Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 152 del 15 ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 152/XII - Dibattito sulla nomina della Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare.

Président - La loi régionale n° 19/2003 portant réglementation de l'exercice des droits d'initiative populaire relatifs aux lois régionales et aux référendums régionaux d'abrogation des propositions et de consultation, aux termes du 2e alinéa de l'article 15 du Statut spécial, prévoit, à l'article 40, que dans les quatre mois qui suivent son installation le Conseil de la Vallée nomme la Commission régionale des référendums et de l'initiative populaire, qui se compose de trois spécialistes en matière de droit public, désignés par le président de la Cour d'Appel de Turin parmi ou les professeurs d'université ou les avocats inscrits au tableau spécial des juridictions supérieures ou des anciens membres de la Cour constitutionnelle.

La commission, dont le mandat expire à la fin de la législature, se prononce sur l'admissibilité des propositions de référendum et des propositions de loi d'initiative populaire, déposées au cours de la législature et exprime les avis visés à la présente loi.

Le président de la Cour d'Appel de Turin nous a communiqué les nominatifs suivants: prof. Giovanni Conso, prof. Giorgio Lombardi, prof. Alfonso Di Giovanni. Je propose donc que le Conseil vote ces trois noms.

La parole au Conseiller Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Per questione pregiudiziale. Immagino che il presidente della Corte d'Appello di Torino, che segnala - come da legge - i nominativi di quella che diventerà la commissione che rimane in carica per tutta la durata della legislatura e si pronuncerà sull'ammissibilità delle richieste di referendum delle proposte di legge di iniziativa popolare, facendo il nome del prof. Giorgio Lombardi, non fosse a conoscenza del fatto che lo stesso - a meno che non si tratti di omonimia - è stato nominato dalla Giunta, in data 29 settembre 2003, su indicazione fiduciaria dell'Assessore all'istruzione e cultura, quale membro del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta.

A me sembrano incompatibili le due posizioni, perché o fa il membro fiduciario politico o fa il "super partes" in una commissione che dovrà, e abbiamo avuto esperienze nella passata legislatura sul referendum? allora, senza mettere in discussione la buona fede di nessuno, mi sembrano due questioni che? non so se è la stessa persona... se non è la stessa persona, si può procedere.

Président - Je rappelle que, aux termes de la loi, c'est une incompatibilité qui n'existe pas; après, s'il y a des questions d'opportunité politique? mais aux termes de la loi il n'y a aucune incompatibilité.

La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Penso vada fatta una riflessione sull'atto che stiamo per votare; è evidente che questa commissione dovrà esaminare gli eventuali quesiti referendari che dovessero essere proposti. I quesiti referendari possono essere valutati o da un punto di vista squisitamente tecnico o da un punto di vista politico. La funzione nostra è politica, la funzione di questa commissione dovrebbe essere tecnica.

È evidente - come diceva il collega Lattanzi - che se uno dei componenti di questa commissione gode della fiducia politica e se si vuole preservare la neutralità di un organo tecnico, è difficile che nell'organo tecnico vi possano essere persone che hanno la fiducia politica, perché a quel punto quell'organo tecnico non sarebbe più un organo tecnico, ma diventerebbe un organo politico, anche perché è evidente che ognuno di noi è animato da passione politica! C'è chi lo fa perché ha un mandato popolare, c'è chi non lo fa perché ha un mandato popolare, ma comunque può far prevalere la sua passione politica!

Senza voler fare il processo a nessuno, senza volere emettere giudizi di parzialità o meno, penso vada valutato quello che è accaduto nella scorsa legislatura su quel quesito referendario, perché sono dell'avviso che, per la prima volta, non nella storia regionale, ma nella storia di un referendum sia stato ammesso un referendum, modificando i quesiti dello stesso, quando normalmente un referendum viene ammesso o non viene ammesso sulla base dei quesiti formulati.

Non vorrei ricordare male, ma mi sembra che vi sia anche un precedente, perché mi sembra che il prof. Lombardi e il prof. Conso facessero già parte di quella terna costituita ad hoc in quella situazione: ne seguirono polemiche prima dell'esame della commissione, dopo la commissione e dopo l'esito del referendum!

Mi auguro che la legge che disciplina l'iniziativa referendaria sia fatta nell'interesse oggettivo di consentire, a chi abbia i requisiti, di presentare dei quesiti sui quali poi il corpo elettorale debba esprimersi. Se mettiamo in atto un meccanismo, che comunque ha il sospetto di essere gestito a livello politico dall'Esecutivo e dalla maggioranza, in primo luogo snaturiamo il principio stesso del referendum e, poi, questo Consiglio regionale - mi rivolgo anche ai colleghi di maggioranza - dimostra di abdicare "in toto" alle sue funzioni di garanzia rispetto al corpo elettorale, prima ancora che rispetto alle parti politiche qui da noi rappresentate e che giocano ruoli anche contrastanti e contrapposti.

Noi tutti, ma immagino anche voi, Consiglieri di maggioranza, dobbiate dare garanzia di imparzialità su certe procedure; il modo in cui si concretizza tale tipo di nomina questa sera, senza voler colpevolizzare nessuno - ha detto bene il collega Lattanzi, lo voglio sottolineare -, per un insieme di coincidenze, fa sì che questa terna stasera non possa passare l'esame dell'aula con quella convinzione di imparzialità che, invece, dovrebbe accompagnare la terna per tutto il suo mandato.

Invitiamo perciò il Presidente del Consiglio a valutare se non sia il caso di ritirare questo atto stasera e di esaminare in Ufficio di Presidenza e in Conferenza dei Capigruppo la materia, riportandolo al prossimo Consiglio, anche perché sarebbe difficile arrivare a conclusioni diverse, salvo quella di volere comunque, come sempre, andare avanti a colpi di maggioranza! Su una questione che riteniamo sia di tutto il Consiglio, non solo della maggioranza, di tutta la comunità valdostana, e non solo della maggioranza, pensiamo che una pausa di riflessione possa essere fatta e che sia dovuta. Poi, per carità, sarete liberi, come maggioranza, di andare avanti, ma la legge del giugno 2003, se trova attuazione fra quindici giorni per questo aspetto, non penso crei alcun tipo di complicazione dal punto di vista del meccanismo istituzionale.

Il senso della richiesta pregiudiziale fatta dal collega Lattanzi è perciò quello di subordinare l'approvazione di questo atto ad un ulteriore esame nelle sedi istituzionali, ma al di fuori del momento che ci porterebbe comunque al voto, con l'evidente imbarazzo della situazione che abbiamo cercato di riassumere in questi due interventi.

Président - La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Sostanzialmente intervengo per una mozione d'ordine. Anche noi riteniamo sia opportuno un breve rinvio di questo punto all'ordine del giorno, specificando che da parte nostra - ma credo neanche dei colleghi - non c'è alcuna intenzione strumentale; si tratta di capire se vi sono ragioni di incompatibilità: è assai probabile, come ha già specificato il Presidente, che non vi siano.

Ritengo vadano valutate attentamente anche questioni di opportunità per evitare imbarazzi, forse allo stesso prof. Lombardi, ignaro di detta situazione: ha ricevuto da poco un incarico, si trova proposto dalla Corte d'Appello per questo ruolo, che deve essere un ruolo di esaminatore "super partes" delle istanze referendarie.

Credo che un rinvio non comporterebbe alcun problema, non abbiamo notizia di alcuna iniziativa referendaria, quindi si può affrontare il problema con tutta tranquillità. A me sembra una cosa di buon senso, addirittura da risolvere con lo stesso interessato, ponendo il problema e valutando se si ritiene opportuno che una persona, designata consulente della Giunta regionale, faccia anche l'arbitro dei referendum. Diremmo le stesse cose se il prof. Lombardi fosse stato assunto dal nostro gruppo per fare uno studio su qualche problema di carattere costituzionale. Mi sembra poi che questo non giovi né all'interessato, né alla maggioranza - che magari fa un atto di forza -, né a noi. Si tratta di adottare una decisione serena, alla luce di un chiarimento che, secondo me, è opportuno; non c'è niente di strumentale nella nostra posizione, è meglio chiarirsi subito le idee, in modo da evitare di creare, sì, dei presupposti per delle frizioni.

Noi insistiamo perché vi sia quindi un breve rinvio di tale punto all'ordine del giorno e che si chiarisca, nelle sedi competenti, eventualmente con lo stesso interessato, questa problematica.

Presidente - C'è una mozione d'ordine posta dal Consigliere Curtaz, che intende spostare questo argomento ad un altro Consiglio; vi sono dei consiglieri che intendono esprimersi a favore o contro la mozione?

La parole à l'Assesseur à l'éducation et à la culture, Charles Teresa.

Charles (UV) - Je ne vois aucune incompatibilité entre une nomination du président de la Cour d'Appel de Turin et une nomination que nous avons faite au sein du Conseil de l'Université; d'ailleurs, une personne de grande honnêteté intellectuelle comme le prof. Lombardi, ne mérite même pas ces doutes-là et il sera objectif dans ses fonctions. A mon avis, le discours de l'incompatibilité n'existe pas.

Président - La parole au Conseiller Sandri.

Sandri (GV-DS-PSE) - Per chiedere cinque minuti di sospensione per una riunione dei gruppi di maggioranza.

Président - Une suspension de cinq minutes est accordée. Pour fait personnel pourquoi?

La parole au Conseiller Curtaz.

Curtaz (Arc-VA) - Chiedo un attimo una breve replica per fatto personale, perché non abbiamo alcun sospetto nei confronti del prof. Lombardi. So che forse lei lo ha fatto involontariamente?

(interruzione dell'Assessore Charles Teresa, fuori microfono)

? però sarebbe veramente fuorviante parlare di sospetti da parte nostra nei confronti del prof. Lombardi, perché diremmo la stessa cosa se fosse lì qualsiasi altra persona! La persona del prof. Lombardi non c'entra proprio niente, lo conosciamo tutti come professionista stimato.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 19,55 alle ore 20,04.

Presidente - Riprendono i lavori. Ai gruppi, che hanno avanzato dei rilievi, la Presidenza rivolge questa proposta. Proporrei di sospendere oggi il Consiglio su tale argomento. Domani mattina farei, sempre su questo argomento, una Conferenza dei Capigruppo allargata all'Ufficio di Presidenza, per discutere più serenamente e valutare questa cosa insieme agli uffici; pertanto domani mattina si riprende con l'esame di questo punto. Il Consiglio condivide la proposta?

La parola al Consigliere Lattanzi.

Lattanzi (CdL) - Questa proposta permette di fugare ogni dubbio, non c'è alcuna strumentalizzazione o altro. Sono convinto che il presidente della Corte d'Appello abbia segnalato il nome in assoluta buona fede, facendo ricorso alle migliori risorse professionali che aveva a disposizione per questa commissione. Credo che non fosse a conoscenza della contestuale nomina, non so se c'è incompatibilità, probabilmente no, ma c'è sicuramente un'opportunità politica da valutare; pertanto, dato che ci prendiamo il tempo di valutarla, domani i Capigruppo saranno in condizione di ragionare più serenamente, non vi sono problemi.

Per noi la proposta di discuterne domani mattina è accettata.

Presidente - Con questo terminiamo i nostri lavori. Ricordo che la Conferenza dei Capigruppo, unitamente all'Ufficio di Presidenza, è convocata per domani mattina alle ore 9. Rimane ancora da esaminare - su questo mi pare vi fosse l'accordo del Consiglio - la risoluzione sull'inondazione dell'ottobre 2000.

La parola al Consigliere Frassy, per mozione d'ordine.

Frassy (CdL) - Se il Regolamento viene applicato, mi sembra che questo pomeriggio sia stato applicato, deve essere applicato anche adesso: o questo punto viene ritirato o, se questo punto rimane aperto, dubito che si possa iniziare la discussione di altri punti.

Presidente - Collega Frassy, a giudizio della Presidenza non c'è alcun elemento ostativo affinché il punto 35 venga rinviato a domani e oggi si esamini la risoluzione - che mi pare trovi l'assenso di tutto il Consiglio - affinché venga votata oggi. Non vedo norme di Regolamento che vadano contro questa impostazione; non è per un uso distorto del Regolamento, ma per un semplice accordo che - mi pare - vi sia da parte di tutto il Consiglio.

Frassy (CdL) - Il Regolamento dice - e più volte è stato applicato dai suoi predecessori - che quando un oggetto è in discussione, o viene chiusa la discussione o viene ritirato il provvedimento, altrimenti non si può tenere un punto aperto e andare a discutere di un altro punto. Nel pomeriggio lei ha applicato in maniera ferrea il Regolamento e noi chiediamo che venga applicato in maniera ferrea anche in serata. Se la ritira "nulla quaestio", però va al prossimo Consiglio.

Président - La parole au Conseiller Borre.

Borre (UV) - Vu le problème qu'on a créé avec la volonté de discuter aujourd'hui cette résolution, on retire la requête et on ira demain à en discuter. On ne veut pas forcer la main à personne!

Il Consiglio prende atto.

Président - Les travaux sont terminés.

La séance est levée.

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La séance se termine à 20 heures 10.