Oggetto del Consiglio n. 2923 del 8 gennaio 2003 - Resoconto
OGGETTO N. 2923/XI Impegni finanziari aggiuntivi in occasione della mostra dell'artista Stephen Cox nel periodo luglio-ottobre 2000. (Interrogazione)
Interrogazione Premesso:
che nell'ambito dell'organizzazione della mostra "Stephen Cox" allestita nel periodo luglio-ottobre 2000 vi sono stati svariati impegni finanziari aggiuntivi inizialmente non previsti, in particolare:
- Euro 11.160,11 per "spese relative ai rimborsi per i costi sostenuti per la scelta dei materiali e per seguire le varie fasi di realizzazione materiale dell'opera… in marmo, intitolata "Tribute to Saint-Anselme" donata alla Regione a seguito degli accordi precedenti all'organizzazione dell'esposizione";
- Euro 8.986,35 "per il restauro di una delle opere esposte";
- Euro 619,74 "per un trasporto straordinario?;
i sottoscritti Consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Regione per sapere:
1) i motivi per i quali la Regione si è accollata l'onere del restauro;
2) se la mostra era assicurata e in caso affermativo presso quale compagnia assicurativa e per quali rischi ed importi;
3) quanto pesa la statua donata e con quale tipo di marmo è stata realizzata.
F.to: Frassy - Tibaldi - Lattanzi
Président La parole au Président de la Région, Louvin.
Louvin (UV) A la lecture des différents points de la question il semble qu'une certaine confusion risque de s'engendrer quant aux motifs des différents frais supplémentaires liés à l'exposition des travaux de l'artiste Stephen Cox entre juillet et octobre 2000. J'essaierai donc d'éclaircir ce sujet sur la base des actes qui ont été évoqués dans la question et des informations qui nous ont été fournies par des différentes structures de l'Administration, tout en vous précisant que nous avons signalé ces données également à la Commission d'enquête pour le fonctionnement de la Direction du bureau de presse, au vu d'une analyse ponctuelle des procédures adoptées, conformément à ce qui avait été délibéré au moment de l'institution de cette même commission. Disons en tout premier lieu que cette exposition des sculptures de Stephen Cox aurait dû durer du 8 juillet au 8 octobre 2000 et que finalement elle a été prolongée jusqu'au 30 novembre 2000.
Je tiens également à rappeler que, d'après les informations que nous avons recueillies, l'une des ?uvres - il s'agit de la sculpture intitulée "View from the Loggia, after Turner" - n'a pas pu être rendue immédiatement à son propriétaire, M. Geremy Frey, qui se ne trouvait pas à son domicile habituel; l'Administration a par conséquent fait emballer ladite sculpture et l'a entreposée jusqu'au moment où il a été possible d'organiser le retour, c'est-à-dire au mois de juillet 2001. Ce n'est qu'à ce moment-là, donc plusieurs mois après la fin de l'exposition, que le propriétaire s'est aperçu que la sculpture avait été endommagée. A ce stade, étant donné qu'il était impossible de déterminer exactement quand et où l'incident avait eu lieu, l'artiste a procédé lui-même à la réparation de son travail, à la pleine satisfaction du propriétaire de la sculpture, dont la valeur assurée était d'environ 50.000 €, et de l'Administration régionale qui a pris en charge les frais afférents, soit 8.936, 35 €.
Pour ce qui est de la deuxième partie de la question, l'exposition de Stephen Cox a effectivement été assurée initialement pour la période 8 juillet/8 octobre et ensuite, pour son prolongement, par la Compagnie d'assurance "Lloyd's" de Londres et cela par l'intermédiaire de la "Progress Insurance Brokers" de Rome qui a géré l'assurance de toutes les expositions organisées par l'Administration régionale entre le 31 décembre 1999 et le 31 octobre 2002. Ce contrat, qui avait été adjugé aux termes d'un appel d'offres ouvert, prévoyait la couverture du transport et de l'exposition durant les manifestations organisées par l'Administration régionale d'?uvres provenant du monde entier. Il s'agissait donc d'un contrat que l'on appelle "ouvert", qui permettait d'y insérer à tout moment les nouvelles ?uvres, donc un contrat de type "all risks". Le capital assuré était plafonné à 20 millions d'euros par exposition de tableaux, statues en marbre, en bronze, en bois et objets d'antiquité.
Quant à la sculpture à laquelle on fait allusion dans la question "Tribute to Saint-Anselme", Stephen Cox, pendant la phase d'organisation de l'exposition, avait manifesté l'intention de faire don à la Région d'une de ses sculptures, une sculpture spécialement conçue à l'intention de la Région elle-même, sous réserve du remboursement des frais afférents les matériaux choisis et les différentes phases de réalisation de l'?uvre. L'artiste a ainsi facturé ces frais, dont le total s'élève à 11.160 €, des frais qui consistent essentiellement dans les dépenses qu'il a lui-même supportées, lors des séjours qu'il a effectués dans la Région, afin de choisir le bloc de marbre valdôtain qu'il allait travailler et à Carrara pour les phases de réalisation de l'?uvre. L'?uvre, dont le poids est d'environ 3,5 tonnes, se trouve à l'heure actuelle à Carrara dans les locaux de l'entreprise des Frères Fornai où l'artiste travaille en ce moment à son achèvement. Enfin, pour ce qui est de la dépense de 619,74 €, elle relève d'un transport supplémentaire, celui d'une autre sculpture, qui s'appelle "Tondo: Olla n° 2", qui appartient à M. Carrara de Livorno et il s'agit d'une sculpture qui n'a pu être rendue, elle aussi, à son propriétaire que longtemps après la fin de l'exposition, soit à la fin de 2001.
Président La parole au Conseiller Frassy.
Frassy (FI) Siamo perplessi delle risposte che lei ci ha fornito, sicuramente le risposte che lei ci ha fornito danno delle spiegazioni. Riteniamo che le spiegazioni che lei ci ha fornito siano delle spiegazioni difficilmente sostenibili alla base degli atti e della documentazione che abbiamo avuto modo di esaminare. Ci sono moltissime coincidenze quanto meno atipiche, estranee sulle date e sul lievitare degli impegni… man mano si avvicinavano e si allontanavano certe date.
Sicuramente noi prendiamo per buono quanto lei ha comunicato all'inizio della sua risposta a questa interrogazione, ossia che su questa materia la commissione di inchiesta avrà modo di fare i suoi approfondimenti, nel senso che non mi risulta, appartenendo alla commissione di inchiesta - perlomeno il Presidente Fiou ci ha comunicato nulla in merito -, che su questi aspetti specifici la commissione di inchiesta debba e possa operare. La discussione che è avvenuta sull'impostazione dei lavori della commissione di inchiesta verteva su se fosse il caso di approfondire singoli aspetti inerenti singole vicende o se invece avesse il compito di approfondire un sistema non trasparente di gestione della cosa pubblica. La commissione di inchiesta ha optato per questa seconda ipotesi, seppure con alcune perplessità che ho espresso in quella sede.
Prendiamo atto di quella che è la sua comunicazione, immagino che anche il Presidente Fiou abbia recepito l'esigenza e la necessità di andare ad approfondire anche alcune questioni specifiche, fra le quali la vicenda della mostra di Cox. Perché abbiamo presentato questa interrogazione, Presidente? L'abbiamo presentata perché riteniamo che questo evento possa essere assunto a paradigma di una gestione disinvolta e non soggetta a controlli né amministrativi, né politici di grossi eventi. Come lei ha giustamente ricordato, l'evento in questione era programmato per il periodo luglio-ottobre 2000 e stranamente ha avuto una coda che si è protratta di ben otto mesi, fino al luglio 2002, data in qui è stata restituita l'ultima scultura. Adesso apprendiamo dalla sua risposta che in realtà c'è un secondo fatto, che è relativo a questa statua che sta ancora nelle officine di Carrara, dove sembrerebbe essere impegnato l'artista ad ultimare questa opera. Sarebbe interessante sapere quali sono le previsioni di ultimazione di un'opera, che, se non abbiamo capito male, avrebbe dovuto essere realizzata per celebrare la ricorrenza di Sant'Anselmo, che era stato ricordato nell'anno 2000.
Siamo nel 2003 e prendiamo atto che questo intendimento, che poteva essere anche interessante da un punto di vista artistico e quant'altro, è ancora in fase di realizzazione. È curioso apprendere che le spese vive - se abbiamo capito bene -, quantificate negli 11.160 €, sono già state liquidate per l'intero sul presupposto che erano le spese vive per la realizzazione dell'opera e ci troviamo a sapere che quest'opera ha delle spese vive che anticipano l'opera stessa, salvo che non ci sia una successiva e terza coda di ulteriori spese vive. È evidente che queste spese sono soprattutto spese riferite al soggiorno, perché, da informazioni attinte, se dovessero riferirsi esclusivamente a quello che è il costo dei materiali, con 11.000 € riusciremmo a mettere insieme più di 10 metri cubi di pregiato marmo statuario di Carrara o ancora più pregiato marmo estero.
Quello che ci sembra essere paradossale è che i danni avvenuti a questa statua, che è stata custodita dall'Amministrazione regionale per l'indisponibilità del proprietario a ritirarlo al termine della mostra, in evidente contrasto con quelle che sono le disposizioni del Codice civile, rimangano in capo all'Amministrazione regionale e non si applichi il principio della mora del creditore, per cui eventuali danni ed eventuali ritardi sono a lui direttamente imputabili perché avrebbe dovuto, in base agli impegni accordati e concordati, ritirare l'opera al termine della mostra.
I provvedimenti dirigenziali che accompagnano questo evento sono con una cronologia significativa, perché l'evento si chiude ad ottobre 2000, ma poi i provvedimenti dirigenziali successivi sono dell'agosto 2001, settembre 2001, dicembre 2001, e sono concomitanti e successivi a questo presunto danno. Ecco perché diciamo che siamo perplessi per le risposte ricevute, perché sicuramente sono una versione dei fatti; non sappiamo che sia una versione dei fatti che gli uffici hanno dovuto ricostruire ex post o se sia la cronologia dei fatti stessi. Resta evidente la nostra perplessità per un evento che si è protratto non solo oltre i tempi, ma oltre i costi e sui quali non è ancora stata scritta la parola "fine". Sicuramente un pessimo modo di gestire un evento artistico!