Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 39 del 23 luglio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 39/XII - Comunicazione su organi di informazione dell'attività dell'Assessorato del turismo nel periodo elettorale. (Interpellanza)

Interpellanza

Premesso che

- su alcune testate giornalistiche locali - delle quali si allega sintetica rassegna stampa - sono comparse a più riprese atipiche interviste a pagamento commissionate dall'Assessorato al Turismo e rilasciate dell'Assessore Alberto Cerise;

- tale forma di comunicazione è in violazione dell'articolo 9 della legge n. 28/00, che sancisce "dalla data di convocazione dei comizi elettorali - avvenuta con decreto del Presidente della Regione datatoè fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni";

Rilevato che

- la divulgazione delle informazioni inerenti l'attività istituzionale avviene di norma nell'ambito della cronaca politica e che a pagamento sono relegate esclusivamente le pubblicità in forma grafica di eventi;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

Il Presidente della Regione e l'Assessore Alberto Cerise per sapere:

1) quali sono le motivazioni che hanno determinato la scelta di fare pubblicare interviste a pagamento e in violazione delle norme per l'accesso ai mezzi per l'informazione durante le campagne elettorali;

2) per quali importi gli oneri delle pubblicazioni sono gravati sui bilanci regionali;

3) se sia intenzione della Giunta regionale continuare sulla strada delle interviste a pagamento agli assessori;

4) se non ritenga che le pubblicazioni di cui in premessa abbiano configurato una promozione personale a fini elettorali con impegno ingiustificato di risorse pubbliche.

F.to: Frassy - Lattanzi

Président - La parole au Conseiller Frassy.

Frassy (CdL) - Solo un chiarimento: nell'iniziativa noi interpelliamo il Presidente della Regione e l'Assessore Cerise, immaginiamo che risponda quest'ultimo, l'unico ad essere presente in aula.

Ci siamo domandati a più riprese se fosse il caso di depositare e presentare questa interpellanza, di modo che fosse inclusa nell'ordine del giorno dei lavori odierni, e siamo arrivati alla conclusione che era necessario, perché riteniamo che la comunicazione - che è un elemento importante, soprattutto dell'attività politica - debba essere fatta nella massima trasparenza dei canali di accesso ai media.

Siamo rimasti perplessi quando - una settimana dietro l'altra - abbiamo notato che su un settimanale locale compariva un insieme di articoli, corredati da piacevoli fotografie, che sostanzialmente facevano il punto dell'attività dell'Assessorato del turismo. In un primo tempo pensavamo che fosse dell'informazione di tipo politico, poi abbiamo visto che invece era un'informazione a pagamento e abbiamo appreso che era stata commissionata dall'Assessorato del turismo. Siamo rimasti perplessi per questo tipo di comunicazione, sappiamo che l'Assessorato del turismo anche nella gestione del predecessore, ossia "dell'era Lavoyer", era efficiente ed efficace soprattutto nella comunicazione più che nella realizzazione degli eventi necessari a rilanciare il turismo in questa Regione. Sappiamo anche che l'eccesso di comunicazione di quell'Assessorato sicuramente non ha portato bene a chi all'epoca lo gestiva a livello di responsabilità politica. È stato uno dei primi Assessorati ad attivare un autonomo ufficio stampa, un autonomo sito nell'ambito delle pagine Internet web dell'Amministrazione regionale, ma evidentemente tutto questo comunicare, tutte queste campagne pubblicitarie a mezzo stampa, che hanno impegnato ingenti risorse pubbliche, non sono state sufficienti. Evidentemente non era sufficiente la campagna promossa a livello nazionale, non è stata sufficiente la campagna promossa a livello della vicina Francia, era necessario informare i Valdostani attraverso delle inserzioni a pagamento di ciò che aveva fatto l'Assessorato, ma noi a questo punto vorremmo dire "l'Assessore", perché queste informazioni sono state connotate da una centralità del soggetto che dava illustrazione e notizie di quanto era stato fatto e di quanto in prospettiva si voleva fare. L'Assessore Cerise, che all'epoca ricopriva la carica di Assessore al turismo, era il protagonista di queste interviste.

Riteniamo che non sia un metodo corretto, non solo per la strada che si è scelta, ossia quella dell'intervista a pagamento, ma anche per il periodo in cui si è svolto questo tipo di comunicazione.

Per quanto riguarda il metodo, non ricordiamo nessun Assessore - perlomeno nel corso della scorsa legislatura e ci auguriamo che non accada nella legislatura appena iniziata - che abbia dovuto pagare, perlomeno non lo ha fatto con evidenza di stampa, i giornalisti per uscire sulle pagine dei giornali locali. Normalmente se c'è un fatto che ha un'evidenza politico-istituzionale, i giornalisti hanno sempre dato ampio spazio con tanto di risalto fotografico, piuttosto che nei titoli, dell'Assessore protagonista di quel determinato evento. Le conferenze stampa poi del lunedì sono per certi versi l'evidente dimostrazione di come la comunicazione in questa Regione non sia sicuramente avara nei confronti di chi governa e dunque del potere politico.

Quanto al momento, questo, per un insieme di considerazioni etiche, ma anche regolamentari, non solo sconsigliava, ma addirittura vietava questo tipo di iniziativa. Vorrei innanzitutto ricordare che, quando venne discussa la modifica della legge elettorale regionale in questo Consiglio, ci fu una discussione abbastanza accesa, sollevata un po' da diversi settori del Consiglio, anche nell'ambito della maggioranza, su quelli che erano i tetti di spesa individuali, che rimasero e sono rimasti a 1.500 € per ferma volontà del partito dei "Democratici di Sinistra" e per condivisione di una parte "dell'Union Valdôtaine". Penso di conseguenza che i 35 Consiglieri eletti si siano adeguati a questo tetto di spesa individuale. Ovviamente così non è stato per chi ha potuto beneficiare di un traino mediatico di questo tipo, anche se non nel periodo elettorale, comunque sempre a ridosso del periodo elettorale.

Vorrei aggiungere, come peraltro è scritto nelle premesse dell'interpellanza, che c'è una legge dello Stato, da applicare anche nella nostra Regione, che fa espresso divieto alle amministrazioni, dalla data di convocazione dei comizi elettorali - data che corrisponde al 12 febbraio e dunque una data antecedente alle uscite promozionali pubblicitarie -, di fare pubblicità se non per quelle che sono le attività indispensabili all'efficace assolvimento delle proprie funzioni. Sicuramente non era il caso delle quattro, cinque pagine che settimanalmente sono uscite!

È ovvio che questa interpellanza sarà monca nella risposta perché, al di là di ciò che dirà l'Assessore Cerise - nelle vesti di Assessore al turismo prima e nelle nuove vesti di Assessore alle opere pubbliche adesso -, sarà una risposta a metà, perché volevamo sapere dal Presidente della Regione se questo è un modo condivisibile di comunicare l'attività istituzionale e se questa Giunta è intenzionata a percorrere questo tipo "innovativo" - fra virgolette, in negativo - di comunicazione. Noi riteniamo che questo tipo di comunicazione sia stato non giustificabile dal punto di vista dell'interesse pubblico, di conseguenza vorremmo anche sapere quali sono gli importi che ha determinato sui bilanci regionali. Ci riserviamo una replica alla luce delle risposte che verranno fornite.

Président - La parole à l'Assesseur au territoire, à l'environnement et aux ouvrages publics, Cerise.

Cerise (UV) - Je partage plusieurs passages de l'interpellation et des considérations qu'a fait M. Frassy.

Face aux motivations qui auraient déterminé les choix de faire paraître des interviews à paiement, en violation des normes qui régissent l'accès aux moyens d'information pendant la campagne électorale, je souligne que l'Assessorat du tourisme au cours de 2003 a commissionné aux médias, en plus de la publication d'un programme pour le Festival d'orgue, des pages institutionnelles présentes dans le magazine "Oasis", uniquement ce qui a été prévu par la campagne publicitaire approuvée avec la délibération du Gouvernement n° 184/2003. Aucune parution sur des moyens d'information locaux n'a donc été prévue, mais purement le plan promotionnel courant, comme il a été détaillé dans les pièces jointes à la délibération même. Je peux vous fournir le résumé des dépenses et des articles qui ont été publiés. Compte tenu des publications faites par l'Assessorat du tourisme, il ensuit que ce dernier n'ait pas commissionné d'éventuelles publications d'interviews à paiement, y compris celles faisant l'objet de l'interpellation. Il est tout de même clair que l'Administration ne peut pas interdire aux journaux locaux de publier des rédactionnels ou toute forme de communication.

Pour ce qui est des autres points de l'interpellation, l'Administration, n'ayant commissionné aucune interview à paiement, donc n'ayant pas soutenu des frais à cet égard, il va sans dire que les questions posées perdent de leur intérêt.

Aux points susmentionnés, et à l'appui de l'extranéité de moi-même en tant qu'Assesseur au tourisme sortant, il faut ajouter qu'à l'époque, quand j'ai appris que certaines informations institutionnelles pouvaient être mal interprétées et causer des malentendus, j'ai contacté immédiatement et contesté les responsables pour prendre les distances avec ce qui avaient publié et en même temps signalé au Président de la Région, ainsi qu'aux dirigeants de mon mouvement politique, tout mon malaise et désarroi.

Si dà atto che, dalle ore 16,38 alle ore 16,45, presiede il Vicepresidente Lanièce.

Presidente - La parola al Consigliere Frassy.

Frassy (CdL) - L'Assessore Cerise è un uomo fortunato perché trova dei benefattori, che, al di fuori del periodo natalizio - dove sappiamo che ci sono sempre persone disposte a fare regali - gli regalano per settimane consecutive intere mezze pagine su giornali locali! Forse l'Assessore non ha ancora capito chi sia il benefattore perché, almeno dalla risposta che lui ha fornito all'aula, non sono riuscito a capire chi sia il benefattore.

Posso dire però all'Assessore che, se è vero quanto lui afferma - che ha scritto al Presidente della Regione -, qualcun altro invece ha chiesto che queste uscite, programmate per il mese di maggio, venissero anticipate di un mese, ossia non rientrassero in quello che era il periodo elettorale propriamente detto, anche perché forse ci sarebbe stato sia un problema di committente, sia un problema di sforamento delle spese elettorali. È evidente però che lei, Assessore, non ha dato una risposta, ma non solo non l'ha data a me, non l'ha data al Consiglio, ai cittadini! E devo dire che lei è troppo intelligente per poter noi credere che lei non sappia chi è che le ha fatto questo gentile "cadeau"!

La questione allora è molto più grave di quanto non sembrasse: il suo collega di Giunta, Caveri, ben conosce quelli che sono i meccanismi delle lobbies che in Europa hanno diritto di cittadinanza, mentre in Italia, per un insieme di moralismi veri o presunti, le lobbies sono viste con un diverso punto di vista, meno positivo. È evidente che qui lei è nella migliore delle ipotesi prigioniero di una lobby economica. Questa è la realtà, Assessore, lei ha dimostrato con la sua risposta di essere prigioniero di una lobby economica! Questo è un problema politico che si riflette sulla sua autonomia politica nel gestire le risorse di bilancio di cui disponeva ieri come Assessore al turismo! Oggi, come Assessore di quel macro Assessorato che si occupa di opere pubbliche e di territorio, dispone di risorse ancora più ingenti e questo - lo denunciamo ad alta voce - ci preoccupa! Sarebbe stato molto più onesto da parte sua che lei avesse detto: "Ho degli amici che hanno pensato di farmi un favore, mi hanno creato un problema, mi sono accorto che il problema c'era, anziché fare uscire dodici numeri di questa pubblicità al quarto numero, ho detto basta, grazie". Se andiamo a vedere le date, però non è così, perché ci rendiamo conto che le pubblicazioni si interrompono nel momento in cui potevano creare un problema maggiore a quello che era il suo risultato elettorale. È evidente che queste interviste sono state effettuate usando il suo ruolo di Assessore e devo dire che lei quanto meno deve aver fatto una querela attraverso le vie giudiziarie, perché è impensabile che non abbia fatto una querela su intere pagine che riportano, virgolettate, le sue dichiarazioni! Lei dice che non sa chi gliele ha pubblicate, dice che non ne sa nulla e poi leggiamo su due, tre, quattro inserzioni a pagamento delle sue interviste! Siamo veramente allibiti! Lei ha rilasciato delle interviste che non sono state rilasciate, che magari hanno travisato il suo pensiero; ci sono delle foto dove lei in gran serenità affronta gli argomenti di contorno e dice di non saperne niente!

Assessore, è grave quello che è accaduto: un Presidente degli Stati Uniti d'America è stato messo sotto inchiesta per molto meno. Nel passato un Presidente degli Stati Uniti d'America è stato obbligato a dimettersi per aver mentito innanzi al Congresso. Penso che la sua posizione sia ancora più grave, perché non sono questioni personali quelle di cui lei è suo malgrado coinvolto, ma sono questioni pubbliche, perché riguardano il suo ruolo pubblico, perché riguardano le prospettive della politica turistica che all'epoca era da lei condotta, perché noi sappiamo cosa costa mezza pagina e io dubito che ci sia qualcuno che regala delle mezze pagine per niente! Assessore Cerise, allora, se qualcuno le regala delle mezze pagine in maniera reiterata, ha dei buoni motivi per regalargliele e il fatto che non lo voglia dire vuol dire che ha degli altrettanti buoni motivi per non dirlo! Siamo perciò profondamente insoddisfatti della risposta che lei ci ha fornito e siamo profondamente turbati della sua autonomia politica in questa Giunta.