Oggetto del Consiglio n. 38 del 23 luglio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 38/XII - Applicazione del protocollo d'intesa tra l'ANCI e l'Unione nazionale delle pro loco. (Interpellanza)
Interpellanza
Venuti a conoscenza del protocollo d'intesa recentemente firmato a livello nazionale tra l'Associazione dei Comuni (Anci) e l'Unione Nazionale delle Pro Loco;
Tenuto conto che sul territorio valdostano sono presenti numerose Pro Loco che, oltre ad organizzare manifestazioni ed eventi, si occupano anche di promuovere turisticamente l'immagine del proprio paese e quindi di conseguenza anche della nostra regione;
Sottolineato che l'impegno profuso dai componenti delle varie Pro Loco è a carattere volontario e gratuito, e quindi meritevole di un opportuno sostegno;
Preso atto delle numerose difficoltà economiche di diverse pro loco valdostane, venutesi a creare a seguito della soppressione dei finanziamenti regionali previsti per le Pro Loco, finanziamenti che sono stati invece inglobati nell'ambito delle disponibilità economiche previste per la finanza locale, su espressa richiesta del Celva;
Preso atto inoltre che recentemente queste difficoltà hanno comportato la sospensione dell'attività o le dimissioni del direttivo di alcune Pro Loco valdostane;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) quale sia la sua valutazione in merito all'applicazione sul territorio valdostano del protocollo d'intesa di cui in premessa;
2) se ritiene opportuno incontrarsi al più presto con il Comitato Direttivo regionale delle Pro Loco valdostane al fine di valutare l'opportunità di rivedere, di concerto con il Celva, anche alla luce delle problematiche sollevate in premessa, le scelte operate, eventualmente rifinanziando la legge regionale n° 6 del 2001 che tra l'altro prevede espressamente i contributi regionali per le Pro Loco valdostane.
F.to: Lanièce - Salzone
Président - La parole au Vice-président Lanièce.
Lanièce (SA) - Con questa interpellanza riportiamo in aula una questione già discussa nella precedente legislatura: le problematiche delle pro loco, problematiche soprattutto di carattere finanziario insorte a fine 2001 quando, a seguito di una decisione del CELVA, fu deciso che i fondi di finanziamento regionali previsti per le pro loco venissero meno e fossero trasferiti nei fondi a disposizione per la finanza locale, senza però vincolo di destinazione. Cosa voleva dire? Che praticamente prima la Regione stanziava circa un miliardo di vecchie lire da dividere fra le 55 pro loco esistenti, quindi circa 18 milioni a testa, a cui poi ogni pro loco aggiungeva i contributi rilasciati dal proprio singolo comune; a seguito di questa scelta del CELVA, questo miliardo è stato inglobato nel cosiddetto "calderone dei finanziamenti per la finanza locale", senza però vincolo di destinazione. Questo miliardo quindi è stato poi ripartito fra tutti i comuni, non solo quelli che avevano la pro loco, ma anche gli altri e da qui è nata una certa preoccupazione da parte delle pro loco, dovuta all'incertezza dei finanziamenti. Ovviamente, questo non vuol dire che automaticamente i comuni non abbiano rilasciato in questi anni dei finanziamenti alle pro loco, ma di fatto, non essendoci un vincolo di destinazione, i comuni possono a loro discrezione, a seconda degli anni e dei problemi che devono affrontare, dare o meno la somma che prima era stanziata direttamente dalla Regione.
Questo è uno dei problemi: le pro loco, ovviamente, lo hanno sollevato più volte a livello di discussione, anche durante l'ultima assemblea delle pro loco svoltasi a Verrayes, ad aprile di quest'anno. Anche lo stesso Presidente Calgaro più volte sui mass media ha invitato la Regione e il CELVA a rivedere questa situazione che si è creata conseguentemente alla scelta del CELVA, scelta che però non riguarda solo le pro loco, ma anche altre leggi di settore.
A questo problema - e questo è uno dei motivi per cui assieme al collega Salzone ho presentato a nome del gruppo questa interpellanza - si aggiunge il protocollo d'intesa che è stato in questi giorni firmato fra l'ANCI nazionale e l'Unione Nazionale Pro Loco, un protocollo che ha come scopo quello di migliorare la collaborazione fra pro loco e comuni. Il Presidente Calgaro infatti ha rilasciato sui mass media una dichiarazione in cui afferma che l'obiettivo è quello di far inserire negli statuti comunali il ruolo e il campo di attività delle pro loco. È quindi un protocollo d'intesa interessante e proprio per questo abbiamo ritenuto opportuno portare all'attenzione dell'Assessore al turismo queste problematiche per chiedere di vedere, di concerto con il CELVA, se si può fare qualcosa in merito all'applicazione nella nostra Regione di questo protocollo d'intesa, in modo da sancire una migliore collaborazione fra comuni e pro loco, visto che ultimamente, a seguito della scelta di trasferire i finanziamenti, di cui stiamo parlando, c'è stato qualche attrito e abbiamo avuto alcune pro loco - io faccio parte di una pro loco e quindi conosco bene quel contesto - che hanno dimissionato per problemi legati ai finanziamenti.
Vista l'importanza delle pro loco dal punto di vista dell'offerta turistica - come chiunque di noi sa per l'aver partecipato in questi anni alle diverse manifestazioni organizzate da questi organismi -, tenuto conto che le stesse funzionano grazie a componenti che lavorano esclusivamente in modo gratuito, penso che sia opportuno dare un doveroso sostegno a queste persone. Invitiamo pertanto l'Assessore ad incontrarsi con il Direttivo regionale delle pro loco per vagliare se c'è la possibilità di rivedere la scelta operata nel passato, per cercare di riprendere il dialogo alla luce delle problematiche sollevate dalle stesse pro loco. Fra l'altro, un'iniziativa simile è stata presentata dal sottoscritto a scadenza della precedente legislatura e l'allora Presidente Louvin aveva risposto: "Il est opportun de confier aux élus de la prochaine législature une réflexion en la matière, c'est donc une réflexion à mener qui sera du ressort de ceux qui viendront et j'estime que le problème doit être traité avec beaucoup d'attention." Facendo riferimento alle parole dell'ex Presidente Louvin, invitiamo il Neo Assessore e la Giunta ad incontrare il nuovo Comitato direttivo delle pro loco per vedere se si può fare qualcosa in merito e a verificare l'applicazione di questo protocollo d'intesa che potrebbe essere utile nel venire incontro ai problemi sollevati dalle pro loco valdostane.
Président - La parole à l'Assesseur au tourisme, au sport, au commerce, aux transports et aux affaires européennes, Caveri.
Caveri (UV) - Je tiens d'abord à remercier les Conseillers Lanièce et Salzone pour cette interpellation qui me permet de commencer sur ce sujet de vous donner l'aperçu de nos idées.
D'abord sur le protocole d'entente entre l'ANCI et l'UNPLI, je tiens à dire que les contenus du protocole sont tout à fait conformes aux dispositions de la loi régionale n° 6/2001, qui s'occupe justement de la réforme de l'organisation touristique régionale. Cette loi reconnaît le rôle des pro loco en vue de la valorisation touristique des localités y afférentes et souligne l'importance d'un rapport de collaboration et d'interaction entre les communes et les pro loco, dans le plein respect de l'autonomie communale. Il n'y a donc aucune limitation quant à l'application de ce protocole, selon le choix qui sera fait directement par le CELVA en fonction des choix des administrations locales intéressées et suivant la logique du principe de subsidiarité. Cela signifie que les communes vis-à-vis des pro loco doivent s'assumer leurs responsabilités.
Quand même, moi j'aurai la prochaine semaine une rencontre avec les représentants des pro loco, je tiens à vous dire que je suis parfaitement d'accord avec vous sur le fait que les pro loco jouent un rôle important dans le cadre de l'organisation touristique régionale, entre autres j'ajoute qu'à mon avis, en regardant notre modèle touristique, il y a trop de sujets qui insistent sur les mêmes responsabilités à l'intérieur du monde du tourisme, mais sans vous décevoir je voudrais être clair sur la question de la loi actuelle sur le financement. Il y a eu dans le passé une confrontation avec les représentants institutionnels des collectivités locales qui a porté à l'actuelle organisation des rapports financiers avec la Région et, notamment, le régime des financements. Pour ce qui est des décisions qui doivent être prises, - je me réfère à la loi n° 6 dans laquelle on a pris toute une série de décisions vis-à-vis des pro loco - pour le moment il me paraît que ce n'est pas le cas de revoir sur ce point les accords que nous avons établis avec les communes. Ce sont les communes qui doivent peut-être parfois changer d'attitudes vis-à-vis des pro loco, ce n'est pas la Région, même si - je tiens sur ce point à ne pas démentir l'ancien Président Louvin - on est toujours ouverts à la discussion dans la ligne de la recherche d'une entente. J'aurai donc le plaisir de rencontrer les pro loco s'il y a de leur part des requêtes; pour le moment il me paraît qu'il n'a pas une perspective de changement d'une loi qui a été concordée avec nos collectivités locales.
Président - La parole au Vice-président Lanièce.
Lanièce (SA) - Prendo atto della risposta fornitaci dall'Assessore Caveri.
Possiamo dire che in parte ha espresso la volontà di incontrare il Direttore regionale delle pro loco, questo è importante perché è proprio nel dialogo che si possono verificare le possibilità di agire o di modificare atteggiamenti presi in passato.
L'Assessore ha ribadito che oggi non si può cambiare la legge o le modalità di finanziamento, a questo proposito volevo solo ricordare all'Assessore che nella legge n. 6/2001 l'articolo 30, comma 6, diceva che: "A decorrere dal 2002 gli interventi a favore delle pro loco saranno considerati trasferimenti finanziari agli enti locali…" - ed è quanto è avvenuto - "… con vincolo di destinazione". Forse questo è quello che manca, non è stato più tenuto conto di questa frase: "con vincolo di destinazione", perché il problema delle pro loco non è il fatto che ricevano i soldi dalla Regione o dai comuni, ma essere sicuri che, essendoci un vincolo di destinazione, la somma è quella, c'è la certezza del contributo. A proposito di questa questione, parlando direttamente con il Comitato direttivo e con il CELVA, si potrebbe verificare se ci sono le condizioni per apportare eventuali cambiamenti.
Per quanto riguarda il protocollo d'intesa, mi sembra che l'Assessore abbia dato la sua disponibilità a verificare, sempre con il direttivo, la piena applicazione, quindi lo ringrazio.