Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 88 del 1° ottobre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 88/XII - Interventi per l'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale operatorie dell'Ospedale regionale. (Interrogazione)

Interrogazione

Visto il provvedimento dirigenziale n. 4765 del 5/9/2003 della Direzione risorse del Dipartimento Sanità, Salute e Politiche Sociali dell'Assessorato regionale della sanità, con cui, per realizzare un intervento finalizzato all'adeguamento strutturale e tecnologico delle sale operatorie dell'ospedale di Viale Ginevra, vengono impegnati fondi previsti per l'anno 2004 nel bilancio triennale della regione;

Atteso che per far fronte al costo dell'intero intervento vengono utilizzati tutti i fondi destinati nel bilancio triennale della regione per la "messa a norma delle sale operatorie dell'ospedale di Viale Ginevra" e parte delle risorse destinate ad altri interventi di "manutenzione straordinaria" e di "adeguamento tecnologico delle strutture ospedaliere";

Ricordato che già in precedenti programmi in materia di edilizia sanitaria erano stati programmati interventi relativi alle sale operatorie di Viale Ginevra;

Sottolineato come la scelta di intraprendere la strada della ristrutturazione e dell'ampliamento dell'attuale ospedale di viale Ginevra, invece di optare per un nuovo ospedale, si dimostri ogni giorno come la più costosa sia in termini finanziari sia in termini di funzionalità del servizio agli utenti;

Interroga

L'Assessore competente per sapere:

1) quando sono stati programmati gli interventi di cui in oggetto e a quanto ammontano;

2) quali altri interventi sono stati effettuati finora nelle sale operatorie di Viale Ginevra e con quali costi;

3) come si reperiranno le ulteriori risorse necessarie per gli interventi di manutenzione straordinaria;

4) se tale intervento comporta l' interruzione anche solo parziale o la sottoutilizzazione delle sale operatorie e come si pensa di farvi fronte;

F.to: Squarzino Secondina - Curtaz

Président - La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Fosson.

Fosson (UV) - Come sapete bene, in attesa della realizzazione della terza fase di costruzione dell'Ospedale regionale - quella che prevede l'ala nuova verso via Saint-Martin de Corléans -, vi è in attuazione quella che viene chiamata "la seconda fase", cioè la realizzazione della centrale, della Radioterapia, il cosiddetto "triangolo". Nell'ambito di questa fase di costruzione, vi è un'urgenza: quella di procedere con sollecitudine all'adeguamento normativo, edile ed impiantistico delle sale operatorie, intervento che non può essere differito, che è legato a nuove normative del settore. Il quadro economico relativo all'intervento, che comprende sia la parte edile che la parte tecnologica ed infrastrutturale, ammonta a 2.743.000 euro.

Quali altri interventi sono stati fatti negli anni passati per mettere a norma le sale operatorie? 3 interventi di manutenzione straordinaria, comunque di portata non paragonabile alle opere di cui si tratta ora: il primo, nel 1997, prevedeva infatti un adeguamento alla normativa antincendio del blocco operatorio per circa 250.000 euro; il secondo, la costruzione di una nuova sala operatoria, dedicata alla chirurgia vascolare, dal costo di 750.000 euro; il terzo, nel 2002, per un costo di 87.000 euro, la differenziazione dei percorsi fra "sporco" e "pulito". Dove troviamo le risorse economiche per fare questo intervento, che è un intervento urgente e non differibile? Alle opere e agli allestimenti provvederà direttamente l'USL della Valle, utilizzando i fondi di competenza del triennio 2002-2004, già trasferiti dall'Amministrazione regionale su 2 differenti dettagli di spesa. Alla copertura della maggiore spesa rispetto alle prime stime del 2002 - pari a circa 415.000 euro -, provvederà inizialmente l'USL con i fondi già trasferiti nell'ambito degli interventi generali di manutenzione straordinaria e di adeguamento tecnologico per l'anno in corso. Allo scopo di garantire comunque la realizzazione di tutti gli interventi previsti a titolo di manutenzione straordinaria e di adeguamento tecnologico delle strutture sanitarie, si è provveduto a reintegrare dello stesso importo lo stanziamento di spesa di cui trattasi in occasione della prima variazione del bilancio preventivo della Regione per il 2003, che entro breve sarà discusso in Consiglio regionale.

Tenuto conto che il bilancio regionale prevede specifici stanziamenti per lo scopo di cui trattasi e un incremento delle disponibilità finanziarie nel biennio 2003-2004 per le spese in conto capitale e a carico dell'azienda, pertanto, gli interventi presso il blocco operatorio del Presidio ospedaliero di Viale Ginevra non comprometteranno la realizzazione degli altri interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento tecnologico già programmati. Se vi saranno dei disagi - e mi sembra evidente che i disagi esistano - il più è vedere come superarli, le opere e gli allestimenti saranno realizzati per fasi sequenziali, 2 sale operatorie alla volta, al fine di non compromettere la capacità dell'Ospedale regionale di fare fronte all'attività di sala operatoria, sia per le urgenze, sia per gli interventi programmati. A tal proposito, sono state previste due linee di intervento: da un lato, si provvederà ad utilizzare maggiormente non solo le sale operatorie del Presidio ospedaliero del Beauregard, ma anche quelle disponibili presso le strutture del day hospital, eccetera; dall'altro, sarà acquistata ed installata presso il Presidio ospedaliero di viale Ginevra una sala operatoria mobile che, una volta terminati gli interventi di cui trattasi - e, come dicevo prima, non sono differibili -, farà parte del posto medico avanzato di secondo livello, intergrato nella colonna mobile della Protezione civile.

Mi permetta però un commento: mentre parlo di queste problematiche, mi viene in mente che le risposte non siano ascoltate, in quanto vi è sempre e solo il desiderio di porre la questione… di dire: "Bisognava fare un ospedale nuovo, avevo ragione io!"; questo è un discorso che torna in tutte le interpellanze poste. Come avevamo già detto, in seguito al rapporto 1996 della cosiddetta "Commissione Guzzanti" - che prevedeva, oltre al Dott. Guzzanti, anche dei tecnici di alta fama -, la decisione di ristrutturare l'Ospedale vecchio a fronte della costruzione dell'Ospedale nuovo, dopo questa data si sono fatti notevoli interventi sulla sede ospedaliera, per cui attualmente non è proponibile l'idea di fare un ospedale nuovo, tanto più che questa idea che ritorna sempre: "Facciamo un ospedale nuovo, ho ragione io, avevo ragione io!" non può essere "modificata" in modo corretto, per cui mi sembra che sia una posizione che non costruisce nulla, che non ci aiuta a verificare e a superare i disagi, che ormai vanno affrontati.

Président - La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.

Squarzino (Arc-VA) - Capisco che l'Assessore non gradisca che lo si interpelli su decisioni che non ha preso direttamente in prima persona; può darsi anche che a quel tempo non le avesse neanche condivise. Prendo atto che si tratta di decisioni non sue, ma sono decisioni che nel momento…

(interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

… appunto, la storia non si può cambiare, però non si può pretendere di prescindere dalla storia e da certe decisioni e non si può pretendere di dire che quello che è avvenuto era la cosa migliore. Questo lei non lo può pretendere! Capisco che si tratta di decisioni forse un tempo da lei non condivise, ma sono decisioni che, nel momento in cui lei ha accettato il programma di questo Governo, lei ha condiviso. È una decisione che lei ha fatto sua e che praticamente deve condividere, o condivide, ogni qualvolta attua quegli interventi che tutto il piano di ristrutturazione e ampliamento dell'Ospedale comporta. Sono decisioni quindi prese allora, le cui conseguenze, nel bene e nel male, oggi pesano. Lei non può chiedere, Assessore, che, visto quello che è avvenuto, adesso si prenda atto e tutti, anche quelli favorevoli ad un nuovo Ospedale insieme lavorino affinché questo Ospedale funzioni meglio possibile. Certo, funziona il meglio possibile, ma non può impedire che noi tacciamo o chiudiamo gli occhi sulle conseguenze che quella scelta ha avuto. Non possiamo farlo, Assessore! Lo so che a lei dà fastidio, ma noi continueremo a farlo! Siamo disposti a collaborare con lei affinché funzioni meglio l'organizzazione dell'insieme del servizio sanitario, ma lei non può chiederci di accettare una scelta, che non abbiamo condiviso, che non vogliamo, e di cui ogni giorno vediamo le conseguenze, che io voglio farle "toccare con mano", Assessore!

Vi è intanto un elemento che ritorna, che è un elemento critico dei continui lavori di ristrutturazione: è il fatto che bisogna ritornare continuamente, con interventi successivi, sugli stessi tipi di strutture. Lei ha ricordato benissimo che abbiamo già speso più di 1 milione di euro negli interventi riguardanti solo l'antincendio, la nuova sala operatoria, i nuovi percorsi, e via dicendo, ma tutto questo adesso è rimesso in discussione, perché non rimane tale e quale, ma viene rifatto con questo nuovo intervento, che costa circa 5 miliardi di vecchie lire. Non solo, quindi, ci troviamo di fronte ad aggiustamenti successivi ma vediamo anche che vi sono dei costi che lievitano, che aumentano in questi aggiustamenti successivi. Lei ha detto che, per fortuna, gli altri nuovi interventi - interventi che erano previsti in quel budget - saranno ugualmente fatti perché si reintegra la cifra, ne prendo atto. Sta di fatto però che questi lavori comportano una spesa di 415.000 euro, che mancavano alla cifra che era stata stanziata nell'ambito del triennio; il costo di questi interventi, quindi, risulta essere poi un sesto in più della cifra stanziata in origine. Questo per sottolineare come effettivamente i costi continuino a lievitare.

Rispetto alla domanda inerente il disagio, non sottolineo niente, perché lei ha ammesso, giustamente, che questo disagio esiste; è difficile pensare che lavorando solo su due sale operatorie più…

(nuova interruzione dell'Assessore Fosson, fuori microfono)

… ma, con i lavori, 2 sale operatorie saranno soggette ad interventi e 2 rimarranno in funzione- 2 più la terza -, però, di fatto, mancano 2 sale operatorie; quindi, o non vi è alcun disagio - e allora vuol dire che 2 sale operatorie sono inutili o, almeno, 1 è in sovrappiù -, oppure ci troviamo di fronte alla mancanza di 1 sala operatoria per un lungo periodo.