per cui voteremo la nomina del Prof. Lombardi e di tutta la commissione.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Non avevamo dubbi sulla correttezza della procedura svolta, credo che sia anche una forma di rispetto istituzionale nei confronti del Presidente della Corte di Appello di Torino, che noi stessi abbiamo incaricato di questo impegno, il rispettare le indicazioni da lui fornite, per cui il nostro gruppo voterà a favore di questa nomina.

Presidente - Prego di distribuire le schede.

Si dà atto che i Consiglieri Frassy, Lattanzi e Tibaldi, presenti in aula, non partecipano alla votazione.

Consiglieri presenti: 31

Consiglieri votanti: 28

Schede valide: 28

Hanno riportato voti:

Conso: 28

Di Giovine: 28

Lombardi: 24

Presidente - Dichiaro pertanto eletti nella Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare le 3 persone summenzionate.

Il Consiglio

Premesso che:

- l'articolo 40 della legge regionale 25 giugno 2003, n. 19 (Disciplina dell'iniziativa popolare, del referendum propositivo, abrogativo e consultivo, ai sensi dell'articolo 15, secondo comma, dello Statuto speciale) prevede che: "Il Consiglio della Valle nomina, entro quattro mesi dalla data del suo insediamento, la Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare, composta di tre esperti in discipline giuridiche pubblicistiche, indicati dal Presidente della Corte di appello di Torino, scelti tra:

a) docenti universitari;

b) avvocati iscritti all'albo speciale per le giurisdizioni superiori di cui all'articolo 33 del regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578 (Ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36;

c) ex componenti della Corte costituzionale.

La Commissione, che rimane in carica per tutta la durata della legislatura, si pronuncia sull'ammissibilità delle richieste di referendum e delle proposte di legge di iniziativa popolare depositate nel corso della legislatura stessa ed esprime i pareri previsti dalla presente legge";

(Omissis)

Preso atto che il Presidente della Corte d'Appello di Torino ha comunicato i seguenti nominativi per la nomina quali componenti della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare:

- Prof. Giovanni Conso

- Prof. Giorgio Lombardi

- Prof. Alfonso Di Giovine

Ritenuto, pertanto, opportuno proporre al Consiglio di procedere alla nomina della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare;

Richiamata la legge regionale 25 giugno 2003, n. 19;

Visto il parere favorevole rilasciato dal Segretario generale della Presidenza del Consiglio, ai sensi del combinato disposto degli articoli 13, comma 1, lettera e) e 59, comma 2, della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45, sulla legittimità della presente deliberazione;

Delibera

di nominare quali componenti della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare i Signori:

- Prof. Giovanni Conso

- Prof. Alfonso Di Giovine

- Prof. Giorgio Lombardi