Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2924 del 8 gennaio 2003 - Resoconto

OGGETTO N. 2924/XI Situazione economica e finanziaria del "Circolo culturale sportivo Cogne" di Aosta. (Interpellanza)

Interpellanza A conoscenza della grave situazione economico-finanziaria denunciata dal Presidente del "Circolo culturale sportivo Cogne" di Aosta, tanto da prevedere, entro breve tempo la chiusura dello stesso;

Preso atto che al Circolo aderiscono circa 2500 soci e fanno riferimento 24 associazioni e società sportive e culturali;

Vista la tradizione e l'importanza che riveste il circolo per i lavoratori della Cogne e per la cittadinanza essendo un luogo di incontro, di fruizione di servizi e di ricreazione per i giovani, donne, e anziani residenti nella Regione;

i sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) se è a conoscenza della grave situazione economica e finanziaria in cui è venuto a trovarsi il "Circolo culturale sportivo Cogne" di Aosta;

2) se, e come, la Regione intende intervenire sul piano economico per mettere il Circolo in condizioni di far fronte alle spese di gestione che lo stesso incontra, onde scongiurarne la chiusura.

F.to: Beneforti - Squarzino Secondina

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) Questa interpellanza è stata presentata dopo un confronto con alcuni dirigenti del "Circolo sportivo culturale Cogne". Il circolo è da tutti conosciuto e devo dire anche amato, perché è stato ed è il luogo di ritrovo ricreativo per i dipendenti della Cogne, è il luogo di feste, è la sede di rappresentanze culturali, sportive, sociali, è il luogo di manifestazioni, congressi e incontri sindacali e di assemblee di lavoratori e pensionati. Il "Circolo Cogne", da quando esiste, non essendo corporativo, non ha mai negato ospitalità a quanti l'hanno richiesta.

Oggi, purtroppo, stiamo assistendo al suo declino per la mancanza di risorse economiche. Le spese fisse di gestione sono troppo elevate e superano le entrate, nonostante il ricorso a sponsorizzazioni varie, per cui la situazione non è migliorata, tant'è vero che se ne prevede la chiusura a breve termine. Al circolo aderiscono 2500 soci e 24 fra società e associazioni. Ai soci è stato chiesto l'aumento delle quote di iscrizione, ma oltre all'importo che è stato richiesto si dice che non è possibile andare perché c'è il rischio di gravare sulle famiglie e di perdere anche i soci che attualmente aderiscono. Abbiamo presentato questa interpellanza dopo un incontro con la dirigenza del circolo, per conoscere se la Regione è a conoscenza dell'odierna situazione dello stesso e se intende intervenire economicamente per evitarne la chiusura. Nel passato sono stati fatti degli interventi per permettere al circolo di continuare a svolgere la propria attività: credo che questo occorra riconoscerlo e anche ricordarlo.

Gli interventi della Regione sono avvenuti, da quanto mi ricordo, prima e dopo il 1991, data in cui gli immobili sono divenuti di proprietà regionale. Sono avvenuti a seguito del disimpegno sempre più evidente della "Nazionale Cogne", allora pubblica, nei confronti del circolo. Gli interventi sono stati possibili per l'erogazione di contributi diretti e anche indiretti, e questi interventi sono avvenuti nel 1994, anche quando alla gestione pubblica della Cogne è subentrato il privato, che ha rotto ogni legame con il circolo. Tuttavia, gli interventi straordinari regionali avvenuti, anche se hanno permesso di continuare la gestione fino ad oggi, non hanno portato ancora ad una definitiva sistemazione finanziaria del circolo. Riteniamo pertanto che occorra ricercare le iniziative in modo da evitarne la chiusura, alla luce di ciò che esso ha rappresentato e rappresenta per la città di Aosta, per i comuni viciniori e per il resto della Valle.

La Regione oggi, Presidente, eroga finanziamenti a sostegno di enti ed istituzioni che per importanza sono, non dico da meno ma, quanto meno, alla pari del "Circolo Cogne". Del resto non si può non tener conto che se viene a cadere il circolo, le varie attività che oggi vi aderiscono si troverebbero senza un coordinamento, senza un punto di riferimento e senza mezzi per la loro sopravvivenza. Credo pertanto che nessuno possa e debba assumersi la responsabilità di quanto potrebbe accadere, senza verificare le possibilità che esistono, una soluzione del problema, anche con iniziative alternative, che possono essere valutate in un confronto aperto con i rappresentanti del circolo, le organizzazioni sindacali e le forze sociali, che hanno interesse a tenere in vita il circolo. Presidente, mi fermo qui, aspetto una sua risposta e mi riservo di replicare sulla base di quello che lei ci dirà. Mi auguro che sia una risposta più che soddisfacente, non tanto per me, quanto per chi ha a cuore il futuro del "Circolo Cogne".

Président La parole au Président de la Région, Louvin.

Louvin (UV) Au cours de ces derniers mois la situation économique et financière du "Circolo culturale sportivo Cogne" d'Aoste a été en effet examinée notamment à l'occasion d'un certain nombre d'entrevues qui ont eu lieu, portant sur l'espace vert de Chavonne. La Région demeure sensible et attentive à l'égard de la situation de ce cercle culturel, tout comme devraient l'être les autres collectivités, notamment la Commune d'Aoste, en considération du rôle, de la tradition et du nombre d'activités que, comme le rappellent les auteurs de la question, le CCS Cogne organise au bénéfice des travailleurs de la "Cogne" et de tous les citoyens dans le domaine récréatif, culturel, social et sportif. Par ailleurs il faut rappeler que le cercle n'a aucun rapport institutionnel avec la Région et que cette dernière ne pourrait l'aider que dans les limites et sous les formes prévues par les dispositions en vigueur.

Je voudrais d'abord rappeler que l'Administration régionale apporte un soutien important à cette association, d'abord du point de vue logistique. Le siège de l'association est concédé à titre de prêt à l'usage gratuit au Cercle, qui en outre utilise gratuitement le boulodrome de rue Giorgio Elter à Aoste. Un autre accord de ce type sera, dans les jours prochains, parachevé en faveur de la même association et concernera l'espace vert situé à Chavonne, qu'elle a géré jusqu'à aujourd'hui dans le cadre du prêt à l'usage gratuit, octroyé à la Commune de Villeneuve par la Région.

Deuxièmement, un support pour le parrainage des actions dans le secteur sportif a été octroyé aux termes de la loi n° 3/1998 portant "Mesures de promotion du sport", et cela à la fois par des crédits destinés à couvrir les dépenses supportées par l'organisation de manifestations sportives et par des allocations visant à financer l'activité sportive des différentes sections dans le cadre de championnats et de manifestations officielles des fédérations nationales, de même encore que dans des mesures de promotion du sport pour amateurs. Le total des soutiens dans le domaine sportif se chiffre à 22.500 € déjà octroyés au cours de l'année 2002.

L'activité culturelle du Cercle a également été parrainée par l'Administration régionale, aux termes de la loi n° 69/1993, par le biais d'allocations visant à financer l'activité du c?ur de l'association et les récitals de fin d'année des élèves des cours de musique et de danse. A ce titre le cercle a bénéficié à l'heure actuelle de 9.721 €, y compris les 450 € perçus pour la présentation des chants inédits et des recherches lors de l'Assemblée régionale de chant choral. Pour conclure, la Région ne peut que confirmer toute sa disponibilité à soutenir les activités et les initiatives du cercle "Cogne", compte tenu des possibilités offertes par la législation en vigueur. Toutefois, la législation que ce même Conseil a voulu approuver, n'envisage pas la possibilité de couverture directe des frais de gestion du cercle. Il appartient au cercle "Cogne" de considérer lui-même attentivement les mesures susceptibles de corriger la situation déficitaire à laquelle vous avez fait allusion. Le Gouvernement, quant à lui, ne peut octroyer des subventions en dehors du cadre des règles prévues par cette même Assemblée et - je tiens à le souligner - dans le cadre de parité à l'égard de toutes les associations culturelles, récréatives, sociales et sportives agissant dans la région.

Président La parole au Conseiller Beneforti.

Beneforti (PVA-cU) La ringrazio, Presidente, ma non sono del tutto soddisfatto della sua risposta. Ho riconosciuto anch'io nella mia relazione gli interventi che sono stati fatti dalla Regione nel passato e quelli in essere; sappiamo tutti che non c'è un rapporto istituzionale con la Regione, che la Regione non può assumersi certe spese di gestione, che non può intervenire per non commettere ingiustizie rispetto ad altri enti, come lei ha detto, ma occorre anche rendersi conto della tradizione, dell'importanza che riveste il circolo per i lavoratori della "Cogne" e per la cittadinanza valdostana, del ruolo e della funzione sociale che ha svolto nel corso di mezzo secolo.

Occorre anche rendersi conto che è un luogo di incontro, di fruizione di servizi, di ricreazione per i giovani, per le donne, per gli anziani; le cooperative anziani fanno riferimento al "Circolo Cogne" per andare a fare i loro festeggiamenti, perché lì trovano lo spazio e i locali adatti. Bisogna inoltre tener conto che a questo circolo aderiscono 2500 soci - e sono 2500 Valdostani - a cui fanno riferimento anche società culturali e sportive e che lo stesso è frequentato da tanti giovani e da tanti adulti. Oggi il circolo cerca di impegnare il tempo libero dei giovani e degli adulti, le iniziative sportive e ricreative e credo che sia meglio che costoro vadano al "Circolo Cogne" piuttosto che in via Guido Rey al SERT.

Consideriamo inoltre che se il circolo si trova in queste condizioni è anche perché questo centro non è politicizzato, né corporativo, è aperto al territorio. Tutti possono entrare e partecipare alla vita di quest'ultimo, anche quanti non hanno le possibilità economiche per rivolgersi altrove per mettere in atto le loro capacità culturali e sportive. Vi sono persone che hanno preso come punto di riferimento il "Circolo Cogne" proprio per le possibilità economiche limitate, perché non possono rivolgersi altrove, dove vengono richieste quote che non possono pagare. È vero che la Regione si è attivata e si sta attivando, che ha ceduto in comodato i locali, che ha dato molto, perché se oggi il circolo vive ancora, lo si deve agli interventi fatti dalla Regione. Adesso ci vogliamo fermare, o vogliamo ricercare quelle iniziative, anche alternative, come dicevo, che possono permettere al circolo di continuare la sua attività? So che voi non potete mettervi lì a pagare il gas, l'acqua o la luce; però troviamo quelle soluzioni, come si sono trovate in altre occasioni, per salvare un'istituzione che è della Valle d'Aosta! Abbiamo fatto tanto, continuiamo a fare, questo è il punto, è questo quello che chiedono anche i dirigenti del "Circolo Cogne".

Mi permetto di fare una proposta. Sono convinto che bisogna ricercare "un qualcosa" e che bisogna ricercarlo insieme. Credo si debba organizzare un incontro a livello di commissione competente, che possa esaminare la situazione del circolo, alla presenza anche dei suoi dirigenti e del Presidente della Regione, in modo da poter compiere un esame approfondito e studiare, in quella sede, le possibili alternative. Presidente, le suggerisco pertanto di chiedere al presidente della commissione competente un incontro a livello di commissione, con i rappresentanti del "Circolo Cogne", a cui dovrebbe partecipare anche lei, perché sarebbe bene che vi fosse un confronto aperto, in modo da sentire quali sono le proposte che avanzano per giungere ad una soluzione.

Dobbiamo comprendere che non si può basare tutto sull'aumento delle quote che i soci dovrebbero pagare; sforzi se ne possono fare, ma non si può andare più in là di tanto! Chiedo pertanto che si realizzi questo impegno da parte della Giunta e del Presidente a livello di commissione, per un confronto aperto; del resto, il suo predecessore si è incontrato diverse volte con i rappresentanti del "Circolo Cogne". Ora si tratta di proseguire il confronto che si è aperto nel passato, per vedere quali sono, oggi, le iniziative che si possono assumere per la sopravvivenza di una istituzione cinquantenaria operante in Valle e che coinvolge molti abitanti delle fasce meno abbienti.