Oggetto del Consiglio n. 2990 del 5 febbraio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2990/XI Realizzazione di un projet financing per la costruzione e gestione di reparti ospedalieri. (Interrogazione)
Interrogazione Atteso che a fine gennaio è scaduto il termine entro cui dovevano essere ultimati i lavori della Commissione incaricata con delibera di Giunta n. 1621/2002, di valutare la proposta del promotore per la realizzazione del projet financing relativo alla costruzione e/o gestione di reparti ospedalieri oltre che di servizi accessori;
Ritenuto opportuno che tali risultati vengano portati a conoscenza dei diversi soggetti interessati, considerata la rilevanza della questione ai fini della organizzazione e funzionamento della sanità in Valle;
Richiamata la risposta fornita il 9 gennaio u.s. dall'Assessore ad una precedente iniziativa sullo stesso argomento, in cui si ipotizzava che a fronte di un'eventuale riposta negativa l'amministrazione regionale avrebbe valutato se ripercorrere, anche solo per singole parti, l'operazione messa in moto;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) qual è stata la valutazione finale della Commissione;
2) quali sono state le osservazioni fatte circa la proposta pervenuta;
3) quali decisioni la Giunta ritiene di dover assumere dopo la conclusione dei lavori della Commissione.
F.to: Squarzino Secondina
Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.
Vicquéry (UV) Rispondo perché è compito degli Assessori rispondere alle interpellanze e alle interrogazioni, pur sapendo che è un puro esercizio di stile, perché la Consigliera Squarzino non ascolta le risposte, perché se avesse ascoltato la risposta precedente, si sarebbe resa conto che la sua proposta finale di aumentare ancora ha dei grossi rischi di legittimità. Ripeto, rispondo per cortesia, pur sapendo che la controreplica è già sul computer che la Consigliera ha di fronte a lei.
La commissione incaricata della valutazione della proposta del soggetto promotore per l'attuazione di un "projet financing" nella terza fase di interventi presso il Presidio ospedaliero di Viale Ginevra di Aosta, istituita con deliberazione della Giunta regionale n. 3885/2002, ha prodotto le proprie valutazioni, le quali sono state condivise e recepite dalla Giunta regionale con deliberazione n. 228/2003, con cui ha stabilito la non dichiarabilità di pubblico interesse della proposta del soggetto promotore. In particolare, la valutazione finale della commissione sopraccitata si sintetizza nel modo seguente: il quadro preliminare delinea una proposta di progetto con forti criticità, ostative alla dichiarazione di pubblico interesse da parte della pubblica amministrazione. In sintesi, può essere resa, come segue:
- sotto il profilo costruttivo i risultati sono: buone referenze;
- sotto il profilo urbanistico ambientale i risultati sono: impatto discutibile, necessarie modifiche per un migliore inserimento nel contesto urbano e viabile per il parcheggio del Presidio di Viale Ginevra;
- sotto il profilo della qualità progettuale: carenze rilevanti dell'offerta progettuale dell'ampliamento del Presidio di Viale Ginevra, non coerenti gli interventi sul Beauregard con le esigenze espresse dalla pubblica amministrazione;
- sotto il profilo funzionalità: gravi lacune nella progettazione del Presidio di Viale Ginevra, inadeguata per il Beauregard in presenza di una proposta organizzativa non coerente con le finalità del Presidio come indicate dalla pubblica amministrazione;
- sotto il profilo della fruibilità dell'opera: sostanziali lacune su numerosi aspetti, limitata fruibilità del Presidio di Viale Ginevra per la distribuzione e la suddivisione delle superfici, nonché per i collegamenti con i corpi esistenti, assente un piano di coordinamento dei lavori finalizzato a garantire la fruibilità delle opere nel transitorio;
- sotto il profilo dell'accessibilità al pubblico: lacune generali e in particolare sulla viabilità di accesso dei parcheggi;
- sotto il profilo del rendimento: ritorno elevato richiesto dal proponente;
- sotto il profilo dei costi di gestione e manutenzione: elevati e poco analitici;
- sotto il profilo della durata della concessione: elevati in assenza di vantaggio per la pubblica amministrazione e ingiustificati in relazione al rendimento economico richiesto;
- sotto il profilo dei tempi di ultimazione dei lavori: nella norma, ma con ribaltamento degli oneri per eventuali ritardi a carico della pubblica amministrazione;
- sotto il profilo delle tariffe da applicare: canoni a titolo di prezzo e di disponibilità degli immobili non congrui, con un differenziale rispetto alla costruzione diretta non giustificabile in termini di vantaggi propri del "projet financing";
- sotto il profilo dell'aggiornamento dei canoni di norma su parametri EURIBOR o ISTAT;
- sotto il profilo del valore economico finanziario del piano: penalizzante per la pubblica amministrazione;
- sotto il profilo del contenuto della convenzione: allocazione del rischio fortemente sbilanciata a svantaggio della pubblica amministrazione;
- sotto il profilo dell'assenza di elementi ostativi: necessità di allineare il Presidio di Viale Ginevra e il parcheggio alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale.
La proposta pervenuta all'Amministrazione regionale da parte del soggetto promotore ha portato alla non dichiarabilità di pubblico interesse per i motivi sopra elencati.
Dagli atti della commissione nominata con deliberazione della Giunta regionale n. 3885/2002 emerge comunque che i vantaggi dell'utilizzo della procedura del "projet financing" da parte della pubblica amministrazione sono senz'altro validi per i seguenti motivi:
- reperimento delle risorse finanziarie da privato, generalmente non disponibili per la pubblica amministrazione, in assenza delle quali non risulterebbe fattibile oppure difficilmente realizzabile l'iniziativa;
- condivisione di una quota del rischio dell'iniziativa con il privato, al quale sia collegata un'attività gestionale sviluppata con l'utilizzo in concessione del bene realizzato;
- possibile contributo gestionale del privato, potenzialmente in grado di apportare un significativo miglioramento di performance gestionale di qualità del servizio erogato;
- certezza e minori tempi di realizzazione dell'intervento garantiti dal fatto che il privato gestisce direttamente l'intervento immobiliare e percepisce il corrispettivo solo ad opera ultimata.
Come già fatto presente in occasione di una precedente interrogazione, la presentazione di una sola proposta da parte di eventuali soggetti promotori per la realizzazione della terza fase di interventi è dovuta, probabilmente, all'elevata complessità dell'opera, non certo per la scarsa appetibilità dell'intervento stesso.
Rispetto alla terza questione, in seguito alla dichiarazione di non pubblico interesse della proposta del soggetto promotore, considerato che lo strumento del "projet financing" costituisce un'opzione valida per la pubblica amministrazione e valutata l'opportunità di realizzare uno studio comparato circa le diverse ipotesi attuative dell'intervento di cui trattasi, la Giunta regionale, con deliberazione n. 229/2003, ha deliberato di istituire un gruppo di lavoro per l'approfondimento dei temi strutturali ed organizzativi, inclusi gli aspetti connessi ai servizi non medicali e al personale relativi all'attuazione dell'intervento in questione.
Al gruppo di lavoro sopraccitato parteciperanno i rappresentanti di Finaosta, dell'azienda USL della Valle d'Aosta e dell'Assessorato alla sanità. Il gruppo di lavoro potrà avvalersi del contributo di altri soggetti interni all'Amministrazione regionale e di soggetti esterni esperti in materia. Tale studio comparato, inerente l'ottimizzazione per l'Amministrazione regionale delle modalità attuative degli interventi di cui trattasi, dovrà essere realizzato entro il 30 aprile 2003.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) La prima parte del suo intervento, Assessore, era un po' fuori tema, quindi la rimando al mittente.
Per quanto riguarda la risposta all'interrogazione che ho presentato, ringrazio l'Assessore per le informazioni che mi ha fornito. Prendo atto che buona parte delle informazioni fornite sono contenute nelle due deliberazioni n. 228 e n. 229 del 27 gennaio, che sono però posteriori alla data in cui ho presentato l'iniziativa consiliare, quindi non avevo elementi in questo senso. Questo è il motivo per cui ho formulato in questo modo la mia iniziativa consiliare.
Rispetto alle sue risposte e alle due deliberazioni prese in considerazione, esprimo anch'io - e qui rubo un'espressione della stessa CGIL del settore sanità - una moderata soddisfazione. Soddisfazione, perché è stato confermato quanto noi abbiamo sempre detto: un privato che opera nella sanità per costruire o per gestire, non lo fa per interesse pubblico, ma lo fa per interesse privato: ci vuole lucrare, vuole far fruttare il suo investimento e questo è apparso chiaro in quella serie di elementi che l'Assessore ha correttamente letto! L'analisi di questa proposta fa evidenziare che c'è "un ritorno elevato richiesto dal proponente", quindi c'è un forte rendimento per il proponente; c'è "una assenza di vantaggio per la pubblica amministrazione" per quanto riguarda la durata della concessione; "il valore economico e finanziario del piano è penalizzante per la pubblica amministrazione"; "il contenuto della convenzione è sbilanciato a svantaggio della pubblica amministrazione"; "i costi di gestione sono elevati" e, per i tempi di ultimazione dei lavori, si prevede per questi "un ribaltamento degli oneri per eventuali ritardi a carico dell'Amministrazione". È quindi una proposta penalizzante nel suo complesso per la pubblica amministrazione.
Soddisfazione moderata, perché purtroppo rimangono intatti i problemi aperti su cui la Giunta e il nostro gruppo chiaramente non concordano, cioè rimangono aperti i problemi di affidare al privato risorse per gestire la pubblica sanità; rimane inalterato il problema della ristrutturazione infinita dell'attuale struttura ospedaliera, invece di ripensare alla possibilità di investire in un nuovo ospedale. Cosa si prevede di fare? L'Assessore ha ribadito i vantaggi del "projet financing", proprio quei vantaggi che questa proposta ha smentito totalmente.
È vero, l'Assessore ricorda che la Giunta ha istituito un'ulteriore commissione per approfondire i temi strutturali e organizzativi, ivi compreso quello del personale dei servizi non medicali, e si chiede uno studio comparato circa le diverse ipotesi attuative, ma di quali ipotesi attuative si tratta non si sa. Infatti di fronte alla riaffermazione, nel deliberato di Giunta, dei vantaggi del "projet financing", elencati in una quindicina di righe, si contrappone una riga soltanto in cui si afferma la necessità di uno studio comparato con le diverse ipotesi attuative, senza dare nessuna indicazione.
Credo che queste grandi questioni, che sono l'utilizzo e l'impegno di ingenti risorse pubbliche, la scelta di privilegiare - e fino a che punto - la gestione della sanità pubblica da parte dei privati, la scelta di come operare rispetto a strutture sanitarie, sono decisioni che andrebbero prese in un ambito molto più ampio, con il coinvolgimento dei soggetti interessati. Sarebbe utile che l'Assessore ripensasse alla scelta di ristrutturare il vecchio Ospedale, perché credo che, oggi come oggi, di fronte ad alcuni dati incontrovertibili, fra cui gli alti costi per la ristrutturazione, un disagio enorme dal punto di vista ambientale e della qualità della vita della città lì attorno, occorra ripensare le decisioni prese.
Siamo preoccupati che questioni così importanti siano assunte senza coinvolgimento delle parti interessate, senza tener conto dell'interesse pubblico e chiediamo all'Assessore di ripensare alla scelta di continuare i lavori nel vecchio Ospedale. Oggi come oggi, credo che la migliore soluzione al problema della sanità in Valle d'Aosta non sia allargare a dismisura l'Ospedale di Viale Ginevra, ma sia quello di ripensare ad un ospedale nuovo!