Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2994 del 5 febbraio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2994/XI Sistemazione dell'aeroporto Corrado Gex. (Interrogazione)

Interrogazione Premesso:

- che il 28 gennaio 2002 la Giunta regionale ha approvato il progetto preliminare dei lavori di ampliamento dell'aeroporto Gex e ha dato avvio al procedimento per il raggiungimento dell'intesa tra la Regione e il Comune di Saint-Christophe per la realizzazione dei medesimi lavori;

- che il 27 novembre scorso è entrato in vigore il nuovo Regolamento ENAC per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti;

- che tale regolamento prescrive il possesso di requisiti piuttosto restrittivi, in materia di sicurezza delle operazioni, per l'emissione ed il mantenimento della certificazione degli aeroporti;

- che l'ENAC rilascia il certificato dell'aeroporto, dopo avere verificato con esito favorevole il possesso dei seguenti requisiti:

a) l'organizzazione, i mezzi, il personale, le procedure di gestione e gli altri elementi necessari per la sicurezza dell'aeroporto devono essere idonei per le operazioni degli aeromobili;

b) le caratteristiche fisiche dell'aeroporto e delle aree ad esso limitrofe devono consentire un uso sicuro da parte degli aeromobili;

c) la conformità del manuale dell'aeroporto alle prescrizioni regolamentari;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interroga

l'Assessore delegato per sapere:

1) se è stata raggiunta l'intesa tra la Regione e il Comune di Saint-Christophe e a che punto sono i lavori;

2) se ritiene che le nuove norme possano costituire un ulteriore problema al conseguimento della certificazione;

3) quali cambiamenti comporta l'applicazione delle nuove norme regolamentari in merito ai lavori di ampliamento dell'aeroporto;

4) se prevede che tutti gli adempimenti prescritti e le opere necessarie possano essere completate entro un termine utile al conseguimento della certificazione entro il 27 novembre 2004.

F.to: Tibaldi

Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.

Cerise (UV) Pour ce qui est de la première question, l'entente avec la Commune de Saint-Christophe a été acheminée dans le but de modifier la destination urbaine des zones concernées par l'aéroport. De même, le projet préliminaire, qui est l'élaboration du projet originel qui concerne le nouvel ouvrage, notamment le prolongement de la piste de vol et de voie de roulement, ainsi que les ouvrages d'illumination y afférents, a également été approuvé.

La nécessité de prolonger la piste aux fins d'une meilleure sécurité de vol, a été soulignée à maintes reprises par l'ENAC, indépendamment des possibilités de développement futures de l'aéroport. Avant l'entrée en vigueur du règlement le projet préliminaire a été soumis à un premier contrôle des fonctionnaires de l'ENAC qui, au cours de la réunion du 11 novembre 2002, à Saint-Christophe, ont attesté la conformité du projet avec les normes en vigueur. L'entrée en vigueur du règlement rend nécessaire l'adaptation du projet aux nouvelles dispositions, l'ingénieur responsable travaille déjà dans cette direction. Entre autres, plusieurs rencontres avec la commune ont eu lieu, afin de parvenir à la conclusion de l'entente qui dépend d'une correcte définition des contraintes, imposées par la loi n° 58/1963, portant: "Disposizioni in materia di vincoli e servitù fuori dal sedime aeroportuale", ces dernières étant elles-mêmes liées à la définition dans le projet du périmètre définitif de l'aéroport. Au moment où ces données seront établies, il sera possible de mettre à jour les tableaux des contraintes qui indiqueront aussi les zones concernées par les servitudes. Ces tableaux seront à nouveau soumis à l'approbation de l'ENAC et, ensuite, publiés. Dès que ces contraintes seront fixées, il sera possible de parvenir finalement à une entente définitive avec la commune.

En réponse à la deuxième question, les dispositions sont très complexes du règlement concerné et regardent principalement l'amélioration des conditions générales de sécurité des aéroports. Au cours de cette phase d'adaptation il faudra approfondir différents aspects, afin d'obtenir un projet le plus possible conforme aux nouvelles dispositions. Par la suite, l'ENAC, par une approbation totale ou partielle du projet, devra fournir les indications nécessaires ou permettre des dérogations pour répondre aux conditions nécessaires, afin d'obtenir la certification de l'aéroport.

En réponse à la troisième question, comme nous l'avons déjà souligné, actuellement il est possible de fournir uniquement des indications générales; nous ne prévoyons pas de gros changements dans le projet. Comme nous l'avons déjà souligné, actuellement il est possible de fournir uniquement des indications générales; nous ne prévoyons pas de gros changements dans le projet, même s'il sera nécessaire de revoir certains aspects, comme le type d'enceinte, la position des appareils d'assistance radio, la capacité de charge de la piste et des voies de roulement.

Enfin, dernière question, il est très difficile en ce moment de faire des prévisions à ce propos; nous pouvons toutefois supposer que, pour cette date, les travaux moins importants seront terminés. Pour ce qui est du prolongement de la piste, une ?uvre assez complexe et de grande envergure, les travaux pourront être achevés après le 27 novembre 2004, mais là on doit faire une précision. La date du 27 novembre 2004 est rapportée au règlement ENAC et représente la date d'expiration pour l'exécution des prescriptions prévues par ce même règlement. A cet égard on peut affirmer que les interventions déjà réalisées dans le cadre de la valorisation de l'aéroport régional, celles en cours d'exécution et celles prévues à bref terme - et sûrement terminées pour la date du 27 novembre 2004 - sont à mesure d'assurer non seulement le maintien de l'activité actuellement effectuée, mais aussi son ultérieur développement.

Il faut néanmoins souligner le fait que le règlement ENAC est actuellement soumis à un procès de modification, vis-à-vis des difficultés qu'il est en train de créer à la plupart des aéroports italiens. De plus, nous tenons à souligner que les délais pour obtenir les réponses des organismes aéronautiques et des organismes de contrôle, sont très longs. A titre d'information nous précisions que les aéroports italiens à l'échelle internationale rencontrent les mêmes difficultés que les aéroports considérés mineurs, pour ce qui est de l'adaptation aux nouvelles dispositions.

Président La parole au Conseiller Tibaldi.

Tibaldi (FI) La risposta dell'Assessore ci pare generica perché, a fronte dei tempi finora utilizzati per l'ampliamento dell'area aeroportuale e la sua riconversione nel senso del rispetto delle nuove norme in materia e di sicurezza e di distanze, porta la data del 1992, anno in cui iniziarono gli incarichi per la progettazione della pista aeroportuale. Come l'Assessore ben sa, il progetto fu poi rivisto nel 2000, rielaborato e aggiornato nel senso di prevedere un allungamento della pista e illuminarla. Si è poi arrivati a questa fase di confronto con il Comune di Saint-Christophe, dove all'approvazione del progetto preliminare da parte della Regione è conseguita una sorta di attenzione particolare da parte del Comune di Saint-Christophe e, da qui, l'avvio di una procedura di intesa che, secondo la risposta oggi effettuata dall'Assessore, non è ancora pervenuta.

Il regolamento di cui abbiamo fatto cenno è importante perché porta una data recente, quella del 27 novembre scorso come entrata in vigore; è un regolamento ricco di indicazioni normative e tecniche e prescrive i requisiti applicabili per le infrastrutture che saranno definite come aeroporti. Lo stesso regolamento prevede una classificazione di questi aeroporti in due categorie: quelle che hanno un traffico aereo commerciale con movimento annuo complessivo superiore a 600.000 passeggeri, oppure inferiore a 600.000 passeggeri. Il "Gex" rientra in questa seconda fattispecie e quindi dovrà ottenere il rilascio del certificato ENAC entro il 27 novembre 2004, vi è cioè un tempo di due anni. Alla luce dei tempi prima descritti - siamo ormai a dieci anni - e dei tempi brevi che residuano per ottenere la certificazione, questa interrogazione sottolinea una certa preoccupazione: quali sono gli adempimenti ulteriori, aggiuntivi e aggravanti che competeranno alla Regione, titolare dell'area, e se questi tempi potranno essere rispettati. La risposta dell'Assessore è generica, perché ci pare di capire che, per quanto riguarda l'intesa, bisogna ancora stabilire quali sono le servitù e le aree circostanti interessate, dopo di che ci dovrà essere un parere dell'ENAC.

L'Assessore ci risponde ancora genericamente che bisogna approfondire le disposizioni, che sono complesse; è vero, sono complesse, però vanno a toccare degli argomenti che sono di straordinaria importanza per il "Gex", perché il nostro aeroporto si trova in un'area molto piccola e circoscritta da una serie di infrastrutture, che rischiano di limitarne l'operatività e quindi la qualificazione e, forse, anche la futura certificazione.

Nell'ambito di questo regolamento si stabiliscono le caratteristiche fisiche degli aeroporti, con delle prescrizioni relative alle strisce di sicurezza delle piste, alle vie di rullaggio, alle zone libere da ostacoli, alle condizioni superficiali dell'area aeroportuale, agli aiuti visivi luminosi, che devono essere fatti secondo certe caratteristiche, alle superfici di decollo e di avvicinamento, all'assenza di ostacoli perimetrali alla stessa area.

Non vorremmo che questo inasprimento delle norme di sicurezza potesse ulteriormente pregiudicare lo sviluppo dell'area aeroportuale che, per noi, è di basilare importanza. In un recente incontro con il direttore di "Air Vallée", in cui ci è stato anticipato quello che ha detto prima l'Assessore - che l'allungamento della pista richiederà almeno altri due anni, per cui si andrà ben oltre il 27 novembre 2004, che è stabilito come termine per ottenere la certificazione - si dice che vi sono anche altre complicazioni, ovvero sarebbe opportuno fare di Aosta un aeroporto con aerei di una certa portata che possano far sì che i turisti arrivino direttamente nella nostra regione, senza fare scalo in aeroporti come Malpensa e Caselle. Ci pare di capire però che questo percorso burocratico sia ancora distante!

Noi auspichiamo che, se da un lato abbiamo verificato il disimpegno della Regione nei confronti della società "Air Vallée" - come peraltro dichiarato dall'ex Presidente della Regione - non ci sia analogo disimpegno o disattenzione nelle procedure e i lavori per far sì che il nostro aeroporto sia veramente degno di questo nome!