Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 104 del 1° ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 104/XII - Attività dell'Osservatorio regionale del commercio. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso:

- che, nel corso dell'ultimo anno, si è registrata una brusca impennata dei prezzi di tutti i principali beni di consumo e di molti servizi;

- che la Legge regionale 12/1999 ha istituito l'Osservatorio regionale del Commercio (funzione poi estesa anche al Turismo con la Legge regionale 6/2001), organismo al quale sono assegnate competenze specifiche, tra le quali la realizzazione del monitoraggio della rete distributiva e del mercato turistico, l'ausilio nella programmazione regionale in materia di commercio e di turismo, l'elaborazione e la diffusione di statistiche di settore;

- che l'Osservatorio è presieduto dall'assessore regionale che ha le deleghe in materia di commercio e turismo;

- che, al di là di qualche sporadica riunione convocata più per ascoltare le suggestioni dell'assessore regionale di turno, l'Osservatorio brilla per la sua completa assenza istituzionale e non risulta mai avere formulato alcuna indicazione;

tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere Regionale

Interpella

l'Assessore delegato per sapere:

1. se l'Osservatorio si è riunito per esaminare la situazione inflazionistica a livello regionale, se ha redatto qualche rapporto e se ha suggerito qualche iniziativa;

2. se intende attribuire all'Osservatorio il ruolo per il quale è stato istituito o se preferisce mantenerlo "esistente" solo sulla carta.

F.to: Tibaldi

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Aspetto la risposta.

Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.

Caveri (UV) - Vorrei rispondere al Consigliere Tibaldi, cercando di definire anzitutto il ruolo dell'Osservatorio regionale del commercio e del turismo.

Per quanto richiesto al punto n. 1, cioè "se l'Osservatorio regionale si è riunito per esaminare la situazione inflazionistica a livello regionale, se ha redatto qualche rapporto e se ha suggerito qualche iniziativa", vorrei sottolineare che la legge regionale 15 marzo 2001, n. 6, "Riforma dell'organizzazione turistica regionale", all'articolo 3, modificando quanto stabilito dalla precedente legge regionale del 1999, stabilisce che detto osservatorio rientra tra "gli strumenti in grado di realizzare un efficace e continuo raccordo fra le strategie di comunicazione, promozione e accoglienza turistica e le iniziative attuate per la commercializzazione del prodotto turistico regionale, nonché di assicurare un'adeguata azione di monitoraggio del mercato e dell'offerta turistico-commerciale valdostana". Stabilisce inoltre che esso persegua le seguenti finalità: "garantire gli elementi informativi per impostare la programmazione regionale nei settori del commercio e del turismo e per valutare il grado di attuazione ed efficacia degli interventi; promuovere l'acquisizione, l'elaborazione e la diffusione delle informazioni e delle statistiche per una migliore conoscenza dei settori del commercio e del turismo, valorizzando i dati ricavabili dagli archivi di natura amministrativa, curando un rapporto di scambio informativo tra le banche dati degli enti pubblici, evitando duplicazioni di adempimenti per gli operatori e per le stesse amministrazioni pubbliche". Non risulta quindi dalla legge in questione che siano in capo all'osservatorio quelle funzioni di controllo dei prezzi o della situazione inflazionistica che lei gli attribuisce, né peraltro di redigere rapporti o suggerire iniziative in tal senso.

Quanto al punto n. 2, vale a dire: "se intende attribuire all'osservatorio il ruolo per il quale è stato istituito o se preferisce mantenerlo "esistente" solo sulla carta", al di là della vispolemica - che esiste e giunge in un periodo un po' bizzarro, perché lei sa che l'osservatorio per legge è "scaduto" e siamo in fase di ricostituzione -, ribadisco che è nostro interesse far funzionare bene l'osservatorio, ma esso continuerà a non occuparsi di controllo dei prezzi, poiché non è stato creato con questo scopo, in linea, peraltro, con quanto stabilito dallo stesso Ministro delle attività produttive Antonio Marzano, il quale ha escluso la possibilità di costruire indici del costo della vita alternativi a quelli elaborati dall'ISTAT, istituto al quale - è bene ricordare - nessuno ha titolo per sostituirsi. L'osservatorio, bensì, coerentemente con quanto affermato in legge, promuoverà iniziative di monitoraggio, attuerà e commissionerà delle indagini a campione, ai sensi della legge istitutiva del sistema informatico del commercio, sui temi di maggiore rilevanza, quali l'interesse del mercato nazionale ed internazionale rispetto all'offerta della Valle d'Aosta, le attese del pubblico e i suoi orientamenti. Esso interverrà inoltre nell'indirizzo delle politiche di marketing della Regione e parteciperà alla programmazione degli interventi promozionali.

Per essere ancora più precisi, Consigliere Tibaldi, credo sia interessante riflettere su di uno strumento offerto dalla lettera c) del comma 7 dell'articolo 8 della legge regionale 15 marzo 2001, n. 6, dove si prevede "l'effettuazione di indagini sui prezzi e sui consumi di residenti e turisti"; ciò consentirebbe di avere una visione non meramente quantitativa, ma qualitativa del "problema prezzi", da porre poi anche alla discussione dell'osservatorio. La ringrazio per la sua sollecitazione e ci tengo a dirle che stiamo lavorando proprio per questa logica dell'indagine a campione, piuttosto che immaginare la nascita di uno strumento, che possa fare concorrenza con chi invece deve occuparsi del listino prezzi, vale a dire l'ISTAT.

Président - La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (CdL) - Vede, Assessore, nessuna vis polemica nei suoi confronti, come lei avrà percepito dal tenore letterale dell'interpellanza; se vi è vis polemica, vi è nei confronti dell'assenza di attuazione di una legge, che praticamente ha visto la creazione di un ente che poteva già essere funzionante e funzionale a quello che è il sistema commerciale e turistico valdostano.

È vero, diciamo che l'attenzione è stata indubbiamente sollecitata da una brusca impennata di prezzi, che si è registrata nel corso dell'ultimo anno in riferimento a tutti i principali beni di consumo e anche in riferimento a molti servizi. Una brusca impennata dei prezzi, che naturalmente si riflette innanzitutto sui consumatori - e siamo tutti consumatori - e che impone a chi è nelle pubbliche istituzioni di cercare di dare un supporto perlomeno in termini informativi agli stessi consumatori. Lei sa benissimo che è stato proclamato anche uno sciopero da parte di alcune associazioni di consumatori e lo stesso Ministro Marzano, pur ribadendo quello che lei ha detto poco fa, cioè è vietato creare indici a dimensione regionale, ha però sollecitato la creazione di osservatori locali finalizzati a dare questo insieme di informazioni ai consumatori, oltre a tutta una serie di misure, come quella che lo stesso Ministro prevedeva, di discutere la redazione della finanziaria, ovvero chiamare al tavolo della finanziaria anche i rappresentanti di queste associazioni e quella di suggerire - ma questa è opinabile - l'istituzione di un'autorità nazionale di controllo dei prezzi.

La legge che prevede l'istituzione dell'osservatorio non dice in maniera precisa che l'osservatorio è finalizzato ad un controllo dei prezzi, però lo pone al centro di quello che è il sistema commerciale distributivo valdostano, come uno dei punti maggiormente innovativi e qualificanti del progetto di riforma e lo individua come "uno strumento atto a conseguire una più completa e sistematica conoscenza della struttura commerciale e turistica della Regione…" - sto leggendo le parole dell'allora Assessore Lavoyer, nel momento in cui venne varata questa riforma - "… nonché delle dinamiche del mercato turistico e commerciale". Nel momento in cui venne approvata la legge e venne istituito l'osservatorio, a latere si prevedeva l'istituzione anche del Sirect - un sistema informatico che non ci sembra abbia avuto particolare attuazione - e di una banca dati che dovrebbe completarsi nel 2004.

Apprendiamo dalla sua risposta una maggiore sensibilità e ci auguriamo che questa sensibilità si traduca in fatti. Non vorremmo - qui lo abbiamo messo polemicamente ma, ripeto, non nei suoi confronti - che l'osservatorio fosse una sorta di vetrina convocata periodicamente per raccontarsi le suggestioni vicendevolmente. Se il ruolo dell'osservatorio deve essere potenziato e modificato, facendo anche riferimento all'articolo di legge da lei citato, ben venga; se invece si vuole mantenere - ma non mi pare di capire questo dalle sue parole - il ruolo finora "adottato", sarebbe opportuno a questo punto sopprimere tale organismo.

Grazie per la risposta.