Oggetto del Consiglio n. 2962 del 22 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2962/XI Mantenimento del servizio integrativo di bus sulla linea Aosta-Chivasso. (Interrogazione)
Interrogazione Preso atto delle difficoltà di funzionamento del servizio ferroviario nella tratta Aosta-Chivasso, riaperto il 21 dicembre u.s.;
Considerato che, anche dopo il primo periodo di eventuale collaudo della linea, i treni hanno continuato a giungere in ritardo con grave disagio per gli utenti;
Visto che per un certo periodo i treni sono stati integrati con pulman sostitutivi, e che, essendo stato ormai ripristinato il servizio ferroviario, parrebbe esserci la volontà di sospendere il servizio integrativo, che invece è in grado di rispettare maggiormente gli orari indicati;
Visto inoltre che in alcune stazioni, come a Verrès, gli utenti devono servirsi del sottopasso, anche se i lavori non sono conclusi, anche se mancano cartelli di informazione, anche se sono sbagliati gli annunci del binario su cui è in arrivo il treno;
Ritenuto che tale situazione nelle stazioni ferroviarie possa costituire un effettivo rischio per gli utenti in quanto non sono garantite le misure minime della sicurezza;
la sottoscritta Consigliera regionale
Interroga
l'Assessore competente per sapere:
1) se, alla luce dei disservizi che continuano ad esserci, considera utile il mantenimento del servizio integrativo di bus e se si attiverà in tal senso con Trenitalia;
2) se è a conoscenza delle condizioni di non sicurezza presenti in alcune stazioni della Valle e se ritiene opportuno verificare con Trenitalia gli interventi da attivare.
F.to: Squarzino Secondina
Président La parole à l'Assesseur au tourisme, aux sports, au commerce et aux transports, Cerise.
Cerise (UV) La situazione di disservizio che ha caratterizzato il riavvio di collegamenti ferroviari sulla tratta Chivasso-Aosta a partire dal 21 dicembre scorso, ha fatto oggetto di vari richiami e di richieste, oltre che di accertamenti da parte dell'Assessorato, richieste che sono state avanzate a "Trenitalia" e a "Reti Ferroviarie Italiane", nonché di una specifica riunione con i vertici regionali delle due società tenutasi il 17 gennaio scorso. Da parte di entrambe le società è stata pienamente riconosciuta la scadente qualità del servizio finora erogato, pur facendo presente che una parte rilevante dei ritardi verificatisi era da imputare ai rallentamenti sulla linea, imposti da "Reti Ferroviarie Italiane" per inderogabili ragioni tecniche, connesse alla necessità di assestamento dei binari.
La situazione è stata, d'altro canto, ulteriormente aggravata da una serie di guasti a passaggi a livelli e alcuni apparati di stazione: si tratta di guasti a cui la società sta cercando di ovviare mediante un'intensificazione degli interventi manutentivi. A far data dal 13 gennaio, gli accennati rallentamenti ad eccezione di quelli previsti in corrispondenza dei ponti di nuova costruzione, sono stati rimossi, per cui ci si sta avviando verso una situazione di maggiore normalità. Il ritardo accumulato per questi rallentamenti di per sé dovrebbe essere assorbito sul resto della tratta.
Da parte delle ferrovie, a seguito della riunione del 17 gennaio, si è provveduto ad aggiungere un ulteriore materiale rotabile agli otto che già operavano sulla linea, ottenendo di ridurre i tempi di molte operazioni tecniche connesse alla movimentazione dei treni, permettendo di recuperare più facilmente eventuali ritardi. In questo frattempo "Trenitalia" ha assicurato che continuerà a fare, sia pure in corrispondenza di oneri assai elevati, bus di scorta per fronteggiare situazioni di criticità, oltre a due servizi diretti Aosta-Chivasso ogni lunedì, per garantire le coincidenze con i treni per Milano.
In occasione della riunione del 17 gennaio si è peraltro convenuto di concentrare gli sforzi per migliorare in tempi certi le condizioni della linea, intervenendo tanto sotto il profilo dell'infrastruttura che dell'organizzazione, eventualmente anche mediante una ritracciatura dei treni, cioè una ridefinizione e un'ottimizzazione degli orari. Si tratta di una proposta che dovrà essere fatta di intesa con la Regione, che consente di limitare gli effetti "a cascata" conseguenti ai ritardi, anche minimi in alcuni dei numerosissimi incroci di treni, resi necessari dalla linea a binario unico. Questo detto, ribadisco che l'obiettivo è quello di fare in modo che il treno funzioni, non i servizi sostitutivi, altrimenti non ne veniamo fuori. È stato inoltre deciso di attivare un tavolo di lavoro permanente fra Ferrovie e Amministrazione regionale, con lo scopo di monitorare continuamente l'andamento della circolazione e di affrontare tempestivamente le problematiche, man mano che si presentano.
A questo riguardo voglio annunciare che ci sarà presto una riunione fra tutte le parti interessate, quindi rappresentanze di utenti, di sindacati, delle due società, per calendarizzare alcune scelte e fare il punto della situazione, anche per quanto riguarda il gradimento o meno del servizio, ma in un tavolo al quale sono tutti presenti, altrimenti è facile il gioco della traslazione delle responsabilità l'uno sull'altro. Su questo tavolo faremo anche approfondimenti con le collaborazioni che abbiamo attivato con delle società specializzate, con cui mettere a punto, in tempi brevi, una serie di proposte di intervento strutturale ed organizzativo, da esaminare con i rappresentanti delle ferrovie.
Per quanto riguarda le condizioni di non sicurezza, credo che ci siano state delle sensibilità eccessive. Abbiamo fatto anche degli accertamenti come ufficio, peraltro li ho fatti direttamente io, e per quanto riguarda le stazioni di Verrès, Châtillon e Pont-Saint-Martin - ho anche una documentazione fotografica da consegnare alla Consigliera - i relativi sottopassaggi sono stati ultimati, per permettere il transito dei passeggeri, e rispettano, sia pure con la necessità di fare alcuni interventi, le norme di sicurezza e l'ultimazione di alcuni lavori di finitura, se ve ne sono ancora in corso di esecuzione. D'altra parte non si può fare diversamente.
Per quanto riguarda i cartelli informatori, ho avuto assicurazione da parte di "Reti Ferroviarie Italiane" che entro il mese di febbraio sarà attivata la posa in opera degli stessi nelle stazioni aperte al servizio viaggiatori, in due fasi distinte: la prima, relativa alle stazioni del tratto di linea Aosta/Pont-Saint-Martin; la seconda, di quello successivo fino a Montanaro.
Infine, per quanto riguarda il verificarsi di segnalazioni di annunci dell'arrivo dei treni sui binari sbagliati, anche qui abbiamo sollecitato "Reti Ferroviarie Italiane", il quale ci ha a sua volta assicurato di avere agito per sensibilizzare gli operatori del settore, e ci ha dato assicurazione che provvederà ad intensificare l'attività di sorveglianza, affinché non abbiano a ripetersi delle situazioni di anormalità.
Président La parole à la Conseillère Squarzino Secondina.
Squarzino (PVA-cU) Prendo atto che c'è da parte dell'Assessore un impegno fermo e continuativo nei confronti della questione del trasporto ferroviario, e prendo atto anche del fatto che è stato attivato questo tavolo di lavoro, dove - si spera in tempi brevi - tutti i soggetti interessati possano essere presenti. Credo però che stiamo pagando una serie di conseguenze di azioni non fatte precedentemente.
È stata ripristinata tutta la linea senza dare adeguate garanzie, è stato ripristinato l'orario pre-alluvione senza verificare se andava bene o male. Adesso sento con interesse che c'è la volontà di rivedere gli orari, perché non si può pensare, a due anni di distanza, di riprendere tali e quali gli orari senza fare una verifica, con tutti i guai che sicuramente le hanno segnalato delle coincidenze perse, delle difficoltà di arrivare in orario!
C'è il famoso treno che deve arrivare il mattino ad Aosta alle 7,45 e che non arriva mai puntuale, con grave disagio di lavoratori e di studenti: questi fanno notare che non esiste un treno precedente, non possono neanche alzarsi all'alba per prendere un treno precedente, perché non c'è! Esiste quindi un problema e spero che, al di là delle parole, ci siano dei risultati concreti!
Lei dice che dal 13 gennaio i ritardi si sono contenuti, però il 18 gennaio lei ha visto ancora la protesta dei pendolari, è una lettera firmata da più di 40 persone che hanno puntualmente indicato i ritardi dopo il 13…
(interruzione dell'Assessore Cerise, fuori microfono)
… ecco vediamo anche il problema dei guasti.
È vero che il 13 il treno si è fermato ad Hône, perché doveva aspettare che arrivasse l'altro treno per la coincidenza; ma ho sempre detto che noi paghiamo le conseguenze di scelte non fatte e ricordo che, almeno da un anno, ho sollevato la questione della decisione di "Trenitalia" di togliere il doppio binario a Donnas: prima c'erano i due binari, poi ci sono stati una serie di interventi, giustificati con la volontà di accelerare il transito dei treni, ma in realtà togliendo la possibilità di scambio; così avendo fatto alla stazione di Donnas il secondo binario, inevitabilmente si creano le code a Hône, quando bisogna consentire ai treni in transito di incrociarsi. Ci saranno anche dei guasti che sono avvenuti, ma avendo tolto le condizioni di sicurezza che potevano consentire uno scambio più agevole dei treni, è chiaro che ora ci si scontra con difficoltà reali, difficoltà che però "Trenitalia" ha voluto e rispetto alle quali la Regione è stata zitta.
Rispetto alla sicurezza delle stazioni, ci saranno sensibilità diverse, Assessore, ma in questi giorni in cui è nevicato e in cui gelano i gradini, immagini prima di tutto in che condizioni si trova l'accesso; poi valuti quali disagi nascono dal fatto che vengono date indicazioni, prima, per un binario, poi, per l'altro, per cui le persone devono spostarsi velocemente da un binario all'altro e, infine, dal fatto che mancano le informazioni. Su questo lei mi dice che da metà febbraio ci saranno i cartelli, ma i treni hanno iniziato a funzionare a fine dicembre, quindi per due mesi gli utenti sono stati in stazione senza nessuna informazione!
Si dà atto che, dalle ore 11,54, presiede il Vicepresidente Lattanzi.