Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 68 del 24 settembre 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 68/XII - Disciplina del traffico veicolare nell'alta Valle di Champorcher. (Interpellanza)

Interpellanza

Vista la lettera inviata, nello scorso mese di luglio, dal prof. Felice Dassetto e da sua moglie, agli Assessori regionali al Turismo ed all'Agricoltura, in merito all'intenso ed abnorme traffico veicolare che, durante l'estate, arriva fino a Dondena, e talvolta prosegue anche fino al lago Miserin, nell'Alta valle di Champorcher;

Constatato che la lettera esprime un amaro giudizio sulla gestione del territorio rilevando che "depuis quarante ans nous fréquentons les montagnes des Alpes. Nous voyons partout des évolutions dans le sens d'une régulation et d'un cadre d'infrastructures destinées à la promotion d'un tourisme respectueux de la montagne. Nous sommes étonnés par le laisser-aller que l'on constate dans la haute vallée de Champorcher";

Evidenziata la rilevanza del problema posto nella citata lettera;

Ricordato che il Lago Miserin è ora inserito nel Parco naturale regionale del Mont Avic e che la zona richiede, quindi, una particolare tutela ambientale;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere:

1) in che modo si intende affrontare il problema dell'intenso traffico veicolare che, nel corso dell'estate, arriva fino a Dondena e prosegue talvolta anche fino al Lago Miserin, che è sito all'interno del Parco naturale del Mont Avic;

2) se sono allo studio dei provvedimenti per meglio regolare, contenere e disciplinare il traffico veicolare fino a Dondena e per limitarlo drasticamente al di sopra di tale località.

F.to: Riccarand

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Credo che abbiamo tutti visto la lettera con cui il Prof. Felice Dassetto e sua moglie, nello scorso mese di luglio, hanno segnalato all'Assessore al turismo e all'Assessore all'agricoltura alcuni abusi di traffico veicolare che si sono verificati nell'alta valle di Champorcher. Hanno riscontrato un eccesso di traffico che arrivava fino a Dondena e, ancor più grave, anche un traffico al di là di Dondena, dove non si dovrebbe poter accedere con i veicoli a motore fino al lago di Miserin, dunque fino all'interno di una zona attualmente inserita nel Parco regionale del Mont Avic. Questa lettera, fra l'altro, era molto puntuale, perché sollevava problemi molto precisi: eccesso di traffico veicolare, ma anche disordine di questo traffico; carenza di parcheggi; assenza di separazione di percorsi fra chi procede con l'auto e di chi procede a piedi, quindi vi è il disagio anche per gli escursionisti che si vedono continuamente sorpassare da queste auto, con tutto quello che comporta su una strada sterrata.

La conclusione di queste persone, che frequentano da anni la nostra Valle e che hanno una competenza notevole su queste tematiche, era piuttosto amara: un giudizio piuttosto sorpreso sull'incapacità da parte della Regione di gestire correttamente un problema di traffico veicolare, che ormai in quasi tutte le zone alpine si sta affrontando in modo molto più regolamentato, con una gestione più attenta rispetto alle caratteristiche di salvaguardia del territorio montano.

Abbiamo sollevato questa questione anche perché il problema non è solo limitato a questa situazione; questa situazione è un caso forse particolarmente rilevante, però frequentemente riceviamo segnalazioni di abusi di traffico in queste strade interpoderali, soprattutto in alta quota, che danno molto disagio. Questo non è un fenomeno limitato, ma un fenomeno abbastanza generale. Ci piacerebbe quindi riuscire a vedere, attraverso questa interpellanza, se vi sono possibilità di miglioramento della situazione nell'alta valle di Champorcher, ma anche di interventi più di carattere generale, che permettano di migliorare la situazione anche su tutte le alte zone - e sono numerose - in cui questo problema si pone, perché vi è una legge di limitazione del transito che non viene applicata a seguito di un'interpretazione troppo permissiva, per la quale chiunque o tanti, troppi, possono accedere al traffico veicolare in queste strade, che dovrebbero essere limitate a pochi utenti che ne hanno effettiva necessità.

Presidente - La parola all'Assessore al territorio, ambiente e opere pubbliche, Cerise.

Cerise (UV) - Vorrei chiedere a questa Assemblea di permettermi di sdrammatizzare un poco questo argomento, magari con qualche "evasione", perché ho letto attentamente anch'io questa lettera del Prof. Dassetto - io non lo conosco, penso sia un'ottima persona -, quando sono arrivato a tre quarti di questa lettera, senza vedere chi l'aveva scritta, pensavo che l'avesse scritta un parcheggiatore di Ragusa Ibla, perché si tratta degli stessi discorsi, cioè diceva: "Faccio questo mestiere perché mi piace vedere le auto messe bene, non voglio vedere le auto in giro per le strade, perché danno fastidio" e cose del genere.

La seconda considerazione che mi fa pensare a chi ha scritto questa lettera, è che lui è un utente di queste strade, ci va con l'auto, perché chi conosce la valle di Champorcher sa benissimo che, quando si vuole andare al lago Miserin o a Dondena a piedi, non si fa il giro della strada per il Mont-Blanc e si percorre una strada interpoderale, ma si fa una bellissima strada storica che parte da Chardonney - che abbiamo sistemato e che ancora adesso è oggetto di particolare attenzione - e porta al Miserin quasi senza incontrare nessuno, quanto meno non si incontrano sicuramente le auto, forse in qualche mayen si incontra qualche trattore. Questo lo si evince - il fatto che lui va in auto -, perché è molto puntuale nel descrivere la questione della poussière e cose del genere, ma se uno non vuole avere un approccio di questo genere, ma un approccio bucolico con la natura, sceglie altre strade.

Per quanto riguarda l'arrivo della strada in prossimità della zona di Dondena, vi è una palina di divieto regolare ed è proprio quella che determina una situazione di confusione, perché è chiaro che tutte le auto che arrivano lì si fermano. Non vi è un parcheggio, perché se andiamo a mettere dei parcheggi lassù, non facciamo altro che avvalorare la logica di infrastrutturare il territorio in funzione delle auto. Sul tratto di strada comunale, quella che da Chardonney, o meglio ancora dal Mont-Blanc, porta a questa palina, vi sono alcune considerazioni da fare, che fa, peraltro, anche l'estensore della lettera, cioè lui dice che sarebbe importante, per esempio, attivare un secondo accesso all'area del Parco del Mont Avic passando per il lago Raty. Certo, ma cosa significa attrezzare un altro accesso? L'accesso c'è perché c'è il sentiero che parte, si va su tranquillamente, a meno che non si voglia dire, giustamente - come il mio amico parcheggiatore di Ragusa -, di fare un altro parcheggio, ma fare un altro parcheggio significa fare un'ulteriore infrastrutturazione.

Vi è probabilmente il problema di rendere questa strada un po' meno mal percorribile anche con le auto, perché il primo ingorgo si verifica dove finisce l'asfalto; è vero che in coincidenza vi è la partenza del sentiero per il Parco del Mont Avic, ma è anche vero che molte di queste persone, che salgono e che vogliono andare verso il vallone di Dondena, vanno su con l'auto, seguono l'asfalto, poi, o per non rovinare l'auto, o perché vedono che la strada comincia ad andare in piano, lasciano lì l'auto e se ne vanno; ed è a quel punto che incontrano gli altri che con l'auto invece ci vanno e nascono questi tipi di "interpretazione".

Fatta questa premessa, abbiamo già preso contatti con il Comune di Champorcher per vedere, tenuto conto che si spera che vi sia un effetto moltiplicatore degli accessi in questa zona, in considerazione del fatto che è stato esteso il Parco del Mont Avic e quindi dovrebbe esserci un ulteriore interesse per questa zona, di applicare la legge regionale n. 20/1996, che prevede una tariffa d'uso - cioè la possibilità del comune, concordemente con la Regione, di mettere una tariffa d'uso -, per vedere se può funzionare come deterrente; io non credo perché abbiamo visto che quasi sempre questi tipi di meccanismi non hanno funzionato. Cosa possiamo fare allora? Credo che l'unica cosa che possiamo fare è di evitare che della gente vada su con l'auto e poi dopo che gli dia fastidio l'auto; facciamo in modo che si fermino già a Champorcher, cercheremo - e questa sarà un'altra di quelle cose che potranno essere messe in cantiere - di rendere più visibile e appetibile il percorso che da Chardonney va verso la zona del Miserin, a piedi.

Per quanto riguarda le strade interpoderali, la nostra è una legge molto restrittiva, perché di per sé i casi dovrebbero essere pochi, però vi è un effetto accumulo su strade di questa lunghezza, perché se prendiamo la strada del Miserin, ad esempio, vi è un numero considerevole di proprietari che rivendicano il diritto di andarci su ed è difficile immaginare di dirgli di "no". Non so con quali strumenti è possibile pensare di dire di "no", dal momento che gli si è chiesto prima di cedere i terreni per andare su. Sapete peraltro che questo problema è già stato oggetto di non poche considerazioni.

Non mi sento neppure di dire che vi siano delle insufficienze a livello di sorveglianza, perché basta vedere la quantità enorme di verbali che arrivano da parte del Corpo forestale sulla violazione di queste norme, per capire che vi è una quantità di domanda, vi è una quantità di utenze al di sotto della quale è impensabile di scendere, a meno che - e questo è un discorso di carattere generale - non ci inventiamo, come in questo caso, di fermare le auto a Chardonney e di mettere delle navette che portino su la gente. Attenzione però, perché un meccanismo di questo genere rischierebbe di attivarne un altro: siccome questa strada arriva da un rifugio, noi metteremmo questo rifugio in una condizione di favore rispetto ad altri rifugi che non hanno questo servizio, per cui o lo facciamo per tutti o non lo facciamo per nessuno!

Non è una questione molto semplice, ma neanche bisogna dare retta a questi sfoghi, che magari hanno un contenuto valido e buone intenzioni, ma che sono degli sfoghi che non sono alle volte neppure coerenti e razionali.

Presidente - La parola al Consigliere Riccarand.

Riccarand (Arc-VA) - Non so se il Prof. Dassetto usa un'auto per un lungo tratto o per uno breve, non mi sembra neppure rilevante la questione. Penso di no, non lo conosco personalmente, ma leggendo la lettera, il tipo di sensibilità… comunque non è questa la questione, ma il punto è che la lettera pone un problema reale; io, fra l'altro, conosco quella zona e, prima di fare l'interpellanza, mi sono consultato anche con amministratori locali di Champorcher: il problema esiste, c'è poco da fare! Vi è allora un problema che va affrontato e certamente la cosa migliore sarebbe di evitare che vi sia tutto questo traffico che va su da Champorcher. Vi è un'altra strada di accesso pedonale, che però poi si interseca in diversi tratti con la pista veicolare, quindi si produce questa sovrapposizione di percorsi… però sicuramente andare a limitare questo traffico veicolare sarebbe la cosa migliore. Si potrebbe quindi andare in questa direzione.

L'Assessore propone una tariffa d'uso, non so se in questo caso sia la scelta più opportuna, però questa legge finora non è mai stata applicata, quindi è difficile dire che non funziona, bisognerebbe cominciare ad applicarla una volta…

(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)

… sì, è una scelta del comune, però sappiamo tutti che vi deve essere un concorso di intenti fra l'Amministrazione regionale e l'amministrazione comunale in questo tipo di scelta, perché questo è un problema che abbiamo lì; a Courmayeur, per la Val Veny e in tante altre situazioni.

Quello che colgo di positivo nella risposta è che vi è la volontà di affrontare il problema, perché il fatto che vi sia un eccesso di traffico veicolare in quella zona è constatato da tutti, che poi la legge, come ha detto l'Assessore, sia sufficientemente puntuale e restrittiva… non lo so; sta di fatto che l'applicazione non è soddisfacente, perché non solo i proprietari utilizzano la strada per delle legittime esigenze che possono avere, ma sappiamo bene che questa cosa viene interpretata… anche amici dei proprietari e tutto quanto… perché questa è la realtà! Non mi risulta neanche che vi sia un adeguato controllo da parte del Corpo forestale. L'Assessore ha detto che vi sono molti verbali… non lo so… se mi può dare il dato rispetto al numero di verbali che sono stati fatti durante l'estate, in particolare per la zona del lago Miserin… sarebbe interessante valutare questo dato. L'informazione che abbiamo noi è che non è assolutamente così.

Prendiamo atto quindi delle risposte che ci ha dato l'Assessore e della volontà di affrontare il problema e ci riserviamo di tornare su questa questione, in modo che l'estate prossima non si verifichino più le situazioni sconvenienti che vi sono state questa estate.

Presidente - Su questa replica interrompiamo i nostri lavori, che riprenderanno alle ore 16, su sollecitazione di molti colleghi, possibilmente le ore 16 precise.

La seduta è tolta.

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La seduta termina alle ore 12,51.