Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2973 del 22 gennaio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2973/XI Intendimenti circa la gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent con l'entrata in funzione della società "Casinò S.p.A.". (Interpellanza)

Interpellanza A conoscenza che, dopo otto anni di attività della gestione straordinaria, dal 1° gennaio 2003 la Società "Casinò S.p.A." ha iniziato la nuova gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent;

Constatata la crisi che la Casa da gioco attraversa sul piano degli ingressi e dei proventi di gioco;

Preso atto della composizione del Consiglio di Amministrazione della Società "Casinò S.p.A." nominato dalla Giunta regionale Viérin;

il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

la Giunta regionale per conoscere:

1) qual è la situazione economico-finanziaria e patrimoniale della Casa da gioco all'atto del passaggio della gestione dalla "gestione straordinaria" alla "Casinò S.p.A";

2) se ci saranno cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione e nel Collegio sindacale della Società "Casinò S.p.A." a seguito dell'elezione della nuova Giunta regionale e dei cambiamenti che sono avvenuti nelle forze politiche di maggioranza che sostengono il Governo;

3) se, come, e per quali motivi, ritiene di modificare l'attuale disciplinare di gestione.

F.to: Beneforti

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Come è noto, dal 1° gennaio del corrente anno la società "Casino S.p.A." ha iniziato la nuova gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent.

In questi ultimi tempi, abbiamo ascoltato e letto molte dichiarazioni sulla nuova società, abbiamo letto i propositi per il rilancio della casa da gioco, le richieste e le promesse di modifica della normativa vigente; abbiamo sentito parlare anche di dimissioni del Consiglio di amministrazione della nuova società a seguito dei cambiamenti verificatisi ai vertici della Giunta e nella maggioranza regionale, di modifiche al disciplinare per dare vita al piano di sviluppo, di ampliamento della casa da gioco, di investimenti - senza sapere per quali progetti -, del calo delle presenze e degli introiti; abbiamo constatato che, così com'è, la gestione è confusionaria e che in quel Casinò facciamo come i gamberi: andiamo più indietro che avanti. Si è parlato e si parla meno, in sostanza, della situazione economico-finanziaria della casa da gioco; non ho sentito parlare del bilancio consuntivo del 2002! Nessuno, né dall'interno, né dall'esterno della casa da gioco, che ci dicesse qual è la situazione contabile! Il bilancio non è stato ancora elaborato e definito, ma pensavamo che, considerato il superamento del ricorso alla Corte costituzionale e l'inizio della nuova gestione, venissero fatti, almeno in occasione delle consegne, dei conti di chiusura.

A quanto sembra, così non è stato; se questi conti sono stati fatti - noi consiglieri di opposizione siamo sempre gli ultimi a venire a conoscenza delle cose -, il Presidente lo dirà! Dopo la presentazione di questa interpellanza, siamo venuti a conoscenza della deliberazione di Giunta n. 5238 del 30 dicembre, che, a seguito del parere espresso dalla commissione, è stata messa all'ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio, per cui discuteremo a parte di questa deliberazione. Per quanto riguarda il bilancio, siamo fermi al 31 dicembre 2001, a quel bilancio consuntivo definito contraddittorio dal Presidente Viérin e contestato dai sindaci revisori, perché contenente voci incerte, voci iscritte a bilancio, ma ancora da definire. Per questo motivo abbiamo presentato questa interpellanza, con la quale chiediamo di avere risposta a tre domande precise.

Chiediamo di sapere qual è la situazione economico-finanziaria e patrimoniale della casa da gioco al momento in cui è stato siglato l'atto ufficiale di passaggio alla nuova gestione… se sappiamo che fra le due gestioni è cambiato poco o nulla, visto che quattro persone su cinque sono state riconfermate… comunque qualcosa si saranno dette anche sulla situazione economico-finanziaria della casa da gioco e non penso che questo debba essere un segreto, almeno per noi consiglieri regionali. A prescindere dalla risposta che mi darà il Presidente, mi auguro che presentiate il bilancio definitivo del 2002 prima che finisca la legislatura, perché il bilancio 2001 lo abbiamo visto a luglio 2002!

Con la seconda domanda si chiede di sapere se ci saranno cambiamenti nella composizione del consiglio di amministrazione, visti i cambiamenti avvenuti in questa maggioranza. La "Stella Alpina" mantiene il proprio rappresentante nella "Casinò S.p.A."…

(interruzione del Consigliere Cottino, fuori microfono)

… non l'avete lottizzata? Se è così, allora ditelo anche a quelli che avete nominato perché sono loro che rivendicano la loro appartenenza alle varie forze politiche.

La terza domanda è volta a sapere quali siano i motivi per cui è necessario modificare il disciplinare, che era già stato modificato a favore della Gestione straordinaria; in quell'occasione dissi che la Regione non avrebbe mai offerto né sottoscritto quel disciplinare a qualsiasi società privata avesse preso in appalto la gestione del Casinò. Mi domando oggi cosa dobbiamo dare di più, visto che fra l'altro gli incassi diminuiscono; c'è da ripianare il bilancio oppure si investirà nei progetti che sono da realizzare. Bisogna essere chiari, Presidente, anche sulla revisione di questo disciplinare, perché non si può sostenere una gestione a discapito degli introiti per la Regione, una gestione che chiude continuamente in passivo!

Président La parole au Président de la Région, Louvin.

Louvin (UV) Pour répondre en toute transparence et en toute clarté - et même avec un certain esprit de synthèse, j'espère - à la question articulée du collègue Beneforti, ce que je vous fournis en ce moment est essentiellement une photographie de la situation que l'expert nommé par la Région pour les procédures de liquidation a pu établir. Nous sommes encore dans la condition de ne pas avoir adopté le document comptable qui, comme vous le savez, devra être rédigé à la fin du mois de mars de cette année pour l'année 2002. Une photographie qui nous donne donc cet état de lieux.

La Maison de jeu de Saint-Vincent, suite à la passation de pouvoirs qui a eu lieu le 1er janvier 2003, de la Gestion extraordinaire à la "Casino de la Vallée S.p.A.", dispose d'un patrimoine évalué à 23 millions 424 mille euros, un patrimoine considérable qui se compose à la fois de biens corporels - installations, équipements de jeu, véhicules, matériel informatique, mobilier, et cetera -, de stocks - marchandises et matériel destiné à la vente, gadgets, fournitures et autre matériel d'entretien -, de créances et de liquidités. L'estimation a été faite par le Responsable de la procédure de liquidation, qui avait communiqué au préalable au Gouvernement valdôtain les critères qu'il estimait suivre dans son évaluation, des critères - comme cela a été rappelé en cours de matinée dans une question présentée par les collègues du groupe "Forza Italia" - sur lesquels le Gouvernement a convenu. Je vous invite, pour en prendre connaissance d'une façon plus détaillée, à consulter la délibération n° 5239, qui est la suivante par rapport à celle que vous avez énoncée et qui fait donc état de cela. Vous pourrez également avoir copie, si vous le souhaitez, de la lettre par laquelle le liquidateur a informé d'une façon plus détaillée des critères, dont on convient dans cette délibération.

Côté passif de l'entreprise. Le côté passif fait état de dettes à l'égard de la Région au titre de la troisième décade du mois de décembre 2002, ainsi que de charges relatives aux personnels salariés - indemnités de départ, donc TFR, ce qui représente un volume important des dettes, traitements du mois de décembre, cotisations, indemnités de congé, primes de rendement et autres sommes encore à verser -, pour une valeur totale de 23 millions 410 mille euros. Comme vous le voyez, les deux positions active et passive se trouvent au moment du départ de cette société sur un plan général d'équilibre. Vous aurez de toute évidence une situation plus nette, plus précise, plus détaillée au moment où il sera possible d'adopter le bilan pour l'année 2002, ce qui devra être fait à la date du 31 du mois de mars. Le liquidateur a donc calculé ce montant selon les critères approuvés par le Gouvernement valdôtain, suivant une méthode, l'évaluation linéaire, fondée sur la valeur patrimoniale qui prend en compte les valeurs comptables au net des amortissements des biens qui ont une durée plus longue dans le temps et avec intégration des estimations des biens incorporels. Il est normal cependant que sur des pareils volumes l'estimation ne soit pas faite par le seul responsable de la liquidation, mais qu'elle s'appuie aussi sur une expertise plus détaillée. Donc l'ensemble de ces valeurs sera attesté une fois pour toutes par une société d'audit, il s'agit de la! "Società di revisione KPMG S.p.A." di Torino, dès que le bilan de la Gestion extraordinaire au 31 décembre 2002 sera établi. Ce document, en effet, fournira des indications définitives sur la situation économique, financière et patrimoniale de la maison de jeu au moment du changement d'exploitant.

Ceci donc pour la première question; pour la deuxième, la réponse sera très synthétique. Les membres du Conseil d'administration et du Conseil de surveillance de la "Casino de la Vallée S.p.A." ont été nommés pour trois ans par le Gouvernement précédent et l'actuel Gouvernement n'a pas estimé utile d'apporter des modifications à sa composition. La décision assumée, de confier cette tâche à des personnes qui avaient et qui ont toutes les qualités nécessaires ne faisait pas à nos yeux l'intérêt d'une révision ou pire encore d'un règlement de comptes de nature politique; tel n'était pas le sentiment et tels ne sont pas les propos du Gouvernement actuel, comme - j'estime - du Gouvernement précédent.

Enfin, il est évident qu'au cours des mois prochains un nouveau cahier des charges devra être préparé et soumis à l'attention de cette Assemblée - nous en avons discuté et vous étiez présents à la réunion de la IVème Commission, lorsque nous avons illustré le contenu de la délibération portant prorogation du cahier des charges précédent - aux termes de l'article 10 de la loi régionale n° 36 de 2001. Ce document devra tenir compte non seulement des objectifs visés, mais aussi des caractéristiques et du potentiel du nouvel exploitant de la maison de jeu, de même que des conditions dans lesquelles ce dernier sera appelé à ?uvrer. Le cahier des charges sera également étroitement lié aux initiatives de développement à adopter sur proposition de la maison de jeu elle-même et cela devra lui permettre d'avoir les ressources nécessaires à "déployer un peu les ailes" d'une façon différente par rapport à la Gestion extraordinaire, qui était soumise à d'autres contraintes. Afin de garantir au concessionnaire la liberté d'action nécessaire, le Gouvernement valdôtain a décidé que, dans l'attente de l'approbation et de la signature du nouveau cahier des charges, les rapports entre la Région et la maison de jeu seront régis par le cahier des charges déjà appliqué à la Gestion extraordinaire, exception faite pour les articles 1, 2 et 15, qui sont, bien entendu, incompatibles avec le statut de la "Casino de la Vallée S.p.A.".

Le Conseiller Beneforti me permettra de ne pas en dire davantage, puisque nous allons en parler dans quelques minutes dans une discussion générale, dans laquelle il pourra à la rigueur reprendre la parole et questionner le Gouvernement. Nous entrerons plus dans le détail de cette même délibération, au moment où il en sera question.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Ringrazio il Presidente delle risposte che mi ha dato, prendo atto che da parte del liquidatore è stata fatta una fotografia della situazione al momento del passaggio delle consegne fra la vecchia e la nuova gestione e che non è stato ancora definito il documento contabile; prendo atto che a marzo si conoscerà qual è lo stato economico-finanziario definitivo del Casinò. Ha risposto che verrà fatta nessuna modifica nel consiglio di amministrazione. Ora, in generale - lo dicevo stamani per quanto riguarda la Vicepresidenza del Consiglio - quando uno passa da una parte all'altra, dovrebbe lasciare tutto, non deve lasciare quello che vuole lasciare e tenere quello che gli conviene, come in certi casi… là non si fanno dare le dimissioni…

Mi sento anche impacciato a dire queste cose, perché mi interessano fino ad un certo punto. Però devo constatare l'assenza di trasparenza nella volontà politica anche di tante forze politiche che sono qui; non si può andare all'esterno a chiedere trasparenza quando poi non la dimostriamo e non la diamo! Il Presidente ha detto che il disciplinare terrà conto degli obiettivi che si vogliono realizzare e degli investimenti che si vogliono fare. Concordo nel dire che bisogna mettere la casa da gioco nelle condizioni di non avere tutte le ristrettezze finanziarie, che può avere avuto fino ad oggi, ma insisto a dire che qui bisogna fare una verifica fino in fondo, perché ho mostrato quel disciplinare, che abbiamo fatto con la Gestione straordinaria, a persone più capaci di me, di altri casinò, e tutti mi hanno detto che con quel disciplinare tutti verrebbero a gestire il Casinò di Saint-Vincent, perché è molto favorevole…

(interruzione del Consigliere Viérin Dino, fuori microfono)

… come… sono tutte storie! Capisco che, avendolo fatto lei, collega Viérin, lei lo difenda, ma permetta anche la critica, tanto abbiamo visto qual è stato il bilancio!

Mi auguro che si ricerchi di rilanciare il Casinò. Il Presidente Arrigoni in una dichiarazione resa alla stampa, dopo aver firmato l'atto di nascita della S.p.A., ha affermato: "Noi siamo una squadra affiatata, dinamica, ricca di iniziative". Spero che sia così e che queste doti, rimaste nascoste per dieci anni, si rivelino d'ora in poi nell'interesse generale, perché vi devo dire che fino ad oggi non mi sono accorto che ci fosse una gestione ricca di iniziative. Se fosse stato veramente così, con il disciplinare che aveva avuto, il nostro Casinò, pur tenendo presente la crisi del gioco di azzardo, forse non attraverserebbe la crisi che sta attraversando.

Termino qui il mio intervento, l'appuntamento sarà al bilancio. Prendo atto che la composizione del consiglio di amministrazione non sarà rivista e ci ritroveremo a discutere il disciplinare, non tanto quello di oggi, è il prossimo che conta, quello di oggi è un passaggio per arrivare al prossimo. Se a marzo c'è il bilancio e abbiamo anche il nuovo disciplinare, possiamo fare un confronto e un dibattito con maggiori argomenti di quelli che possiamo avere oggi. Ho voluto con questa interpellanza conoscere la situazione attuale della nuova gestione della Casa da gioco; le valutazioni ulteriori le faremo al momento opportuno. Auguro anche a lei, Presidente, un buon lavoro nel Casinò, però tenga presente quello che dissi una volta al collega Viérin: "Né io, né lei siamo nati per fare i biscazzieri".