Oggetto del Consiglio n. 143 del 15 ottobre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 143/XII - Realizzazione di una variante stradale alternativa a quella esistente nel centro abitato di Valtournenche. (Interpellanza)
Interpellanza
Premesso
che la tortuosità e la larghezza insufficiente della strada che attraversa il paese di Valtournenche comportano una "strozzatura" che crea sovente disagi al traffico veicolare e alla mobilità delle persone, specie durante i periodi di maggiore affluenza turistica;
che, per alleviare i disagi di cui sopra e per consentire un migliore utilizzo del centro storico, si è ipotizzato - da tempo - di realizzare una variante stradale alternativa (c.d. "circonvallazione di Valtournenche") a quella esistente nel centro abitato;
che tale ipotesi si era concretizzata in un progetto di massima dell'opera;
che nei primi anni Novanta la strada della Valtournenche, prima inclusa nel demanio statale, è stata trasferita a quello regionale;
tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale
Interpella
l'assessore delegato per sapere
1. se considera tutt'oggi praticabile l'ipotesi della "circonvallazione di Valtournenche";
2. se intende procedere a una progettazione di dettaglio e a un piano di finanziamento dell'opera: in caso affermativo, entro quali termini.
F.to: Tibaldi
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - La tortuosità e la larghezza insufficiente che attraversa il paese di Valtournenche comporta una "strozzatura" che crea sovente disagi al traffico veicolare e alla mobilità delle persone, specie durante i periodi di maggior affluenza turistica.
L'idea di realizzare un percorso stradale alternativo all'attuale asse viario della ex SS 406 della Valtournenche risale a circa 30 anni; era il 1973 quando l'Amministrazione comunale di Valtournenche inserì nel piano urbanistico un tracciato stradale che si aggiungeva a quello tradizionale, che attraversa il paese. Dopo una serie di ipotesi di fattibilità venne prescelta quella in sinistra orografica del torrente Marmore, poiché meno impattante, da un punto di vista ambientale, dell'altra che si snodava sul versante opposto.
L'esigenza di dirottare il traffico veicolare su una strada parallela è stata sempre sentita e caldeggiata dagli abitanti di Valtournenche, sia per evitare la congestione del traffico - che coincide normalmente con le festività, i week-end e le grandi vacanze -, sia per valorizzare opportunamente un centro storico che non dispone di grandi superfici. L'esigenza della comunità di Valtournenche non trovò grande eco nei livelli istituzionali superiori, ANAS in testa, ma neppure nella Regione. Fiumi di parole sono stati spesi in merito, ma quando si è arrivati a un passo dall'inserimento del progetto della circonvallazione di Valtournenche nel piano attuativo delle opere finanziabili dall'ANAS, il sogno si è inspiegabilmente dissolto.
L'intervento economico previsto ammontava, negli anni '90, ad un centinaio di miliardi di lire. Degno di nota è il fatto che nei primi anni '90 la strada della Valtournenche, prima inclusa nel demanio statale, è stata trasferita a quello regionale e, con essa, tutte le competenze relative alla sua manutenzione, ai cambiamenti di tracciato e alle eventuali migliorie. L'ipotesi della variante di Valtournenche ha fatto capolino nel 1999, in occasione de dibattito sul bilancio di previsione per il 2000 della Regione, quando l'allora Assessore alle finanze prospettava l'attivazione di un piano straordinario di interventi in materia di grande viabilità come risposta a quelle attese che sono ormai ferme da tanti anni, per esempio: la circonvallazione di Valtournenche - dicevo appunto - di Lillianes e di Fontainemore; situazioni che vanno sbloccate non solo per permettere di circolare più velocemente, ma per creare le condizioni di uno sviluppo economico migliore delle attività operanti in queste comunità interessate.
L'ex Assessore Agnesod parlava di "risposta alle attese": noi attendiamo ancora la risposta! Oggi, magari, l'Assessore delegato sarà in grado di fornircela, e a lui chiediamo, sulla base delle due domande che abbiamo presentato, se considera ad oggi praticabile l'ipotesi della circonvallazione di Valtournenche e se intende procedere ad una progettazione di dettaglio e a un piano di finanziamento dell'opera; in caso affermativo, quali sono i termini previsti.
Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.
Cerise (UV) - La question de la rocade de Valtournenche a plusieurs fois été soumise au Gouvernement régional, ainsi qu'à d'autres instances, et a même été soulevée à nouveau, récemment, par le syndic de Valtournenche et par le Conseiller Gabriele Maquignaz.
Le problème évoqué par M. Tibaldi est lié aux caractéristiques du tronçon de la route régionale traversant l'agglomération de Valtournenche. Les dimensions, le dénivelé et le tracé de la chaussée provoquent - notamment en période de pic d'affluence touristique - des ralentissements du flux des véhicules et, partant, des embouteillages, des difficultés pour les piétons et, pour la population du chef-lieu, des désagréments essentiellement dus au bruit de fond et à la pollution, facteurs qui se conjuguent mal avec une station touristique.
Au cours des années '80, l'Administration communale avait envisagé de détourner la circulation sur un autre tracé, à l'extérieur de l'agglomération. Un avant-projet spécialement conçu à cet effet avait été soumis à l'ANAS (qui était alors responsable de cette route), lequel l'avait inséré au nombre des actions du plan décennal de la voirie mais, malgré cela, cet ouvrage ne fut pas réalisé, notamment du fait de l'ampleur de la dépense nécessaire (justement de l'ordre de cent milliards de lires).
Indépendamment du transfert à la Région de la compétence sur la route nationale, passage prévu pour le 1er janvier 1995, la Commune, semble-t-il, avait reçu l'assurance verbale de la part de l'ANAS que ce projet serait réalisé et, pourtant, rien ne fut fait. Lorsque les quatre routes nationales de la Vallée d'Aoste (Val d'Ayas, Vallée du Lys, Valtournenche et Cogne) passèrent sous son autorité, la Région dut prendre en charge les frais d'entretien et de modernisation de ces artères. Or, les crédits inscrits au budget régional au titre des ouvrages routiers ne sauraient suffire au financement de projets tels que celui de la rocade de Valtournenche. N'oublions pas, non plus, que d'autres grands travaux sur les anciennes routes nationales s'avèrent nécessaires: je pense, par exemple, aux routes de contournement des agglomérations de Lillianes, de Fontainemore, de Brusson et d'Ayas, sans compter les ouvrages de sécurisation de la route de Cogne, qui engagent déjà d'importantes ressources.
Je tiens à préciser que, en 2001, la mesure 3.1 du plan opérationnel Italie-Suisse du programme INTERREG II incluait un projet intégré relatif à l'Espace Mont Cervin-Mont Rose concernant l'optimisation de la voirie et des parking, ainsi que la requalification du milieu urbain, projet qui prévoyait notamment l'aménagement d'une rocade à Valtournenche. Il s'agit d'une proposition tout récemment envoyée à nos bureaux et qui demeure à l'attention de l'Administration régionale, qui est en train de faire des approfondissements à ce sujet.
Quant à l'opportunité de réaliser ces différents ouvrages, et en particulier la rocade de Valtournenche, il convient de mener avant tout des études de faisabilité analysant la valeur de chaque projet du point de vue technique, environnemental et économique. Ce type d'études est d'ailleurs expressément prévu par la loi pour les projets de cette envergure.
Enfin, pour ce qui est des éventuelles phases de conception et du financement des travaux - c'est le point 2) de l'interpellation -, il faudra les insérer dans un programme plus vaste dédié aux grands ouvrages, tel que le document actuellement soumis à l'examen du Gouvernement régional.
Président - La parole au Conseiller Tibaldi.
Tibaldi (CdL) - A parte una cronistoria iniziale, ma che domina gran parte della risposta fornita dall'Assessore, ci sarebbe piaciuto sentire qualcosa di più concreto in merito a questa opera, alla luce delle sollecitazioni che l'Assessore dice di aver ricevuto ultimamente da più parti. Speriamo che a queste parole facciano seguito quanto prima dei fatti; per ora sono solo parole che si aggiungono ad altre parole e ad altri elenchi che, finora, abbiamo potuto leggere e constatare.
Per adesso ne prendiamo atto; torneremo comunque su tale problema.