Oggetto del Consiglio n. 144 del 15 ottobre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 144/XII - Nomina del Presidente e attività del Centro Sviluppo S.p.A. (Interpellanza)
Interpellanza
Considerata la delibera di Giunta n. 1037 del 3 febbraio 1992 con la quale la R.A.V.A. costituiva attraverso Finaosta S.p.A., la Società Centro Sviluppo S.p.A.;
Preso atto che l'atto costitutivo della Società Centro Sviluppo S.p.A. recita: "la società ha per oggetto la promozione dello sviluppo e della diversificazione innovativa delle imprese esistenti; la promozione di nuove iniziative imprenditoriali e la prestazione di servizi tecnici, economici, finanziari, tecnologici, localizzativi e di mercato;
Per il raggiungimento di tali obiettivi la società può svolgere attività di consulenza, assistenza verso operatori sia pubblici che privati per la messa a punto e la gestione di progetti che possano incentivare la nascita di nuove imprese, la diffusione dell'innovazione, lo sviluppo di imprese già operanti e la conoscenza di settori economici;
In particolare la società opera al fine di:
- promuovere presso gli operatori pubblici e privati studi e progetti per una maggiore comprensione delle diverse realtà settoriali, delle relative dinamiche e strategie aziendali;
- raccogliere, elaborare e distribuire informazioni e dati di settore;
- elaborare progetti di fattibilità tecnica, economica e finanziaria per le nuove iniziative imprenditoriali e piani di diversificazione e sviluppo delle imprese esistenti;
- gestire strutture di localizzazione per nuove iniziative e/o per iniziative innovative;
- assistere tecnicamente e finanziariamente l'avviamento e lo sviluppo iniziale di nuove iniziative imprenditoriali;
- predisporre e gestire iniziative di formazione direzionale e imprenditoriale.
Per il conseguimento dello scopo sociale la società, in particolare, potrà:
a) assumere partecipazioni in società o in enti già costituiti o da costituire, nel limite massimo del 5 o del 10% del capitale della partecipata a seconda che la stessa sia quotata o non quotata, aventi finalità strumentali al raggiungimento dell'oggetto sociale;
b) prestare ad imprese costituende per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali, assistenza economico-finanziaria, esclusa l'assunzione di partecipazioni;
c) prestare assistenza tecnica, amministrativa ed organizzativa alle imprese già operanti nel territorio regionale";
Evidenziata la nomina a Presidente di tale società del sig. Osvaldo Ruffier:
il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
La Giunta regionale per conoscere:
1) se la Giunta considera coerente il curriculum professionale del sig. Ruffier Osvaldo con l'oggetto dell'atto costitutivo di tale società;
2) se intende promuovere un confronto con Finaosta S.p.A. al fine di verificare la coerenza di tale nomina e la programmazione delle attività di Centro Sviluppo alla luce della nomina stessa.
F.to: Lattanzi
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Nel 1992 qualcuno ebbe, in questa Amministrazione, la geniale idea di costituire attraverso la Finaosta la società "Centro Sviluppo".
L'obiettivo di questa istituzione era quello di dare un sostegno allo sviluppo in Valle d'Aosta; infatti il suo atto costitutivo recitava che la società ha per oggetto "la promozione dello sviluppo e della diversificazione innovativa delle imprese esistenti"; aveva poi anche un'altra serie di impegni importanti che è utile ricordare, come: la promozione di nuove iniziative imprenditoriali, la prestazione di servizi tecnici, economici e finanziari, tecnologici e di mercato. A questa nuova società di servizi, totalmente pubblica, venivano dati tutta una serie di strumenti strategici, di fini e di obiettivi, come quelli di promuovere, presso gli operatori pubblici e privati, studi e progetti per una maggiore comprensione delle diverse realtà settoriali, raccogliere ed elaborare e distribuire informazioni, elaborare progetti di fattibilità, assistere tecnicamente e finanziariamente quelli che potevano essere considerati progetti utili ad incentivare e sostenere lo sviluppo nella nostra regione.
Abbiamo già avuto modo di commentare l'attività di questo ente nell'ultima sessione della legislatura precedente, in quanto abbiamo avuto modo di fare un piccolo bilancio - per quanto ci riguarda, assolutamente insoddisfacente! - di quello che ritenevamo un ente diventato ormai quasi inutile. Questo non tanto per un giudizio politico, quanto per i dati che, avendo chiesto alla Giunta di allora di fornirci, ci illustravano un'attività di tante buone intenzioni, ma di pochi fatti!
Verso la fine della legislatura abbiamo appreso la nomina del nuovo presidente di questo ente così importante - o che potrebbe diventare così importante per la nostra regione, ma che, così come noi giudicavamo, non lo era stato - nella persona del signor Osvaldo Ruffier, ex sindaco di Cogne, famoso per le sue apparizioni televisive, famoso perché proprio all'inizio di quest'anno è stato sulle cronache politiche di questa regione in quanto si parlava di lui come possibile candidato dell'Union Valdôtaine, e poi "invece no" e poi "invece sì", e poi la sua esclusione aveva arricchito le cronache politiche di quei giorni per tutti coloro che si interessavano di politica. Sta di fatto che la sua nomina ha sorpreso chi conosce la persona, persona di straordinaria capacità umana, sicuramente di ottima capacità amministrativa locale in quanto, per molti anni, ha ricevuto il plauso della sua comunità come uno dei migliori sindaci di questa regione, ma - devo dire - non pochi si sono sorpresi nel vederlo nominato presidente di un ente che aveva, nel suo atto costitutivo, tutta una serie di attività a supporto di un'economia regionale che ritenevamo molto importante.
Perché le perplessità e i dubbi? Perché chi conosce la persona - e tutti in Valle d'Aosta conoscono l'ex sindaco di Cogne - sa che la sua formazione è molto lontana a quella utile per un ente così particolare, cioè dedito alla promozione economica della nostra regione! Allora, al di là della sorpresa, vorremmo fare una riflessione seria e capire dalla Giunta che oggi amministra la Regione, se ritiene questa nomina coerente sotto il profilo professionale con l'oggetto dell'atto costitutivo di questo ente e se intende promuovere con Finaosta un confronto non solo su questa nomina, ma anche sulla programmazione delle attività che il nuovo presidente dovrebbe avere impostato e comunicato perlomeno a Finaosta, che è l'ente di riferimento, ma anche alla Regione che è l'azionista principale.
Président - La parole à l'Assesseur au budget, aux finances, à la programmation et aux participations régionales, Marguerettaz.
Marguerettaz (UV) - Prima di entrare nel merito delle risposte, devo dire che sono un po' sconcertato - questo, forse, è dovuto alla mia inesperienza - che il Consiglio regionale debba soffermarsi e soprattutto pronunciarsi in simili questioni di ordine personale. Se andiamo a discutere sui risultati, sulle missioni delle società, credo che facciamo il nostro mestiere; nel momento in cui vogliamo personalizzare la discussione del Consiglio regionale, credo che non si percorra un sentiero e una strada fattiva per la nostra comunità, perché rischiamo di ragionare con il cuore piuttosto che con la testa!
In merito alle decisioni di "Centro Sviluppo" ricordo che questa è una società, sì, controllata da Finaosta, ma che vede la partecipazione di tutta una serie di soggetti collettivi rappresentanti le varie associazioni; allora dovremmo concludere che tutto l'insieme è un insieme di dissennati che fanno delle scelte non appropriate!
Entrando nel merito della risposta, la promozione dello sviluppo delle imprese esistenti e di nuove iniziative imprenditoriali è un'attività complessa, che deve saper coniugare iniziative pubbliche e private, legislazione europea e nazionale, predisposizione di strumenti formativi e di assistenza alle imprese, generalmente pubblici. Sono circa 200 le imprese in Europa che operano con lo stesso oggetto sociale del "Centro Sviluppo". Queste società, come il "Centro Sviluppo", si sono caratterizzate nel tempo come soggetti attuatori di programmi europei, generalmente promossi dalle comunità locali che, nell'ambito dell'oggetto sociale, utilizzano fondi dell'Unione europea, ovvero che gestiscono "Pépinières d'entreprise", la cui costruzione è stata finanziata sempre dall'Unione europea.
Altre iniziative nascono invece da richieste del mercato locale, quali: le consulenze per sistemi di assicurazione di qualità e la certificazione ambientale. Altre iniziative ancora hanno come riferimento lo sviluppo agro-rurale, come la preparazione di progetti INTERREG, la predisposizione di servizi alle imprese, quali: lo sportello unico - di cui abbiamo già parlato - la partecipazione alla realizzazione del progetto VINCES con inserimento nella rete telematica di alcuni comuni, di alcune imprese, di alcune scuole. Ciò che si evince da questa breve presentazione dell'attività di tale centro, è che il successo di una società del genere deriva da una conoscenza approfondita delle comunità locali e delle loro esigenze di mantenimento e sviluppo delle attività economiche precipue del proprio territorio, siano industriali, artigianali, rurali, commerciali, turistiche e quant'altro.
Altro fattore di successo è la conoscenza dei meccanismi amministrativi, che permettono di utilizzare al meglio risorse comunali, regionali, nazionali ed europee, stanziate per offrire alle aziende quei servizi delegati a favorire lo sviluppo.
Il profilo professionale del presidente, Osvaldo Ruffier, per la pluriennale esperienza maturata nell'amministrazione del Comune di Cogne, nella presidenza del CELVA e nel rapporto di lavoro, anche se lontano nel tempo, di un'impresa industriale è, a parere degli azionisti, coerente e in grado di apportare valore per lo sviluppo delle aree di attività del "Centro Sviluppo".
Per quel che riguarda il secondo punto dell'interpellanza, l'Assessorato alle finanze si è già fatto relazionare in merito all'attività del "Centro Sviluppo" e sta facendo un'analisi di tutta l'attività, questo sì. In questo momento detto tipo di analisi non ha però messo in campo dei cambiamenti di rotta, come espresso poc'anzi: questo è un ragionamento che stiamo facendo a 360 gradi con tutte le "partecipate", dirette o indirette che siano, perché una nuova maggioranza, un nuovo esecutivo ha il diritto/dovere di fare il punto della situazione su ogni "partecipata" e quindi di decidere a ragion veduta.
Président - La parole au Conseiller Lattanzi.
Lattanzi (CdL) - Intanto ringrazio l'Assessore, perché qui c'è stata una risposta puntuale, può piacere o meno, ma una risposta puntuale, scevra da battute e risolini!
Direi quindi di commentare immediatamente queste due risposte che lei ha dato. Sulla prima, mi permetta di dire che non mi ha convinto perché, se è vero che all'attuale presidente va riconosciuta la conoscenza amministrativa locale e la sicura professionalità amministrativa di uno dei comuni più importanti e - ricordiamo - anche del coordinamento dell'organo delle comunità locali della Regione, solleviamo qualche perplessità che non è scevra da un condizionamento evidente, cioè le tempistiche, le metodologie con cui questa nomina è nata, perché se l'avessimo fatta due anni fa, lontani dal "momento caldo delle elezioni", forse questa nomina non avrebbe sollevato delle perplessità di tipo politico e quelle di tipo professionale sarebbero venute meno! Siccome questa nomina è maturata alla luce di una serie di contenziosi politici all'interno di "Union Valdôtaine", noti a tutti, perché di cronaca quotidiana in quei momenti… e soprattutto è apparso a tutti come un "contentino" a una persona che non aveva avuto il suo posto in lista, questo clima condiziona fortemente la libertà di pensare che tale nomina sia esclusivamente su base professionale!
Lei dice: "attenzione, il "Centro Sviluppo" non è solo Finaosta con Regione, ma anche tutta un'altra serie di organi che sono gli azionisti", quindi dovremmo essere tutti… non ricordo il termine, ma tutti "qualche cosa", visto che questa nomina non è di un solo organo! Alla fine poi si corregge dicendo: evidentemente l'azionista più pesante - perché è colui che mette i soldi per tutti i progetti messi in piedi ed è l'interlocutore privilegiato dei fondi europei - è quello che dà l'indicazione, se non, fra virgolette, "l'obbligo" della nomina attraverso la sua espressione. Mi permetta quindi di dire che non considero gli azionisti del centro un gruppo di persone che non hanno buon senso, ma di sollevare qualche obiezione su quanto lei dice: che tutto è nato all'interno di un'assemblea di azionisti che hanno ritenuto quel curriculo il più adatto a ricoprire quel ruolo.
La seconda risposta da lei fornitaci invece ci rassicura, perché non bisogna fare il processo alle persone prima che possano avere operato; per cui, se le perplessità rimangono sulle metodologie per la sua nomina, noi non siamo persone abituate a fare le condanne prima di aver visto una persona all'opera. Io mi auguro per lui, per voi e per la Regione, che Osvaldo Ruffier sia il miglior presidente degli ultimi anni del centro, in modo che lo sviluppo in Valle d'Aosta possa cominciare a vedere qualche suo bagliore, visto che l'ultima gestione è stata catastrofica, con dispendio di risorse pubbliche per i suoi fini inefficaci!
Siccome non siamo abituati a fare i processi alle persone prima che esse abbiamo potuto esprimere le loro competenze professionali da lei esternateci, prendiamo atto con soddisfazione che il suo Assessorato, in particolare, sta procedendo all'approfondimento di tutte le strategie e indirizzi politici, economici e amministrativi e sarà in condizione al più presto di poterci relazionare.
Qual è l'invito? Appena finito il confronto sul "Centro Sviluppo", aspettiamo di sapere cosa potrà cambiare nell'operatività e nel ruolo di "Centro Sviluppo" con il suo nuovo presidente in termini strategici per lo sviluppo della Valle d'Aosta, perché fino ad oggi quell'ente è stato un "carrozzone" di nomine e un dispendio di risorse pubbliche! Non c'è una sola iniziativa che possiamo ricondurre a un successo di "Centro Sviluppo"! Lei ha citato una serie di ruoli su cui il centro ha iniziato da poco ad operare: andremo a dare un giudizio quando vedremo risultati. Risultati, lì, ancora, non ne abbiamo visti, ma abbiamo visto i fallimenti, quelli sì, certi, di tutta una serie di iniziative imprenditoriali che, rivoltesi al "Centro Sviluppo", nella migliore delle ipotesi non hanno ricevuto risposta e, nella peggiore, hanno perso danaro e tempo alla ricerca di alcuni sostegni economici, finanziati, di analisi, di marketing, ma che non hanno ricevuto alcuna capacità professionale per essere supportati! Qui avrei un lungo elenco da farle, fra l'altro di aziende che anche lei, come professionista, ha seguito e che hanno avuto problemi grossi, perché nel centro non esisteva tutto quello che l'atto costitutivo aveva previsto!
Siamo in attesa di ricevere notizie sul "Centro Sviluppo"; per le altre consociate sarà poi la sua gentilezza politica a dover rispondere, quali sono gli indirizzi strategici che la "sua Amministrazione" e il "suo Assessorato" intendono dare!