Oggetto del Consiglio n. 3003 del 5 febbraio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 3003/XI Tempistica della liquidazione agli allevatori delle indennità previste nel programma di lotta alla mastite bovina. (Interpellanza)
Interpellanza Richiamata la legge n. 3 del 2002 "Incentivi regionali per l'attuazione degli interventi sanitari a favore del bestiame di interesse zootecnico";
Richiamata la delibera n. 2065 del 10 giugno 2002 concernente l'approvazione del programma contenente le linee guida di lotta alla mastite;
Tenuto conto della situazione di crisi in cui versa l'agricoltura valdostana;
Sottolineato l'impegno più volte ribadito dall'Assessore in merito alla velocizzazione dei pagamenti dovuti al settore agricolo a qualsiasi titolo;
Considerato che gli abbattimenti, oltre 2500 capi bovini, sono stati effettuati a partire dal mese di settembre;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per sapere:
1) quali sono i motivi del ritardo del pagamento dei contributi previsti dalla delibera di Giunta n. 2065 del 10 giugno 2002;
2) quali sono gli intendimenti in merito alla completa attuazione del piano mastite.
F.to: Viérin M. - Lanièce
Président La parole au Vice-président Viérin Marco.
Viérin M. (SA) Questo argomento che in parte è stato trattato questa mattina dall'Assessore Perrin e riguarda il mondo agricolo. Tenuto conto della situazione in cui versa l'agricoltura valdostana e sottolineato anche l'impegno più volte ribadito dall'Assessore in merito alla velocizzazione dei pagamenti, considerato che gli abbattimenti della mastite sono circa 2600 e sono stati effettuati a partire dal mese di settembre, chiediamo quali sono i motivi del ritardo nei pagamenti e quali sono gli intendimenti in merito alla completa attuazione del piano di mastite. A questa seconda domanda l'Assessore ha già risposto in parte stamattina, ma noi vorremmo capire anche la filosofia per il 2003.
Président La parole à l'Assesseur à l'agriculture et aux ressources naturelles, Perrin.
Perrin (UV)Vorrei fare alcune brevi considerazioni, anche per rispondere a ciò che è stato detto nelle premesse dell'interpellanza.
La legge n. 3, che reca: "Incentivi regionali per l'attuazione degli interventi sanitari a favore del bestiame di interesse zootecnico", e la legge n. 21 recante: "Disposizioni in materia di allevamento zootecnico e relativi prodotti", insieme ad altre leggi del settore, hanno completato, con il piano di sviluppo rurale, il quadro normativo a favore dell'agricoltura in generale e del settore zootecnico in particolare. Possiamo quindi dire che oggi disponiamo di strumenti compatibili con gli orientamenti comunitari, completi, con risorse di bilancio che nel bilancio di previsione 2003 trovano piena applicazione. Mi pare se non altro un po' esagerato il continuo richiamo alla situazione di crisi in cui verserebbe l'agricoltura valdostana, quasi uno "slogan", ma uno slogan di cattivo auspicio, che non giova a risollevare le sorti dell'agricoltura valdostana.
Credo che la pubblica amministrazione - questo lo posso dire anche su sollecitazione di tutte le forze politiche - ha messo in atto tutti gli strumenti per dare delle risposte al settore dell'agricoltura, ci sono le risorse finanziarie, e si è costruito il nuovo sistema di aiuti, di indennizzi, con una nuova filosofia verso il mondo dell'agricoltura. La velocizzazione dei pagamenti è certamente un obiettivo che credo sia stato almeno parzialmente raggiunto, in funzione proprio della riorganizzazione fatta dall'Assessorato che è in grado di dare risposte puntuali a tutti indistintamente, grazie anche alle disponibilità di bilancio certe. Cito ad esempio i rimborsi per le rassegne: tutte le rassegne autunnali, come era stato allora preventivato, sono state liquidate entro la fine dell'anno e credo sia stato raggiunto un obiettivo importante, che ha dato ossigeno alle aziende agricole.
Per rispondere poi puntualmente alle domande degli interpellanti, riassumo brevemente la situazione. Le domande presentate entro il 30 ottobre 2002 sono state tutte liquidate; per le domande presentate entro il 15 dicembre - data ultima di presentazione delle domande per la campagna 2002 - che corrispondono a 1570 capi è stato già definito l'elenco di liquidazione e il relativo provvedimento dirigenziale è pronto. Si può ipotizzare un pagamento verso la fine di questo mese. Dopo il 15 dicembre sono state presentate domande per 565 capi: queste sono in fase di istruttoria e di controllo e potranno essere oggetto di liquidazione entro breve, stante la disponibilità finanziaria assicurata. Devo dire che ci sono stati dei ritardi da parte degli allevatori nel fornire gli attestati di abbattimento e ricorderei anche che l'allevatore, autorizzato ad eliminare la propria bovina, ha trenta giorni di tempo per macellarla e, chiaramente, se tutto questo tempo è utilizzato, tutto questo posticipa la presentazione della domanda con il relativo ritardo dell'istruttoria e con il relativo ritardo nel pagamento.
Alla luce di questi dati e di queste date, non ritengo assolutamente che si possa parlare di "ritardi nei pagamenti"; sono tempi tecnici ragionevoli che, forse, possono ancora essere migliorati, soprattutto con la collaborazione degli allevatori. Se gli allevatori arrivano puntuali con le domande e con la documentazione allegata, questo facilita il lavoro degli uffici nell'istruttoria delle pratiche, nel controllo e nella predisposizione degli elenchi che possono essere liquidati.
Quali sono gli intendimenti? Abbiamo approvato un piano per la mastite, un piano triennale, che intendiamo portare a termine, e l'obiettivo è quello di porre rimedio al problema della mastite, riducendo sensibilmente la presenza della mastite negli allevamenti, perché sappiamo che è un elemento che provoca perdite di produzione, ma non solo, è un patogeno che crea problemi alla qualità del latte e quindi al prodotto trasformato. È chiaro che non sarà possibile giungere ad una completa eradicazione, però un obiettivo importante è quello del miglioramento delle produzioni, della qualità del latte, dei suoi derivati, oltre al miglioramento della sicurezza alimentare, un obiettivo fondamentale ormai per garantire il consumatore.
Dopo la prima fase di applicazione nel secondo semestre 2002, che è stata definita "fase di monitoraggio e di prima applicazione", era già prevista una rivisitazione del piano per fare il punto della situazione. La prima fase ci ha fornito tutta una serie di dati precisi, tutti gli allevamenti sono stati controllati - come ho detto stamani - sono state fatte delle analisi, che prevedono la conta leucocitaria su tutte le bovine presenti negli allevamenti e, successivamente, l'effettuazione degli esami patologici sugli elementi che portano alla mastite bovina. Abbiamo quindi uno "screening" molto interessante sulla presenza di mastite nei nostri allevamenti. Ora, una parte di capi sono stati eliminati e sono 2613; per l'altra parte del patrimonio bovino, si prevede di continuare l'applicazione del piano con trattamenti più mirati, trattamenti che, si spera, siano maggiormente risolutivi. Dopo questi trattamenti, se il bovino rimane malato, chiaramente potrà essere eliminato.
Il Comitato tecnico previsto dalla legge, chiamato a tracciare le linee guida per il piano mastite, ha impostato il programma in via definitiva nel corso di una riunione tenutasi il 28 gennaio, impostazione basata sull'acquisizione di una serie di elementi tecnici epidemiologici, ritenuti indispensabili per procedere alla revisione delle linee guida. C'è stato in questo periodo anche un dibattito sulle modalità ed opportunità di lotta contro i patogeni che portano alla mastite, e si è definita una linea che il comitato ha fatto propria e concordata con ANABORAVA, e che costituirà la parte operativa di questo piano.
La Giunta regionale adotterà queste linee guida in una prossima adunanza. Devo affermare che, nel frattempo, l'azione di prevenzione, controllo e terapia negli allevamenti ha potuto procedere, quindi il piano non si è interrotto; ora ANABORAVA avrà tutti gli elementi per dare piena attuazione al piano per la campagna del 2003.
Président La parole au Vice-président Viérin Marco.
Viérin M. (SA)Assessore, mi ritengo non completamente soddisfatto, proprio perché - come ho già detto in altre occasioni - anche quando eravamo in maggioranza insieme, su questi temi abbiamo sempre sostenuto che l'obiettivo principale da ricercare è quello di dare un po' di ossigeno al nostro mondo agricolo.
Devo darle atto che sui tempi di pagamento abbiamo migliorato con il contributo dei suoi uffici, però è altrettanto vero che il mondo agricolo è in grave sofferenza. Lei mi cita una serie di leggi che avete fatto, ad esempio il piano di sviluppo rurale; ora, su questi temi, potremmo discutere a lungo, a partire dal piano di sviluppo rurale, gli aiuti del verde agricolo, così chiamati perché si capisca bene di cosa parliamo: sono aiuti che probabilmente vanno incontro ai proprietari fondiari rispetto a quelli che conducono l'attività in maniera primaria. Sappiamo quanti alpeggi hanno avuto degli aiuti e quanti sono di proprietà e quanti sono in affitto; siamo coscienti che addirittura gli alpeggi in affitto di proprietà dei comuni hanno avuto una lievitazione dei prezzi in affitto di 3-4 volte, per cui l'aiuto che è stato dato, è andato a finire in altre casse, non certo nelle tasche degli agricoltori.
Nel particolare, lei ci invita a smettere di lanciare degli slogan, perché nel 2003 il bilancio è lì che si fa guardare. Non prendiamoci in giro, Assessore, perché anche nel 2002 il bilancio era lì per farsi guardare e noi guarderemo a consuntivo gli avanzi nei vari capitoli, ma possiamo anche dire, riprendendo delle discussioni già fatte, che quando abbiamo fatto degli assestamenti nel 2002, non è che è arrivato in aula solo l'assestamento preparato in commissione, ma è arrivato all'ultimo momento un emendamento che ha tolto svariati miliardi al settore zootecnico e lei ne è cosciente perché lo ha presentato in Consiglio!
Lei dice, ancora, che avete pagato i capi abbattuti entro ottobre, che per quelli abbattuti prima di Natale state predisponendo la documentazione, che per quelli abbattuti dopo il 15 lo vedrete, e che se ritardi ci sono stati, sono da imputare agli allevatori e non all'Amministrazione regionale. Mi sembra semplicistico addossare agli allevatori la colpa dei ritardi! Se un allevatore non riesce a produrre un certificato di abbattimento dell'animale entro 30 giorni ci saranno dei motivi, perché presumo che se lo ha in tasca, o un martedì prima o un martedì dopo, viene ad Aosta, quindi bisognerebbe andare a ricercare le motivazioni di questo fatto.
Per quanto concerne il piano della mastite, è vero che il primo anno può essere stato un anno di sperimentazione; il secondo e il terzo anno richiedono, come dice lei, di continuare con un piano più mirato e più risolutivo, ma bisogna capire risolutivo per cosa!
Qui non dobbiamo nascondere il fatto che siamo di fronte a un bivio; se è risolutivo per un discorso di malattia posso anche concordare, ma se vuole dire un aggravio ulteriore per le aziende agricole - e lo vedremo quando la Giunta, il prossimo lunedì, adotterà il provvedimento - la "Stella Alpina" tornerà sull'argomento e se vuol dire maggiori controlli, prolungamento di due o tre mesi dell'iter, e così via, chiedo a cosa può servire più di tanto questo piano al mondo agricolo! Lo vedremo dopo, quando al momento dell'adozione della deliberazione verificheremo questi dati. Alla fine, sono i metodi e i criteri che determineranno se questo piano ha ancora un senso, o quale senso ha; altrimenti, siamo sinceri e diciamo che ha un senso solo per la sicurezza alimentare - che è un obiettivo che condivido, ma che si può garantire anche con altri sistemi - mentre non ha più senso per quello che può essere un aiuto agli agricoltori e, in questo secondo caso, dobbiamo essere coerenti e dirlo chiaramente!
Per correttezza dico che questo argomento va rinviato a seguito dell'adozione della deliberazione di Giunta, ma noi siamo fortemente preoccupati.