Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2976 del 22 gennaio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2976/XI Criteri per la determinazione dei limiti di reddito per l'accesso alle prestazioni tese a garantire il "minimo vitale". (Interpellanza)

Interpellanza Richiamata la deliberazione di Giunta regionale n. 1154 del 29 marzo 2002, avente per oggetto "Determinazione, per l'anno 2002, dei limiti di reddito per l'accesso alle prestazioni tese a garantire il minimo vitale ai sensi dell'articolo 3 della L.R. 27/5/1994, n. 19";

Riscontrato che, in base alle determinazioni approvate nella succitata deliberazione, sono state fissate in Euro 233,15 la quota base mensile con abitazione di proprietà e Euro 388,48 la quota base mensile con abitazione in affitto;

Atteso che nella nostra regione, i prezzi al consumo, per ragioni commerciali e turistiche, nonché i prezzi di affitto degli immobili, sono, di norma, al di sopra della media nazionale e tenuto conto del continuo aumento del costo della vita;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere:

1) se esiste la possibilità e la volontà di studiare un considerevole ritocco di tali determinazioni del "minimo vitale" in previsione della deliberazione relativa che verrà presentata per l'anno 2003;

2) in caso di risposta negativa, le eventuali iniziative che si intendono porre in essere nel rispetto dell'obiettivo riguardante le "Iniziative per la lotta contro l'emarginazione sociale e contro la povertà";

3) in caso di risposta positiva, se sono già state fatte delle scelte in merito.

F.to: Lanièce

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (SA) La deliberazione di Giunta n. 1154/2002, avente per oggetto la determinazione, per l'anno 2002, dei limiti di reddito per l'accesso alle prestazioni tese a garantire il minimo vitale, ha indicato come quota base mensile con abitazione di proprietà un limite pari a € 233,15 e ad € 388,48 per la quota base mensile con abitazione in affitto. Ovviamente le quote base vengono moltiplicate per delle percentuali a seconda dei componenti familiari; ad esempio 120 percento in caso si tratti di una persona sola, 100 percento in caso di un capofamiglia e via dicendo, come dalla tabella allegata alla deliberazione.

Tenuto conto che, come sappiamo, i prezzi al consumo sono in continuo aumento, visto che la nostra è una Regione turistica e quindi alcuni prezzi sono superiori alla media nazionale e tenuto conto altresì delle polemiche sorte, a fine anno, fra le varie società statistiche in merito all'aumento dei vari prezzi al consumo e in modo particolare per i generi alimentari, anche a seguito dell'introduzione dell'euro, ho ritenuto opportuno presentare questa interpellanza per chiedere se era possibile studiare, visto che, come ogni anno, a breve la Giunta predisporrà una nuova deliberazione per il 2003, un considerevole ritocco di tale determinazione del minimo vitale, considerato, come ho testé affermato, che ultimamente ci sono stati aumenti notevoli, soprattutto nei generi alimentari, che hanno portato maggiori difficoltà alle persone che si trovano già in forte disagio.

Penso che il benessere della società in cui viviamo non ci debba far dimenticare coloro che non fanno parte della ricca e benestante maggioranza, ma anzi, aiutare i più svantaggiati rappresenta un importante atto di civiltà e di rispetto della persona; per questo mi auguro che l'Assessorato della sanità possa valutare l'ipotesi di un ritocco dei limiti di reddito, alla luce anche della situazione contingente, come dicevo prima, in modo da permettere un miglioramento del livello di vita nella nostra Regione per tutte quelle persone che non dispongono di risorse finanziarie sufficienti a garantire il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Ho presentato questa interpellanza per questi motivi e, fra l'altro, ho anche chiesto di sapere le eventuali iniziative che la Giunta intende porre in essere nel rispetto dell'obiettivo riguardante le iniziative per la lotta contro l'emarginazione sociale e contro la povertà.

Président La parole à l'Assesseur à la santé, au bien-être et aux politiques sociales, Vicquéry.

Vicquéry (UV) La réponse à la première question est "non". Le montant du minimum vital au titre de 2003 et le plafond de revenu pour y accéder seront fixés par délibération du Gouvernement régional; je vous signale par ailleurs qu'un arrêté du 20 novembre 2002 a établi le taux d'augmentation y afférent à 2,4 pour cent à compter du 1er janvier 2003.

Aux fins de la promotion de la recherche sur la pauvreté et sur l'exclusion sociale, de l'analyse des formes d'assistance déjà mises en ?uvre et de l'évaluation de l'impact des politiques régionales dans ce domaine, le Gouvernement valdôtain, par sa délibération n° 2318/2002, a constitué la Commission régionale de la pauvreté et de l'exclusion sociale, aux termes du Plan socio-sanitaire régional 2002-2004. La Présidence de cette commission a été confiée à Mme Chiara Saraceno, spécialiste des politiques en matière de lutte contre la pauvreté et l'exclusion sociale et Président, jusqu'au mois de décembre 2001, de la Commission nationale d'enquête sur l'exclusion sociale. Les organismes de bénévolat les plus actifs dans ce secteur ont été appelés à participer aux travaux de la commission régionale et y ont nommé un représentant permanent. La commission envisage de dresser un premier rapport sur son activité, qui contiendra ces propositions et ces suggestions quant au développement des politiques régionales visant à combattre ces deux plaies de la société.

Parallèlement, un indice régional de la situation économique équivalente, qui permettra de réviser le système d'évaluation des déclarations de revenu, en vue de l'accès aux services sociaux régionaux, a été élaboré par un groupe de travail composé comme suit: pour la Région M. Villani, Directeur des politiques sociales, Mme De Gaetano, Chef des services, Mme Scaglia, Chef des services sociaux, M. Balestra, fonctionnaire de la Direction des politiques sociales; pour les collectivités locales qui gèrent les services d'assistance sociale, M. Ruggero Sacco, fonctionnaire des services sociaux de la ville d'Aoste, M. Paolo Cheney, Syndic de Saint-Christophe, désigné par le Celva, et, pour les familles, le représentant de l'Association "Famiglia per l'accoglienza", M. Marguerettaz. Ce groupe de travail a repris la proposition de définition d'un indice régional de la situation économique équivalente ébauché le 12 octobre 2000 par un précédent groupe de travail inter-institutionnel, dont faisaient partie des représentants des organismes de gestion, et qui prenait notamment en compte la composition des familles, aux fins d'une pondération des charges familiales.

Ce projet d'indice régional a été transmis, par la lettre du 13 novembre 2002, à la Vème Commission du Conseil aux fins des évaluations préliminaires. La commission doit discuter de la teneur de ce projet demain: le 23 janvier courant. Seulement à la conclusion des travaux de la Commission pauvreté et du départ de ce système on pourra rediscuter la problématique que M. Lanièce a posée.

Président La parole au Conseiller Lanièce.

Lanièce (SA) Prendo atto della risposta dell'Assessore, e quindi non ci resta che aspettare l'ultimazione dei lavori della commissione, per poi verificare se ci sarà la volontà politica di porre mano a delle modificazioni, che vadano nella direzione che ho indicato nell'interpellanza. È vero che per la determinazione dei limiti si fa riferimento sempre all'indice ISTAT, però si può anche decidere in base al momento contingente di portare dei correttivi migliorativi rispetto all'indice Istat, come è indicato nella deliberazione, visto che gli interventi di assistenza economica sono annualmente rivalutabili con deliberazione in misura non inferiore all'indice ISTAT. Restiamo quindi in attesa dei risultati dei lavori di questa commissione, per poi verificare la volontà dell'Amministrazione regionale in merito al problema da me sollevato.