Oggetto del Consiglio n. 97 del 1° ottobre 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 97/XII - Rinnovo della convenzione con Air Vallée per la gestione dell'aeroporto regionale. (Interrogazione)
Interrogazione
Premesso che la convenzione triennale con AIR VALLEE per la gestione dell'Aeroporto regionale scade a dicembre 2003;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione e l'Assessore al Turismo per sapere:
1) se sono già state approntate le procedure per il rinnovo della gestione dell'Aeroporto regionale;
2) se per la futura gestione dell'aeroporto riprenda la convenzione in scadenza o se invece vi si differenzi.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Ringrazio i Consiglieri regionali della richiesta effettuata con questa interpellanza, perché mi offre la possibilità di fare il punto su un tema particolarmente delicato: la questione dell'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe. Devo dire preliminarmente che lo ritengo uno dei temi più delicati e più intricati che mi trovo a dover affrontare - d'intesa con il resto del Governo regionale -, non tanto e non solo per le vicende societarie riguardanti oggi "Air Vallée" - ma che è questione estranea alle risposte odierne -, e direi neanche per quello stratificarsi nel tempo di una serie di decisioni non prese, che certamente pesano perché nel tempo alcune decisioni non assunte hanno fatto incancrenire alcuni problemi, credo invece che l'aspetto più delicato stia nell'assoluto intrico legislativo che ancora agisce su questa materia, di cui lo Stato italiano ha una buona parte di responsabilità - non mi riferisco al Governo, ma allo Stato nel suo insieme -, perché vi sono norme su pertinenze aeroportuali che sono irrisolte ormai da una trentina di anni. Questo a causa di un atteggiamento scarsamente comprensibile da parte di alcuni organi centrali, che nel tempo hanno stentato a recepire quelle "norme ICAO" sul volo, che invece sono caposaldo fondamentale di ogni norma nel complicato diritto aeronautico.
Vorrei invece adesso rispondere puntualmente alle questioni poste. L'attuale contratto di servizio, che, come sapete, scade a fine anno, dopo una proroga che era già stata decisa da questo Consiglio, è stato impostato a suo tempo considerando il periodo necessario come un periodo transitorio. Si riteneva cioè che in questo frattempo si potesse dotare lo scalo di tutta una serie di infrastrutture, quali ad esempio una pista finalmente allungata a 1.700 metri, debitamente illuminata; il sistema di radioassistenza per il volo notturno in caso di maltempo - e in questo senso vi è stata fin dall'inizio una scelta molto intelligente di andare verso tecnologie nuove, le tecnologie satellitari oggi riguardanti una serie di aeroporti di montagna in altri paesi come negli Usa -, perché tutto ciò doveva rendere nel tempo più fruibile lo scalo, ma soprattutto doveva consentire l'arrivo di aerei di dimensioni più grandi - questo è molto importante in particolare per i charter - e soprattutto superare il limite, che tutti ben conoscono e che è uno degli handicap più grossi per l'attuale aereo: bisogna rientrare ad Aosta non oltre le effemeridi quindi, quando viene buio, l'aereo non può più atterrare. L'operazione di completamento dello scalo, purtroppo, non è ancora terminata; non sempre - ripeto - le responsabilità sono della Regione, la quale ha talvolta presentato dei piani di sviluppo che "l'Enac" o "l'Enav", a seconda delle competenze, hanno rallentato.
Nel maggio 2003 - credo che questa sia la svolta - l'Assessore Cerise ha deciso con una deliberazione, la n. 2170/2003, di dare l'incarico ad uno studio specializzato, per avere un po' di chiarezza - quello che viene definito il "master plan" dell'aeroporto - e naturalmente questo studio specializzato ci sta anche supportando per la questione del supporto tecnico-amministrativo, per predisporre la gara. La gara ovviamente si affianca al tentativo di porre delle soluzioni in tempi relativamente rapidi all'insieme dell'ammodernamento dell'aeroporto Corrado Gex. In questa fase preparatoria è emersa l'ipotesi, che stiamo ancora discutendo all'interno del Governo regionale, di affidare la gestione e lo sviluppo aeroportuali ad una società a partecipazione pubblica - come avviene in quasi tutti gli aeroporti italiani - appositamente costituita. Ho detto "a partecipazione pubblica", non "a maggioranza pubblica", perché su questo preciserò che si tratta invece di individuare, se questa sarà la linea prescelta, un partner privato che dovrà avere la maggioranza nella società. Ripeto: questa è la formula che viene adoperata nella maggior parte degli aeroporti italiani. Il Governo regionale si sta orientando in questa direzione, perché si ritiene che ci potrebbero essere alcuni vantaggi, avendo un soggetto dinamico, qualificato, in grado di sovrintendere con professionalità e tempestività allo sviluppo, alla progettazione, alla realizzazione, all'adeguamento, alla gestione, alla manutenzione e all'uso degli impianti e delle infrastrutture per l'esercizio dell'attività di volo e delle attività connesse o collegate, in base alle linee generali definite dalla Regione. A noi, quindi, resterebbe l'aspetto programmatorio delle scelte. A tal fine, con i prossimi provvedimenti, si intende prorogare di 6 mesi l'attuale affidamento alla società "Air Vallée", in modo da mettere a punto le procedure ad evidenza pubblica previste dal D.M. 12 novembre 1997, n. 521, per l'individuazione eventuale del partenariato societario privato per la costituzione della società. Lo ripeto: è una discussione attualmente aperta, ho inteso informare i consiglieri delle determinazioni che stiamo assumendo "in progress".
Ritengo che lo scopo che tutti noi come Consiglio Valle dobbiamo perseguire, nel rispetto delle reciproche responsabilità, è quello, nel limite del possibile, di dare in tempi relativamente rapidi alla Valle d'Aosta un aeroporto degno di questo nome.
Président - La parole à l'Assesseur… au Conseiller Frassy.
Frassy (CdL) - Prendo come auspicio… è sintomatico che questa maggioranza deve cambiare si vede…
Più che delle parole dell'Assessore Caveri - perché di parole sull'aeroporto ne sono state dette parecchie e per lungo tempo: è dal 1992 che si parla di allungare la pista, è dal 1992 che vi sono incarichi, consulenze e quant'altro ma, ad oggi, 11 anni dopo, l'accordo fra la Regione e il Comune di Saint-Christophe non è stato ancora raggiunto e la pista è quella che è -, prendo atto delle buone intenzioni, tenendo presente che sono intenzioni che verificheremo a breve, perché se la proroga è di 6 mesi, è evidente che, da qui a 6 mesi, o l'Assessore Caveri si inserisce su questo "percorso" di parole che non hanno fatto "decollare" l'aeroporto oppure riuscirà a dare una svolta.
Esprimiamo però delle perplessità di questo tipo. Stiamo assistendo a livello europeo, ma anche e soprattutto a livello nazionale, a un ritorno del privato anche negli ambiti aeroportuali e, tra l'altro, abbiamo potuto verificare come anche nel vicino aeroporto di Torino vi sia un interessamento a creare delle società per gestire non solo aeroporti importanti, come può ancora essere quello di Torino, ma anche i cosiddetti "scali regionali". Vi è una "Aeroporti Holding" che, insieme a "San Paolo" e a "Sea", sta facendo un'operazione con tutti gli aeroporti regionali di secondo livello dislocati nella penisola. Forse, allora, più che costituire delle società, che vanno poi nella direzione di evidenziare difficoltà di tipo operativo e finanziario - perché quelle società a partecipazione pubblica sono poi società che vengono vincolate dalla presenza pubblica -, sarebbe forse opportuno fare un ragionamento diverso. Qui apro una parentesi: sul finire della scorsa legislatura abbiamo espresso la preoccupazione che la mancata sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale di "Air Vallée" preludesse non solo a un disimpegno e dunque a una privatizzazione effettiva di "Air Vallée", ma alla costituzione di una nuova società per la gestione della struttura aeroportuale. Il suo predecessore e la Giunta precedente, ma - devo sottolineare - la stessa maggioranza di oggi, negarono in aula questa eventualità.
È vero che lei ha sinteticamente, ma efficacemente contestato il lassismo di chi l'ha preceduto, dicendo che si sono dette parole e non si sono prese delle decisioni e che di conseguenza bisogna cambiare impostazione. Ci dispiacerebbe però che si mettesse in piedi un meccanismo… e qui faccio nuovamente "la Cassandra", perché un anno fa mi si disse: "No, non faremo una società" e mi sembra di capire che adesso si faccia questa società, vi dico allora di fare attenzione perché un aeroporto è fatto per far volare gli aerei. Nel momento in cui noi andiamo a costituire una società, sono quasi convinto che questo aeroporto chiuda, ritorni a quello scalo del volo turistico, che può essere sicuramente una nicchia, ma che non è quello che auspichiamo come Amministrazione regionale. "Air Vallée" non aspetta altro che questa soluzione, per disimpegnarsi totalmente all'aeroporto di Aosta. Non ha senso allora oggi ipotizzare di costituire una società dal nulla, se non andare invece ad impegnare un gestore che sia operativo con degli aerei, con una compagnia aerea che sia in grado di valorizzare questo aeroporto; per cui noi oggi esprimiamo questa preoccupazione: non vorremmo che tra 6 mesi ci rendessimo conto che magari abbiamo finalmente trovato l'accordo con il Comune di Saint-Christophe, che magari il master plan si è perfezionato e delineato, ma l'aeroporto è vuoto, anche perché questo aeroporto per funzionare è costato non pochi sforzi finanziari all'Amministrazione regionale.
Inviteremmo di conseguenza l'Assessore, nell'ambito delle riflessioni che andrà a fare i prossimi 9 mesi - 3 di quest'anno e i 6 della proroga -, a verificare se non vi sia la possibilità di far decollare quell'aeroporto, inserendolo in questo movimento… La notizia è recente, risale al mese di agosto ed è pubblicata su, fonte più che attendibile "Il Sole 24ore": "Tornano in pista le privatizzazioni, gli scali regionali sono un tesoro" e si parla di questa holding, che è stata costituita per gestire gli scali regionali sul presupposto che i grossi scali sono congestionati e hanno tutta una serie di difficoltà. Assessore, il bilancio lo faremo da qui a 9 mesi, ci auguriamo però di essere informati, quanto meno a livello di commissione, su quella che sarà la procedura in itinere per arrivare a definire questa vicenda.